venerdì 31 gennaio 2014
Big News!!! Quali cover hanno raccolto la sfida?
Big news! cari lettori, altre due
strabilianti cover raccolgono la sfida, decise a dare battaglia.
Eccole,
insieme alle nostre agguerrite partecipanti:
La
vedo dura per le nostra trilogy jury.
Restate
tra le pagine de “la bacheca dei libri”
per scoprirlo. MA!!! Ancora
ci sono altri 3 giorni per raccogliere la
sfida, quindi la...
Ricerca
continua... fino al 3 Febbraio.
giovedì 30 gennaio 2014
La RICERCA continua... ma intanto ecco le cover in gara.
Allora!!! Come
procede la vostra ricerca?
Ecco le
cover dei primi partecipanti al Chrysalis Contest:
IGNITE ME – Tahereh Mafi – Sabrina Smile
HIDDEN GATES – D.T. DYLLIN - Maria Petrillo
THE LOST PRINCE – JULIE KAGAWA – Claudio
Nerotti
KINETIC – The Luminaries – S.K. Anthony - Tatina
lotto
EMBRACE -
Jessica Shirvington - Anna Tomasi
Wow!!! Che cover
da urlo. La ricerca, si sta
scaldando e la sfida è inevitabile.
E VOI appassionati lettori, cosa ne pensate?
Volete
gettare la spugna così in fretta?
SFIDATE!!!
queste cover.
La Ricerca continua... fino al 3 Febbraio.
Cliccate e
PARTECIPATE al Chrysalis Contest
potete vincere la copia
cartacea dell’atteso libro di Jodi
Meadows-Chrysalis
che ha ispirato questo evento, il quale ha il privilegio di avere come
GIUDICI IMPARZIALI Erika del blog Wonderful Monster che come
sapete ha intervistato in anteprima, l’autrice Jodi Meadows per la Mondadori; e Erika, la masterbook del forum LA BIBLIOTECA
INFINITA che di copertine se ne
intende infatti, gestisce nel suo forum una sezione dedicata proprio a loro
(andate a curiosare, magari trovate l’ispirazione).
Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo ~ Gianni Rodari
Buongiorno,
Amici in lettura.
Benvenuti
tra le mie pagine.
Gianni
Rodari, con le sue bellissime storie oltre a educare col sorriso i bambini, ci
ha lasciato con questo pensiero, anche una grande verità. Cos’è che ci rende
schiavi? Le catene.
Ma, oltre alla maglia di ferro, esistono altri tipi di ceppi,
invisibili all’occhio umano, che costringono la libertà di pensiero. L’ignoranza.
L’ignoranza,
purtroppo, può diventare una pesante costrizione dell’intelletto e i libri
oltre che colmare il grande vuoto della mente, ci aiutano, ci salvano da noi
stessi, perché essi contengono ciò che noi sappiamo, ma che spesso dimentichiamo
e loro sono lì, in attesa di essere letti, per farci ricordare e impedire gli effetti dello
scorrere del tempo.
Buona
Giornata e...
Buona Lettura
mercoledì 29 gennaio 2014
Ecco ILLMITZ di Susanna Tamaro, un romanzo che... Ha faticato a trovare la sua strada...
Benvenuti tra le
mie pagine,
Amici in
lettura.
Oggi, 29 gennaio,
sono molte e attesissime le uscite nelle nostre librerie, tra tutte io vi ho già
parlato di Onyx, il 2° vol. della saga urban fantasy LUX
di Jennifer Armentrout edito da Giunti; così come del 5° vol. della
saga Vampire Accademy –
Anime legate di Richelle
Mead edito da Rizzoli; ma ancora
non vi ho parlato di lei, una delle mie autrici più amate, Susanna Tamaro, che
oggi ha affermato la sua volontà di condividere con i suoi amati lettori, il
suo primo manoscritto ILLMITZ. Un’opera, che è stata scritta e chiusa
segretamente all’interno di un cassetto, nonostante l’apprezzamento di chi
allora aveva letto questo romanzo, e non parlo di comuni lettori, ma di importanti
intellettuali triestini, rilevanti nel panorama storico letterario, come: Claudio Magris,
Giorgio Voghera, che rimasero colpiti e affascinati dallo stile
scarno, sincopato, antiaccademico dell’allora, giovane scrittrice triestina, e
da questo romanzo che riflette lo spirito di Hermann Hesse.
Di Illmitz hanno scritto:
“Lessi il manoscritto di Susanna Tamaro,
Illmitz. Un testo duro, incisivo e tagliente, che dice la violenza della vita.
Ho cercato invano, inviandoli a molti editori, di farli pubblicare; Illmitz è
un testo notevolissimo. (…) Poco dopo Susanna Tamaro avrebbe pubblicato un
forte libro di racconti, Per voce sola, da Marsilio, e Va' dove ti porta il
cuore, che ebbe uno straordinario successo, anche se a mio avviso poeticamente
non regge il confronto con Illmitz.”
Claudio Magris (Corriere
della Sera)
“Il protagonista
di Illmitz se n'era andato, tormentato da “un
malessere profondo”, dalla sensazione di ‘essere nulla in mezzo al frastuono’, che ‘il mondo intero avesse smarrito il senso, la direzione’.
Un disagio esistenziale sordo e profondo è il tema che appare subito al centro
dell'universo narrativo di Susanna Tamaro e ad esso i suoi personaggi
reagiscono rompendo gli ormeggi e prendendo il largo. ‘Partire – dice Jiri, il
protagonista di Illmitz – mi è sempre parso un gesto ostile’, e così,
andandosene alla ventura, egli dichiara la sua guerra privata al mondo com'è,
alla solitudine cui si sente dannato, alla famiglia che non c’è più, e se
ricompare è soltanto per complicare le cose e tormentare la vita.
Cesare De Michelis (primo
editore di Susanna Tamaro)
Ma come mai, la nostra
pluripremiata scrittrice triestina, nonostante l’ottimo giudizio di questi
esperti, l’ha conservato così a lungo nel cassetto?
La sua risposta a questa
domanda è stata: ‘Pubblicarlo
prima non avrebbe avuto senso’
Dopo la risposta pragmatica
della nostra Susanna Tamaro ecco la risposta del suo primo editore Cesare De Michelis
“Non si tratta comunque di un libro per
bambini, come molti altri della Tamaro, ma bensì di un romanzo di formazione,
profondo e ricco di significati” (WLibri)
Il
romanzo non è molto lungo, solo 126 pagine, ma nonostante la brevità che
ricorda la scrittura essenziale di Alessandro Baricco, la nostra celebre
scrittrice italiana, ci regala una storia intensa e profonda, di un giovane che
nei suoi venticinque anni compie un viaggio importante, che lo porta da Trieste
a Illmitz, sul confine dell’Ungheria. Il suo luogo d’origine, si, perché è da
questo luogo sconosciuto e distante che proviene la sua famiglia. Questo è un viaggio
in cui il protagonista ricerca se stesso, per trovare una giustificazione alla propria inadeguatezza e fragilità, ritrovando
man mano nella propria memoria, nei propri fantasmi la sua appartenenza. In
questo percorso, il giovane protagonista sarà accompagnato da una galleria di
personaggi indimenticabili che si affacceranno sul palcoscenico della propria
mente: una cugina, Agnese, vittima di una crisi religiosa, morta investita
mentre attraversava una strada a occhi chiusi per verificare l’esistenza
dell’angelo custode; la “fidanzata” Cecilia, impiegata a Roma – dove il
protagonista si è trasferito –, dotata di una fisicità massiccia e una
sessualità esuberante quanto il protagonista è, invece, esile, quasi
disincarnato; l’amico d’infanzia Andrea, rimasto nel paese natale, sul Carso,
vicino alle proprie radici; il vicino di casa di Roma, subnormale,
soprannominato Frankenstein, che urla e litiga con la madre e che il
protagonista vede uscire ogni tanto, elegantemente vestito; sua madre,
scomparsa da alcuni anni.
Adesso, non ci resta che scoprire quest’altra importantissima pagina della vita letteraria di questa grande scrittrice, per carpire e comprendere meglio il “perché” di tante cose e per amarla, così come lei desidera essere amata, in silenzio, solo attraverso la lettura delle sue opere.
Buona Lettura
Adesso, non ci resta che scoprire quest’altra importantissima pagina della vita letteraria di questa grande scrittrice, per carpire e comprendere meglio il “perché” di tante cose e per amarla, così come lei desidera essere amata, in silenzio, solo attraverso la lettura delle sue opere.
Buona Lettura
martedì 28 gennaio 2014
La competizione di una vita. All’inizio erano 35 ragazze, ora ne sono rimaste solo in 6
Continua la fiaba distopica di
Kiera Cass. Questa “Cenerentola” di un ipotetico futuro, troverà il suo vero principe?
Continua, la spietata selezione
per la regina del principe Maxon, delle 35 ragazze, ormai sono rimaste solo in
6 e la nostra giovane Cenerentola, America Singer, è una tra le
preferite dall’affascinante e gentile principe che potrebbe realizzare tutti i
suoi sogni, ma il prezzo è... la gabbia dorata. Come si evolveranno gli eventi,
America continuerà la Selezione? Quali sono i suoi reali sentimenti, ama Maxon
o Aspen?
L’attesa è finita e oggi 28 gennaio possiamo iniziare a trovare
risposte a alcuni interrogativi, con l’uscita del 2° volume della Trilogy The selction, The Elite edito dalla Sperling
& Kupfen.
L’avventura di questa trilogy ha
avuto inizio con The Selection
La storia è ambienta in una distopica
realtà, di un lontano futuro. La Terra come la conosciamo non esiste più,
infatti, è stata sconvolta dalla quarta guerra mondiale, e la popolazione ne
esce devastata come tutto il resto. La povertà e la fame sono una conseguenza. Sotto
questa realtà, tutte le terre, si riuniscono in un unico regno chiamato Illea,
governato dal giovane principe Maxon, che raggiunta l’età ha bisogno di una
regina e sarà una selezione fatta attraverso uno spettacolare reality show a
decidere chi tra le 35 giovani fanciulle presenti, diventerà la numero uno. La protagonista
è una giovane sedicenne di nome America, che nonostante ha paura di perdere la
sua libertà e le persone che ama, decide di prendere parte alla selezione che
potrebbe cambiare il corso della sua vita e realizzare i suoi sogni, ma non è così semplici, tanti
eventi scuoteranno il suo cuore e anche quello di Illea. Cosa succederà?
Eccola Kiera Cass
Kiera è una scrittrice
americana, famosa per i suoi romanzi young adult. È nata e cresciuta nel South
Carolina, nel 1983, padre portoricano. Si è Laureata alla Radford University e
attualmente vive a Blacksburg in Virginia, con la sua famiglia.
La sua trilogia The Selection, quando
è stata data alle stampe nel 2012, è entrata di gran corsa nella lista dei
bestseller del New York Times. Nel maggio 2013, Kiera Cass ha annunciato che
sta lavorando su una nuova serie chiamata 238
, che sarà pubblicato da Harper
Collins
Il suo sito: http://www.kieracass.com/
La trilogy raccontata da Kiera
Cass, si concluderà con l’ultimo volume The one. In attesa del suo arrivo anche
in Italia, godiamoci la copertina dell’unica ragazza rimasta tra le 35.
Proprio come è avvenuto per la
serie newsoul che presto arriverà in
Italia, l’autrice di The Selection, ha
deciso di fare un regalo ai suoi lettori, con un nuovo volume The prince, che si inserisce all’interno
della trilogy, attraverso il punto di vista del principe Maxon. In Italia, il
libro è uscito questo 21 gennaio per la gioia dei fan della saga, che ora sono
pronti a ricevere The Elite.
Parlando di Copertine, quelle
di questa trilogy sono state molto apprezzate dai lettori, infatti gli autori
non ci hanno pensato proprio a sostituire l’originale, e come dargli torto,
sono semplicemente Bellissime
Finalmente!!! VAMPIRE ACADEMY Arriva alla conclusione.
Fantasy
Domani 29 gennaio e martedì 5 febbraio, si chiude la saga Paranormal Romance e Urban fantasy di sei volumi,
scritta da Richelle Mead
Questa
saga, è andata in stampa nella versione originale nel 2007 e solo
due anni dopo è iniziata la sua diffusione in Italia. Con questo scarto di due
anni circa, la pubblicazione è continuata nel nostro Paese, fino al 2011, dove
si era fermata con il 4° vol. Promessa di Sangue.
Ora
finalmente! Con queste due ultime uscite quasi consecutive, si chiude questo
lungo ciclo librario, che da inizio a quello cinematografico, infatti:
La metà vampiro metà umana Zoey Deutch a San
Valentino sfila nelle sale cinematografiche italiane.
La regia del film è di Mark Waters regista del fantasy Spiderwick - Le cronache e della teen-comey Mean Girls, mentre lo script è di Daniel Waters, fratello del regista e sceneggiatore del sequel Batman - Il ritorno e della black-comedy
Tutti i numeri del sesso.
Nel cast figurano: Zoey Deutch, Lucy Fry,
Olga Kurylenko, Danila Kozlovsky, Gabriel
Byrne e Joely Richardson.
La Trama:
Rose Hathaway (Zoey Deutch) è una diciassettenne Dampira, metà vampiro metà
umana, che ha il compito di proteggere Lissa Dragomir (Lucy Fry) una ragazza
Moroi, ovvero appartenente alla stirpe reale dei vampiri. Dopo un tentativo di
fuga, Rose e Lissa vengono catturate e costrette a ritornare all'Accademia
dalla quale erano fuggite per imparare a difendersi dagli Strigoi, vampiri
immortali e assetati di sangue che minacciano Lissa. Qui Rose intreccia una
relazione proibita con il suo affascinante e misterioso istruttore Dimitri
Belikov (Danila Kozlovsky).
Con la visione del 1°
capitolo della serie si apre questa nuova fortunata saga vampiresca, con
riflessi da Shadowhunters, anche se devo essere sincera, nonostante il grande
successo letterario, il trailer non mi ha conquistato più di tanto e secondo il
mio modesto parere questa serie dall’aria un po’ demenziale, non ha nessuna
possibilità di reggere il confronto con la saga che ha visto come protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson (Twilight)
e neanche con quella degli Shadowhunters
tratta dai romanzi di Cassandra Clare. Comunque posso anche sbagliarmi. Dovrei vederlo...
Ma torniamo hai libri...
Nel quadro generale, la
storia narra le vicende di Rose Hathaway,
una dhampir di diciassette/diciotto anni che
si allena come guardia del corpo della sua migliore amica Vasilisa "Lissa" Dragomir, una moroi.
Mentre impara come sconfiggere gli strigoi che hanno invaso la St. Vladimir
Academy, Rose intreccia una relazione proibita con il suo istruttore, Dimitri
Belikov.
Ma prima dell’uscita
dei due volumi conclusivi, ricapitoliamo cosa è successo in questi primi
quattro.
Nel 1° L'accademia dei vampiri, facciamo la
conoscenza dei nostri protagonisti e ci imbattiamo in una Rose e Lissa in fuga
dall’Accademia, per la sicurezza della moroi. Ma dopo una fuga di qualche anno
le due ragazze vengono ritrovate e ricondotte alla St. Vladimir Academy, dove riprenderanno gli studi per
concludere la loro preparazione contro la lotta degli strigoi, che nel
frattempo cercano di attaccare la scuola e Lissa.
Nel 2° Morsi di ghiaccio, vediamo la nostra
Rose, che intreccia in modo più profondo il rapporto con il suo istruttore
Dimitri e Lissa che inizia a far uso dei suoi poteri speciali e allarga il suo
cerchio di amicizie soprattutto con Christian, con cui instaura un rapporto
solidale. Gli Strigoi intanto iniziano a sterminare le famiglie dei moroi e i
loro attacchi sono più frequenti e violenti, tanto che molti guardiani, si
raduno all’accademia per proteggere gli studenti, tra cui la madre di Rose, con
cui non ha un buon rapporto.
Nel 3° Il bacio dell’ombra, la nostra
protagonista affronta l’ultimo difficile anno all’Accademia, è sconvolta dalla
morte del suo caro amico Mason e sullo sviluppo inquietante dei suoi poteri,
infatti strane visioni e oscure premonizioni oscurano la sua mente in conflitto
anche per l’amore che in segreto, sente crescere verso Dimitri. La svolta, la
scelta che tanto ha temuto tra amore di donna e l’amicizia legata al dovere si
profila all’orizzonte quando gli strigoi attaccano direttamente la scuola.
Nel 4° Promessa di sangue, la ragione e il
buon senso prevalgono nella mente di Rose, che dopo aver assistito alla
trasformazione di Dimitri in Strigoi a causa di un morso, ora deve mantenere la
promessa che gli aveva fatto nel caso una cosa del genere fosse avvenuta, deve
ucciderlo. Per compiere questa missione Rose abbandona l’Accademia prima del
diploma e si mette sulle tracce di Dimitri.
Beh! per scoprire come
andrà a finire dobbiamo aspettare domani, chissà come ha deciso di concludere
questa epopea la nostra Richelle Mead
che nel frattempo ha
concesso ai suoi lettori, una serie spine-off,
a cui sta ancora lavorando. Bloodlines
La serie, è formata da
sei romanzi che sono incentrati ognuno su un personaggio particolare. Bloodlines, ancora non è arrivata in
Italia e nella versione originale l’ultimo volume pubblicato è, Silver Shadows, gli altri sono: Bloodlines, The Golden Lily, The Indigo
Spell, The Fiery Heart.
Per il momento il Tema
Forte di questo blog, sono le Copertine.
Lasciate le vostre impressioni, miei cari lettori. Per quanto mi riguarda, l'unica cosa che mi viene in mente è...
Mah!!! Sono senza parole... alla prossima e....
Buona Lettura
lunedì 27 gennaio 2014
"Noi sopravvissuti alla Shoah siamo inchiodati: vorremmo liberarci dal peso insopportabile di ciò che è stato e invece siamo costretti a riviverlo ogni volta. Delegati a testimoniare da chi avrebbe avuto il dovere di evitarcelo: quest'Europa che cancella i suoi sensi di colpa per lo sterminio degli ebrei non parlandone, e scaricando su noi vittime la responsabilità e il dolore della memoria. Una vera follia". Edith Bruck
Giorno della memoria
Benvenuti tra le mie pagine,
miei carissimi lettori, che oggi ricordano un giorno indimenticabile, il 27 Gennaio, il Giorno della memoria. Un
giorno, per ricordare ciò che non va MAI dimenticato, la Shoah, lo sterminio
del popolo ebraico.
Il 27 Gennaio 1945, è il giorno in cui le truppe
sovietiche dell’Armata Rossa, aprono le porte dei cancelli del luogo emblema
della vergogna e della indelebile macchia dell’umanità, il campo di
concentramento di Auschwitz. I pochi
superstiti, sono la testimonianza vivente del grande odio e dell’orrore del
genocidio nazista. “Nessuna lingua comprensibile o
gesto può dare una giustificazione a una simile perfidia e tanta depravata
violenza ”. Una così grave violazione dell’umana natura, perpetrata da esseri
umani verso altri esseri umani è inconcepibile. In questi termini, com’è
possibile parlare d’inumanità, se alla fine è l’essere umano stesso ad aver
commesso simili atrocità, dimostrando di detestare la sua stessa natura. Cosa
siamo noi realmente, qual è la nostra reale natura?...
Sono tantissime le pagine
scritte per questo giorno, tantissimi libri per non dimenticare e come ha
scritto Norberto Bobbio:
"Il
primo insegnamento che si può trarre da questi libri è che non bisogna dimenticare. Il secondo, che bisogna
ricordare non per giudicare, ma prima di tutto per apprendere e capire."
Per onorare la memoria di chi è scomparso in questo modo così brutale e
insensato, per chi è stato testimone, sopravvissuto con una inguaribile
ferita nel cuore e per chi è caduto durante la liberazione da questo
massacro e per noi, per non DIMENTICARE,
oggi tra queste mie pagine riporterò i passi di alcune opere che sono diventate
un emblema della nostra letteratura, quelle di PRIMO LEVI, un sopravvissuto alla deportazione nel campo di
concentramento di Monowitz - lager
satellite del complesso di Auschwitz e sede dell'impianto Buna-Werke proprietà
della I.G. Farben, dove il suo nome è stato 174517.
Primo Levi, come sappiamo è
stato deportato nel 1943, quando è stato catturato dai nazifascisti. Lui è un
sopravvissuto, un testimone della brutalità umana e ha dedicato la sua vita e
la sua penna, a ricordare ciò che non va dimenticato. Una delle sue opere più
importanti oltre La tregua, è Se questo è un uomo, un romanzo, che rappresenta la sua testimonianza
scritta
tra il dicembre 1945 e conclusa nel gennaio 1947. Il titolo, è stato ispirato dall'antica
preghiera dello Shemà e nel romanzo, il nostro autore, riporta i versi, che ne chiariscono
il significato:
“Considerate
se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no”
[Campo
di internamento Fossoli (Modena)] ...Il giorno 20 febbraio i tedeschi avevano ispezionato
il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario
italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per lo scarso
quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano perfino
detto che presto un’infermeria avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il mattino
del 21 si seppe che l’indomani gli ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna
eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si
sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato
all’appello, dieci sarebbero stati fucilati...
Illustrazione di Emanuele Fucecchi
...Con la assurda
precisione a cui avremmo più tardi dovuto abituarci, i tedeschi fecero
l’appello. Alla fine, Wieviel Stück? domandò il maresciallo; e il caporale
salutò di scatto, e rispose che i «pezzi» erano seicentocinquanta, e che tutto
era in ordine; allora ci caricarono sui torpedoni e ci portarono alla stazione
di Carpi. Qui ci attendeva il treno e la scorta per il viaggio. Qui ricevemmo i
primi colpi: e la cosa fu così nuova e insensata che non provammo dolore, nel
corpo né nell’anima. Soltanto uno stupore profondo: come si può percuotere un uomo
senza collera (parla di violenza inutile)... Sono stati proprio i disagi,
le percosse, il freddo, la sete, che ci hanno tenuti a galla sul vuoto di una
disperazione
senza fondo, durante il viaggio e dopo. Non già la volontà di vivere, né una
cosciente rassegnazione: ché pochi sono gli uomini capaci di questo, e noi non
eravamo che un comune campione di umanità... Fra le quarantacinque persone del
mio vagone, quattro soltanto hanno rivisto le loro case; e fu di gran lunga il
vagone più fortunato . Soffrivamo per la sete e il freddo: a tutte le fermate
chiedevamo acqua a gran voce, o almeno un pugno di[24] neve, ma raramente fummo
uditi; i soldati della scorta allontanavano chi tentava di avvicinarsi al
convoglio. Due
giovani madri, coi figli ancora al seno, gemevano notte e giorno implorando acqua
. Meno tormentose erano per tutti la fame, la fatica e l’insonnia, rese meno
penose dalla tensione dei nervi: male notti erano incubi senza fine...
Vi
riporto un video dove Levi ritorna a Auschwitz e un articolo-intervista del giugno del 1982, realizzata da Enzo
Biagi, al nostro scrittore-testimone: “Come nascono
i lager? Facendo finta di nulla”
Dopo questa viva testimonianza, voglio riportare le
parole introduttive lasciate dalla giovane scrittrice Dami Jissed Vertiz Lozano
nel libro: “Le ceneri dell’esistenza”, che ha ricevuto il titolo di libro + bello del
2013, tra quelli letti da "la bacheca dei libri". Perché questo romanzo,
non è solo la classica love-story, ma racchiude qualcosa di più profondo, una importante pagina che documenta le
sofferenze patite da chi ha vissuto quell’inferno. Infatti, non è un caso
che questo libro sia rimasto indelebile nella mia memoria.
...Riuscivo
a trattenere quel senso di depressione incombente dentro di me, quel posto mi
distruggeva, ogni giorno mi sentivo più debole. Non ce la facevo a stare per
ore e ore in piedi, passavo delle notti gelide. Il nostro capannone si svuotava
settimana dopo settimana. Venivamo estratte come numeri della lotteria. Tutte coloro
che venivano scelte per “la doccia”, non tornavano. Ogni volta che ci portavano
in quella stanza spartana con i tubi argentati sul soffitto, sudavo freddo. Stringevo
il mio pancino pregando Dio che non fosse l’ultima doccia... tratto
da “Le ceneri dell’esistenza”
Nota
dell’autore: L’amore, una parola minuscola eppure giustificazione
dei fatti più bui della storia. Cosa si cela davvero dietro questa parola così
misteriosa? Grandi filosofi e scienziati hanno studiato approfonditamente
questo sentimento così controverso ed incoerente, capace di farci perdere ogni
briciolo di razionalità. L’amore, quello folle, può essere anche distruttivo,
oscuro, privo di umanità, di solidarietà verso gli altri. Può renderci macchine
da guerra, pronte a tutto per un ideale. Perché si può amare
incondizionatamente un’idea. La storia è piena di questi episodi, ripetuti
continuamente, e senza alcun rimorso. L’amore è anche madre dell’odio, così
opposto da sfiorarsi con l’antagonista stesso. Il passato non dovrebbe essere
mai dimenticato. Si parla solo di cifre, nel complesso, nessuno parla, mai dei
milioni di cuori infranti affogati nel pianto o nel dolore della perdita di una
persona cara, per ragioni, a volte prive di fondamenta. Quanti madri, padri,
mogli, mariti, fratelli, sorelle, figli e via dicendo non hanno più rivisto la
persona amata? Quanta sofferenza hanno dovuto passare? Di questo non si
proferisce mai sillaba. Si dovrebbe incidere su un muro ogni evento accaduto,
ma non basterebbe nemmeno il vecchio muro di Berlino per tutti gli orrori che
hanno vissuto i nostri antenati e tante altre persone in altri paesi. Credo
personalmente che sia fondamentale pensare sempre con la propria testa e non
farsi trascinare dalle continue correnti moderne che a volte celano tanto
dolore per il prossimo. Dovremmo semplicemente rispettarci gli uni con gli
altri. E vivere l’amore, sano, quello per sé stessi e per il prossimo, per
evitare che molti eventi come l’olocausto, i genocidi ed i massacri che
tutt’ora avvengano, continuino ad accadere. Per questo invito tutti, io per prima
a non dimenticare il passato per vivere un futuro più cosciente. Dami Jissed Vertiz Lozano
Dopo
le sincere parole della nostra giovane scrittrice, vi lascio con quelle celebri
della ottimista Anna Frank, tratte
dal suo Diario.
"Ecco
cos’è difficile in quest’epoca: gli ideali, i sogni e le belle aspettative non
fanno neppure in tempo a nascere che già vengono colpiti e completamente
devastati dalla realtà più crudele. È molto strano che io non abbia abbandonato tutti
i miei sogni perché sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo
stretti, nonostante tutto, perché credo tuttora all’intima bontà dell’uomo. "