lunedì 14 luglio 2014
News! Ecco i vincitori del 1° Premio Internazionale di Letteratura. Città di Como
Miei carissimi lettori,
benvenuti tra le mie pagine.
Come vi avevo annunciato
Sabato 12 Luglio alle ore 16:00 nella
magnifica Villa Giulia sita nella città comasca, si è tenuta l’attesa
premiazione del 1° Premio Internazionale di Letteratura. Città di Como. In
questa incantevole sede, la giuria tecnica presieduta dall’apprezzato scrittore
Andrea Vitale ha annunciato al mondo della letteratura i vincitori
di questo 1° concorso letterario, dedicato agli immortali autori vissuti nel
territorio lariano, come la grandiosa poetessa Alda Merini e lo scrittore
Giuseppe Pontiggia, a cui è stato dedicato questo premio di portata
internazionale, organizzato dalla Associazione Eleutheria, con il patrocinio
della: Provincia di Como, Comune di Como, Camera di Commercio di Como, Comune
di Erba e con il contributo di Corriere di Como, Comolake.com, Editoriale
Lariana, Associazione Italiana di Cultura Classica, Città della Comunicazione,
Partners Advertising & Web Addicted, Espansione Tv, Associazione Culturale
Parolario, Casa della Poesia di Como, Amici di Como e Centro Studi Casnati.
L’evento come avevo
annunciato è stato presentato dalla popolare giornalista televista Claudia
Ricifari, della rete Espansione TV.
Dopo questa breve premessa,
ecco finalmente le penne vincitrici delle varie sezioni
(se desiderate conoscere i
nomi dei finalisti cliccate sul link sottostante).
Per la sezione “Poesia edita” il
vincitore è stato Mario Santagostini con “Felicità
senza soggetto”.
Questo grandioso poeta non
finisce di stupire e la sua apprezzata poesia, ottiene ancora un importante
riconoscimento.
Per la sezione “Poesia
inedita”, è stata premiata Maria Pia Quintavalla con “Quinta Vez”.
La motivazione è stata: “Versi inediti che
vedono China, la protagonista, risorgere in una dimensione spaziale e temporale
straniata, dove la luce del sole che illumina il cielo castigliano e andaluso
sembra essere metafora della rinascita a nuova vita.”
Una poetessa e scrittrice,
nota nel panorama letterario non solo per aver vinto diversi concorsi, ma anche
per i suoi scritti e collaborazioni.
La sezione “Narrativa edita”
ha visto vincere Camilla Baresani con il romanzo, “Il sale rosa dell’Himalaya” edito da Bompiani.
Con la motivazione: “Un meccanismo ben
orchestrato che ha messo a nudo le contraddizioni e i vizi della società di
oggi. Con grande abilità l’autrice ha costruito una trama ad alta tensione
innestandola con spunti e riflessioni su temi difficili e complessi da trattare.”
Vincono ex aequo la sezione “Racconti del territorio”
Laura
d’Incalci con “Il cavaliere
che guarda le stelle”, un racconto tratto dal libro “A cavallo sono un re”, e Marco Scarpelli con “Sulla funicolare leggendo una storia”.
Con la motivazione: “Un testo in cui
l’autore propone un vasto spaccato della sua sapienza aforistica, mai costretta
entro schemi prestabiliti.”
Il direttore editoriale
delle edizioni Joker, ci sa proprio fare con le parole infatti ecco uno dei
suoi aforismi
“L’uomo non può sapere tutto, ma non è un buon motivo per
non sapere niente.”
Nella sezione “Under 25” ha
primeggiato: Lorenzo Nguyen con “Un’altra
isola”
Con la motivazione: “una riflessione che dà
voce alle seconde generazioni che riflettono sulla loro identità di italiani e
sulle storie, che arrivano da lontano, delle loro famiglie.”
C’è un bambino davanti alla
televisione. Guarda le immagini di due isole; una è Lampedusa. L’altra L’Isola
dei famosi. Nella prima ci si arriva scappando, nella seconda per inseguire uno
scampolo di notorietà. Inizia da questo aneddoto la storia di Lorenzo Nguyen,
quindicenne torinese, che ha scritto Un’altra
Isola, edito da Loescher, ed è la storia di come suo padre Loi è fuggito
dal Vietnam per arrivare in Italia.
Con questo si è concluso
questo 1° Premio Internazionale di
Letteratura. Città di Como, ma non è il momento di rilassarsi, perché già
bisogna prendere le penne in mano e prepararsi per il concorso del prossimo
anno infatti, vi ricordo, che sarà presentato in anteprima a Parolario il 6 settembre. All’incontro parteciperanno anche alcuni dei vincitori
della prima edizione, chissà chi di loro interverrà?
Restate in zona per
scoprirlo, le news non mancheranno e intanto vi aspetto alla prossima edizione.
Pochi istanti dopo essere venuta al mondo, il mio cuore ha smesso di battere. A quattro anni, sono annegata nell’oceano. A cinque anni, sono scivolata da un tetto coperto di ghiaccio. A otto anni, ho preso l’influenza spagnola. Quattro volte. A ventidue anni, mio marito mi ha spinto con violenza contro un tavolino, uccidendomi. A trent’anni, sono morta durante un bombardamento tedesco su Londra. E su di me cadevano le tenebre. Ma ho sempre avuto un’altra possibilità.
Buongiorno miei carissimi lettori
e...
Benvenuti tra le mie pagine.
Inizia una nuova settimana e niente
rinfranca di più di un energizzante caffè per avere la carica giusta, per
affrontare una nuova settimana. Se poi al caffè aggiungiamo la compagnia di una
lettura da caso editoriale, allora si! Che possiamo partire al massimo. Quindi eccomi
qui per offrirvi un piccolo assaggio da assaporare insieme al vostro caffè e se
poi l’’assaggio a fatto centro, allora avete trovato una piacevole compagnia
per questa settimana di luglio.
Pochi istanti dopo essere venuta al mondo, il mio cuore ha
smesso di battere.
A quattro anni, sono
annegata nell’oceano.
A cinque anni, sono
scivolata da un tetto coperto di ghiaccio.
A otto anni, ho preso
l’influenza spagnola. Quattro volte.
A ventidue anni, mio
marito mi ha spinto con violenza contro un tavolino, uccidendomi.
A trent’anni, sono
morta durante un bombardamento tedesco su Londra.
E su di me cadevano
le tenebre.
Ma ho sempre avuto
un’altra possibilità.
In una gelida notte di febbraio del 1910, a
Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo,
e nessuno riesce a salvarla.
In una gelida notte di febbraio del 1910, a
Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo,
ma il medico di famiglia, giunto proprio all’ultimo istante, lo taglia e
permette alla piccola di respirare.
Inizia così la vita straordinaria di Ursula
Todd, una vita che, nel corso degli anni, verrà spezzata più e più volte,
mentre l’umanità si avvia inesorabilmente verso la tragedia della guerra.
Vita dopo vita, Ursula troverà la forza di
cambiare il proprio destino, quello delle persone che incrocerà e quello del
mondo intero?
Vita dopo vita è uno di quei
rari e fortunati casi in cui il talento creativo e la qualità letteraria hanno
saputo conquistare anche il grande pubblico. Salutato dalla critica come un
capolavoro destinato a rimanere nella storia della letteratura, questo romanzo
è da mesi in testa alle classifiche inglesi e americane ed è stato eletto
miglior romanzo dell’anno da alcune tra le più prestigiose testate
giornalistiche del mondo.
Ma cosa dicono di questo romanzo?
«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli
volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la
fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai
visto.» L'Espresso
«Sono vite da romanzo: tinte forti, toni
accesi. Kate Atkinson attraversa i generi letterari e prova il brivido del
romanzo storico e d'amore.»
Il Corriere della Sera
Scopriamo un po’ chi è Kate Atkinson.
Kate Atkinson è nata a York, nel 1951. È una scrittrice
britannica, vincitrice di un Costa Book Awards nel 1995, e attualmente vive ad
Edimburgo.
È stata una studentessa di Letteratura
britannica presso la University of Dundee in Scozia, e ha ricevuto la laurea
magistrale nel 1974. Dopo essersi sposata, ha avuto il primo figlio, Eve, nel
1975, continuando comunque a studiare per il dottorato in Letteratura statunitense.
Ha lavorato come segretaria in uno studio legale ed è poi stata anche
insegnante nella cittadina di Whitby, nello Yorkshire.
Ha esordito con il romanzo “Dietro le
quinte al museo” (Behind the Scenes at the Museum) nel 1995, vincendo nello
stesso anno il prestigioso Costa Book Awards, superando le opere di due
scrittori già affermati: The Moor's Last Sigh di Salman Rushdie e la biografia
di William Ewart Gladstone scritta da Roy Jenkins.
Autrice di racconti, a volte di stampo
comico altre più satirico, le sue tematiche preferite sono la vita mondana e la
magia che in essa entra, avviando così la crescita del protagonista, di solito
una persona sola, isolata. Con la Atkinson non è sbagliato, quindi, parlare di
Realismo magico. A volte si cimenta anche come scrittrice di gialli e
polizieschi.
Il suo ultimo romanzo è, Vita dopo vita, che è stato pubblicato nel
gennaio 2013 con molta acclamazione e le ha fatto vincere il premio Costa 2013
e il South Bank Sky Arts Award per la letteratura ed è stato anche finalista
Prize femminile per la narrativa.
Nel dicembre 2013 Kate viene
denominata Waterstones autore dell'anno Specsavers National Book Awards.
Kate Atkinson è una delle più
importanti scrittrici del panorama narrativo inglese e, nel 2011, è diventata
Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per meriti letterari.
Adesso, vi lascio in compagnia del
vostro energizzante caffè e di un estratto del miglior romanzo del 2013, anche
se in Italia è arrivato solo questo maggio, grazie alla Casa Editrice
Allora! Cosa ve ne pare di questa
intro di Vita dopo vita il miglior romanzo dell’anno
per il: The New York Times; The
Guardian; Time; Barnes&Nobles; Waterstone. Sicuramente la storia di Ursula
Todd, incuriosisce infatti sono anch’io immersa nella lettura di questo
romanzo, perché se un libro raggiunge tali livelli sicuramente non può essere
merito solo del fattore mediatico, ma deve contenere qualcosa di più ed è
proprio quel più determinante che vado ricercando nella lettura dei libri,
quello che cattura il cuore del lettore e li consacra a diventare immortali
pagine della letteratura. Questo naturalmente è il mio pensiero personale, ma
se anche voi siete curiosi di sapere come
si conclude questa storia tra il magico e il reale, non mi resta che
augurarvi... Buona lettura