Agenda letteraria
Cari amici,
oggi 18 Giugno, facciamo gli auguri al romanziere statunitense Richard
Power, vincitore del National Book Award, del 2006 per il libro Il fabbricante di eco. E ricordiamo la nascita
di Emma Goldman, scrittrice e anarchia russa (1869-1940).
“Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione”
(Emma
Goldman)
Questo è il motto ripetuto da questa donna che ha
avuto un peso nella lotta all’anarchia e all’emancipazione femminile.
A infiammare l’animo di questa donna è stato l’incidente
che si è verificato a Chicago, durante uno sciopero dei lavoratori, dove lo
scontro con la polizia aveva causato la morte di alcuni agenti e portato all’arresto e all’impiccagione nella piazza di
Haymarket dei cinque anarchici tra i più noti e combattivi. Dopo questo fatto
si è impossessata degli ideali di quegli uomini è ha iniziato la sua feroce
lotta contro le ingiustizie alle donne e ai lavoratori, è entrata così in
contatto con famosi anarchici come Johann Most, Alexander Berkman, e Ben
Reitman. Nel 1906, ha fondato insieme a Berkman il giornale Mother Earth.
Oltre
alla specifica propaganda dell'ideale anarchico, Emma Goldman ha tenuto diverse
conferenze sull'emancipazione della donna, sull'amore libero, sull'uso dei
contraccettivi ed il controllo delle nascite, al punto da poterla definire una
femminista ante-litteram. Insieme a Voltairine de Cleyre, ma anche Lucy
Parsons, con cui ha avuto diversi conflitti, ideali e personali. Le sue idee sono una
anticipazione di quel movimento che si è sviluppato negli "anni 60"
del XX secolo. Emma Goldman ha cercato di mettere in pratica tutto il suo
ideale teorico e le sue aspirazioni libertarie, nelle vita e nelle sue opere, molte
di carattere biografico. La figura di Emma Godmann appare in molti lavori teatrali
e cinematografici, come il musical Assassins
di Stephen Sondheim, nel film del 1981 Reds,
Emma Goldman è interpretata da Maureen Stapleton, che per questo ruolo ha vinto
l'Oscar come miglior attrice non protagonista. La sua frase
riguardo ad una rivoluzione senza un ballo, viene parafrasata e riutilizzata da
V nel film V per vendetta. Figura
anche nel romanzo di E. L. Doctorow Ragtime. Vi lascio con un suo pensiero sulla giustizia e
ingiustizia:
“Qualcuno ha detto che ci
vuole meno sforzo mentale a condannare che a pensare.”
0 commenti:
Posta un commento