Agenda letteraria
"E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro,
tu sia la tromba d'una
profezia! Oh, Vento,
se viene l'Inverno, potrà la
Primavera essere lontana?"
Cari amici, con questi celebri versi tratti dal poema "Ode al vento dell’Ovest", oggi 4 Agosto
la nostra Agenda letteraria ricorda la nascita di uno di più grandi poeti
romantici inglesi, Percy
Bysshe Shelley, compagno e poi marito di Mary
Shelley, la famosa scrittrice diventata famosa per il suo romanzo gotico Frankenstein. Questo cantore di versi,
nonostante la vita, breve, infatti muore annegato a soli trent’anni; disastrata e anticonformista, tanto che ai suoi tempi ha suscitato grande scalpore per le sue idee sulla libertà
sessuale, soprattutto quando, dopo l’abbandono della prima moglie Harriet, che dopo
alcuni anni si è suicidata e dei due figli, decide di fuggire all’estero con Mary,
allora sedicenne. Nonostante Shelley, dai posteri è considerato uno dei massimi
poeti della letteratura inglese del periodo romantico, non è stato molto amato
dai suoi contemporanei perché la sua poesia viene considerata contraddittoria e
visionaria, per le varie ideologie di cui è stata imbevuta, e che sono una
evidente testimonianza non solo del suo ateismo dichiarato, con le sue
concezioni fondamentaliste sull’amore libero e la trasgressione dei principi
morali, che evidenzia nell’opera Laon e Cythna, che
mette in luce un amore incestuoso, o contro il lavoro organizzato e l’istituzione
mercantile e colonialista, come anche il regime. La sua frequenza presso i
circoli letterari, lo avvicinano agli altri famosi poeti romantici, come Byron e Keats, ma anche Peacock,
che ha influenzato la filosofia della sua poetica. Oltre ai poemi l’Ode al
vento dell’Ovest, e la Maschera dell’anarchia, i suoi capolavori sono
considerati i poemi visionari come il Prometeo
liberato, un dramma lirico in versi, ispirato all’opera di Eschilo, che mostra la concezione del nostro cantore, secondo la quale la
forte visione del poeta si riflette per salvare e rigenerare la società.
Come vaghe queste
forme nate dall'aria!
eppure io sento più
vana ogni speranza che non sia amore:
e tu lontana, Asia!
che, quando il mio
essere traboccava
eri come un calice
d'oro per il mio vino lucente,
che sarebbe finito
altrimenti nell'assetata polvere
Dopo questi brevi versi tratti dal Prometeo liberato, vi lascio con i bellissimi versi della poesia Ti amerei, che nel video volano tra le note della colonna sonora del film, La lettera scarlatta.
Ti amerei nel vento
Sotto il cielo terso
in primavera
Tra la dolcezza
delle rose...
Ti amerei nel canto
degli uccelli
All'ombra della
vegetazione
Sulle pietra calda e
nuda
Sotto il solo
bruciante,
Nella frescura
dell'erba
E con il canto degli
insetti..
Ti amerei il giorno
e la notte,
Nella calma e nella
tempesta
Sotto le stelle che
brillano
Sotto la rugiada
della notte
E la mattina
all'alba
Con il sorriso e con
le lacrima,
Ti amerei con tutte
le mie forze...
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