mercoledì 28 agosto 2013

La natura umana ha i suoi limiti: essa può sopportare la gioia, la sofferenza, il dolore fino a un certo punto, e soccombe se questo è eccessivo. Non è questione di stabilire se un uomo è debole o forte, ma di vedere se egli può sopportare la sofferenza che gli è imposta

Agenda letteraria
Oh!... cosa vedono i miei occhi. Oggi l’Agenda letteraria ricorda la nascita Goethe, o meglio, Johann Wolfgang von Goethe, lo scrittore, poeta e drammaturgo di origine tedesca, uno dei capisaldi della letteratura mondiale. Le sue opere insieme al suo pensiero hanno influenzato molti autori tra cui grandi filosofi come Hegel, Schelling e cosi via. Come grande letterato, tutti abbiamo avuto modo di conoscerlo attraverso i nostri studi scolastici, quindi non vi annoierò con l’importanza del suo pensiero o della sua opera letteraria o del rilievo storico, ma faccio parlare direttamente il nostro grande scrittore, citandovi un passo tratto dalla mia opera preferita “I dolori del giovane Werther”:
...Tutto ciò è fugace, ma neanche l’eternità potrà spegnere la fiamma di vita che ieri ho raccolto dalle tue labbra e che io sento in me! Questo braccio l’ha stretta, queste labbra hanno tremato sulle sue labbra, questa bocca ha sussurrato sulla sua! Ella è mia! Sei mia, Carlotta, per sempre! E che importa se Alberto è tuo marito? Marito! Per il mondo questo è importante, e per il mondo l’amarti, il volerti strappare alle sue braccia è un peccato. Una colpa? Sta bene, io me ne punisco; ma l’ho assaporata in tutta la sua celeste delizia e il mio cuore ha attinto balsamo di vita ed energia. Da questo momento tu sei mia! Carlotta, sei mia! Io ti precedo, vado da mio padre, da tuo padre. A lui dirò tutte le mie pene ed egli mi consolerà finché tu non verrai; io ti verrò incontro e ti abbraccerò, e resterò con te in un eterno abbraccio al cospetto dell’infinito. ...

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