martedì 24 dicembre 2013
Curiosità! Sapete perché nella natività del Presepe prendono posto il bue e l’asino?
Ben ritrovati, amici in lettura.
Cosa ne pensate di fare quattro chiacchiere in
libertà?
Oggi è la vigilia di Natale e tante tradizioni
tipiche di questo periodo riaffiorano nei nostri gesti. Nel nostro Paese il Natale è principalmente una festività di tipo
religioso, anche se non si sdegnano le tradizioni importate dall’estero. Nella tradizione
cristiana come sappiamo si compie la nascita di Gesù. Questo importante evento
di solito le famiglie cristiane usano riportarlo nella
scenografica costruzione del Presepe e della Natività, mah! Ecco che finalmente
siamo giunti alla...
Curiosità!
Che mi spinge a chiedervi.
Sapete perché
nella natività del Presepe prendono posto il bue e l’asino?
Se prendiamo in esame la Sacra Bibbia, nei
Vangeli, precisamente in quello di LUCA, compare la scenografica
rappresentazione della stalla, della mangiatoia, dove all’interno prendono
posto un asino e un bue. L’introduzione di questi animali è stata fatta molto tempo
dopo, e viene riportata nel Vangelo “apocrifo” detto “PSEUDO-MATTEO”. Questo, non ha una datazione
certa, ma sicuramente è anteriore al IX secolo. Questa introduzione è stata
fatta sulle basi di quest’ultimo copiando da LUCA la nascita in una stalla, e
aggiungendo un bue ed un asino per sottolineare la “incredulità” del popolo
ebraico che non ha voluto “riconoscere” Gesù.
Questa conclusione, come sottolineano gli studiosi biblici è stata
riportata anche dal profeta Isaia, che scrisse: Isaia 1:3
Il bue conosce il suo possessore,
e l'asino
la greppia del suo padrone,
ma Israele
non ha conoscenza,
il mio
popolo non ha discernimento
In una conferenza universitaria a cui ho assistito
qualche anno fa, una studiosa e docente di Letteratura Cristiana dell’Università
La Sapienza di Roma, Maria Pia Ciccarese, ha precisato
questo particolare, parlando del simbolismo tra gli animali biblici e ha spiegato
come tra gli animali citati nel testo Sacro l’asino e il bue, sono un chiaro
esempio di come l’animale simbolico diventa reale e di come si può notarlo
nell’ immagine della Natività rappresentata al Museo Lateranense a Roma. In questa
raffigurazione del sarcofago, diventa chiaro il fatto di come l’asino e il bue
siano portavoce di un messaggio fondamentale per la scena che a questo punto si
carica di un forte messaggio simbolico che si può riportare alla luce
attraverso la lettura dei testi biblici antichi come Luca 2,7, dove compare la dicitura “mangiatoia” che ci riporta alle
bestie che si nutrono in questa.
In Isaia
1,3, il profeta dice che il bue riconosce il suo Signore ma l’asino lo
riconosce solo nel momento di mangiare,
da questa interpretazione ha avuto origine il termine mangiatoia. A differenza
delle bestie però i figli ossia il popolo di Israele non conosce il loro
Signore. Nei libri profetici Abacus 3,2 LXX. Egli dice: “In mezzo ai
due animali tu ti manifesterai…”, dando così l’immagine di Gesù che si mostra
tra il bue e l’asino.
Con questo abbiamo soddisfatto una piccola, ma
grande curiosità, che possiamo leggere e approfondire nel libro scritto da
questa studiosa e intitolato Animali
Simbolici all’origine del bestiario cristiano. voll. 1 – 2. Editore: EDB. Collana:
Biblioteca patristica