Agenda letteraria
Cari amici,
nella nostra agenda oggi 8 Giugno, ricordiamo Marguerite Antoinette Jeanne Marie
Ghislaine Cleenewerck de Crayencour, ossia Margherite Youcenar, la grande scrittrice
francese, famosa per Le memorie di
Adriano, fu la prima donna a far parte della Académie française.
Margherite, ha amato gli scenari storici, infatti
dopo aver visitato Villa Adriana a Tivoli, giunse l’ispirazione per il suo
romanzo più importante Le memorie di Adriano, scritto in base agli appunti che
aveva annotato durante quel viaggio fatto nel 1924. Questa opera è stata lunga
e travagliata,
e troverà la luce solo nel 1951.
In memoria di questa grande scrittrice franco-belga
della letteratura, è stato allestito un evento a Villa Adriana, di cui vi
lascio il link:
Vi lascio
con un passo di Le memorie di Adriano
… Quando prendo in esame la mia vita, mi spaventa di
trovarla informe. L'esistenza degli eroi, quella che ci raccontano, è semplice:
va dritta al suo scopo come una freccia. E gli uomini, per lo più, si
compiacciono di riassumere la propria esistenza in una formula - talvolta
un'ostentazione, talvolta una lamentela, quasi sempre una recriminazione; la
memoria compiacente compone loro una esistenza chiara e spiegabile. La mia vita
ha contorni meno netti: come spesso accade, la definisce con maggior esattezza
proprio quello che non sono stato: buon soldato, non grande uomo di guerra;
amatore d'arte, non artista come credette d'essere Nerone alla sua morte;
capace di delitti, ma non carico di delitti [...] Si direbbe che il quadro dei
miei giorni come le regioni di montagna, si componga di materiali diversi
agglomerati alla rinfusa. Vi ravviso la mia natura, già di per se stessa
composita, formata in parti uguali di cultura e d'istinto. Affiorano qua e là i
graniti dell'inevitabile; dappertutto, le frane del caso [...] In questa
difformità, in questo disordine, percepisco la presenza di un individuo, ma si
direbbe che sia stata sempre la forza delle circostanze a tracciarne il profilo;
e le sue fortezze si confondono come quelle di un'immagine che si riflette
nell'acqua. …
Godetevi amici, le melodiose parole della poesia
pronunciata da Adriano sul letto di morte,
“Piccola
anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere
in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un
istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non
vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti...".
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