Agenda letteraria
“L’amore non è un problema, come non lo
è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la
strada.”
Così google, ricorda insieme a noi, i 130 anni dalla
nascita di Franz Kafka (1883-1924), lo scrittore cecoclovacco di lingua
tedesca, che con il suo senso di smarrimento e di angoscia di fronte all’esistenza,
che caratterizzano le sue opere, che sono state ignorate durante la sua vita, ma
poi fortemente rivalutate durante la metà del Novecento, rendendolo uno dei
capisaldi della letteratura dell’età contemporanea, grazie a Max Brod, che le
ha pubblicate invece di distruggerle come ha fatto promettere all’amico prima
di morire. Questo letterato, dopo la laurea in giurisprudenza, si dedica alla
letteratura e si avvicina al socialismo e al darwinismo. Le sue opere mostrano
una particolare capacità di immaginare situazioni inusuali della vita quotidiana,
che si trasformano in grottesche, come nei sogni. Il doodle, dedicato a questo
grande letterato da google, rappresenta una delle sue opere più famose la
Metamorfosi, attraverso uno scarafaggio umanizzato che rappresenta proprio la
metamorfosi del protagonista Gregor Samsa, un commesso, che si sveglia con il
corpo di un insetto. La sua città natale, Praga gli ha dedicato nel 2003, una
statua di bronzo, che è situata nei pressi del quartiere ebraico (in via Dušní)
è ispirata al racconto Descrizione di una
battaglia, e rappresenta Kafka seduto sulle spalle del padre in maniera
ironica, quasi a dimostrare che ha superato la paura nei confronti del gigantesco
e austero padre grazie alla lettera che
gli ha scritto (la famosa Lettera al padre), infatti la testa emerge dal
cappotto e non mostra il viso perché non riesce a guardarlo in volto.
La statua ci riporta alla mente anche La metamorfosi e l'abbandono del proprio
corpo, da cui il nostro letterato è sempre stato ossessionato.
Ora per voi, il passo più famoso della Metamorfosi di Franz Kafka e un omaggio a quest'opera e a questo grande letterato, con il trailer realizzato dai ragazzi dell'Istituto del liceo classico G. Novello (Lodi), Classe: II.
Quando Gregor Samsa
si svegliò una mattina da sogni inquieti, si trovò trasformato nel suo letto in
un immenso insetto. Era disteso sul dorso duro come una corazza e, se sollevava
un poco il capo, scorgeva il proprio ventre convesso, bruno, diviso da
indurimenti arcuati, sulla cui sommità la coperta, sul punto di scivolare del
tutto, si tratteneva ancora a stento. Le numerose zampe, miserevolmente sottili
in confronto alle dimensioni del corpo, gli tremolavano incerte dinanzi agli
occhi ...
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