martedì 19 novembre 2013
“Quando dico di approfittare della nostra libertà non voglio dire partecipare alle dimostrazioni o ai partiti politici e così via, che sono solo una parte del processo democratico, ma anche esaminare le idee, da qualunque parte provengano, per vedere come possano utilmente contribuire alla nostra vita e a quella delle società in cui viviamo”. Doris Lessing
Parliamo di...
Doris May Tayler famosa con
il nome di Doris Lessing, è morta alla
veneranda età di 94 anni nella sera di questo 17 novembre. Questa scrittrice che
ha ottenuto la cittadinanza britannica ha vinto il premio Nobel per la
letteratura nel 2007, con la seguente motivazione: “cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione
e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”.
Ma chi era in realtà Doris
Lessing?
Oltre alle notizie che un po’ tutti sappiamo, come che è
nata in Iran, e cresciuta in Zimbabwe, per poi trasferirsi a Londra. Doris Lessing è stata una scrittrice e
soprattutto una donna molto forte, determinata, sempre impegnata socialmente, si
è opposta fermamente alla polita di Bush e involontariamente
è stata considerata una bandiera del femminismo mondiale. Si è conquistata il
Premio Nobel per la letteratura solo nel 2007, grazie sicuramente al libro che nel
1962 gli ha donato un enorme notorietà e fatto grande clamore al momento della
sua comparsa nel mondo letterario.
"Gli uomini ogni
volta mettono un tale impegno, nel farti sentire una puttana, e naturalmente un
impegno del tutto inconscio, ed è qui che essi vincono."
Il taccuino d'oro, racconta l'epopea intima e sociale di una giovane donna che cerca di non
soccombere all'ipocrisia del suo tempo e conquistare la libertà. Doris Lessing in
questo libro parla apertamente della condizione femminile, rivelando dettagli
che all'epoca erano stati considerati tanto scabrosi da ritardare di oltre un
decennio la pubblicazione in vari paesi d'Europa. Ecco un estratto da questo
libro:
Anna
incontra l’amica Molly nell’estate del 1957, dopo una separazione...
Le due donne erano
sole nella casa di Londra. “Il fatto è,” disse Anna mentre l’amica tornava dal
telefono sul pianerottolo, “Il fatto è, o almeno io la vedo così, che il mondo
sta andando a pezzi.” Quando l’apparecchio cominciò a squillare stava appunto
domandando: “E allora, che novità ci sono?” Ora disse: “Era Richard. Sta venendo
qui. Pare che oggi sia il suo giorno libero da qui alla fine del mese. O almeno
così sostiene.” “Bene. Io però non me ne
vado,” disse Anna. “No, tu rimani esattamente dove sei.” ... “E probabilmente
quando mi vedrà qui se ne andrà” disse Anna allegramente, ma con una punta di
aggressività. ... “Donne libere,” disse Anna con una smorfia. E aggiunse con
una rabbia che Molly non le conosceva e che le procurò un altro sguardo rapido
e indagatore dell’amica: “Ci classificano ancora in base ai nostri rapporti con
gli uomini. Anche i migliori fanno così” ... Molly disse infine, sospirando:
“Libere. Sai, quando ero via ho pensato a noi ed ho deciso che siamo un tipo di
donne assolutamente nuovo. Dobbiamo esserlo davvero, non credi?” “Non c’è niente di nuovo sotto il sole” disse
Anna tentando l’accento tedesco. ... C’era una perfetta comprensione fra loro e
le due donne, che avevano allevato i figli senza l’aiuto di un uomo... “Il
fatto è” disse Anna, “nessuna di noi due era disposta a sposarsi solo per dare
un padre ai nostri figli. Così ora dobbiamo pagarne le conseguenze, quali che
siano. Ma perché dovrebbero essercene?”...
Nonostante sia stata eretta come bandiera del femminismo,
questa veterana scrittrice in realtà non amava l’idea di essere considerata
un’autrice femminista e lo ribadisce a una giornalista del New York Times in
un’intervista del 1982: “Ciò che le
femministe vorrebbero da me è qualcosa che loro non hanno preso in
considerazione, perché viene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone.
Quello che veramente chiedono è che dicessi: sorelle, starò al vostro fianco
nella lotta verso il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più.
Veramente vogliono che si facciano affermazioni tanto semplificate sugli uomini
e sulle donne? In effetti, lo vogliono davvero. Sono arrivata con grande
tristezza a questa conclusione». Colsero meglio la sua vicinanza
anti-ideologica alle donne gli
accademici di Svezia che la premiarono come «cantrice dell’esperienza femminile
che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una
civiltà divisa”.
Doris Lessing, è stata una scrittrice
che potremmo definire versatile per la varietà dei generi letterari in cui si è
cimentata, variando da storie fantascientifiche, a romanzi e racconti legati
all'Africa e soprattutto, alla propria esperienza.
Questa sua versatilità, si può distinguere in tre momenti
letterari che sono stati considerati: Il comunismo (1944-1956), quando
scrive in modo radicale su temi sociali, Il tema psicologico, racchiuso nel
periodo che va dal 1956-1969 e il Sufismo che viene esplorato nella
serie
di Canopus in Argo, dove questa immortale scrittrice, attraversa una
forma di ricerca interiore dello spirito e che possiamo ritrovare dentro i suoi
romanzi fantascientifici, che viaggiano su
ispirazione di J.G. Ballard, seguendo lo stile di Olf Stapledon, che ha sviluppato nelle sue opere quei concetti che
sono alla base della fantascienza e sono raccolti nei suoi libri
fondamentali: Infinito e Il
costruttore di stelle. Secondo l’esempio di questi famosi autori che
hanno contribuito allo sviluppo dei cosiddetti inner space fiction in italiano romanzi
spaziali interiori, Doris Lessing inizia a scrivere romanzi di fantascienza e a questo proposito dice: "Sono molto interessata al futuro. Ho
letto molta fantascienza, e penso che gli scrittori di fantascienza abbiano
catturato il senso del futuro della nostra cultura". Così la scrittrice che fino a quel momento
aveva parlato nei suoi romanzi della sua Africa e delle sue idee di libertà, ha
scoperto la sua nuova visione del futuro e inizia a raccontare le sue distopiche
storie che sono diventate dei classici del culto spaziale. La serie Canopus in Argo, consiste in 5 romanzi e
sono: Shikasta (1979); I matrimoni tra Zone di tre, quattro e
cinque (1980); Gli esperimenti
Siriani (1980); Il Making of del
rappresentante per la Planet 8 (1982); Gli
Agenti sentimentale dell'Impero Volyen (1983). In Italia i romanzi di
questo ciclo sono proposti dalla Fanucci editore e hanno il titolo di: Un luogo senza tempo e Un pacifico matrimonio. In anticipazione
per chi non lo sa già, la Fanucci pubblicherà a Gennaio 2014 il primo libro di
questa serie fantascientifica, ancora inedito in Italia: “Shikasta” .
Luciano Minerva di Rai News 24 intervista Doris Lessing.
Novità in libreria. Arriva un nuovo twitter quello di Papa Francesco I.
Non abbiate paura...
di sognare cose grandi
Non abbiate paura... è
la speciale rubrica dedicata a coloro che hanno dimostrato di non avere paura, sulla
scia delle immortali parole della grande figura di Giovanni Paolo II il sommo
pontefice, che è riuscito a riunire i cuori di fedeli e non. Di solito, scrivo
post in questa rubrica la domenica, ma in via eccezionale, per una novità in
libreria, vi parlerò di un personaggio che ha ereditato le parole, i
sentimenti, la voglia di comunicare con i giovani restando al passo con i tempi e con le tecnologie multimediali del momento e che nonostante l’importanza della sua carica dimostra un grande
spirito di umiltà estendendo le sue mani a chiunque.
Cosi il Pontefice Francesco I, con i suoi 1.316.671 follower su twitter, ha raggiunto un grande traguardo di popolarità nel mondo del mitico uccellino azzurro.
https://twitter.com/Pontifex_it/followers
Le immortali parole Non abbiate paura... proclamate dal grande Giovanni Paolo II, sono
state ereditate anche dal nuovo Pontefice Francesco I, che oggi 19 Novembre, concede
alle stampe un nuovo libro, Non abbiate paura di sognare cose grandi,
edito dalla Mondadori e che racchiude tutti i twitter, che ha inviato con
grande successo ai suoi followers.
: Cari Follower ho saputo che siete più di 10
milioni ormai! Vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per
me.
:Cari giovani, non abbiate paura di fare passi definitivi nella vita.
Abbiate fiducia, il Signore non vi lascia soli!
Mario Jose
Bergoglio, dal 13 di Marzo 2013 è stato eletto
Papa con tutti i vantaggi e gli oneri che questo storico titolo comporta, assumendo
il nome di Francesco I, ispirandosi al Santo Francesco d’Assisi e con il motto Miserando
atque eligendo [(Gesù, parla di Matteo) “lo guardò con misericordia e
lo scelse”], tratto dalle parole dette in un’omelia latina da Beda il Venerabile, un santo e dottore della
Chiesa; e salito al trono Pontificio, cercando nei suoi gesti e nelle sue
parole di “non dimenticare i poveri”, come colui da cui ha preso il nome
per la prima volta.
Questa immagine
risale al 2001, durante una visita a un ospedale di Buenos Aires, ha voluto
lavare e baciare i piedi a dodici malati di AIDS, criticando l'indifferenza
della società verso gli ammalati e i poveri. Mario Jose Bergoglio, ha assunto un compito e un nome molto importante
che gli ricorda ogni giorno la grande importanza di chiamarsi Francesco.
Di quante preoccupazioni ci si libera quando si decide, non di essere qualcosa, bensì qualcuno. Coco Chanel
Caffè
letterario
Buongiorno!
Amici in lettura, la bacheca
dei libri è finalmente tornata per regalarvi una lettura davvero CHIC! Da gustare
in compagnia del vostro caffè.
He! He! Cari amici, tra una
lettura e l’altra, mi sono concessa un romanzo che mi ha lasciato addosso una
inconfondibile fragranza, il profumo di generazioni di donne, quello che
ha dato inizio alla rivoluzionaria immagine della donna, forte e fragile; elegante
ma determinata, quello che ha lasciato una delle icone femminili che hanno dato il via
alla vera moda parigina, la mitica Gabrielle
Coco Chanel, perché come dice questa donna immortale:
“ la moda passa ma
lo stile resta”
Così dopo essermi divertita e fatta una cultura in fatto
di scarpe, moda, buoni vini e confermato la mia gioia di essere donna, eccomi
qui a proporvi una elegante e soprattutto romantica lettura, che vi farà vivere
l’esperienze amorose di una donna che cerca la sua indipendenza e di trovare
dopo tante delusioni il vero amore, quello che finalmente la renderà la numero
uno agli occhi del suo uomo. Come l’intramontabile profumo ecco per voi il
libro che sulla Via di CHANEL N°5 immortale
il mito della donna più elegante della storia della moda Coco Chanel.
“L’eleganza non consiste nel vestire un
vestito nuovo”
La protagonista di
questo romanzo è Rebecca per gli amici Coco, in onore al suo modello di donna
Coco Chanel. Rebecca è una donna che nonostante cerca di apparire forte e
determinata in realtà è molto fragile e l’amore hai suoi trent’anni passati,
continua a essere il suo tallone d’Achille. Infatti riesce a innamorarsi e a
lasciarsi spezzare il cuore come ci si cambia un vestito, ma che a differenza
delle sue amate scarpe scegliere l’uomo giusto risulta sempre una scelta
sbagliata come un paio di scarpe troppo strette. E tra un amore e l’altro, una
disfatta e l’altra, questa inguaribile romantica cerca di rialzarsi proprio
come il suo mito e finalmente trova nel lavoro che detesta la sua vera passione,
si perché pensate un po’ la nostra Rebecca che da organizzatrice di noiosi meeting
per congressi medici a Venezia, per amore si trasferisce a Milano per diventare
dopo che l’uomo che amava l’ha lasciata per un’altra, una wedding planer. Il destino
le ha giocato un strano tiro, che alla fine la porta alla felicità perché: Se l’amore avesse un profumo, sarebbe
Chanel N°5
E grazie al suo amato profumo e alle citazioni lasciate
dalla sua donna ideale, oltre a realizzarsi con soddisfazione in campo lavorativo
troverà anche l’amore, che la renderà finalmente la numero 1.
Ecco per voi un
romanzo unico, romantico, travolgente e soprattutto anche divertente, ideale
per iniziare una nuova giornata e dare una marcia in più alla nostra vita, perché
quando lo avrete finito avrete voglia di conquistare il mondo a colpi di eleganza
e fascino, proprio come ha fatto la grande Coco Chanel.
L’autrice di
questo romanzo è Daniela Farnese, la scrittrice che si è fatta un nome a colpi
di eleganza e dopo il successo di questo libro è tornata sulle passerelle
letterarie qualche mese fa, con un altro romanzo che viaggia sullo stesso inconfondibile
stile dal titolo I Love Chanel.
Beh! godetevi il vostro caffè e questo bellissimo libro.
Consigliato alle sognatrici romantiche, appassionate di moda e di scarpe,
quelle strepitose che ci portano lontano.
SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE
I passeggeri del vagone caldo e affollato della
metropolitana che mi videro entrare correndo, sui miei tacchi dodici, un attimo
prima che le porte si chiudessero alle mie spalle, non potevano immaginare di
trovarsi di fronte la donna più felice del mondo. Il mio trasferimento a Milano
era stato approvato, avevo appena firmato un contratto per uno splendido
appartamento in affitto e stavo per confidare all’uomo che amavo che sarei
andata a vivere nella sua stessa città. Avevo conosciuto Niccolò un anno prima,
alla festa di compleanno della mia migliore amica, Emma, che mi stava ospitando
per qualche giorno nella “metropoli”, tenendomi lontana da Venezia e dal mio
appena diventato ex fidanzato. Io e Pietro eravamo stati insieme cinque anni.
Lui era un informatico con una grande passione per la fotografia e mi aveva
conquistata con un bellissimo ritratto in bianco e nero, che mi aveva scattato
il pomeriggio in cui ci eravamo conosciuti. Un mese dopo eravamo andati a
convivere, innamorati e felici. Avevamo vissuto momenti bellissimi, ci eravamo
divertiti, avevamo girato il mondo, trascorso lunghe domeniche sul divano
davanti alla TV, fatto grandi progetti per il futuro. Poi, erano iniziate le
incomprensioni, le bugie, i debiti per comprare la casa, le prime liti sul
colore delle mattonelle per il bagno, “sei
come tua madre”, “sei peggio di tuo padre”, fino al giorno in cui lo avevo
trovato a letto con una sua collega, bionda e grassoccia, taglia 48, supposi, e
indignata l’avevo sbattuto fuori di casa. Mi aveva tradito con una che era,
come minimo, una 48. La sera che conobbi Niccolò indossavo una giacchetta di
tweed, sulla quale avevo appuntato una camelia, e un paio di jeans attillati
che mi slanciavano e mi facevano sembrare almeno quattro chili più magra. Al
collo, un lungo filo di perle che avevo annodato sul petto. Passavo il tempo a
evitare di ingozzarmi di noccioline e a criticare la donna che avevo trovato
nel mio letto, avvinghiata all’uomo con il quale condividevo il mutuo della
casa. “Ti rendi conto che mi ha tradita
con una che porta la 48?”, continuavo a ripetere, sconvolta e disgustata,
bevendo prosecco in cucina e masticando carote e finocchi. “Non riesco a credere che l’uomo che ha ascoltato per anni le mie
lamentele sul peso forma e sui miei chili in eccesso sia stato così crudele da
tradirmi con una con quei fianchi da balena. Alla fine, lui preferiva le
ciccione. E io, l’idiota, sono stata a pane e acqua per anni.” ... La vita
non è fatta solo di amore. È fatta di tante altre cose belle: le risate con gli
amici, le giornate di sole, i bicchieri di vino, la colazione con cappuccino e
brioche al bancone affollato di un bar, un film strappalacrime, un nuovo lungo
filo di perle arrotolato intorno al collo. Una mattina come tante, mentre ero
impegnata con le mie solite e-mail di spose impazienti, Paolo mi convocò nel
suo ufficio. La luce del sole alto entrava violenta dalle finestre. “Accomodati, Rebecca”. Presi posto sulla
poltrona e attesi. “Vorrei parlarti di
una cosa importante”, fece una pausa e poi continuò. “Ormai se qui da noi da quasi un anno. Hai fatto un ottimo lavoro e
sono molto orgoglioso di te. Come ti trovi nella nostra agenzia?” - “Molto bene, Paolo. Il lavoro mi piace
molto”. - “Sono contento. E come ti trovavi a Parigi? Ti piaceva lavorare in
Seven?”. Lo guardai per un attimo con aria interrogativa, poi mi schiarii
la voce e risposi: “Benissimo. Non
fraintendermi, mi piace lavorare con te, ma Parigi è una città diversa...”.
- “Lo capisco”, mi disse, con un
largo sorriso. “Anche io molte volte ho
pensato a come sarebbe stato fuggire laggiù”. - “Posso sapere come mai mi hai
fatto questa domanda?”. Ero curiosa. “Dunque,
stamattina ho ricevuto una lunga telefonata dalla Francia”. Il cuore iniziò
a battermi più veloce in petto. “Si è
liberato un posto importante nella loro agenzia e hanno fatto il tuo nome”.
“Ehm, cosa?”, mi si fermò il cuore. “Sì, ho parlato a lungo con Étienne e lui mi
ha detto che ha scelto te, che se lo vuoi, il posto è tuo, anche da subito”. - “Cosa
ti ha detto?!”, le gambe avevano cominciato a tremarmi e mi mancava il
fiato. Possibile che lui...? “Che il
posto è tuo, anche da domani”. - “No,
l’altra cosa che ti ha detto”. - “Ah,
certo! Mi ha detto di usare proprio queste parole: lui ha fatto la sua scelta e
ha scelto te!”. Non potevo credere che stesse succedendo. La stanza
cominciò a girarmi intorno. “Ha scelto
me...”, dissi con un filo di voce, senza riuscire ad articolare altro. In
quell’esatto momento, con un tempismo perfetto, un fattorino bussò alla porta
della stanza. “Ho una consegna per la
signorina Rebecca Bruni”, disse, reggendo in mano un enorme mazzo di rose
rosse, tra le quali spuntavano delle enormi camelie bianche. Restai seduta, con
in mano quello splendido regalo, per un lungo momento. Poi notai un biglietto
nascosto tra i petali.