mercoledì 10 luglio 2013

Agenda letteraria

Agenda letteraria
 Cari amici, oggi 10 Luglio fermiamo il tempo e andiamo Alla Ricerca del tempo perduto, ricordando la nascita di uno dei pilastri della letteratura Marcel Proust, lo scrittore francese, che non ha avuto fretta nello scrivere le 3000 pagine, della sua monumentale opera che si è protratta per 13 anni, con cancellature, revisioni e aggiunte come mostrano le sue bozze. Un’opera all’inizio incompresa dall’editore Fasquelle, curatore delle opere di Émile Zola e Edmond Rostand, che lo ha bocciato con la motivazione: Dopo settecentododici pagine di questo manoscritto - dopo infinite desolazioni per gli sviluppi insondabili in cui ci si deve sprofondare ed esasperanti momenti d'impazienza per l'impossibilità di risalire alla superficie - non si ha nessuna idea di quello di cui si tratta. Che scopo ha tutto questo? Che cosa significa? Dove ci vuole condurre? - Impossibile saperne e dirne nulla. “
  Alla ricerca del tempo perduto - À la recherche du temps perdu, viene scritta tra il 1909 e il 1922, è pubblicata in sette volumi tra il 1913 e il 1927
L'opera è suddivisa, per motivi editoriali, in sette volumi:
  •        Dalla parte di Swann o La strada di Swann - Du côté de chez Swann, 1913.
  •          All'ombra delle fanciulle in fiore - À l'ombre des jeunes filles en fleurs, 1919.
  •         I Guermantes - Le côté de Guermantes, 1920.
  •          Sodoma e Gomorra - Sodome et Gomorrhe, 1921-1922.
  •          La prigioniera - La prisonnière, 1923.
  •          La fuggitiva o anche Albertine scomparsa - La fugitive ossia Albertine disparue, 1927.
  •         Il tempo ritrovato - Le temps retrouvé, 1927.
Dopo la bocciatura di Fasquelle e della rivista  Nouvelle Revue Française, fondata da un gruppo di intellettuali tra cui André Gide, il nostro autore decide di far editare il primo volume a sue spese dall’editore Grasset. Il suo duro lavoro, viene però riconosciuto dopo la prima guerra mondiale, infatti con il suo secondo volume Proust, si aggiudica nel 1919 il Premio Goncourt, assegnato per la migliore opera d'immaginazione in prosa pubblicata. È difficile, riassumere questa magnifica opera ricca di contenuti che ha superato con la critica letteraria le pagine usate per la costruzione della cattedrale proustiana. Ma quello che è certo è che quest’opera altri non è che Marcel Proust, che si mostra ai suoi lettori con le sue debolezze mentre cerca di ritornare con la memoria al tempo perduto, per poterlo così recuperare e ritrovare la felicità. Vi lascio con una citazione di Alla ricerca del tempo perduto:
  I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell’affievolirsi, li allenta; e, nonostante l’illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L’uomo è l’essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in sé medesimo, e che, se dice il contrario, mentisce.
 http://www.marcelproust.it/

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