Agenda letteraria
"per il suo lavoro
intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una
poetica di singolare bellezza”
Questa è la motivazione
che ha giustificato la conquista del Premio
Nobel per la letteratura, nel 1925 a un grande scrittore e drammaturgo
irlandese George Bernard Shaw, di
cui oggi 26 Luglio la nostra agenda letteraria ricorda la nascita. Come molti
altri autori, anche lui subisce il fascino dei grandi scrittori, pensatori e musicisti,
come Karl Marx, Richard Wagner e Henrik Ibsen, di cui ammira le teorie drammatiche;
infatti in questo periodo elabora una sua riflessione sul teatro che deve
essere: "una fucina di pensieri, una
guida della coscienza, un commentario della condotta sociale, una corazza
contro la disperazione e la stupidità, e un tempio per l'elevazione
dell'uomo". Dopo aver maturato questa convinzione, decide di lasciare
la narrativa, un genere che non lo ha favorito, per dedicarsi al teatro, così è
giunta la nascita di quelle opere che lo hanno reso famoso nel mondo
letterario, come La professione della signora Warren del 1894, con cui decide di
affrontare lo scandaloso tema della prostituzione femminile, in uno dei periodi
dove si da molta importanza alle convenzioni morali, ovvero quello vittoriano.
Anche se nell’opera non viene mai messa in evidenza la professione, attraverso
il linguaggio, riesce a dare al lettore la giusta chiave di lettura che si
mostra con le intuizioni, mettendo così in evidenza una delle caratteristiche
dello stile di questo scrittore, che è il dialogo tra i personaggi per poter giungere
a una tesi, che altro non è, che la critica rivolta alla società del tempo, a
cui arriva partendo da un commento su fatti reali e proprio questi sono la
fonte d’ispirazione, da cui partono le tutte le sue opere.
Vi lascio con una piccola citazione della commedia, La
professione della signora Warren.
“Le persone che si lamentano del proprio
stato danno sempre la colpa alle circostanze. Le persone che vanno avanti in
questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che
vogliono e se non riescono a trovarle, le creano. Non ci sono segreti custoditi
meglio di quello che tutti conoscono.