domenica 27 ottobre 2013
“If you presume to love something, you must love the process of it much more than you love the finished product.”
Incontriamo…
“Se
si presume di amare qualcosa, dovete amare il processo di essa molto più di
quanto ami il prodotto finito.”
Eccolo! Amici
in lettura, il protagonista di questo nuovo appuntamento con la rubrica Incontriamo... John Winslow Irving.
A
ricordarmi questo scrittore,
nonché sceneggiatore statunitense, è stata un’amica che ha gentilmente
condiviso il suo pensiero con la bacheca dei libri. Così, voglio lasciarvi
incontrare il carisma del celebre autore di un libro che è diventato
famosissimo come la sua trasposizione nel film dal titolo omonimo e gli è valso
un Oscar come miglior sceneggiatura non originale, “The Cider House Rules”, in
italiano “Le regole della casa del sidro”.
Pensò
alle regole. ... Le vere regole della casa del sidro erano
quelle di Mister Rose. E quali erano le regole a St. Cloud's? Quali erano le
regole di Larch? Quali regole il dottor Larch osservava, quali violava, quali
modificava e con quali criteri? Chiaramente Candy osservava certe regole, ma
messe da chi? E lo sapeva, Wally, che regole fossero?
Questa, è la
storia di un giovane orfano che si chiama Homer Wells, e racconta la sua vita
all'interno dell'orfanotrofio di St.Cloud's, che prosegue quando è grande, in
un frutteto dove viene prodotto sidro. Il film, vede come protagonisti Tobey
Maguire, che mi ha trascinato, anche nelle vesti di Spiderman e la
bravissima nonché affascinante Charlize Theron, indimenticabile
nel bel film Sweet november. La pellicola, risale al 1999 e la regia è stata
affidata a Lasse Hallström, che con
la sceneggiatura del nostro autore, ha realizzato un film da 7 nomination e 2
premi Oscar. Ma a consacrarlo come scrittore a livello internazionale è stato
il romanzo che racconta la difficile vita dello scrittore T.S. Garp, che
s’intitola “Il
mondo secondo Garp”, pubblicato nel 1978, con cui l’anno seguente si
aggiudica il National Book Award.
John Irving, ha
saputo far parlare di sé, non solo come scrittore di ben 11 romanzi, che hanno
conquistato la critica e i lettori, come il mondo cinematografico, dove si è
dimostrato uno sceneggiatore di grande talento, ma anche nel mondo del
Wrestling. Questo sport, è la sua passione e il tappeto del ring è stato uno
sfondo che ha fatto parte della sua vita, nonostante lui fosse nato per essere
un perdente, infatti è il suo allenatore gli consiglia la strategia che
deve seguire uno come lui: "Un perdente è in grado di dare un morso sano".
Se come lottatore è pessimo, di certo non lo è come
scrittore, infatti come gli altri suoi scritti anche il suo ultimo romanzo che
è stato pubblicato lo scorso anno, In una sola persona, è un romanzo
che mette a segno e ti spiazza letteralmente. Perché? La storia come tutte
quelle dei suoi libri è schietta reale, e mette in chiaro qualcosa. Questa
volta non è l’abuso sui minori o la vita in un orfanotrofio, ma quella del
sesso, un tema forte che nelle sue 500 pagine viene trattato attraverso i
ricordi di William, un famoso scrittore che racconta come la sua prima
esperienza sessuale abbia influito sulla sua vita. E lei, Miss Frost è il
personaggio che sta sullo sfondo del delicato tema dei transessuali e
dell’omosessualità. Nonostante, le voluminose pagine, il libro scorre come un
fiume in piena, attraverso il linguaggio schietto e incalzante di questo
autore, che ha scritto dei libri che è impossibile dimenticare, come questo e
soprattutto il mio preferito “Le regole
della casa de sidro”.
Vi lascio, con un passo del romanzo, In una sola persona.
“Comincerò da Miss Frost. Alla gente dico
sempre che sono diventato scrittore per merito di un certo romanzo di Charles
Dickens letto all’età cruciale di 15 anni, la verità è che ero ben più giovane
quando ho incontrato Miss Frost e ho immaginato di fare sesso con lei, e
quell’istante di epifania sessuale ha coinciso con la timida nascita della mia
immaginazione autoriale. Sono i nostri desideri a plasmarci In un minuto scarso di accese, inconfessabili fantasie ho
desiderato di diventare scrittore e di fare sesso con Miss Frost, non
necessariamente in quest'ordine”.
Ho cercato pace ovunque, senza trovarla mai tranne che in un angolo con un libro
Buongiorno
amici in lettura,
con
questa bella citazione latina, tratta dal memorabile romanzo di Umberto Eco, “Il nome della rosa” vi
auguro una buona giornata, ma prima di lasciarvi voglio raccontarvi quello che mi
è capitato ieri mentre mi è ripassato tra le mani un bellissimo libro, che
sicuramente molti appassionati lettori hanno già letto, “Le ceneri di Angela” di Frank McCourt, che oltre al resto,
conteneva un frase che mi ha veramente colpito per la sua profonda saggezza:
“Dovete studiare e imparare
per farvi un’opinione vostra sulla storia e su tutto, se la mente è vuota le
opinioni uno non se le può fare. Riempitevi la mente, riempitevi la mente. La
mente è il vostro tesoro e nessuno al mondo può ficcarci il naso.”
Una frase molto significativa che fa
comprendere non solo l’importanza della storia e il profondo male che porta in
sé l’ignoranza, ma mi ha fatto riflettere sul fatto che queste parole, possono
risultare vuote, prive di significato proprio quando è necessario comprenderle
appieno e quando il momento della comprensione arriva è già tardi per recuperare ciò che si è perso per
colpa dell’ignoranza. Voi cosa ne pensate?
Una buona
giornata e...
Buona lettura