Agenda letteraria
Lettore o semplice viandante.
Benvenuto in casa mia. Entrate e lasciate un po’ della felicità
che recate.
Accomodatevi, perché questa sera renderemo
onore alla nascita di uno scrittore che ha lasciato una traccia visibile nella
letteratura americana, tanto da essere ricordato come il primo romanziere di
fama internazionale.
Lady and Gentleman vi presento l’illustre
signor Charles
Brockden Brown, che ha visto la luce
nell’anno 1771 di nostro Signore.
Questo romanziere, è
stato lodato da Shelley, per uno dei suoi più celebri romanzi Ormond, or the secret witness. Di questo
libro esiste una traduzione italiana con il titolo: Ormond, il testimonio segreto.
Vi chiederete cosa
hanno in comune Shelley e Brown?
Semplice, il romanzo
gotico. Brown, nonostante nella sua carriera letteraria ha scritto testi di
vario genere, si è rivelato un maestro nel creare effetti e suspense, infatti
era dotato di grande inventiva e si è concentrato sui temi orridi e macabri, tipici
della corrente gotico-romantico. Uno dei suoi romanzi più importanti è stato Wieland: or the transformation – Wieland o la trasformazione. Questo
libro riflette perfettamente le sensazioni di questa corrente letteraria
inglese, infatti, la vicenda e l'atmosfera richiamano quelle del romanzo di Ann
Radcliffe (I misteri di Udolpho, di cui vi ho già parlato), privo di autentiche
manifestazioni del soprannaturale e con un gusto per la spiegazione razionale,
ovviamente a posteriori, degli accadimenti più inquietanti. Quest’opera,
pubblicata nel 1798 prende spunto da un fatto di cronaca accaduto due anni
prima, è infatti uno dei primi esempi di romanzo nella letteratura del Nuovo
Mondo. La trasformazione che vi viene raccontata, attraverso il ricordo della
sorella del protagonista, è quella di un uomo mite e intelligente, sensibile ai
piaceri dell'amicizia e della cultura, che diventa un pazzo omicida, convinto
d'aver ricevuto da Dio l'ordine di sterminare la propria famiglia. Un romanzo
che mi ricorda un po’ la visione di Dottor Jekyll e Mister Hyde. Questo testo
si rivela un importante pezzo della letteratura americana delle origini, perché
Wieland ci presenta un' America delle origini, orgogliosa della propria
selvaggia purezza, dei propri grandi spazi, ma ancora strettamente legata
all'Europa, un continente ricco di fascino e mistero, eppure - agli occhi dei
personaggi del romanzo - dilaniato da guerre e oppresso da tiranni, dal quale
sembrano giungere echi sinistri di un lato oscuro della psiche che i
protagonisti della vicenda, tutti prima o poi in viaggio da una sponda
all'altra dell'Atlantico, sono incapaci di dominare.
Vi lascio con un passo
tratto da Wieland o la trasformazione:
...Qual meraviglia (la vostra e quella dei vostri
amici) susciterà la mia storia! Ogni vostro sentimento griderà di stupore. Se la
mia testimonianza non fosse corroborata da prove, la rigettereste come
incredibile. L’esperienza di nessun essere umano può fornircene un parallelo:
oh, che io scelta tra il resto del genere umano, debba esser riservata ad un
destino che non conosce lenimento e senza pari! Ascoltate il mio racconto, e
poi ditemi cosa ha fatto sì che meritassi d’esser posta in questa terribile
eminenza e se, in verità ogni facoltà d’intendimento non resti come annebbiata
dallo stupore che io sia ancor viva e possa riferirvela...
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