Buongiorno a tutti,
avete preparato il caffè? Bene il primo ingrediente è pronto ora passiamo all’ingrediente
fondamentale il nostro amato libro. Adesso, siamo pronti per dare il via al
nostro Caffè Letterario.
Oggi voglio presentarvi un bel fenomeno, ecco un assaggino:
[Il sangue è rosso e
basta]
[Le lacrime sono salate e basta]
[Silvia me lo ha detto il lacrime]
- Beatrice ha la leucemia.
[E le sue lacrime sono diventate le mie]
dal libro "Bianca come il latte, rossa come il
sangue" di Alessandro D'Avenia
questo 36enne bello, biondo e palermitano, ha
venduto un milione di copie in 19 paesi; le sale piene per un film tratto dal
suo esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue; un blog,
profduepuntozero.it, frequentatissimo; due romanzi in classifica (il primo al
secondo posto, il secondo, Cose che nessuno sa, è uscito un anno e mezzo fa e
comunque non si schioda dalla rosa dei primi venti, entrambi pubblicati da
Mondadori) non bastano ancora a farlo entrare nel dorato mondo della
letteratura. Per molti resta un fenomeno pop, questo secondo la critica, ma io
come tutti quel milione di persone che hanno letto il suo libro sappiamo che
non è così, ha successo perché scrive bene, le sue storie sono reali fresche e
alla portata di tutti , il fatto che siano legate al mondo giovanile non le
rende per forza opere pop. Ho letto una sua intervista in cui raccontava che un
editore lo credeva un personaggio costruito a tavolino, io credo che fosse solo
invidia perché non lavorava per la sua casa editrice. Dura la vita degli
scrittori, vero?
Comunque sono i lettori che creano uno scrittore,
quindi a difesa del nostro bel professore di latino che tutte le ragazze vorremmo
avere, vi presento un estratto del suo ultimo libro “Cose che nessuno sa”:
ISBN 9788866210306
336 pagine € 13,00
14,0 x 21,5 cm
Brossura
Disponibile ebook
In sintesi
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l’inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica per l’attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l’irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell’Odissea: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino...
Cose
che nessuno sa. - Alessandro d’Avenia
Prologo
Compie quattordici anni e sta seduta a
prua. Gli occhi verdi ridenti e malinconici, sono calamitati dall’orizzonte:
una linea troppo netta per non averne paura. Il mondo è una conchiglia. Fa eco
alla luce, dà tutta quella che riceve, anche sotto forma di ombre. E la luce è
l’unico comandamento dell’alba. Un comandamento ruvido, perché quando si viene
alla luce viene anche da piangere.
<< Sembri una polena!>> le
urla il padre cercando di vincere il rumore del vento che sospinge la barca al
largo della Baia del Silenzio. Gabbiani accarezzano l’acqua in cerca di prede e
stanchi si posano sul mare. L’odore secco della costa è già lontano.
Margherita, le gambe abbandonate al
vento e al vuoto, si volta e stende sul legno dello scafo i suoi quattordici
anni nuovi di zecca. Lo fissa. Un sorriso scolpisce il volto del padre, giunto
all’età in cui ogni riga o ruga è lì dove deve stare e il volto rivela con
grazia impudica chi sei, chi sei stato e chi sarai. Ha folti capelli neri come
Margherita, e occhi se possibile più neri ancora dei capelli – i suoi, verdi e
trasparenti, Margherita li ha rubati alla madre - , la pelle appena rasata,
profumata dal dopobarba che la moglie gli regala da quando si sono fidanzati. …
Poggiandosi il mento sulle mani unite
a forma di davanzale, Margherita, fingendosi offesa, dice:
<< Una falena? >>
<< Non una falena… una polena? >>
…
<< Gli antichi marinai
scolpivano sulla prua delle navi una figura umana, che aveva il compito di
proteggerle. All’inizio erano solo degli occhi enormi, che consentivano alla
nave di vedere la rotta. Poi li trasformarono in divinità femminili: donne
bellissime, dallo sguardo ipnotico, capace di incantare i flutti e intimorire i
nemici. >>
Margherita sorride strizzando gli
occhi. … Bella e immobile come una polena, con i suoi occhi di mare: iridi
verdi umide di lacrime, che l’aria asciuga troppo rapidamente per lasciarne
anche solo un vago indizio. A quattordici anni si piange spesso, di gioia o di
dolore, non importa. Le lacrime non si distinguono, …
E’ l’estate della sua vita. È l’alba
di una età nuova . suo padre e lei, soli su una barca a vela, a pochi giorni
dall’inizio delle superiori, nel giorno del suo compleanno. Per un attimo
Margherita chiude gli occhi e distende la schiena sullo scafo, allarga le
braccia. Poi li riapre e una forza invisibile inonda la vela. È il vento. … Il
padre blocca il timone e si avvicina a Margherita da dietro, la sorprende con
un abbraccio e la solleva. La luce entra in ogni cosa, … Le braccia forti di
suo padre, coperte da una camicia bianca arrotolata sino ai gomiti, la
stringono. … Appoggia il naso sulla nuca della figlia e le dà un bacio. …
<< Sei la ragazza più bella del mondo. La mia perla. Auguri! >> le
dice baciandola di nuovo. La chiama così perché il suo nome Margherita, in
latino significa “perla”. Glielo ha ripetuto tante volte. << Ero bravo in
latino >> aggiunge sempre. … << Papà, ho paura… di cominciare il
liceo. Non so se sono all’altezza, se ce la faccio, se i compagni mi staranno
simpatici… Se sarò mai qualcuno… Se troverò un ragazzo… Ho paura del latino, io
non sono come te…>>
<< Anche a me il latino fa
paura, sai… Sogno ancora di essere interrogato sui paradigmi dei verbi e non
ricordarmi niente…>>
<< Papà, ho paura…>> Le
lacrime assediano gli occhi. << Qualsiasi cosa succeda ci sono
io.>>
<< Lo so, ma questo non mi
toglie la paura.>>
<< Allora stai vivendo.>>
<>
<< Quando hai paura, è segno che
la vita sta cominciando a darti del tu. Stai diventando una donna,
Margherita.>> … La Perla silenziosa taglia il mare, che si cicatrizza in
schiuma leggera. Lacrime di gioia e paura non si distinguono. Sul volto di
Margherita le prime lavano le seconde e il mondo intero è il dono di un padre
alla figlia nel giorno del suo compleanno.
Prima
parte
Ognuno
può padroneggiare un dolore,
tranne
chi l’ha.
W. Shakespeare, Molto
rumore per nulla
… Margherita e Andrea erano rientrati a casa
da poco. L’inizio della scuola incombeva e quella luminosa domenica di
Settembre sembrava non volersi rassegnare al fatto che le vacanze erano a
ventiquattro dalla fine. … Margherita notò il lampeggiare della segreteria
telefonica. Non le era sembrato di sentire il telefono: o la musica a tutto
volume l’aveva isolata dalla realtà e dalle sue apparenti emergenze, o la
telefonata era arrivata dalla nonna. C’erano due messaggi. Il primo era di
Anna, un’amica della madre, con le sue solite novità assolutamente imprescindibili
da comunicarle, … Il secondo messaggio era di suo padre. Lo ascoltò tre volte
in un silenzio incredulo.
Margherita divenne di pietra. La pelle
tenera dei suoi quattordici anni si indurì, e avrebbero potuto sgretolarsi da
un momento all’altro. … I suoi occhio verdi si chiusero e sembrarono
arrugginirsi, macchiati di paura. Le mani le tremavano sul tavolo della cucina,
le labbra fremevano tormentate dai denti. La luce del viso si spense come una
lampadina fulminata. …
Allora cosa
pensate sia successo all’amato papà di Margherita? Credo proprio che dovremmo
procurarci il libro per scoprirlo, che sia ebook o il libro in prestito, l’importante
e riuscire a scoprire cosa succede vero? Buona lettura a tutti.