Caffè letterario
“Buenos días”
“Un caffè, un delizioso libro e un dolce churros con
cioccolato per te.”
Eccomi qui per animare la vostra giornata, e per coccolarvi
sin dal mattino, con un inebriante caffè, che potrete sorseggiare mentre
leggete le deliziose pagine di un libro pieno che vi porterà a inspirare i piccanti e speziati profumi e i segreti della Catalogna, scritto da una
scrittrice rivelazione, Ada Parellada che ci rivelerà “La
piccola cucina dei sapori segreti”.
“Una storia d'amore tutta mediterranea: calda, seducente,
tenera e piccante.”
Ada Parallada è una chef di origine
spagnola, gestisce tre ristoranti a Barcellona, così tra corsi di cucina e
seminari di educazione alimentare, ha deciso di gettarsi a capofitto nella
scrittura e ideare una nuova ricetta segreta, creando “La piccola cucina dei sapori segreti”, il suo primo romanzo.
Titolo La piccola cucina dei sapori segreti
Autore Ada Parellada
Editore Sperling & Kupfer
Pagine 360
Prezzo € 9,90
Quella di questo romanzo, è una storia che ci trasporta
nel mondo della cucina, dove aleggiano sapori e profumi, dove i grandi segreti dei
piatti di uno chef super premiato di nome Alex, saranno a portata di mano anche
se il suo caratteraccio tiene a distanza chiunque si avvicini a lui e al suo
locale, che a differenza di altri privi di classe è vuoto. Ma il suo muro di
orgoglio eretto dietro una spina di ghiaccio nel cuore, sta per sciogliersi
come il burro su una padella, come quando prepara le sue deliziose mele, perché
Annette, con il suo fuoco rosso come i suoi capelli riuscirà a sciogliere la questa scheggia, facendo a pezzi il suo muro e insieme a Alex curerà anche il suo cuore.
Quindi, lasciamoci trasportare dall'amore piccante di Alex e Annette, e scopriamo che ricetta verrà fuori quando due peperoncini si incontrano.
Ad Alex farebbe proprio comodo avere un aiuto in cucina. È ormai
una settimana che l’ultimo buono a nulla lo ha piantato in asso. “Ma lo sa cosa le dico? Vada a farsi friggere”,
gli ha sputato in faccia lanciando il grembiule con furia sul tavolo 3. Da quando
Moha se n’è andato, sei mesi, ormai, gli affari stanno andando di male in
peggio. Anche gli altri sono con l’acqua alla gola, questo è vero. Lui non
parla e non ascolta praticamente nessuno, però daperttutto si sente dire che la
maggior parte di locali sta chiudendo. La crisi. Ma non è così per tutti. Davanti
all’Antic Mòn c’è il Can Bret che lavora parecchio, anzi,
tantissimo. I giorni feriali si riempie di gente delle zone industriali di
Bigues i Riells. Niente operai, solo impiegati, anche se tirati con i soldi. Se
mangiano con i fornitori, bevono un vino del Prioratii di quelli cari; se lo
fanno conn i clienti e si vedono costretti a pagare il pranzo, ordinano quello
della casa e dicono che è “di una piccola
cantina appena scoperta”. La sanno proprio lunga! E i fine settimanaè un
autentico delirio, al Can Bret. Le macchine
dei clienti si spingono fin nel parcheggio dell’Antic Mòn! Alex non lo sopporta. Quando succede, esce come un
indemoniato dalla cucina, qualsiasi cosa stia facendo in quel momento. Se sta
sfilettando una spigola, si precipita fuori con il pesce in mano e, quasi fosse
un’arma, minaccia i clienti della concorrenza. A volte si stanca di gridare, e
li lascia parcheggiare dove vogliono. In ogni modo, è da tempo che non gli si
riempiono tutti i posti. Al Can bret,
da quando pure loro si sono messi a servire quella stronzata della calçotada, con tutti quei cipollotti
mezzo carbonizzati, fanno sempre il tutto esaurito. A quegli imbecilli gli
affari vanno benissimo. Le due figlie dei padroni hanno una Mini nuova
fiammante a testa, di cui una rosa. Povere ragazze, sono così ridicole, pensa
Alex mentre sbuccia le mele e controlla dalla finestra della cucina. Una delle
sue principali distrazioni mentre prepara le pietanze è spiare l’aspetto dei
clienti che entrano dalla concorrenza. Li trova tutti orrendi, così come trova
assolutamente spregevole il locale. Lui sì che se ne intende. È puro, integro. Non
ha frequentato alcuna scuola alberghiera; la vita, per chi la vive
intensamente, è come un dottorato ad Harvard. Si esige il massimo e coloro che
vi si laurean raggiungono la cima. Altri rimangono a metà strada. Alex si era
meritato la lode all’Università della Vita, ma era un po’ debole in Diplomazia.
Non avrebbe ottenuto manco la sufficienza. Ormai le mele sono pronte. Le passa
in padella, con un po’ di burro e un pizzico di zucchero, finche prendono
quella tonalità dorata del sole del tramonto. Le mette da parte su un vassoio
e, come gli capita ogni volta che prepara questo piatto, non riesce a trattenersi
e ne mangia un boccone… È delizioso. Le mele impregnano la stanza di un profumo
intenso, difficile da descrivere, che lo riporta direttamente alla cucina di
casa sua, quando era molto piccolo e non c’erano che giochi e risate. … Domani
stesso telefonerà a Oscar e accetterà la sua amica come aiutocuoco. Purtroppo
ha bisogno di un rinforzo, non riesce a cavarsela da solo. È stanco di offrire
opportunità agli incapaci. Con Moha tutto filava liscio. O, almeno era più
facile. Di tanto in tanto capitava pure che si facessero quattro risate. Una battuta
per dire che quel ragazzo era capace di fare quattro cose allo stesso tempo:
puliva una pentola, controllava la cottura della bistecca, rimestava la crema e
rigirava la Tartin di pere, il tutto in un microsecondo… Oscar gli ha chiesto
un favore, quando e passato: ingaggiare una sua amica. Una di quelle conoscenze
straniere su blogger, un’amicizia senza frontiere trovata al Club virtuale,
come lo chiama lui. … - “Annette è una foodie”… È curiosa, questa donna; o
dovrebbe dire ragazza? Deve avere più o meno trentacinque anni, e ha lunghi
capelli rossi. Lo incuriosiscono anche i suoi riccioli e le sue lentiggini
sulla faccia. Questi capelli finiranno nella minestra, sicuro , e vediamo poi
chi è che li ripesca, rimurgina. Forse se li dovrebbe tagliare, conclude. Non è
nemmeno convinto di questo suo profumo agli agrumi, rovinerà l’odore dei piatti…
Come se la caverà Annette con questo chef burbero e
pignolo? Alex, la lascerà girare tra i suoi fornelli, o … scopriamolo finendo
questo saporoso libro che ci farà scoprire i sapori, caldi e speziati della bella terra spagnola.
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