Agenda letteraria
“Voi che vivete sicuri nelle vostre
tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che
lotta per mezzo pane che muore per un sì o per un no…”
Ciao a tutti, eccoci al nostro consueto
appuntamento con la nostra Agenda letteraria, che oggi 31 Luglio, ci ricorda la nascita di uno scrittore
ebreo, noto per il suo antifascismo, Primo Levi, alleato dei partigiani,
è stato catturato e condotto nel campo di concentramento di Auschwitz in Polonia,
dove è riuscito a salvarsi, solo grazie a una serie di fortunati eventi che gli
hanno permesso di sopravvivere fino alla liberazione da parte dell’Armata Rossa.
Durante questo difficile periodo della sua vita, matura la sua opera più
famosa, Se questo è un uomo, scritto nel 1947, e come ci ricordano i
versi di introduzione, del post, ma non a caso anche del libro e che come
spiega il nostro autore fanno parte di una antica preghiera dello Shemà.
La natura
biografica e la reale testimonianza dei fatti raccontati, hanno fatto di questo
libro un’opera neorealistica, dove la narrazione si lega alla memoria della
voce dell’autore che attraverso le sue considerazioni, trascina il lettore in
una profonda riflessione.
Primo Levi, ha ricevuto sia il Premio Campiello per “La
tregua”,
dove il nostro scrittore racconta la sua avventura del viaggio di ritorno da Auschwitz;
e il Premio
Strega per il libro “La chiave a stella” nel 1979, dove rinnova
i temi cari negli anni sessanta, quelli dell’industrialismo, infatti racconta
le vicende di un operaio, celebrando con la sua storia il concetto del lavoro,
che noi ricordiamo con la famosa frase del libro.
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli
che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è
privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla
felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono.
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