lunedì 10 febbraio 2014
Vuoi ascoltare la mia verità? Vuoi credere alle mie parole? Non fidarti di chi ti è vicino. Nessuno è davvero sincero.
Benvenuti
tra le mie pagine...
Buongiorno,
miei cari lettori o viandanti sperduti, prego accomodatevi e servitevi un caffè
perché con la settimana, sta per iniziare il nostro
Dall’ultimo
grande successo della scrittrice spagnola Clara Sànchez ecco... Le cose che sai di me
Con questo
libro, che giorno 6 febbraio, ha fatto la sua comparsa nelle
nostre librerie, questa autrice si è aggiudicata il Premio Planeta, il più
importante riconoscimento letterario spagnolo e anche le classifiche,
rendendolo uno dei best-sellers spagnoli. L’intensità della sua lettura
esalterà al massimo il gusto inebriante del vostro caffè, scoperte e
rivelazioni inaspettate, emozioni nascoste e tradimenti, sono celati
all’interno delle sue pagine, una lettura che ci coinvolgerà già dalle battute, come potrete notare dall’assaggio, da degustare insieme al vostro caffè.
SINOSSI:
Il piccolo pezzo
di cielo che si intravede dal finestrino è di un azzurro intenso. Patricia è
sull'aereo che la sta riportando a casa, a Madrid. All'improvviso la
sconosciuta che le è seduta accanto le dice una cosa che la sconvolge:
«Qualcuno vuole la tua morte». Patricia è colpita da quella rivelazione, ma poi
ripensa alla sua vita e si tranquillizza: a ventisei anni è realizzata,
felicemente sposata e con un lavoro che la porta a girare il mondo. Niente può
turbare la sua serenità. È sicura che quella donna, che dice di riconoscere le
vibrazioni emanate dalle persone, si sbaglia.
Eppure a Patricia, tornata alla routine di
sempre, iniziano a succedere banali imprevisti che giorno dopo giorno si
trasformano in piccoli incidenti. Incidenti che stravolgono le sue abitudini e
il suo lavoro.
Non può fare a meno di ripensare alla donna
dell'aereo e alle sue parole. Parole che a poco a poco minano le sue certezze.
Vuole sapere se è davvero in pericolo. Vuole scoprire chi desidera farle del
male, e quando il sospetto cresce dentro di lei, inizia a guardarsi intorno con
occhi diversi, dubitando delle persone che ha vicino. Sente che tutto il suo
mondo sta crollando pezzo dopo pezzo, ma deve trovare il coraggio di resistere:
la minaccia è più vicina di quanto immaginasse. Però deve essere pronta a
mettere in discussione tutta la sua vita, a leggere dentro sé stessa. Perché
anche la felicità ha le sue ombre. Anche un cielo senza nuvole può dar vita in
un attimo a una terribile tempesta.
Le cose che sai di me - Clara Sànchez
Sei mesi fa una sconosciuta mi
disse che nella mia vita c’era qualcuno che voleva la mia morte. La incontrai
durante un volo Nuova Delhi-Madrid. Aveva problemi di vista e mi chiese di leggerle
il menu e di indicarle il bagno. “Ho
perso di nuovo quei maledetti occhiali”, infilando la testa in un’enorme
borsa bianca. Il suo peso, sui cento chili e qualcosa, la obbligava a viaggiare
in business. Agli organizzatori del congresso cui aveva partecipato l’esborso
non faceva piacere, ma cosa poteva farci, in un sedile della classe turistica
non ci entrava. Sorrisi vagamente e non feci nessun commento di dieci ore. Mi
aprii una rivista sulle ginocchia e mi misi a guardare il cielo e la luce fuori,
con la fronte attaccata al finestrino. Non c’erano nuvole, solo qualcuna,
piccola e sperduta, che faceva pensare alla solitudine. Una sensazione
meravigliosa dopo tanti giorni di sfilate, agitazione, cambi d’abito, punture
di spilli, tonnellate di trucco, ciglia finte lunghe un metro e pettinature
troppo creative. L’agenzia di moda per cui lavoravo mi aveva chiesto di sfilare
a Nuova Delhi per una griffe indiana e di partecipare alle feste della
residenza dell’imprenditore Karim e di sua moglie Sharubi, il cui corpo minuto
era sempre avvolto nella seta, e i polsi nell’oro fino al gomito. E adesso,
finalmente, il vuoto e la libertà. Mi tolsi le scarpe e le spinsi con il piede
sotto il sedile davanti a me. Non volevo essere disturbata, perciò avevo scelto
di sedermi accanto al finestrino. Ma capii subito che non sarebbe stato facile:
mi accorgevo delle occhiate della mia vicina che mi scivolavano lungo i
capelli, e a un certo punto avrei dovuto affrontare la sua voglia di
chiacchiere. Con la coda dell’occhio vidi che faceva cenno alla hostess e le
chiedeva un gin con una fettina di cetriolo, qualche grano di pepe e una
spruzzata di acqua tonica. Sembrava che avesse dei gusti molto precisi. Per
qualche secondo si sentirono soltanto i cubetti che sbattevano contro il
bicchiere di plastica e il gin che sciabordava contro il ghiaccio, mentre
iniziavamo a sorvolare enormi
ammassi di nuvole che coprivano le montagne e le case, i fiumi, le persone e
gli animali come un manto di cotone. Era impossibile sapere dove fossimo. “Non le andrebbe di farmi compagnia?”
chiese alzando il bicchiere, sorretto da dita piene di anelli. Uno era un
teschio turchese, un altro una civetta, un altro una rosa d’argento, un altro
una cosa strana con le ali; alcuni le sprofondavano nella carne. Siccome di lì
a breve avremmo dovuto cenare, accettai e optai per un calice di champagne che a dire il vero mi fece bene, mi fece
rilassare, finalmente potevo chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare. Chiese
altro champagne e la mia vicina altro gin, questa volta senza lo spruzzo di
acqua tonica. Sembrava che anche lei volesse lasciarsi trasportare... “Ascoltami bene”, disse lei stringendomi
ancora di più le mani. “C’è qualcuno”,
- chiuse con forza gli occhi come per vendere dento di essi – “c’è qualcuno che desidera che tu muoia. Lo avverto con grande
forza, come se fossi nel cuore di quella persona, ma non nella sua mente,
perché non so chi è, né perché desidera la tua disgrazia.”...
Cosa succederà alla nostra protagonista?
Perché questa improvvisa rivelazione, chi è realmente questa donna? Chi vuole
ucciderla? Scopriamo gli enigmi, completando questa affascinante e intrigante
lettura che sono sicura non deluderà i milioni di lettori italiani, che hanno
dimostrato di apprezzare questa scrittrice, che ormai, non ha bisogno di
presentazioni...
Al prossimo Coffee...