Agenda letteraria
Cari amici, oggi 10 Luglio fermiamo il tempo e
andiamo Alla Ricerca del tempo perduto, ricordando
la nascita di uno dei pilastri della letteratura Marcel Proust, lo scrittore francese, che non ha avuto fretta nello
scrivere le 3000 pagine, della sua monumentale opera che si è protratta per 13
anni, con cancellature, revisioni e aggiunte come mostrano le sue bozze. Un’opera
all’inizio incompresa dall’editore Fasquelle, curatore delle opere di Émile Zola e Edmond Rostand, che lo ha
bocciato con la motivazione: “ Dopo
settecentododici pagine di questo manoscritto - dopo infinite desolazioni per
gli sviluppi insondabili in cui ci si deve sprofondare ed esasperanti momenti
d'impazienza per l'impossibilità di risalire alla superficie - non si ha
nessuna idea di quello di cui si tratta. Che scopo ha tutto questo? Che cosa
significa? Dove ci vuole condurre? - Impossibile saperne e dirne nulla. “
Alla
ricerca del tempo perduto - À la recherche du temps perdu, viene scritta tra il 1909 e il 1922,
è pubblicata in sette volumi tra il 1913 e il 1927
L'opera
è suddivisa, per motivi editoriali, in sette volumi:
- Dalla parte di Swann o La strada di Swann - Du côté de chez Swann, 1913.
- All'ombra delle fanciulle in fiore - À l'ombre des jeunes filles en fleurs, 1919.
- I Guermantes - Le côté de Guermantes, 1920.
- Sodoma e Gomorra - Sodome et Gomorrhe, 1921-1922.
- La prigioniera - La prisonnière, 1923.
- La fuggitiva o anche Albertine scomparsa - La fugitive ossia Albertine disparue, 1927.
- Il tempo ritrovato - Le temps retrouvé, 1927.
Dopo la bocciatura di Fasquelle e della rivista Nouvelle
Revue Française, fondata da un gruppo di intellettuali tra cui André Gide, il nostro autore decide di
far editare il primo volume a sue spese dall’editore Grasset. Il suo duro lavoro, viene però riconosciuto dopo la prima
guerra mondiale, infatti con il suo secondo volume Proust, si aggiudica nel
1919 il Premio Goncourt, assegnato per la migliore opera
d'immaginazione in prosa pubblicata. È difficile, riassumere questa magnifica opera
ricca di contenuti che ha superato con la critica letteraria le pagine usate
per la costruzione della cattedrale proustiana. Ma quello che è certo è che
quest’opera altri non è che Marcel Proust, che si mostra ai suoi lettori con le
sue debolezze mentre cerca di ritornare con la memoria al tempo perduto, per
poterlo così recuperare e ritrovare la felicità. Vi lascio con una citazione di
Alla
ricerca del tempo perduto:
I legami fra una
persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell’affievolirsi,
li allenta; e, nonostante l’illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con
la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per
dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L’uomo è l’essere che non può
uscire da sé, che non conosce gli altri se non in sé medesimo, e che, se dice
il contrario, mentisce.
http://www.marcelproust.it/
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