domenica 4 agosto 2013
“Il solo momento in cui un uomo può ragionevolmente uccidersi non è quando la vita è intollerabile, ma quando preferirebbe non viverla anche se diventasse tollerabile o persino piacevole.”
Agenda letteraria
Happy Birthday
oggi 3 Agosto, la nostra Agenda letteraria, fa
gli auguri per i suoi 93 anni, a una pluripremiata scrittrice e politica inglese,
nonché membro permanente della Camera dei Lord, Phyllis Dorothy James,
meglio nota come P. D. James, una autrice considerata insieme alla sua amica, la
scrittrice di polizieschi Ruth Rendell, la regina del giallo inglese, per la
sua serie dedicata all’ ispettore Adam Dalglieh, con cui si aggiudica il Premio Silver Dagger Award, nel 1986 e
il Premio Macavity nel 1987, il riconoscimento
statunitense, assegnato per il miglior poliziesco, con il romanzo A
Taste for Death, in italiano pubblicato dalla Mondadori Editore, con il
titolo Un gusto per la morte, con cui
arriva anche finalista all’Edgar Award, nel
1987.
Questa fantastica autrice, come abbiamo detto, riceve numerosi
premi, e il Silver Dagger Award, le viene
riconosciuto anche nel 1971 e nel 1975, mentre nel 1987 riceve il premio Cartier Diamond Dagger, il famoso
riconoscimento inglese, concesso a quell’autore che si è distinto per i suoi
meriti nell’ambito del genere giallo.
Un’altra fortunata serie della nostra regina del crimine è quella di “Cordelia
Gray”.
Questa serie, ha ispirato
una serie di film e fiction, nonché anche i nostri amici giapponesi, che hanno dedicato la copertina di un manga a questo personaggio, disegnata dalla mano di Gosho Aoyama, il creatore del famoso Detective Conan. I due romanzi dedicati a Cordelia, sono editi dalla
Mondadori, così come tutti i romanzi di questa scrittrice, che con una scrittura
accattivante, attira in lettore come in una rete magnetica, trascinandolo nel
suo mondo dove lo trattiene, con i rumori e le ambientazioni da suspanse e con dei personaggi
ben sviluppati che coinvolgono anche dal punto di vista psicologico, applicando
la giusta dose di ironia, tipica degli inglesi, questa scrittrice, ci regala dei romanzi che non a
caso l’hanno eletta a regina del giallo.
Il bello di questa scrittrice arriva proprio quando decide di scrivere un
libro che va al di fuori del suo genere, presentando al pubblico un vero
romanzo distopico, che esce dagli schemi della realtà, e ci presenta una società indesiderata che ha impressionato tanto, il regista Alfonso Cuarón, che ispirato, nel 2006, realizza un film, che trascinato dall'influenza di questa
scrittrice, produce un lungometraggio che gli conferisce premi e riconoscimenti, come: il Premio BAFTA, 3 Nomination
all’Oscar, e la presentazione al Festival di Venezia nel 2007, per "Figli degli uomini", tratto dall’omonimo libro della nostra P.
D. James, che vede come protagonisti, Julianne Moore e Clive Owen. Questo romanzo, ci
catapulta in un futuro dove l’umanità si trova vicino alla fine per la mancanza
di nascite, infatti in un mondo ormai popolato da persone troppo adulte, la
persona più giovane viene osannata e perseguitata tanto che quando viene ucciso
si scatena il caos, il testimone passa alla seconda persona più giovane che quando
diventa il bersaglio, si nasconde fino a quando uno spiraglio di luce per l’umanità,
si affaccia all’orizzonte, in un mondo dominato dal caos e dalla violenza, si rimette in gioco, per proteggere quella piccola speranza per un domani.
Una curiosità graziosa che ha attirato la mia attenzione è la copertina dell’album dei
Pink floyd Pig, il maialino gonfiabile che galleggia nell’aria, che viene utilizzato
anche in una scena del film.
Vi lascio con l'inizio del libro e il trailer del film, tratto dal distopico romanzo Figli degli uomini di P. D. James.
Venerdì 1° gennaio 2021
Oggi, 1° gennaio 2021, tre minuti dopo mezzanotte, l’ultimo essere umano
nato sulla terra è rimasto ucciso in una rissa in un bar di un sobborgo di
Buenos Aires. Aveva venticinque anno, due mesi e dodici giorni. Stando alle
prime notizie trapelate sull’incidente, Joseph Ricardo è morto come era
vissuto. La particolarità, se così la si può chiamare, di essere stato l’ultimo
uomo che risulta nato all’anagrafe, pur prescindendo da qualsiasi virtù o dote
personale, rappresentò sempre una difficoltà per lui. Ora è morto. ...