martedì 4 giugno 2013
Agenda letteraria, Pierre Louÿs
Agenda letteraria
Ciao
carissimi amici de La bacheca dei libri, eccomi qui per il nostro momento all’autore,
oggi ricordiamo il poeta e scrittore francese Pierre Louÿs,
Cominciò a scrivere alcuni testi e ad interessarsi
al movimento letterario del Parnaso, di cui frequentò i maggiori esponenti, tra
cui Leconte de Lisle e José Maria de Hérédia (con la cui figlia più giovane si
sposerà, mentre diverrà l'amante della più anziana, Marie, moglie di Henri de
Régnier). In seguito frequentò ambienti simbolisti e conobbe Oscar Wilde. Nel
1891 fondò la rivista letteraria La conque, che pubblicò opere di artisti
parnassiani e simbolisti; maestri come Mallarmé, Moréas, lo stesso Leconte de
Lisle o il più famoso Verlaine, insieme ad altri giovani poeti in quel momento
sconosciuti come Valéry, Gide o lo stesso Louis.La sua prima raccolta, apparsa
nel 1893, fu seguita l'anno successivo dal suo lavoro più conosciuto, Les
Chansons de Bilitis, classico esempio di mistificazione letteraria in quanto
l'autore fece passare questi poemi per una semplice traduzione di opere di una
poetessa greca contemporanea a Saffo, Bilitis appunto. Questa sua seconda
raccolta di brevi poemi in prosa poetica è segnata dalle influenze del Parnaso
ellenicizzante e del simbolismo con un profondo gusto sensuale, bucolico nella
prima parte ma venato di elegante erotismo.
Vi lascio con Ricordo Straziante, da Le canzoni di
Bilitis
Ricordo…
(e quando mai non l’ho davanti agli occhi), ricordo il modo in cui sollevava i
capelli con le fragili dita, ricordo la notte che passò con la gota sul mio
seno, così dolce che la felicità mi
tenne sveglia: e l’indomani aveva il segno del mio seno sul viso
News. LXVII Premio Strega
News
Cari amici, in vista dell'evento di mercoledì 12 Giugno, voglio aggiornarvi sulle tappe del Premio, infatti, ci saranno due
votazioni. La prima, che si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede
della Fondazione, dove sarà effettuato, mercoledì 12 giugno, lo spoglio dei
voti dei quattrocento Amici della domenica, dei sessanta “lettori forti” e dei
sedici gruppi di lettura, tra cui ci sono anche gli alunni, dal liceo “Giannone” di
Benevento. L'ultima votazione e la proclamazione del vincitore avverranno, giovedì
4 luglio, nella splendida cornice del Ninfeo di Villa Giulia a Roma.
Ecco i dodici libri presentati a
Benevento:
1. Apnea (Fandango) di Lorenzo Amurri
Presentato da Clara Sereni e Sandro Veronesi
2. El especialista de Barcelona (Dalai editore) di Aldo Busi
Presentato da Alessandro Barbero e Stefano Bartezzaghi
3. Romanzo irresistibile della mia vita vera (Marsilio) di Gaetano Cappelli
Presentato da Gian Arturo Ferrari e Marina Valensise
4. Cate, io (Fazi) di Matteo Cellini
Presentato da Filippo La Porta e Paola Mastrocola
5. Sofia si veste sempre di nero (minimum fax) di Paolo Cognetti
Presentato da Diego De Silva e Lorenzo Pavolini
6. Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo
Presentato da Gad Lerner e Rosetta Loy
7. Il cielo è dei potenti (e/o) di Alessandra Fiori
Presentato da Giovanna Botteri e Paolo Sorrentino
8. Atti mancati (Voland) di Matteo Marchesini
Presentato da Massimo Onofri e Silvia Ronchey
9. Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto
Presentato da Gianluigi Beccaria e Eva Cantarella
10. Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri
Presentato da Alberto Asor Rosa e Salvatore S. Nigro
11. Resistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti
Presentato da Alessandro Piperno e Domenico Starnone
12. Nessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco
Presentato da Valeria Parrella e Aurelio Picca
1. Apnea (Fandango) di Lorenzo Amurri
Presentato da Clara Sereni e Sandro Veronesi
2. El especialista de Barcelona (Dalai editore) di Aldo Busi
Presentato da Alessandro Barbero e Stefano Bartezzaghi
3. Romanzo irresistibile della mia vita vera (Marsilio) di Gaetano Cappelli
Presentato da Gian Arturo Ferrari e Marina Valensise
4. Cate, io (Fazi) di Matteo Cellini
Presentato da Filippo La Porta e Paola Mastrocola
5. Sofia si veste sempre di nero (minimum fax) di Paolo Cognetti
Presentato da Diego De Silva e Lorenzo Pavolini
6. Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo
Presentato da Gad Lerner e Rosetta Loy
7. Il cielo è dei potenti (e/o) di Alessandra Fiori
Presentato da Giovanna Botteri e Paolo Sorrentino
8. Atti mancati (Voland) di Matteo Marchesini
Presentato da Massimo Onofri e Silvia Ronchey
9. Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto
Presentato da Gianluigi Beccaria e Eva Cantarella
10. Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri
Presentato da Alberto Asor Rosa e Salvatore S. Nigro
11. Resistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti
Presentato da Alessandro Piperno e Domenico Starnone
12. Nessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco
Presentato da Valeria Parrella e Aurelio Picca
Fantasy…amo
Fantasy…amo
Ciao a tutti Amici de La bacheca dei libri, ed ora Fantasy…amo. In questa rubrica, voglio
presentarvi 2 libri per gli appassionati del genere Urban Fantasy:
Editore
Mondadori
Collana Chrysalide
Formato
Rilegato
Pubblicato 01/04/2013
Pagine 270
Garden
di Emma Romero, il libro è uscito il
2 Aprile, presentato tra le novità della collana Chrysalide della Mondadori,
per gli appassionati di questo genere tra il fantastico con quel tocco di
leggenda metropolitana, che mette un poco di pepe a questo gusto letterario, in
stile twiligth. “La visione del futuro è consolatoria, aiuta a vedere il
presente sotto una luce nuova” , così l’autrice del romanzo fantasy “Garden” ha
scelto lo pseudonimo di Emma Romero, e motiva la scelta del genere distopico
per il suo libro d’esordio. La storia, ambientata in Italia, nel Rinascimento
del futuro, vede protagonista Maite, ragazzina sedicenne che combatte per
raggiungere il suo sogno. Il suo linguaggio scorrevole rende la lettura
piacevole, alcune recensioni su questo romanzo tutto italiano, non sono proprio
favorevoli, l'essere “distopico” di questo romanzo non è stato molto apprezzato, forse perché
ambientato in una fantasiosa Italia, formata da Signorie sottomessa tra eletti
ed esclusi, di cui fa parte la protagonista. Questo mondo creato in una società
indesiderabile sotto tutti i punti di vista, lascia forse un po’ di amaro in
bocca, perché non è quello che ci si aspetta, usare un mondo reale per
idealizzare una società di questo tipo non è proprio il massimo, ma questo
potrebbe segnare anche un punto a favore di questo romanzo perché dopo la
sorpresa iniziale potremmo scoprire il risvolto della medaglia per così dire e
ritrovarci coinvolti in una storia appassionata dove si apre una lotta per la libertà e l’amicizia,
che ci travolgerà insieme a Maite. La nostra scrittrice spiega in una
intervista su Libreriamo, i motivi della sua scelta tematica e dice che:
La visione apocalittica del futuro è
consolatoria, aiuta a vedere il presente sotto una luce nuova, e al tempo
stesso, costringe a riflettere su alcuni aspetti molto concreti della vita, ma
in modo diverso da un romanzo realistico. Leggendo queste storie, i ragazzi
ritrovano se stessi, le piccole lotte e costrizioni che devono affrontare ogni
giorno, con i compagni di scuola, con i genitori, con i professori... In realtà
penso che questi libri piacciano tanto sia ai ragazzi che ai lettori più
adulti, leggere un distopico è come sentirsi nel quadro di Escher in cui un
uomo osserva una palla di cristallo, nella quale vede un altro uomo identico a
lui che sta guardando nella palla di cristallo.
Descrizione
Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine.
Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti
nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione
sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il
canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove
si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute
le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia.
Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il
ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti,
mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L'unica
fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario
della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in
cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha
ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire...
L’altro romanzo che vorrei presentarvi è Senza fine di Kiersten White, un’
autrice americana, che con la sua trilogia, di cui questo romanzo è la conclusione,
è entrata nella classifica dei bestseller del New York Times.
La trama, su cui è costruita questa trilogia,
contiene gli ingredienti giusti per creare una storia veramente fantastica. La protagonista
si chiama Evie, ha sedici anni e possiede il dono di vedere i mostri ed è un
agente del Centro Internazionale del Contenimento del Paranormale, la sua
migliore amica risulta essere una sirena, il suo ex fidanzato una fata dei
boschi, ed ha una cotta per un aitante mutaforma. Considerando che Evie sogna una vita normale,
questa trilogia contiene tutti gli ingredienti per un cocktail esplosivo.
Descrizione
Nonostante gli innumerevoli tentativi di vivere come
una ragazza normale, Evie non riesce proprio a stare lontana dai guai: per lei
è impossibile liberarsi del suo dono (vedere i mostri!) e del suo passato
decisamente fuori dal comune. Non le resta che continuare il suo lavoro
all'Agenzia per il Contenimento del Paranormale, dove è in carica un nuovo
direttore. Ma stanno accadendo strane cose intorno a Evie, preoccupanti eventi
che travolgono non solo il mondo fatato, ma che si ripercuotono pericolosamente
anche su quello degli umani. Ci sono voci sempre più insistenti fra le creature
sovrannaturali che indicano proprio Evie come la prescelta per salvare il loro
universo dalla distruzione. E tempo di affilare le armi, o meglio, per la
nostra frizzante e improbabile eroina, è tempo di ricaricare l'inseparabile
taser rosa-confetto e affrontare il suo destino. Del resto lei è "troppo
speciale per essere normale".
Dettagli
Editore
Giunti Editore
Collana Y
Formato
Rilegato
Pubblicato 28/05/2013
Pagine 432
Traduttore S. Reggiani
Vi lascio i contatti di questa strepitosa scrittrice,
alla prossima puntata di Fantasy…amo
Kiersten White
website: http://kierstenwhite.com/
Kiersten White
twitter: http://www.twitter.com/kierstenwhite
Incontriamo … Andrea Camilleri (Parte 1)
Incontriamo …
Ciao a tutti cari amici, benvenuti a Incontriamo
..., con questa rubrica andremo a incontrare uno scrittore molto
apprezzato dal pubblico non solo per i suoi libri ma anche per i film ispirati
ai suoi romanzi. Questo scrittore ha avuto molto successo anche al Salone del
libro, e uno dei suoi libri, si trova al 2° posto della nostra classifica dei
più venduti del mese di Maggio, come avrete capito, mi riferisco a Andrea
Camilleri
Ma chi è veramente
Andrea Camilleri e il commissario Montalbano?
Oggi voglio far conoscere sotto una veste
diversa il grande scrittore che ha dato voce e volto, confermando
orgogliosamente la sua appartenenza a una delle regioni più belle d’Italia, la
Sicilia. Curioseremo nei retroscena della sua vita, e nella produzione
cinematografica della serie Montalbano con Zingaretti, vedremo come è nato il
personaggio Montalbano, ma anche i pro e i contro rivoltagli dalla critica
letteraria.
Andrea Camilleri ha scritto moltissimi libri,
infatti aveva iniziato a scrivere, come lui stesso racconta, già a venti anni
quando veniva pubblicato in un’antologia di poeti scelti da Ungaretti, inoltre
scriveva raccontini che gli venivano
pubblicati su “L’Italia socialista” e “L’ora di Palermo”, precisando di
scrivere in italiano. Ma come è arrivato a scrivere di Montalbano? Ma
soprattutto come è riuscito a trovare quello stile, quel modo di scrivere che
lo ha reso unico?
Prima di arrivare a
Montalbano non aveva avuto molto successo, anche perché il suo uso del dialetto
faceva storcere il naso a molti, questo perché come sappiamo uno scritto pieno
di dialetto è molto limitativo per chi non conosce il gergo e fare opera di
interpretazione mentre si legge, e un po’ come tradurre una versione di latino
o greco senza vocabolario.
Il suo stile,
come ci racconta sul suo sito parlando del linguaggio, non è un vero dialetto
siciliano, ma un dialetto contadino. Quindi mi chiedo: ma come mai un dialetto
contadino, da dove è arrivata la folgorante idea?
Il nostro autore dice
che immette il linguaggio contadino all’interno del suo linguaggio esattamente
come aveva fatto Pirandello quando tradusse Il Ciclope di Euripide in dialetto
siciliano, utilizzando così due livelli di dialetto, ottenendo ad esempio: "Scussate,
non vorrei distrubbare ma...". Questa operazione pirandelliana, Camilleri, la definisce
strepitosa, infatti è così che Catarella si è trovato a fare il militare a
Cuneo.
Svelato
così il mistero sull’utilizzo di questo italiano un po’ sgrammaticato mischiato
a queste forme non proprio dialettali, adesso ci chiediamo.
Ma come è
riuscito Andrea Camilleri a trovare una voce tutta sua?
Il nostro
scrittore racconta di averla trovata per caso, mentre raccontava al padre un
fatto buffo accaduto in uno studio televisivo e il suo papà aveva riso così
tanto che quando era arrivata sua madre aveva cercato di narrarle il fatto, ma
dato che sembrava una barzelletta raccontata male, disse al figlio: "Raccontagliela tu, perché tu gliela
racconti meglio di me"; e allora il nostro scrittore rispondeva: "In che senso gliela racconto
meglio?". A questo punto, analizzando il suo discorso, si rese conto
di usare l’italiano e il dialetto per dare colore alla battuta, questa
considerazione è stata fulminate, Andrea aveva trovato la sua voce.
Ma come mai
il libri di Camilleri sono quasi tutti ambientati in Sicilia?
La risposta
è semplice, perché il nostro autore racconta di non poter parlare di un posto o
di persone che non conosce perché non riesce a comprendere neanche il modo di
pensare della gente, cosa fondamentale per riuscire a creare un personaggio,
oserei dire. Infatti il nostro afferma che:
La Sicilia per me è il villaggio di Tolstoj, quando Tolstoj diceva:
"Descrivi bene bene il tuo villaggio e avrai descritto il mondo".
Come è nato, il mitico Montalbano e perché
un giallo?
Camilleri dice: Ricordavo che Sciascia aveva scritto: "Il romanzo giallo in fondo
è la migliore gabbia dentro alla quale uno scrittore possa mettersi, perché ci
sono delle regole, per esempio che non puoi barare sul rapporto logico,
temporale, spaziale del racconto". Sicché mi sono provato a scrivere un
romanzo giallo - La forma dell'acqua - come una sorta di pensum, di compito che
mi ero dato, perché avevo tra le mani Il birraio di Preston del quale non
riuscivo a calibrare la struttura.
Sembra proprio che il beneamato
Montalbano sia stato molto duro. Ma come è riuscito a togliersi dai guai il
papà di: Montalbano sono?
Ci racconta che è stata la lettura di un
romanzo di Vazquez Montálban, Il pianista - che non ha nulla a che fare con i
suoi Pepe Carvalho – che gli aveva suggerito una strada possibile per
strutturare Il birraio di Preston, grato a questo autore spagnolo, decise di chiamare il commissario, del quale stava scrivendo
la prima avventura, Montalbano, che è anche un cognome siciliano
diffusissimo. Così come dice Camilleri: pigliavo
due piccioni con una fava: pagavo un certo debito a Montálban e nello stesso
tempo davo un nome siciliano preciso a questo commissario.
Quando la Forma dell'acqua venne pubblicato, ebbe successo, però il nostro
racconta che non voleva continuare con Montalbano. Ma, Camilleri, racconta che: questo personaggio non era risolto dentro di
me: abituato come sono stato per trent'anni e passa al teatro, io ho bisogno di
un personaggio a tutto tondo, qualcuno che possa poi incarnarsi in un attore,
come ce lo si immagina quando si legge un copione teatrale e a poco a poco il
personaggio si "alza" dalla pagina, comincia ad avere un aspetto
fisico preciso, i suoi tic, la sua psicologia. Questo personaggio era ancora
troppo una funzione, la funzione di colui che risolve un caso. Così
racconta come nasce il secondo libro, Un
cane di terracotta. A questo punto ci fu veramente un grosso successo.
Montalbano cominciò a essere una sorta di apripista per gli altri romanzi
storici, se li portò dietro ed è cominciata la situazione a volte imbarazzante,
perché Montalbano è un serial killer di eventuali altri personaggi. È
invadente: mentre stai pensando a un'altra cosa, arriva e dice "tu devi
scrivere solo di me".
Bene cari amici della bacheca per questa prima puntata su Andrea Camilleri è tutto, vi aspetto ancora per parlarvi dei retroscena dei film del mitico Commissario di Vigata, della vita del nostro beneamato e di tante altre curiosità.