lunedì 13 gennaio 2014
Katniss - "Ad un certo punto, devi smettere di correre, girarti e affrontare chi ti vuole morto. La cosa più difficile è trovare il coraggio per farlo. "
Fantasy
Eccolo!!!! Il film che ha
spopolato insieme al mitico libro da cui è stato tratto: Hunger Games La ragazza di fuoco.
Hunger
Games. Il bellissimo fantasy distopico, che ha ottenuto
la corona di libro + bello del 2013,
da VOI amatissimi lettori.
Ma ricapitoliamo un pochino
le vicende di questo libro, che nonostante sia stato pubblicato qualche anno
fa, è stato incluso nella lista dei libri + venduti e chiacchierati del 2013.
Come
già saprete, La ragazza di fuoco o Catching Fire, è un romanzo scritto da Suzanne Collins nel 2009, il 2° della
trilogia degli Hunger Games. Questo romanzo è giunto in Italia solo nel 2010. Il 1° volume,
quello che ha dato il via ai giochi, prende il titolo omonimo della saga e ha
fatto la sua apparizione nel suo Paese d’origine nel 2008, mentre nelle librerie
italiane, come al solito! Uff!!! è arrivato solo nel 2009. Il successo ha
portato a una trasposizione cinematografica nel 2012, a cura del regista Gary
Ross e in titolo è appunto Hunger Games - The Hunger Games.
Questo romanzo è un
chiaro segno di come oggi la cinematografia prenda spunto dai nostri amati
libri, per mettere in scena un successo planetario come questo, che ha
consacrato la protagonista Jennifer
Lawrence, tra i migliori attori del momento, stesso fenomeno che ricorda il
fantasmagorico maghetto di JK Rowling, l’intramontabile Harry Potter, che ha reso
famosissimo l’attore Daniel Radcliffe,
che per sette anni si è consacrato al personaggio che lo ha reso immortale ai
posteri. Ma la ragazza di fuoco, ha dimostrato il suo ardore anche al di fuori
del mondo dei giochi, infatti, ai Golden Globe 2014, ha conquistato la
statuetta, come migliore attrice non
protagonista per la commedia “American
Hustle”, un film di David O’Russel.
Il
film La ragazza di
fuoco,
diretto dal regista Francis Lawrence, è uscito nelle sale americane nel 2012 e
in Italia nel 2013 e racconta la storia di Katniss
Everdeen che torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli
Hunger Games, insieme al suo amico, il "tributo" Peeta Mellark. Il film
fa impazzire i fan della saga e quando la Mondadori ripropone l’economica
versione Best-Seller, i giochi per la sopravvivenza riaprono e la VITTORIA come
lo è stato per Katniss è assicurata. La mania per i giochi lo porta tra i +
venduti e letti del 2013, così ecco come riesce a rientrare nella mitica
classifica che avete votato, nonostante sia uscito già da un bel po’ e la
vittoria come per la vincitrice del torneo che inizia il cosiddetto "Tour
di Victor" impazza, e mentre Katniss lungo la strada percepisce la
ribellione che si sta preparando, mentre il Capitol mantiene ancora saldo il
suo potere e il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della
nazione di Panem, Jennifer Lawrence, si prepara a mettere in scena l’ultimo
capitolo cinematografico degli Hunger Games, Il canto della rivolta, e come ci si aspetta
l’attesa è fiammante, perché quest’anno sapremmo come si concluderanno questi
intrepidi giochi e secondo le indiscrezioni sulle riprese iniziate nel
dicembre 2013, la nostra Katniss sarà condotta nel cuore di un misterioso
tredicesimo distretto, collocato sottoterra e popolato da un foltissimo numero
di persone. Purtroppo però, rigidissime leggi regolano e condizionano
l'esistenza della civiltà sotterranea, condannata a una vita fatta di miseria e
prigionia. Nel frattempo, la squadra dei ribelli si prepara per compiere la
rivoluzione e liberare la nazione di Panem dalla sanguinaria dittatura.
Come
sarà quest’ultima versione cinematografica?
Riuscirà
a soddisfare i fan della distopica saga? O si rivelerà una delusione in
confronto al libro?
Voi
lettori che avete sostenuto questo intrepido libro cosa ne pensate? Riuscirà la
bella Mistika di X-Men ha fare centro come Katniss?
Contro ogni previsione Katniss Everdeen è sopravvissuta all’Arena
degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12,
con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia
bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno...
Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole
bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché
la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente
Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l’Arena
sembrerà una passeggiata.
Caffè letterario - Questa è l'alba di un nuovo inizio. Non ho saputo proteggerti. Ma adesso tutto può cambiare. E saremo ancora insieme.
Buongiorno!!!
amici in lettura,
Beh! Un nuovo anno è appena iniziato, le
feste natalizie, sono ormai storia vecchia e il 1° GiveAway della vostra amica
“la bacheca dei libri” si è felicemente concluso. La vita riprende il suo corso
e una nuova settimana sta per iniziare insieme al tragico lunedì. Uffa!!!...
direte voi e io, (perché escludermi? Dico.) ma fortunatamente per voi e per me
c’è il nostro amato caffè a darci la carica giusta e se poi aggiungiamo un bel
libro allora diventa un caffè letterario coi fiocchi, l’ideale per ricaricare
le batterie per una settimana al massimo.
Pronti con il
caffè?
Ecco il libro che vi
presento in questo primo caffè letterario di questo 2014.
“Tra la notte e il cuore”, romanzo primo sul razzismo di Julie Kibler.
Non ho
saputo proteggerti.
Ma
adesso tutto può cambiare.
E saremo
ancora insieme.
Così, intitola
l’articolo del giornale Il messaggero, dove parla di questo libro, che è diventato un
caso editoriale nel momento della sua comparsa nel panorama letterario.
Infatti, a spopolato al Salone del libro di Londra. Un romanzo in parte
autobiografico per la scrittrice americana Julie Kibler, che nella sua storia
affronta una delle pagine buie della storia americana. Il razzismo. Infatti,
ecco cosa ha risposto a questa domanda rilasciata nell’intervista a “Il Messaggero”: Ecco, il razzismo. In "Tra la notte e il cuore" i
residenti di Shalerville, con un cartello, avvertono gli afro-americani che
debbono lasciare la città prima del tramonto. Sul suo sito, ho letto che la
città natale di suo padre aveva la stessa abitudine.
“Questi cartelli, un’autentica offesa alla vita
comunitaria, c’erano davvero, anche se io non lo sapevo. Me lo ha confermato
mio padre quando abbiamo parlato dell’ambientazione del romanzo che è nato
anche nella cooperazione familiare. Era il momento in cui volevo allargare la
ricerca alle fonti orali a disposizione per essere più fedele possibile. Quei
cartelli c’erano in molte città e hanno continuato ad esserci fino agli anni
”60.”
Quella di “Tra la notte e il cuore” è la storia
di un amore impossibile sbocciato nel cuore di una adolescente bianca verso un
ragazzo di colore, sullo sfondo degli anni trenta del secolo scorso. Un turbine
di eventi che hanno scosso vite e cuori. Ma! Se la vita concede una seconda opportunità? L’opportunità di
risanare le ferite del cuore e riaccendere la speranza. Ecco come inizia il
viaggio di Isabelle, verso quel luogo dove tutto ha avuto inizio, proprio come
la vecchia Rose del Titanic, così dove lei ha lasciato il cuore inizia questa
emozionante storia a ritroso nel tempo.
Ora che il caffè è
pronto, vi lascio assaporare la sua fragranza insieme a questo caldo e vibrante
libro che racchiude un cuore color... Coffee
Miss Isabelle ai giorni nostri
La prima volta che incontrai
Dorrie, una decina di anni fa, mi comportai in modo odioso. Quando si
invecchia, si dimentica di calibrare le parole. Oppure ci si stanca di
preoccuparsene. Dorrie pensò che fosse a causa del colore della sua pelle, ma
non era affatto così. Ero in collera, certo, ma solo perché la mia parrucchiera
– oggigiorno le chiamano pomposamente Hair-stylist – se n’era andata senza
preavviso. Avevo camminato fino al negozio – uno sforzo non da poco quando si è
vecchi – e la giovane al banco mi aveva annunciato che non lavorava più lì.
Mentre battevo le palpebre alla notizia, innervosita e agitata, lei aveva
studiato l’agenda degli appuntamenti. “Dorrie
è libera: potrebbe farle subito i capelli”, aveva detto infine con uno
strano sorriso. Quando Dorrie mi chiamò, senza dubbio il suo aspetto mi
sorprese: era l’unica afroamericana del negozio, per quanto avessi visto.
Tuttavia, il vero problema era un altro: il cambiamento. Non fa per me.
Significa gente che non sa come mi piace pettinarmi, che mi allaccia la
mantellina troppo stretta intorno al collo, che se ne va senza preavviso. Avevo
bisogno di un pochino di tempo per adattarmi al nuovo, e immagino che questo
trapelasse dalla mia espressione. Anche a ottanta’anni amavo la mia routine, e
più invecchiavo, più ci tengo. Immaginatevi ora che ne ho novanta. Novanta.
Sono abbastanza vecchia da poter essere la nonna canuta di Dorrie, e anche di
più. Fin qui niente di strano. Ma Dorrie? Probabilmente non si immagina nemmeno
di essere diventata la figlia che non ho mai avuto. L’ho seguita a lungo di
salone in salone quando non riusciva a trovare un punto fermo e a sistemarsi.
Adesso è più felice e ha il suo negozio, ma continua a venire a casa mia come
farebbe una figlia. Parliamo sempre quando è da me. All’inizio, appena ci
eravamo conosciute, chiacchieravamo delle solite cose: il tempo, i fatti di
cronaca, le mie soap opera e i miei telequiz, i suoi reality e le sue sitcom.
Qualsiasi argomento per intrattenerci mentre mi lavava e acconciava i capelli.
Ma con il tempo, quando si incontra la stessa persona una settimana dopo
l’altra, anno dopo anno per un’ora o più capita di andare un po’ pià a fondo.
Dorrie cominciò a parlarmi dei suoi figli del suo folle ex marito, della
speranza di aprire un giorno un negozio tutto suo e del grande impegno che
comportava quel progetto. Io sono una buona ascoltatrice. ... Chi l’avrebbe mai
detto che dopo dieci anni sarei stata ancora sua cliente, e molto di più? ...
Dorrie e io siamo diventate amiche.. ma ci sono ancora molte cose che Dorrie
non sa. Cose che non sa nessuno. Se dovessi decidere di raccontarle qualcuno,
probabilmente sarebbe a lei. No, sicuramente sarebbe a lei. E penso che sia
giunto il momento di farlo. Sono certa che lei, più di chiunque altro, non mi
giudicherà, non metterà in discussione il modo in cui si sono svolti gli eventi
e le loro conseguenze. Così, eccomi qui a chiederle di accompagnarmi nel lungo viaggio
dal Texas a Cincinnati, attraverso mezza nazione, per aiutarmi a sistemare le
cose. Non sono orgogliosa di dover ammettere che non posso farlo da sola. Ho
fatto molto da me finora, se non ricordo male. Ma questo? No, di questo non
posso occuparmi da sola. E nemmeno voglio farlo. Voglio mia figlia con me;
voglio Dorriie...
Ecco il commento di una lettrice, Maria
Iardino:
"Bel
viaggio"..."Leggere questo romanzo mi ha fatto vivere un viaggio tra
presente e passato, culture amore e... buona lettura".