My
Readyng of the heart
Eccomi di nuovo qui per parlare delle letture che mi sono rimaste nel cuore.
Sfogliando il mio block
note, dove ho riportato i passi più belli dei libri che ho letto, sono stata
investita da una valanga di ricordi e ho ripensato al piacere e alle
sensazioni che ho provato in quel momento. Si, perché in fondo un libro non è
mai lo stesso, l’animo e il cuore ormai è diverso da quando lo avevo letto la
prima volta, infatti secondo me come noi cresciamo e cambiamo così anche i libri
cambiano insieme a noi e quelle pagine ora diventano nuove. Penso che questo accomuni
un po’ tutti gli appassionati lettori.
Dopo aver lasciato vagare la mia mente nei
cassetti della memoria, eccomi qui a condividere le mie vecchie emozioni e
anche le nuove, trascinandovi con me nel meraviglioso libro di Luis Sepùlvede:
“Storia di una gabbianella
e del gatto che gli insegnò a volare”
La meravigliosa storia del gatto Zorba è stata per me un amore
spontaneo, naturale come camminare, respirare e per la giovane gabbianella
salvata da questo gattone dal cuore tenero come un cioccolatino Lindt è stato
come volare verso la libertà.
… “Promettimi che non
ti mangerai l’uovo” stridette aprendo gli occhi. “Prometto che non mi mangerò l’uovo”
ripeté Zorba. “Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo”
stridette chinando il capo. “Prometto che avrò cura dell’uovo finché non sarà
nato il piccolo”. E promettimi che gli insegnerai a volare” stridette guardando
fisso il gatto. Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non
solo delirava, ma era completamente pazza. “Prometto che gli insegnerò a
volare...“
Questo era il passo che avevo scritto, il momento in cui la mamma gabbiana morente strappa al povero Zorba le tre promesse tra cui quella di insegnare a volare al suo piccolo. Ora invece vi riporterò il momento in cui infonde il coraggio alla piccola gabbianella per spiccare il volo, perché oltre alla preziosa amicizia e al semplice e commovente momento, ora ho capito che Zorba non solo le ha insegnato il coraggio di fare una cosa per cui è già nata per fare, ma le impartisce una lezione più profonda e importante, il coraggio di crescere e di affrontare la vita che si apre davanti ai nostri occhi nel momento in cui diventiamo adulti, perché in ognuno di noi c’è una gabbianella di nome Fortunata, che o ha già aperto o presto aprirà le sue ali e questo è il momento in cui tutto cambia e il mondo viene visto da una nuova prospettiva, proprio come la piccola gabbianella.
… “Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. È l’acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Senti la pioggia. Apri le ali” miagolò Zorba. La gabbianella spiegò le ali. I riflettori la inondavano di luce e la pioggia le copriva di perle le piume. L’umano e il gatto la videro sollevare la testa con gli occhi chiusi. “La pioggia, l’acqua mi piace!” stridette “Ora volerai” miagolò Zorba “Ti voglio bene, sei un gatto molto buono” stridette Fortunata avvicinandosi alla balaustra. “Ora volerai e il cielo sarà tutto tuo” miagolò Zorba... Zorba rimase a contemplarla finché non seppe se erano gocce di pioggia o lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto nobile, di gatto del porto.
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