venerdì 23 agosto 2013
A noi venìa la creatura bella, | biancovestito e ne la faccia quale | par tremolando mattutina stella. (Dante Alighieri)
Agenda
letteraria
Eccoci al momento di sfogliare la nostra Agenda
letteraria, che oggi 23 Agosto, fa gli Auguri di Buon Compleanno alla scrittrice e critica letteraria Bianca
Garavelli, che scrive di letteratura e poesia sull’Avvenire e legge e commenta
in pubblico Dante. Esordisce nel 1988, con una raccolta di poesie, poi inizia a
scrivere romanzi, tra cui uno per ragazzi, dal titolo: “Il mistero della Gatta Bianca”, edito dalla Laterza. Oltre a
romanzi come studiosa e critica, pubblica una serie di antologie, commenti e
saggi. I suoi libri non trattano un solo genere letterario, ma
spaziano dai thriller esoterici al romanzi d’amore a quelli realistici e anche
di viaggio. Il suo ultimo libro è uscito il 29 Luglio 2013, è finalista al
Premio letterario "Città di Fabriano" 2013 e si intitola "L´oscurità
degli angeli" edito dalla Ladolfi Editore, che racchiude nove
racconti che cercano di dare un volto a quelle figure che chiamiamo angeli, ma
talvolta la realtà non può essere più diversa e niente è come sembra.
Titolo L'oscurità degli angeli
Collana Perle. Narrativa
Autore Bianca Garavelli
Editore Giuliano Ladolfi Editore, 2013
Pagine 102
Prezzo 10,00 euro
Nello scaffale... "Beato chi innalza al cielo la bica, di bionde mannelle, e preghiera fa pei lampi che guizzan in cielo !"
Nello scaffale…
Cari amici, oggi mentre sistemavo lo scaffale dei libri,
mi è scivolato un libro tra le mani.
È non indovinereste mai … tataan…!!! Arie Bifolchine di Enrico
Pea, prima edizione del Marzo 1943, pubblicato dalla Vallecchi Editore. Pensate, il
mio regalo di compleanno dello scorso anno, una copia ripescata in una libreria
antiquaria di Roma.
Forse non tutti conoscono questo poeta e scrittore
italiano, che si è guadagnato il Premio Viareggio nel 1938, con il romanzo
Maremmana, caratterizzato da una grande espressività di sentimenti.
Arie Biforchine, pubblicato nel 1943, è l’ultima
raccolta poetica di questo autore, l'edizione è stata curata da Enrico Falqui. Enrico Pea, è stato apprezzato maggiormente per le sue
opere narrative, ma si è occupato anche di teatro, di cui è stato anche
impresario e pensate, ha avuto la parte di un vecchio naturalista in un film di
Giovanni Paolucci, dal titolo Gli
orizzonti del sole. Anche se la narrativa ha avuto più successo, è stata
una figura importante nel mondo della poesia, infatti sicuramente molti poeti
riconosceranno la sua figura e il suo ruolo tra i fondatori del Premio Lerici, sorto nel 1954 e dopo la
morte del nostro scrittore nel 1958, in onore alla sua memoria, è stato aggiunto il suo nome al concorso
di poesia, che è stato denominato: “Premio Lerici/Pea”.
Prima di lasciarvi con una sua poesia presa a caso dal suo
libro, bisogna fare un accenno allo stile di questo autore, che predilige trattare scene
della vita paesana, con le paure e tormenti che caratterizzano i popolani, anche se a volte fa sentire
il suo tormento religioso. Importante per Enrico Pea è stato l’incontro con Giuseppe Ungaretti, che visto il suo talento ha fatto pubblicare nel 1910, la sua prima raccolta di
poesie Fole.
Pagina 84-:
“Rosalbina Maria, perché bussate?
Che domandate alla chiesa
di Dio?”
E due voci risposero: “La
fede”.
“E la fede che bene vi
darà?”
“La fede mi darà la vita
eterna.”
Buenos días. “Un caffè, un delizioso libro e un dolce churros con cioccolato per te, e Una storia d'amore tutta mediterranea: calda, seducente, tenera e piccante.
Caffè letterario
“Buenos días”
“Un caffè, un delizioso libro e un dolce churros con
cioccolato per te.”
Eccomi qui per animare la vostra giornata, e per coccolarvi
sin dal mattino, con un inebriante caffè, che potrete sorseggiare mentre
leggete le deliziose pagine di un libro pieno che vi porterà a inspirare i piccanti e speziati profumi e i segreti della Catalogna, scritto da una
scrittrice rivelazione, Ada Parellada che ci rivelerà “La
piccola cucina dei sapori segreti”.
“Una storia d'amore tutta mediterranea: calda, seducente,
tenera e piccante.”
Ada Parallada è una chef di origine
spagnola, gestisce tre ristoranti a Barcellona, così tra corsi di cucina e
seminari di educazione alimentare, ha deciso di gettarsi a capofitto nella
scrittura e ideare una nuova ricetta segreta, creando “La piccola cucina dei sapori segreti”, il suo primo romanzo.
Titolo La piccola cucina dei sapori segreti
Autore Ada Parellada
Editore Sperling & Kupfer
Pagine 360
Prezzo € 9,90
Quella di questo romanzo, è una storia che ci trasporta
nel mondo della cucina, dove aleggiano sapori e profumi, dove i grandi segreti dei
piatti di uno chef super premiato di nome Alex, saranno a portata di mano anche
se il suo caratteraccio tiene a distanza chiunque si avvicini a lui e al suo
locale, che a differenza di altri privi di classe è vuoto. Ma il suo muro di
orgoglio eretto dietro una spina di ghiaccio nel cuore, sta per sciogliersi
come il burro su una padella, come quando prepara le sue deliziose mele, perché
Annette, con il suo fuoco rosso come i suoi capelli riuscirà a sciogliere la questa scheggia, facendo a pezzi il suo muro e insieme a Alex curerà anche il suo cuore.
Quindi, lasciamoci trasportare dall'amore piccante di Alex e Annette, e scopriamo che ricetta verrà fuori quando due peperoncini si incontrano.
Ad Alex farebbe proprio comodo avere un aiuto in cucina. È ormai
una settimana che l’ultimo buono a nulla lo ha piantato in asso. “Ma lo sa cosa le dico? Vada a farsi friggere”,
gli ha sputato in faccia lanciando il grembiule con furia sul tavolo 3. Da quando
Moha se n’è andato, sei mesi, ormai, gli affari stanno andando di male in
peggio. Anche gli altri sono con l’acqua alla gola, questo è vero. Lui non
parla e non ascolta praticamente nessuno, però daperttutto si sente dire che la
maggior parte di locali sta chiudendo. La crisi. Ma non è così per tutti. Davanti
all’Antic Mòn c’è il Can Bret che lavora parecchio, anzi,
tantissimo. I giorni feriali si riempie di gente delle zone industriali di
Bigues i Riells. Niente operai, solo impiegati, anche se tirati con i soldi. Se
mangiano con i fornitori, bevono un vino del Prioratii di quelli cari; se lo
fanno conn i clienti e si vedono costretti a pagare il pranzo, ordinano quello
della casa e dicono che è “di una piccola
cantina appena scoperta”. La sanno proprio lunga! E i fine settimanaè un
autentico delirio, al Can Bret. Le macchine
dei clienti si spingono fin nel parcheggio dell’Antic Mòn! Alex non lo sopporta. Quando succede, esce come un
indemoniato dalla cucina, qualsiasi cosa stia facendo in quel momento. Se sta
sfilettando una spigola, si precipita fuori con il pesce in mano e, quasi fosse
un’arma, minaccia i clienti della concorrenza. A volte si stanca di gridare, e
li lascia parcheggiare dove vogliono. In ogni modo, è da tempo che non gli si
riempiono tutti i posti. Al Can bret,
da quando pure loro si sono messi a servire quella stronzata della calçotada, con tutti quei cipollotti
mezzo carbonizzati, fanno sempre il tutto esaurito. A quegli imbecilli gli
affari vanno benissimo. Le due figlie dei padroni hanno una Mini nuova
fiammante a testa, di cui una rosa. Povere ragazze, sono così ridicole, pensa
Alex mentre sbuccia le mele e controlla dalla finestra della cucina. Una delle
sue principali distrazioni mentre prepara le pietanze è spiare l’aspetto dei
clienti che entrano dalla concorrenza. Li trova tutti orrendi, così come trova
assolutamente spregevole il locale. Lui sì che se ne intende. È puro, integro. Non
ha frequentato alcuna scuola alberghiera; la vita, per chi la vive
intensamente, è come un dottorato ad Harvard. Si esige il massimo e coloro che
vi si laurean raggiungono la cima. Altri rimangono a metà strada. Alex si era
meritato la lode all’Università della Vita, ma era un po’ debole in Diplomazia.
Non avrebbe ottenuto manco la sufficienza. Ormai le mele sono pronte. Le passa
in padella, con un po’ di burro e un pizzico di zucchero, finche prendono
quella tonalità dorata del sole del tramonto. Le mette da parte su un vassoio
e, come gli capita ogni volta che prepara questo piatto, non riesce a trattenersi
e ne mangia un boccone… È delizioso. Le mele impregnano la stanza di un profumo
intenso, difficile da descrivere, che lo riporta direttamente alla cucina di
casa sua, quando era molto piccolo e non c’erano che giochi e risate. … Domani
stesso telefonerà a Oscar e accetterà la sua amica come aiutocuoco. Purtroppo
ha bisogno di un rinforzo, non riesce a cavarsela da solo. È stanco di offrire
opportunità agli incapaci. Con Moha tutto filava liscio. O, almeno era più
facile. Di tanto in tanto capitava pure che si facessero quattro risate. Una battuta
per dire che quel ragazzo era capace di fare quattro cose allo stesso tempo:
puliva una pentola, controllava la cottura della bistecca, rimestava la crema e
rigirava la Tartin di pere, il tutto in un microsecondo… Oscar gli ha chiesto
un favore, quando e passato: ingaggiare una sua amica. Una di quelle conoscenze
straniere su blogger, un’amicizia senza frontiere trovata al Club virtuale,
come lo chiama lui. … - “Annette è una foodie”… È curiosa, questa donna; o
dovrebbe dire ragazza? Deve avere più o meno trentacinque anni, e ha lunghi
capelli rossi. Lo incuriosiscono anche i suoi riccioli e le sue lentiggini
sulla faccia. Questi capelli finiranno nella minestra, sicuro , e vediamo poi
chi è che li ripesca, rimurgina. Forse se li dovrebbe tagliare, conclude. Non è
nemmeno convinto di questo suo profumo agli agrumi, rovinerà l’odore dei piatti…
Come se la caverà Annette con questo chef burbero e
pignolo? Alex, la lascerà girare tra i suoi fornelli, o … scopriamolo finendo
questo saporoso libro che ci farà scoprire i sapori, caldi e speziati della bella terra spagnola.
In un nodo con otto incroci, un numero che si può ritenere medio, sono possibili 256 combinazioni. Basta un cambiamento nella sequenza di questi incroci, e il risultato è un nodo completamente diverso, oppure il nodo si disfa del tutto.
Agenda letteraria
Cari amici, la nostra Agenda
letteraria oggi rende omaggio come Google al grande compositore Claude
Debussy facendo suonare le meravigliose note di "La fille aux cheveux de lin", mentre facciamo gli
auguri di buon compleanno alla scrittrice statunitense di origini canadesi, Edna Annie Proulx, che oggi 22 Agosto festeggia
i suoi 75 anni. Questa scrittrice ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa, il National Book Award e altri
riconoscimenti con il romanzo Avviso ai naviganti, un romanzo molto forte dai toni intensi, che racconta la difficile
esistenza di un uomo che viene ferito da tutti quelli che lo circondano,
afflitto dalla inettitudine di cui viene accusato, ritrova la pace quando trova
un amico che gli da forza e coraggio fino a quando l’incontro e l’abbandono con
una donna sbagliata lo lasciano solo e senza lavoro, con due bambine piccole da
accudire, cosi decide di partire con loro alla ricerca di se stesso ritornando
alla sua terra d’origini nell’isola canadese di Terranova sull'Oceano Atlantico, un luogo primitivo,
dove a contatto con la natura cerca di ritrovare se stesso.
Titolo Avviso ai naviganti
Autore Edna Annie Proulx
Editore Dalai Editore
Collana Romanzi e racconti
Data uscita 09/2003
Pagine 210
Prezzo 12,40 euro
Vi lascio con un passo tratto da Avviso ai naviganti:
La prima
percezione che aveva avuto di sé era stata quella di una figura distante. Lì
davanti, in primo piano, vedeva la sua famiglia; sullo sfondo, proprio dove
finiva l'orizzonte, c'era lui. Fino all'età di quattordici anni si era illuso
di essere stato affidato alla famiglia sbagliata e che da qualche parte i suoi
veri genitori, gravati dal vero figlio dei Quoyle, morivano dalla voglia di
abbracciarlo. Poi un giorno, curiosando in una scatola di souvenir, aveva
trovato una foto di suo padre insieme ai fratelli e alle sorelle, appoggiati al
parapetto di una nave. Una ragazza si teneva in disparte e guardava l'orizzonte
con gli occhi socchiusi, come se riuscisse a vedere il porto di destinazione,
mille miglia più a sud. Quoyle si era riconosciuto nei loro capelli, nelle
braccia, nelle gambe, nella grossa figura dall'aria scaltra, con indosso un
maglione ristretto e la mano tra le gambe: suo padre. Sul retro, una scritta a
matita blu: “La grande partenza, 1946”.