Agenda
letteraria
"per i suoi lavori
caratterizzati da un'ampia prospettiva, ricchezza di idee e potere
artistico"
Con questa
motivazione, oggi 25 Luglio, la nostra Agenda letteraria, ci ricorda la nascita
del Premio Nobel per la letteratura del
1981 a Elias Canetti, uno scrittore e saggista inglese, con origini
bulgare. Le sue opere, sono una somma dell’esperienze vissute, durante il periodo
delle guerre mondiali, dove tra i continui spostamenti della sua famiglia, ha
assistito alle manifestazioni popolari dell’Europa centrale, che hanno lasciato
un segno che vede la luce nelle sue opere, come ad esempio Massa e potere, un saggio finito nel 1960 ma che ha modello di
Proust, ha impiegato una vita per finirlo, ben 40 anni. Anche il suo pensiero è
stato imbevuto dalle opere che ha letto e dagli autori che ha incontrato durante
i circoli culturali, come Robert Musil, Bertolt Brecht, Isaak Babel' e Karl Kraus, per cui provava una profonda
ammirazione, dopo aver seguito le sue conferenze durante i suoi studi, e ispirato
dal fuoco trascinatore del geniale direttore della rivista “Die Fackel” ovvero “La
fiaccola”, scrive la sua prima opera Auto da Fè , che è stata considerata
un romanzo prodigioso, che mostra una forza narrativa che è stata apprezzata da
Thomas Mann e Hermann Broch, dove descrive il clima culturale dal quale ha
preso vita quest’opera, che il nostro scrittore voleva continuare a modello
dell’opera di Balzac, da cui è stato affascinato, ma l’ambizione giovanile si
sa, certe volte ci trascina in cose più grandi di noi, è così, quello di Canetti
rimase solo un desiderio sepolto nel cassetto. L’opera che lo ha reso uno dei
più grandi della letteratura contemporanea è stata la sua autobiografia, divisa
in tre volumi, La lingua salvata, Il frutto del fuoco e Il gioco degli occhi,
che è stata conclusa nel 1985, e racchiude la somma delle sue esperienze di
vita culturali e non, un’opera intensa che ha mostrato i mutamenti che sono
avvenuti nel tempo e nella vita di questo importante autore del novecento.
Vi lascio con un estratto
dell’opera Auto da fè:
"I romanzi sono dei cunei che un autore con la penna in
mano insinua nella chiusa personalità dei suoi lettori quanto più egli saprà
calcolare la forza di penetrazione del cuneo e la resistenza che gli verrà
opposta; tanto più ampia sarà la spaccatura che rimarrà nella personalità del
lettore. I romanzi dovrebbero essere proibiti dalla legge."
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