giovedì 19 settembre 2013

Poesia: Alba - Fresca come le pallide foglie dei mughetti / Giaceva accanto a me nell’alba. Ezra Pound (tratta dalla raccolta Lustra, 1916)

come mi capita spesso, quando frugo in libreria in cerca di una lettura adatta al momento, sono rimasta preda di una raccolta di poesie di Ezra Pound, è rispolverandole mi sono lasciata trasportare dal suo vortice poetico e... così ho pensato di condividere con i miei alleati di lettura la rivoluzionaria poesia di...
Ezra Pound, un poeta statunitense e uno dei massimi promotori della rivoluzione poetica europea e americana, colui che attraverso l'imagismo una corrente letteraria che spirava agli inizi del novecento, allontanando col suo vento il concetto della poesia romantica dei grandi poeti inglesi come Byron e Thomson, spirando la necessità di un linguaggio poetico conciso e chiaro, basato sulla precisione e l'immediatezza con cui si presentano le immagini che insieme al vorticismo, la corrente culturale che come un vortice ventoso caricava il vento dell’imagismo di dinamicità e movimento, sottolineando il concetto di arte inteso dal grande artista Boccioni, ovvero 
larte è un vortice di emozioni.  La poesia che vi lascio, rivela come l’espressione cambia, rivelando al pari del poeta Eliot la sua genialità, che si svela attraverso il linguaggio, che come un pendolo oscilla tra il prosaico e il poetico, e il lettore, si trova come davanti a una finestra godendosi come un panorama le vedute descritte dettagliatamente con immagini reali cariche di una luminosa poetica dai toni  ironici, per parlare di come vuole realizzare un nuovo tipo di poesia in un tempo che lui considera sbagliato.
Hugh Selwyn Mauberley (1920)
Vita e contatti.
I.E.P. Ode pour l’Election de son sepoulcre
Per tre anni, non in sintonia col suo tempo,
Cercò di resuscitare l’arte morta
Della poesia; di mantenere “il sublime”
Nell’antico senso. Sbagliando fin dall’inizio.
No, non realmente, ma visto che era nato
In un paese semiselvaggio, in tempi sbagliati;
Risoluto a cavare gigli dalle ghiande,
Capaneo, trota per un’esca fittizia;
Ίδμν νάρ τοι πάνθ’ , όσ’ ένί Τροίη
Captato nel’orecchio non sturato;
Schivando a malapena gli scogli, quell’anno
I mari frastagliati lo trattennero.

La sua vera Penelope fu Flaubert;
Egli pesco presso isole inclementi;
Osservò l’eleganza dei capelli di Circe
Più che i motti sulle meridiane.

Indifferente alla “marcia degli eventi”,
Scomparve dalla memoria degli uomini l’an trentuniesme,
De son eage; il caso non presenta
Aggiunta alcuna al dilemma delle Muse. ...

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