Agenda letteraria
Cari amici, la nostra Agenda letteraria oggi 14
Luglio, ricorda la nascita della donna che ha avuto il merito di esporre nelle
sue opere i canoni che hanno favorito l’elaborazione della poetica romantica, e acceso il dibattito sulla condizione della donna nella società del tempo ovvero Anne-Louise-Germaine Necker, baronessa de Staël, 1766-1817. Questa grande signora dei salotti culturali, si è appassionata all'opera di Rousseau, a cui ha dedicato
il suo primo saggio, Lettres sur les
ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau. Le sue idee
antinapoleoniche, l’hanno condotta all’esilio, durante il quale ha viaggiato
molto soprattutto in Germania e in Italia, dove ha avuto modo di conoscere dei
grandi letterati, come Schlegel, Goethe, Schiller, Canova, Pindemonte, Verri,
Monti, Cesarotti. Oltre alle varie opere di carattere politico, l’opera che ha
smosso di più la sua Nazione è stata De l’Allemagne, che ha sequestrato e distrutto
tutte le copie in circolazione, tanto che l’opera venne pubblicata a Londra nel
1813, in Francia, solo dopo la caduta dell’impero napoleonico. De l’Allemagne,
è un opera che rifiuta il classicismo e proclama la spontaneità poetica,
rivalutando l’arte popolare e l’epoca medievale. Anche se si è mostrata un’opera
complessa e forse poco organica, i suoi contenuti sono stati alla base del
dibattito tra classicità e romanticismo, infuocato ulteriormente dopo il suo
articolo sulla rivista “Biblioteca italiana”, dove incita gli scrittori a
considerare la letteratura straniera e dimenticare le opere classiche, infatti
dice: “Dovrebbero a mio avviso
gl'italiani tradurre diligentemente assai delle recenti poesie inglesi e
tedesche; onde mostrare qualche novità a' loro cittadini”. Le sue
idee romantiche, trovano sfogo anche nei suoi romanzi “Corinne ou l’Italie” e “Delphine”,
dove tra sentimentalismi e melodrammi affronta la condizione limitata della donna nella società, con i suoi toni
appassionati apre su questo argomento un altro forte dibattito, dando un passo
in avanti alla letteratura femminile.
Vi lascio con un estratto del suo romanzo “Corinna o l’Italia”.
Ci si chiederà se
c'è della fierezza nel voler trattenere chi si ama con un motivo diverso da
quello del sentimento.
Non so, ma più si
ama, meno ci si fida del sentimento che si ispira, e qualunque sia la causa che
ci assicura la vicinanza dell'oggetto che ci è caro, la si accetta sempre con
gioia. C'è spesso della vanitò in un certo genere di fierezza, e se il fascino
generalmente ammirato, come quello di Corinna, ha un certo vantaggio, esso
consiste nel fatto che permette di mettere il proprio orgoglio nel sentimento
che si prova, ancor più che in quello che si suscita.
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