La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

venerdì 28 marzo 2014

"Se non sai come dirlo, dillo con un fiore" Erano perfette: strati di petali viola con i margini bianchi si dispiegavano dal centro dei fiori. Liberai gli steli. Le ragazze non avrebbero capito il significato delle dalie, eppure provai una sconosciuta sensazione di leggerezza mentre percorrevo il lungo corridoio e facevo scivolare un gambo sotto la porta chiusa di ogni stanza...

Il linguaggio dei fiori
E proprio vero, cari lettori, Se non sai cosa dire, dillo con un fiore”. Il mondo dei fiori ha un fascino misterioso, che attrae un po’ come l’ape con il miele, perché con la loro presenza possono dire molto a coloro che li ricevono. Naturalmente non tutti conoscono la loro lingua, ma esiste un vero e proprio dizionario, che ci illumina, traducendo il loro linguaggio. Nel mondo dei libri esistono anche tanti romanzi che hanno tratto ispirazione da loro, e quello che ha avuto maggiore successo è senza ombra di dubbio “Il linguaggio segreto dei fiori”  di Vanessa Diffenbaugh, edito dalla Garzanti editore.
Non mi fido come la lavanda
Mi difendo come il rododendro
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura.
E quando ho paura la mia voce sono i fiori.
Sinossi:  Le rose per la grazia e l’eleganza, la camomilla per emergere dalle difficoltà, la gerbera come l’allegria di un’inattesa speranza e i bouganville per la passione. Ogni fiore ha un significato più intenso di quello che pensiamo e ogni lettore potrà attribuirsene uno, scegliendo per sé, e per chi ama, una copertina diversa per questo strabiliante libro. “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, fenomeno editoriale ancor prima della pubblicazione e conteso da tutti gli editori del mondo, racconta attraverso uno dei personaggi più straordinari mai creati, una vicenda di forza, sofferenza, amore e incredibile sete di vita. Victoria è una ragazza di diciotto anni con un passato alle spalle di certo non facile: abbandonata nella culla dai genitori, ha passato l’infanzia tra famiglie adottive, genitori provvisori e spesso non ideali. Un giorno però la ragazza incontra Elizabeth, una donna straordinaria e speciale che le cambia e sconvolge la vita persino in modo drammatico. Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Diventata maggiorenne, la ragazza decide di lavorare come fioraia e il richiamo magico delle sue rose e delle sue margherite porterà tutta la città nel suo negozio. Perché i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto le ferite dell’anima e lasciano delle pillole di felicità. Victoria però ha paura di amare, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle parole. Per lei farsi toccare dagli altri è impossibile, l’unico tocco che sopporta è quello dei petali dei fiori. E’ infatti nella quiete del parco pubblico di una splendente San Francisco che la protagonista trova rifugio. Lì, attorniata dai fiori, i suoi pensieri possono esprimersi e la sua mente può volare libera. Grant, un ragazzo tenebroso che pare sappia misteriosamente tutto del suo passato, sembra però l’unico in grado di scuotere Victoria e di regalarle dei momenti di serenità. La ragazza infatti si porta dentro una ferita che è una colpa che non riesce a cancellare dal suo cuore. Per fortuna esistono i fiori. Ce n’è uno per ogni male dell’anima.
Un romanzo davvero molto bello, dove i fiori parlano per la protagonista, e ci confermano come questi delicati e profumati esseri del mondo vegetale, possono rappresentare non solo un vero rimedio contro il dolore fisico, ma anche per la sofferenza del cuore.


In questo romanzo la protagonista, Victoria, possedeva un vero e proprio memorandum che le ha fatto conoscere questo linguaggio, e ora io desidero proporvelo perché 
quando non saprete cosa dire, fate come Victoria preparate un mazzetto di fiori e donatelo alla persona a cui avete molto da dire, dato che i fiori parlano un linguaggio segreto.


Blog Tour, alla scoperta del romanzo "L'ultimo battito del cuore" - La recensione

Benvenuti tra le mie pagine e tra quelle dell’emozionante romanzo L’ultimo battito del cuore  di Valentina Cebeni.
Il meraviglioso viaggio continua e oggi 28 Marzo, siamo giunti alla quarta tappa dove scopriremo molto di più su questa storia capace di sfiorare come il delicato battito d’ali di una farfalla, il cuore di chi ha la fortuna d’incontrare le sue pagine. Quindi non indugiamo oltre e leggendo il mio pensiero, scoprite come mai considero questo romanzo una primavera del cuore.
L’ultimo battito del cuore
di... Valentina Cebeni
Prezzo Brossura: € 12,00
Prezzo E-Book: € 6,99
Editore: Giunti Editore 
Pagine: 304
Genere: Narrativa moderna
SINOSSI
Nell'incantevole campagna del Kent, Penelope non arriva per caso. Dopo la tragica scomparsa di Adam, il suo unico amore, in un incidente d'auto a cui lei è miracolosamente scampata, si lascia convincere a trascorrere un periodo di tempo nella magnifica tenuta di sua sorella Addison. Ma a casa dei Walker la situazione è tutt'altro che tranquilla. Il matrimonio tra Addison e Ryan, costretto su una sedia a rotelle, peggiora di giorno in giorno, così come l'umore della sorella, sempre più fredda, tagliente e scontrosa. L'unica consolazione per Penelope è prendersi cura del giardino da troppo tempo trascurato. Con l'appoggio di Ryan e l'aiuto di Tristan, il taciturno vivaista del paese, quel rettangolo di terra infestato da erbacce si arricchisce di una grande varietà di piante e fiori colorati. Tuttavia i violenti litigi con Addison, il tormento del ricordo di Adam e una serata fatale trascorsa con Ryan fanno sentire Penelope sempre più sola e in balìa delle onde del destino. L'unica voce a raggiungerla nel profondo è quella di Tristan, il primo uomo dopo Adam ad attrarla misteriosamente...
                  Recensione
La lettura di questo romanzo  si è rivelata davvero importante per me, perché è riuscita ha entrarmi nel cuore, forse perché il grande dono di questa scrittrice è proprio quello di raggiungere con la sua penna il cuore di chi legge e nonostante questo sia il suo primo libro, ha già dimostrato i suoi meravigliosi colori. Ma, passiamo ai fatti e andiamo a scoprire perché questa emozionante e intrigante storia, che va al di là della mera apparenza, possiede questa coinvolgente capacità di toccare il cuore del lettore, risollevando l’animo di chi si trova a vivere un momento difficile della propria vita, lasciando quella piacevole sensazione di possibilità e rinascita, confermando il vecchio detto: “Fin che c’è vita c’è speranza”. La speranza, di ricominciare, di rifiorire come un fiore a primavera, che ha celato il suo seme nella terra durante un freddo inverno e grazie alla bruna coperta è stato in grado di sopravvive. Così è successo alla protagonista, “Penelope”, una donna che ha sofferto un grande dolore, però la vita le ha concesso la chiave, per rimettere insieme i cocci del suo malandato cuore, e la possibilità di continuare a vivere e amare ancora.
L’ultimo battito del cuore, è stata una lettura piacevole e scorrevole, infatti si legge in batter d’ali. I personaggi sono ben strutturati e hanno la capacità di trascinarti all’interno della storia.
 Penelope, è una donna che ha perso l’uomo con cui sognava di invecchiare e condividere le gioie e i dolori della vita, una scomparsa prematura, che ha sradicato il suo cuore e la sua voglia di ricominciare, fino a quando la sorella non la trascina a vivere con sé nelle meravigliose campagne del Kent, nonostante la controvoglia e proprio in questo luogo tranquillo e ritirato che gli sopraggiunge l’input a ricominciare.
A suggerirlo è stato il cognato di Penelope, Ryan. L’obiettivo era il giardino incolto nel retro della loro villetta. È guardando quel groviglio di erbacce che Penelope ha visto l’anima di Adam, l’amore scomparso dalla sua vita, ma non dal suo cuore, infatti, lui gli ha suggerito di lasciarsi andare in questa titanica impresa, che la farà rinascere insieme a quel giardino, dove dimoreranno ordine e meravigliosi fiori profumati.
Le piaceva sentire sulla pelle l’odore dell’erba mescolato a quello denso dei fiori; le ricordava i giardini che aveva visitato con Adam, le sue mani che profumavano di primavera. La mente di Penelope era svuotata, e il cuore ruvido come la terra che circondava la casa. Qualcosa però sarebbe cambiato, almeno lì, in quel giardino. In un modo o nell’altro sarebbe riuscita a farlo rifiorire”
Ma è possibile trattare le ferite del cuore con la cura dei fiori?
Secondo me si, come con gli animali, anche i fiori e le piante sono un ottimo rimedio, perché prendersi cura di qualcosa, che poi ti ricompensa è molto gratificante per il cuore e per se stessi, infatti gli animali ti ricompensano con il loro affetto, le piante e i fiori con la loro profumata bellezza e voglia di vivere.
Penelope, non è l’unica ad avere profonde ferite, anche gli altri personaggi portano un grave peso,
Tristan ha visto morire la madre di fronte hai suoi occhi quando era ancora un bambino;
Ryan, era un medico e ha sul suo cuore il peso di una segreta eutanasia e la perdita delle gambe a causa di un incidente automobilistico provocato dal marito della donna, che ha aiutato a morire;
e poi c’è Addison, la sorella, anzi sorellastra di Penelope, perché sua madre, Violet, ha rubato il cuore del padre di Addison, Philip, mentre lui era sposato con Claire, la donna che per lei sarà più che una madre, quando la sua, muore prematuramente per un tumore. La gelosia e il rancore graffiano il cuore della povera Addison, che nonostante cerca di aiutare la sorella, non riesce a dimenticare il senso di abbandono causato dalla sua presenza, nei confronti dei suoi genitori.
“…la prima bolla di sapone … la riportò a molti anni prima, quando era sua madre a lavarla. Claire partiva dalla testa, lentamente, ma già quando arrivava alle braccia decine di bolle di sapone erano in volo intorno a lei, che rideva felice. Era il loro rituale, un gioco tra madre  e figlia, ma appena Penelope varcò la soglia Claire le disse che avrebbe dovuto iniziare a lavarsi da sola. Lei aveva vissuto quel cambiamento come un tradimento, ma per quanto soffrisse si era imposta di non darlo a vedere, almeno fino a quando Philip sostituì la vasca da bagno con un box doccia e Claire le chiese di fare il bagno con la sorella. …”

Le emozioni che si schiudono come un fiore in questo romanzo, sono molte, infatti la sofferenza, la gelosia e il rancore non sono i soli a intrigare questa storia, che fa sentire forte e preponderante il profumo emanato dalla solitudine. La solitudine accompagna sia il cuore di Penelope, che fatica a dimenticare l’amore di Adam, che Ryan, che a causa delle sue condizioni, vede allontanare da sé l’amore che lo univa a Addison. Un amore, nato come un’improvvisa brezza marina, in una meravigliosa sera d’estate, dove non c’erano di mezzo una sedia a rotelle, un invalido da accudire e Leonard, il figlio delicato di salute di Addison.
“…Ryan desiderava vincere, sì, ma non voleva farlo a discapito della moglie. Lui voleva vincere con lei, sentirla di nuovo accanto, come quando tutto era iniziato. … Prese le mani curate di Addison con il vestito di seta e un fiore fra i capelli che ballava abbracciata a lui sulle note di una melodia hawaiana, durante la loro luna di miele…”   “…Dalla notte dell’incidente la loro intimità si era arenata, e con tutti i problemi che le davano Leonard e Penelope il sesso coniugale era scivolato in fondo alla lista delle sue priorità…”
Quando un cuore è invaso dalla solitudine, cerca di trovare riparo nella compagnia di qualcuno, e chiunque va bene per un cuore desolato, così quando Penelope e Ryan si incontrano, il loro bisogno e tale da portare inconsciamente i due a una furtiva unione, che non li disseta o unisce, ma li allontana inesorabilmente. E la causa è il tradimento nei confronti di Addison.
 Le dita cercavano da sole il modo di riascoltare il messaggio, una, tre, dieci volte. Ne aveva bisogno, voleva distinguere tutti i rumori, capire dov’era Adam quando l’aveva chiamata, sentirlo ripetere il suo nome …  Ryan era esattamente come lei: uno sconfitto in balia del vento. Anche lui cercava calore, l’abbraccio di un corpo che accogliesse il suo dolore. Soltanto un po’ di calore e nient’altro.
Ma sfortunatamente per Ryan, Penelope aveva trovato la pace nel far rifiorire il suo giardino insieme a Tristan, che aveva trovato in lei una possibile compagna per la sua vita e Penelope aveva trovato il cuore di Adam, che batteva forte dentro Tristan.
“… Lei sentiva che c’era il cuore di Adam rinchiuso nel suo torace, e forse lo aveva saputo fin da subito, dalla prima volta che aveva incontrato Tristan …” 
Quando Ryan si è ritrovato solo con se stesso ha scelto di liberarsi di quella inutile vita, che lo aveva privato della cosa a cui teneva di più. Addison.
“…Ryan si è suicidato. Un colpo di revolver regolarmente denunciato di cui Addison ignorava l’esistenza.
…  Mia amata Addison, perdonami. Perdonami per non essere stato l’uomo che meritavi, per non essere stato il marito che ti avevo promesso di essere. Perdona le mie tante debolezze, se puoi. …
Tante emozioni e sensazioni che alla fine trovano pace nella vita di tutti, anche in quella di Penelope e Addison, permettendo a queste due donne di lasciare indietro i rancori, le gelosie e il dolore di un ricordo che non può essere dimenticato, ma racchiuso con serenità all’interno del cuore.
Dopo questa approfondita descrizione, le mie conclusioni, sono: una piacevolissima lettura, semplice e fluida, che mi ha lasciato molta carica positiva e gioia di vivere, insieme alla voglia di fare e costruire cose belle, come un bellissimo giardino, soprattutto ora che siamo in primavera.
Consigliato a chi ama le letture semplici ma profonde; è ideale per chi ama i fiori; adatto per rinascere come un fiore in primavera e soprattutto per chi ama i finali inaspettati.  Si perché, non ha il classico finale e vissero felici e contenti, quindi non restate delusi. Questo non deve influenzarvi, perché non c’è fine ai moti del cuore e quella che si apre di fronte a Penelope è una strada ricca di possibilità, tra cui c’è anche Tristan. 
Il mio voto è 5 rose, eccezionale, perché mi ha dato una mano in un momento difficile.
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