Ed ora manga! Manga?
Dopo una piccola pausa,
la nostra rubrica dedicata al fumetto ritorna in grande stile, insieme a uno dei più
amati al mondo, da grandi e piccoli, un’icona generazionale che è entrata nella
storia del fumetto occidentale, tanto da poter essere considerata letteratura
e filosofia sotto forma di grafica e il suo ideatore un poeta come lo
ha definito Umberto Eco che dice: “Se poesia vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a
momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non
si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta”.
Come avete già capito, sto parlando dei nostri amati Peanuts, la gang di Charlie Brown e i suoi amici, che dal 1950 animano
le nostre giornate con le loro perle di saggezza, grazie alla matita del grande
fumettista Charles Monroe Schulz, che ci ha fatto dono di questi amati
personaggi, che sono entrati nel cuore di molte generazioni e nonostante il
ritiro del suo papà nel 1999, seguita dalla scomparsa nel Febbraio dell’anno
seguente, anche se la serie si è conclusa insieme al suo creatore, loro continuano a farci compagnia, perché è impossibile
dimenticare qualcosa che fa parte di noi.
Il nostro fumettista ha
iniziato la sua carriera nel 1947 con una striscia di fumetti intitolata Li?I Folks.
I suoi disegni sembrano
una delineazione di quelli che saranno i protagonisti del suo capolavoro i Peanuts, che come abbiamo detto, fanno
la loro comparsa nel 1950 con un Charlie Brown, in attesa di
evoluzione come si capisce dalla sua prima copertina.
Infatti, come un po’
tutti i fumetti nel corso degli anni i personaggi crescono e la loro grafica si
perfeziona
Come i figli assomigliano
ai loro genitori, anche questo fumetto mostra i tratti del suo papà, che ha
utilizzato le sue generalità per delineare il suo figlioletto Charlie. Questo mito,
che ha il nome letterale di “ nocciole”, racconta le vicende di Charlie
Brown, un bambino di 8 anni che sembra calvo, ma sfoggia un ricciolo
sulla fronte, che nonostante tutto quello
che fa o dice è sbagliato, grazie alla sua forte testardaggine continua a
provarci, infatti, perché mollare quando una cosa ti piace, come ad esempio far
volare gli aquiloni. Le giornate di Charlie sono animate dai suoi amici che col
passare del tempo sono aumentati fino a quelli che tutti conosciamo che sono il
grande Snoopy il suo amato cane, che con la sua dinamicità è diventato
un personaggio insostituibile nella serie e Woodstock, l’uccellino maldestro amico di Snoopy, poi ci sono
Lucy,
la sua compagna nella squadra di baseball, va dietro a Schroeder e ha un
carattere egoista e bisbetico, Schroeder è il bambino del piano, calmo
e impassibile, Linus, fratello minore di Lucy oltre a essere il migliore amico
di Charlie e anche il filosofo e il teologo del gruppo nonostante, la sua amata
coperta è il più intelligente tra tutti, Sally, innamorata di Linus è la
sorella minore di Charlie, Piperita Patty, il maschiaccio capitano della squadra
di baseball, Marcie, la tipa con gli occhiali amica di Piperita Patty, Frieda, la ricciolina e chiacchierona del gruppo, Eudora,
la ragazza dai capelli neri e lunghi col berretto di lana è l’ultimo
personaggio che si è unito alla gang e altri personaggi minori.
La filosofia dei
Peanuts, è diventata quella di tutti, tanto che hanno deciso di utilizzarli nel
1959 in uno spot pubblicitario per la Ford, che ci mostra i nostri amici, per
la prima volta sotto forma di cartone animato il cui produttore è Bill Melendez.
Il nostro fumettista
dopo il successo di questa prima esperienza, decide di dar via a uno special
televisivo natalizio del 1965 chiamato A Charlie Brown Christmas, con le
musiche prodotte da Vince Guaraldi e un
cortometraggio dal titolo A boy named Charlie Brown, di cui vi
lascio un piccolo assaggio in italiano.
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