Cari amici, finalmente ecco il momento
tanto atteso, per “la bacheca dei libri”,
che oggi ha il grande privilegio, di presentare un altro giovane autore,
infatti dopo la mia precedente video intervista allo scrittore Francesco Giuseppe Giorgianni e al suo
interessantissimo libro “Furnari tra
storia e leggenda”; questa volta incontreremo Dami Jissed Vertiz Lozano, la talentuosa scrittrice del libro “Le
ceneri dell’esistenza” , che gentilmente ha accettato di rilasciarci una
intervista per parlarci della sua splendida opera.
Intervista a: Dami Jissed Vertiz Lozano
1. Dami Jissed Vertiz Lozano, una giovane donna di
soli 19 anni, che presenta un libro dai toni molto forti, una tela che rivela
dei colori accesi come il fuoco ma anche tenui e delicati come quelli dei
petali di una rosa e come si sa le rose molto belle sono profumate, delicate,
ma celano delle forti spine che le proteggono, così come questo romanzo, che sbalordisce
per la sua pienezza, infatti chiediamo alla sua giovane autrice: come è nato
questo romanzo e con quale stato d’animo è stato scritto?
Prima
di tutto vorrei ringraziarti Mirella per la tua gentilezza, spero di poter
rispondere a tutte le tue domande esaustivamente. Che dire…l’idea di una storia
d’amore all’interno dei lager nazisti mi tormentava sin dai banchi di scuola.
Non avevo trovato il coraggio o la sfrontatezza per trattare un tema così
delicato. Per un po’ abbandonai l’idea, ma poi, alla conclusione del mio primo
romanzo “Il riflesso della morte”, durante un sogno, sono stata scossa
violentemente da questa idea. Il giorno seguente ne ero totalmente
ossessionata, a tal punto che ho dovuto iniziare il libro. Non è stata una mia
decisione, bensì una necessità che avevo all’epoca della stesura del romanzo…
Stavo attraversando un periodo molto complicato della mia vita. Determinati
momenti ti fanno capire e valutare cosa vale veramente la pena, e cosa sei disposto a fare per non perdere le
tue certezze e i tuoi punti di riferimento. Il mio stato d’animo non è stato certo
dei migliori, ma in qualche modo mi ha aiutata. Nonostante il periodo buio, non
ho mai smesso di sorridere.
2. Come nasce il titolo “Le ceneri
dell’esistenza”.
Il
titolo? Beh, non dirò bugie…E’ stato qualcosa di immediato o quasi. Le scelte
erano tre in tutto e alla fine ho sentito realmente che “Le ceneri
dell’esistenza”, sarebbe stato il titolo che avrebbe identificato al meglio la
vita della protagonista, Ariel.
3. Una storia d’amore a tre, dei personaggi particolari, Thomas, introverso e forte un carattere un po’ indomito, che
ricorda un bel cavallo selvaggio molto intelligente e attento ma indomabile e
brutale nella seconda parte del libro; Zaccaria,
dolce, solare, un ragazzo che riesce a farsi amare e apprezzare da tutti; e Ariel, una ragazza bella, con un cuore
forte e coraggioso, ama perdutamente Thomas e vuole bene a Zaccaria. Dei
personaggi ben caratterizzati, che rivelano un’ottima costruzione, ma come sono
nati, cosa hai pensato o ti sei ispirata quando hai delineato questo trio
niente male?
Il
libro è incentrato sui personaggi, approfondendo minuziosamente le loro
emozioni e i loro caratteri.
La
trama segue i protagonisti e non viceversa. Essendo una lettrice accanita anche
io, ho voluto dare più importanza all’aspetto caratteriale, permettendo ai
lettori di entrare nei loro pensieri, di capire le loro reazioni anche se a volte
risultano eccessive. Ho voluto che i lettori s’impersonassero nei protagonisti.
Riguardo
al discorso del ménage a trois, ho voluto dare un equilibrio. Mi spiego meglio,
Zaccaria e Thomas dovevano essere profondamente diversi: Origini, pensieri,
reazioni, caratteri. Così, partendo da queste basi, assieme a della buona
musica, ho lasciato che la mia immaginazione prendesse il sopravvento,
scolpendo le due personalità opposte.
Per
Ariel è stato tutto un altro discorso…In questo libro ho voluto trattare il
tema della ragione e del sentimento. Proprio perché Ariel è forte e nonostante
la sua giovanissima età, matura, decide di dare più peso alla ragione nella
prima parte del libro, non perché non amasse Thomas, anzi, lo ama più della sua
stessa vita, ma si sente responsabile della sua famiglia e sa che il suo
sacrificio è l’unica soluzione. Se avessi lasciato che Thomas e Ariel avessero
vissuto una storia d’amore normale, non avrei avuto di che scrivere per le
rimanenti centotrenta pagine. E poi, non volevo tradire i miei personaggi che
nella mia mente avevano preso vita.
4. La tua idea qual è stata, creare un romanzo d’amore o documentare una
pagina storica indimenticabile per le sue atrocità?
Scindere
la conclusione mi risulta complicato. La mia idea principalmente voleva
trattare del paradosso dell’amore e dell’odio. Di ambientazioni abiette ed
agghiaccianti ne siamo pieni. La storia ha enciclopedie sulla mente malata
dell’uomo e dei suoi risultati. Nonostante ciò, non ho l’impressione che
abbiamo davvero imparato ad avere rispetto e tolleranza per il prossimo, in
quanto orrori inenarrabili succedono ancora oggi sotto il nostro naso, ma non
gli diamo molto peso perché siamo impegnati ad idolatrare il nostro ego narcisista.
Detto
ciò, una tragedia che tutt’ora viene ricordata (e per fortuna se ne parla per
dare più coscienza delle loro azioni alle future generazioni), è la Shoah. Il
tema da me prima citato, viene trattato approfonditamente nella seconda parte,
che si concentra nelle varie sfaccettature dell’amore, che possono rivelarsi in
casi estremi in odio. Come la vendetta che usa Thomas per punire Alexander, la
sua indole atroce e violenta trova libertà nell’amore per Ariel. Qualcuno potrà
trovarlo ripugnante, qualcun altro giustificato, dipende dal significato che
diamo personalmente all’amore.
Auschwitz
mi è sembrato ideale, perché dove l’odio più violento è legge, l’amore, un
sentimento totalmente soffocato, può fiorire di nascosto. Perciò come ho detto
all’inizio, scindere mi è impossibile, perché la storia tratta di un amore che
esplode e risorge nelle pagine più buie della storia.
5. Quindi come definiresti il tuo libro, un
romanzo d’amore o un romanzo storico?
Lo
definirei senza ombra di dubbio un romanzo d’amore con ambientazioni storiche,
perché tratta si dell’olocausto e dei suoi ineguagliabili orrori, ma si
focalizza sulla tormentata vita amorosa di Ariel, che deve scegliere tra
l’amore della sua vita e la soluzione ai suoi problemi. Per molti la risposta
sarà ovvia, ma non è così.
6. “Le ceneri dell’esistenza”, un romanzo di grande
impatto, una bellissima storia d’amore che cela una delle pagine storiche più
terribili, l’olocausto. Come mai hai scelto questa ambientazione per la tua
storia?
Come ho
detto prima, è impensabile l’idea dell’amore all’interno dei fili spinati
ricolmi di spregevole e profondo odio. In un luogo dove intolleranza estrema
per il prossimo risultano essere la parola d’ordine, ho voluto ambientare il
mio romanzo, per ricordare che nell’essere umano, autore delle peggiori
perversioni, deve esserci un seme di speranza.
7. Delle pagine dai colori molto forti sono rivelati nella seconda parte del
libro, dove si racconta la deportazione e la vita nel lager di Ariel. Scene di
forte impatto, che si rivelano crude tanto che sembrano ispirate a Schindler's
List. Cosa si nasconde in queste pagine, il forte impatto di questo
film di Spielberg o uno studio portato avanti su questo argomento e se è così,
quali documenti e libri hai consultato?
Durante
la mia vita, grande appassionata del cinema quale sono, ho cercato di vedere
più film possibili che trattassero il tema dell’olocausto. Nonostante alla fine
mi sentissi devastata, disgustata e totalmente sfiduciata verso il futuro, mi
sono sempre “imposta” di vederli. Mi sembra il minimo portare il ricordo di
tutte quelle persone che sono morte a causa di un idea malata. Con il mio
romanzo non voglio assolutamente sminuire o cambiare il passato, anzi…Ho voluto
evidenziare la crudeltà che si celava dietro al cartello Arbeit macht frei.
Per il
discorso dello studio dell’argomento, ho dovuto consultare moltissimi
documenti, approfondimenti e libri. Volevo rendere giustizia, o almeno tentare,
a quello che accadeva realmente. Quando si scrive un libro che tocca
approfonditamente la cultura ebrea ci si deve informare molto bene. I film come
Schindler’s List, nonostante siano dei capolavori, pieni di cultura mi hanno
aiutata, ma avevo bisogno di un apporto importante di altre informazioni più
dettagliate. In internet ho trovato molte erudizioni sullo stato delle donne
nei lager. Sono rimasta particolarmente sconvolta leggendo del campo Ravensbrück
e dei suoi particolari esperimenti.
Di
libri… Durante l’elaborazione del libro stavo leggendo il toccante e bellissimo
“L’ultimo sopravvissuto” di Sam Pivnik. Una testimonianza da gelare il sangue.
8. Un amore profondo come il mare, due anime destinate a ritrovarsi ovunque
anche all’interno del lager. E Thomas è un soldato delle SS, uno dei brutali
torturatori. Ma chi è Thomas in
realtà, lo spietato cane assassino devoto al programma raziale di Hitler, o
l’uomo tranquillo e taciturno che ama leggere e vuole insegnare lettere?
Bisogna
prima di tutto capire appieno la visione complessa e distorta che ha Thomas
della vita. Il suo estremismo lo porta a passare da una parte all’altra. In lui
vivono queste due realtà. Essere un soldato delle SS, lo fa dissetare dalla sua
sete di vendetta alimentata dal suo passato traumatico. Il suo personaggio è
quasi contorto, per alcuni versi primordiale, segue l’istinto e per altri
freddo e senza cuore.
E’
convinto di appoggiare le idee di Hitler, per la sofferenza imposta dalla
scelta di Ariel, costretta dalla madre. Si sente tutt’ora impotente davanti
alla ricchezza e la stabilità che poteva proporre Zaccaria, portandogli via
l’unico senso della sua vita. Non sopporta l’idea dell’abbandono, durante tutta
la vita si porterà il bagaglio di dolore per la morte dei genitori e per la
loro inaffettività. Perciò, alla prima occasione, trova qualcosa che lo rende
importante, superiore a colui che gli ha rubato la sua anima gemella, fare
parte del piano di Hitler, che puntava a conquistare il mondo. Quel senso di
impotenza si cancella, potendo avere il controllo delle vite altrui. Solo
quando ritrova Ariel capisce che tutta quella sete di vendetta non lo aveva portato
a nulla, era solo un modo per odiare Ariel, così da tenerla viva nei suoi
ricordi.
La vita
lo porta a sviluppare il lato oscuro che si cela in lui, soffocando per certi
versi la sua vera indole, un uomo tranquillo e taciturno che ama leggere e vuole
trasmettere la stessa passione ai suoi alunni.
9. Un romanzo ricco di contenuti importanti, l’amore vero e profondo tra due
anime affini, una buona documentazione storica dei fatti accaduti all’interno
dei lager, e il profondo amore materno. Come sei riuscita a legare e a dar voce
a tre argomenti così impegnativi e diversi tra loro?
Molte
grazie per i complimenti, mi sento onorata da così tanta passione da parte di
una lettrice. Non so come, quale tipo di meccanismo usa il mio cervello, ma le
idee mi vengono mano a mano che scrivo, mai prima, perciò per me un libro è
sempre una creatura in evoluzione. Sapevo che scrivendo questo romanzo, mi
stavo imbarcando probabilmente in qualcosa più grande di me, perciò ho cercato
di ordinare il progetto, perché mi ero affezionata e non lo volevo abbandonare.
Ho letto tantissimo a partire da testi storici e culturali, per poter rendere
realistiche le ambientazioni, gli usi e i costumi. Per quanto riguarda l’amore
vero, ho pensato a cosa si è disposti a fare per l’anima gemella. Il loro amore
è così forte che non accettano un addio definitivo. Vanno avanti per la loro
strada, ma si pensano sempre e vivono nella speranza di ritrovarsi prima o poi.
Anche se poi tutto rimanesse solo un ipotesi, per loro la cosa importate è mantenere
vivo quel ricordo di aver trovato la propria perfezione negli occhi di un
altro. Il tema dell’amore materno si può collegare all’antecedente, è una forma
d’amore completamente diversa, ma altrettanto indissolubile, perché c’è un
giuramento fatto nel cuore e nell’anima per una piccola creatura che dipende da
te.
Come ho
mescolato il tutto? Ho usato come tema principale l’amore, seguendo la
maturazione dei personaggi, quindi si passa da un amore puro a uno carnale, da
idilliaco ad infernale, da passionale a materno. Ho steso tutto su un
ambientazione storica che deve e dovrà essere ricordata per sempre.
10. Questo romanzo è come un’opera d’arte, perché suscita grandi emozioni,
quindi quali sono le opere d’arte e le musiche che rispecchiano le emozioni di
questo libro?
Per la prima parte sono stata
ispirata da Bach... Per la precisione Bach, Cello Suite No. 1 in G Major BWV1007 - Mov.
1-3_6... Per la seconda Shostakovich,
String Quartet no. 15, Op. 144 - 1.
Elégie (Rubio quartet) e Vivaldi,
L'inverno e La Follia. Per la terza The Cinematic Orchestra, Arrival of the birds... Per l'arte, beh
il repertorio è davvero enorme… Amo molto Caravaggio e Dalì... Legarli al libro
è un po' complicato... Mi potrebbero venire in mente... Romeo e Giulietta di Sir
Dicksee, Lamia di Waterhouse e Le ombre di Paolo e Francesca appaiono a Dante e a Virgilio nel cerchio dei Lussuriosi di Ary Scheffer…
11. Hai scelto un’opera e una musica
per ogni momento del libro per diversificare le diverse parti, come mai?
Amo la
musica incondizionatamente, tutti i generi, o quasi. Credo che la musica sia la
colonna sonora della nostra vita e come tale ci ispira e viene ispirata da noi.
Non posso fare a meno di scrivere con della buona musica, che siano i Pink
Floyd o che sia Mozart.
In
questo libro, ho voluto portare la mia mente a tempi lontani, perciò ho scelto
con attenzione la tipologia musicale. Per la prima parte Bach, perché riesce ad
estrarre da me la tristezza e la gioia simultaneamente. Per la seconda
Shostakovich e Vivaldi. Gli archi hanno un interpretazione estremamente
drammatica. Le loro note mi portano a scrivere con facilità di sofferenza ed
orrori.
La
terza, Cinematic Orchestra. Arrival of the birds è un canzone che di per sé
attende un evento, con un po’ di malinconia aspetta solo di tramutare quel
sentimento in qualcosa di inaspettato. Hai l’impressione di essere l’unico
spettatore davanti ad un evento che scombussolerà la tua vita in senso
positivo.
12.
Sempre in riferimento al libro, cosa vedi
dietro alle opere e a quali momenti sono legati per te le opere d’arte che hai
citato?
Mi piace Dicksee perché ha dipinto spesso di
storie d’amore sfortunate, come Romeo e Giulietta, Cleopatra, Paolo e Francesca
eccetera…Amo il suo stile che non rientra in alcuna corrente. I colori sono
vivi, pieni, i dettagli sono perfettamente curati. Non posso fare a meno di
essere letteralmente trascinata dalla passione che trasmette questo quadro che
raffigura una delle storie più tormentate della letteratura, Romeo e Giulietta.
La veste di Giulietta bianca mi riporta alla purezza d’animo di Ariel, e il suo
nastro dorato tra i capelli lo collego alle sue origini benestanti. Invece
Romeo indossa il rosso e il verde, ossia passione e spensieratezza della
gioventù e questo mi riporta a Thomas. Il loro amore sembra intoccabile,
perfetto, senza limiti. Sicuramente lego questo quadro alla prima parte dove
Ariel e Thomas scoprono l’amore insieme, perdendosi l’uno nell’altra per
sempre.
Per la seconda parte ho scelto Lamia di
Waterhouse. Ora la fanciulla è al di sotto del cavaliere, quasi le posizioni
fossero cambiate. Il Cavaliere è tentato e rapito dalla bellezza della giovane
che gli tiene la mano, pronta a seguirlo ovunque. Apprezzo in particolare la
spada laterale che ricorda che il cavaliere, anche se innamorato, è pur sempre
un guerriero a sangue freddo. Riesco a contrapporre Ariel alla fanciulla, che
ora non può più scegliere per sé stessa, ma deve seguire il cammino che la vita
le ha imposto. Rincontra Thomas e prova gli stessi sentimenti, per lei non è
cambiato niente. È disposta a seguirlo ovunque anche a costo della vita. Thomas
lo contrappongo al cavaliere, che ormai indossa un armatura per essere
invincibile e senza cuore, ossia la divisa delle SS. Rivedere Ariel lo
scombussola, lo tenta…Lei lo accetta anche sapendo chi è, e lui la perdona per
il passato.
Per ultimo ho scelto Le ombre di Paolo e
Francesca appaiono a Dante e a Virgilio nel cerchio dei Lussuriosi di Ary
Scheffer. Tutti conoscono la terribile vicenda tormentata di Paolo e Francesca.
Credo che rappresenti la terza parte del libro perché nonostante ora siano
all’inferno, sono insieme, abbracciati. Il loro amore non ha conosciuto confini
e anche se sono andati nel soggiorno dei morti si sono ritrovati, sotto gli
occhi di Dante e Virgilio, che possono soltanto fermarsi ed ammirare questo
legame indissolubile.
13. Grazie per aver risposto in modo così esauriente alle mie domande,
prima di salutarci volevo chiedere gentilmente alla nostra Dami Jissed Vertiz Lozano, di dedicarci un passo scelto dal suo
libro “Le ceneri dell’esistenza”.
Era
timida. Aveva un cesto in mano e mi guardava confusa e perplessa. Le chiesi
perché fosse lì, e lei mi rispose che cercava i miei zii. Le dissi che non
c’erano. Il suo volto chiaro e delicato arrossì. Il disagio cresceva tra di
noi. Lei si voltò e cominciò ad allontanarsi. Si era allontana forse di qualche
metro, ma sentivo già la mancanza del suo profumo inebriante. La fermai, non
potevo lasciarla andare. La feci accomodare in casa. Mi nascosi dietro ad un
libro per poterla studiare meglio. Lei fissava l’orologio in continuazione. Aspettava
i miei zii con ansia. Le chiesi il suo nome e lei con timidezza mi disse che si
chiamava Rah’el. Ancora oggi ripeto il suo nome, per sentire il soave suono che
emette la mia voce, nominandola. Anche lei mi chiese cose sulla mia vita, ma
ero evasivo. Mi sentivo come un marinaio richiamato dal canto melodioso e
fatale di una sirena. Al arrivo dei miei zii lei si dileguò, lasciandomi lì,
con tanta voglia di parlarle ancora una volta. Avrei fatto di tutto per rincontrare
il suo sguardo scuro, ricco di segreti e speranze. Quando le sfiorai il viso
per l’ultima volta quel giorno sapevo già che il nostro sarebbe stato un amore
eterno, perché impossibile.
La nostra
intervista si conclude qui, desidero ringraziare ancora una volta la nostra
scrittrice Dami Jissed Vertiz Lozano, per la sua disponibilità e
affettuosamente saluto tutti coloro che ci hanno gentilmente seguito e spero
che anche voi come me vi lasciate trascinare da questo meraviglioso romanzo,
che merita di essere letto e ricordato. Al momento il libro è disponibile solo
su Amazon al prezzo di 8,24 euro, quindi non esitate e Buona lettura a tutti.
Vi aspetto alla prossima intervista.
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