Agenda letteraria
Bonsoir mes
amis, come ogni sera eccoci al nostro momento con l’autore. Questa sera
ricordiamo Allen Ginsberg, poeta,
drammaturgo e saggista statunitense. Ginsberg vinse, per il suo libro "The
Fall", il National Book Award e nel 1993 gli venne assegnato dal ministro
francese della Cultura la medaglia di Chevalier des Arts et des Lettres. La
poesia di Ginsberg venne fortemente influenzata dal modernismo, dal ritmo e
dalle cadenze del jazz, dalla sua fede Buddhista e dal suo retroterra Ebraico.
Inoltre, Ginsberg formò un ponte ideale tra il movimento beat degli anni
cinquanta e gli Hippy degli anni sessanta, stringendo amicizia con William
Burroughs, Jack Kerouac, Neal Cassady e Bob Dylan (con il cantautore ha
collaborato in occasione dell'album discografico Desire e della Rolling Thunder
Revue immortalata dal film Renaldo and Clara), tra gli altri. L'amicizia con
William Burroughs fu notoriamente e dichiaratamente omosessuale. Il suo lavoro
principale, Urlo (Howl), ispirato e scritto principalmente durante visioni
indotte dal peyote (pianta usata dai nativi americani), venne considerato
scandaloso all'epoca della sua pubblicazione a causa della crudezza del
linguaggio, che era spesso esplicito. Nel componimento, che risente
dell'influenza di Whitman ed è scritto con un verso ritmato che ha la cadenza
della lingua parlata, il poeta rivive le sue crude esperienze, dal ricovero in
un ospedale psichiatrico, all'uso delle droghe e all'omosessualità.
Questa sera
ho speso qualche parola in più ma credo che questo scrittore meriti la nostra
attenzione, vi lascio con un passo di Urlo:
distrutte dalla pazzia, affamate, nudem isteriche
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa
hipster dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste
con la dinamo stellata nel macchinario della notte, …
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