Appassionati lettori, ieri sera nello scenario del “Teatro La Fenice di Venezia”, il Premio
Campiello 2013, che è stato trasmesso in diretta alle 20.00 su Rai 5, e a condurre
la serata è stato il duo: Geppi Cucciari e Neri
Marcorè, mentre la giuria del
Premio Campiello quest’anno è stata presieduta da Paolo Crepet, che ha vagliato la scelta del vincitore di questo
prestigioso premio istituito dagli industriali del Veneto nel 1962, per sottolineare
il prestigio anche culturale di una delle più belle città del mondo: Venezia.
Il nome di questo prestigioso concorso, non è stato scelto a caso,
infatti con la parola campiello, i
veneziani indicano una piazzetta
circondata da bassi edifici, che indica il tipico spazio della vita pubblica di
questa città, e questo è importante per sottolineare la natura “popolare” della
giuria chiamata a scegliere il vincitore, che il legame con la città in cui è
nato. Quest’anno, la 51esima edizione, si è conclusa con la vittoria quasi
unanime con 102 voti, del bellissimo romanzo di Ugo Riccarelli, “L’amore graffia il mondo”.
Al secondo posto, si posiziona “L'ultimo
ballo di Charlot” (Sellerio), con 83 voti seguito da Giovanni Cocco con “La caduta” (Nutrimenti), 47 voti,
Beatrice Masini con “Tentativi di
botanica degli affetti” (Bompiani), con 36 voti, poi in ultima, ma non
ultimo viene classificato con 21 voti Valerio Magrelli con “Geologia di un padre” (Einaudi).
E così viene posta la corona di alloro sulla memoria di questo
scrittore, che ha già dimostrato la sua bravura aggiudicandosi l’importante
Premio Strega del 2004, con il romanzo “Il
dolore perfetto”, nonostante la prematura scomparsa avvenuta in questo mese
di Luglio, ha confermato anche dopo la sua morte, la sua grande capacità
narrativa che continuerà a emozionare i lettori presenti e futuri,
sottolineando la sua posizione di rilievo nel panorama letterario italiano e
nella letteratura.
Insieme alla 51 esima edizione di questo concorso, si conclude anche la
18 esima edizione del Campiello Giovani, il concorso letterario
dedicato dalla "Fondazione Il Campiello" agli scrittori tra i 15 e 21
anni, che quest’anno ha visto tra i cinque finalisti: Ilaria Catani, 22 anni, di Corfino (AQ) con il racconto “Un
ricordo”; Valentina Giuliano, 18
anni, di Salzano (VE) con il racconto “Ibrido di fuoco”; Alberto Alarico Vignati, 21 anni, di Corsico (MI) con il racconto
“Girasole impazzito di luce”; Paola
Vivian, 18 anni, di Marostica (VI) con il racconto “Diciassette e
cinquantaquattro”; Alberto Zanella,
17 anni, di Santorso (VI) con il racconto “Le strade primitive".
Tra queste talentuose giovani penne, il premio, viene assegnato al
ventiduenne di Corsico (Mi), Alberto
Alarico Vignati, con il racconto "Girasole impazzito di luce",
con la motivazione:
"Nel racconto di Alberto Alarico Vignati, 'Girasole impazzito
di luce', paiono indovinati il fondale della vicenda (lo spoglio entroterra
milanese) e la caratterizzazione psicologica dei due protagonisti: uno studente
universitario, che campa dando ripetizioni, e il suo allievo che non va a
scuola e sosterrà gli esami da privatista. Emarginati, l'uno e l'altro, fragili
e certo inadeguati a far fronte alla situazione quando vi irrompe la malavita.
Il tema così forte rischia di sbilanciare la compattezza della trama senza
tuttavia cancellarne la qualità della scrittura e la felicità dio alcuni
episodi (come il ritorno dello studente nella sua vecchia scuola, deserta in un
piovoso pomeriggio)".
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