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I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

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martedì 3 settembre 2013

Intervista a: Dami Jissed Vertiz Lozano. Cancella spesso, se vuoi scrivere cose che siano degne d’essere lette, Orazio, poeta

    Cari amici, finalmente ecco il momento tanto atteso, per “la bacheca dei libri”, che oggi ha il grande privilegio, di presentare un altro giovane autore, infatti dopo la mia precedente video intervista allo scrittore Francesco Giuseppe Giorgianni e al suo interessantissimo libro “Furnari tra storia e leggenda”; questa volta incontreremo Dami Jissed Vertiz Lozano, la talentuosa scrittrice del libro “Le ceneri dell’esistenza” , che gentilmente ha accettato di rilasciarci una intervista per parlarci della sua splendida opera.
Intervista a: Dami Jissed Vertiz Lozano
1.      Dami Jissed Vertiz Lozano, una giovane donna di soli 19 anni, che presenta un libro dai toni molto forti, una tela che rivela dei colori accesi come il fuoco ma anche tenui e delicati come quelli dei petali di una rosa e come si sa le rose molto belle sono profumate, delicate, ma celano delle forti spine che le proteggono, così come questo romanzo, che sbalordisce per la sua pienezza, infatti chiediamo alla sua giovane autrice: come è nato questo romanzo e con quale stato d’animo è stato scritto?
Prima di tutto vorrei ringraziarti Mirella per la tua gentilezza, spero di poter rispondere a tutte le tue domande esaustivamente. Che dire…l’idea di una storia d’amore all’interno dei lager nazisti mi tormentava sin dai banchi di scuola. Non avevo trovato il coraggio o la sfrontatezza per trattare un tema così delicato. Per un po’ abbandonai l’idea, ma poi, alla conclusione del mio primo romanzo “Il riflesso della morte”, durante un sogno, sono stata scossa violentemente da questa idea. Il giorno seguente ne ero totalmente ossessionata, a tal punto che ho dovuto iniziare il libro. Non è stata una mia decisione, bensì una necessità che avevo all’epoca della stesura del romanzo… Stavo attraversando un periodo molto complicato della mia vita. Determinati momenti ti fanno capire e valutare cosa vale veramente la pena, e  cosa sei disposto a fare per non perdere le tue certezze e i tuoi punti di riferimento. Il mio stato d’animo non è stato certo dei migliori, ma in qualche modo mi ha aiutata. Nonostante il periodo buio, non ho mai smesso di sorridere.
2.      Come nasce il titolo “Le ceneri dell’esistenza”.
Il titolo? Beh, non dirò bugie…E’ stato qualcosa di immediato o quasi. Le scelte erano tre in tutto e alla fine ho sentito realmente che “Le ceneri dell’esistenza”, sarebbe stato il titolo che avrebbe identificato al meglio la vita della protagonista, Ariel.
3.      Una storia d’amore a tre, dei personaggi particolari, Thomas, introverso e forte un carattere un po’ indomito, che ricorda un bel cavallo selvaggio molto intelligente e attento ma indomabile e brutale nella seconda parte del libro; Zaccaria, dolce, solare, un ragazzo che riesce a farsi amare e apprezzare da tutti; e Ariel, una ragazza bella, con un cuore forte e coraggioso, ama perdutamente Thomas e vuole bene a Zaccaria. Dei personaggi ben caratterizzati, che rivelano un’ottima costruzione, ma come sono nati, cosa hai pensato o ti sei ispirata quando hai delineato questo trio niente male?
Il libro è incentrato sui personaggi, approfondendo minuziosamente le loro emozioni e i loro caratteri.
La trama segue i protagonisti e non viceversa. Essendo una lettrice accanita anche io, ho voluto dare più importanza all’aspetto caratteriale, permettendo ai lettori di entrare nei loro pensieri, di capire le loro reazioni anche se a volte risultano eccessive. Ho voluto che i lettori s’impersonassero nei protagonisti.
Riguardo al discorso del ménage a trois, ho voluto dare un equilibrio. Mi spiego meglio, Zaccaria e Thomas dovevano essere profondamente diversi: Origini, pensieri, reazioni, caratteri. Così, partendo da queste basi, assieme a della buona musica, ho lasciato che la mia immaginazione prendesse il sopravvento, scolpendo le due personalità opposte.
Per Ariel è stato tutto un altro discorso…In questo libro ho voluto trattare il tema della ragione e del sentimento. Proprio perché Ariel è forte e nonostante la sua giovanissima età, matura, decide di dare più peso alla ragione nella prima parte del libro, non perché non amasse Thomas, anzi, lo ama più della sua stessa vita, ma si sente responsabile della sua famiglia e sa che il suo sacrificio è l’unica soluzione. Se avessi lasciato che Thomas e Ariel avessero vissuto una storia d’amore normale, non avrei avuto di che scrivere per le rimanenti centotrenta pagine. E poi, non volevo tradire i miei personaggi che nella mia mente avevano preso vita. 
4.      La tua idea qual è stata, creare un romanzo d’amore o documentare una pagina storica indimenticabile per le sue atrocità?
Scindere la conclusione mi risulta complicato. La mia idea principalmente voleva trattare del paradosso dell’amore e dell’odio. Di ambientazioni abiette ed agghiaccianti ne siamo pieni. La storia ha enciclopedie sulla mente malata dell’uomo e dei suoi risultati. Nonostante ciò, non ho l’impressione che abbiamo davvero imparato ad avere rispetto e tolleranza per il prossimo, in quanto orrori inenarrabili succedono ancora oggi sotto il nostro naso, ma non gli diamo molto peso perché siamo impegnati ad idolatrare il nostro ego narcisista.
Detto ciò, una tragedia che tutt’ora viene ricordata (e per fortuna se ne parla per dare più coscienza delle loro azioni alle future generazioni), è la Shoah. Il tema da me prima citato, viene trattato approfonditamente nella seconda parte, che si concentra nelle varie sfaccettature dell’amore, che possono rivelarsi in casi estremi in odio. Come la vendetta che usa Thomas per punire Alexander, la sua indole atroce e violenta trova libertà nell’amore per Ariel. Qualcuno potrà trovarlo ripugnante, qualcun altro giustificato, dipende dal significato che diamo personalmente all’amore.
Auschwitz mi è sembrato ideale, perché dove l’odio più violento è legge, l’amore, un sentimento totalmente soffocato, può fiorire di nascosto. Perciò come ho detto all’inizio, scindere mi è impossibile, perché la storia tratta di un amore che esplode e risorge nelle pagine più buie della storia.
5.      Quindi come definiresti il tuo libro, un romanzo d’amore o un romanzo storico?
Lo definirei senza ombra di dubbio un romanzo d’amore con ambientazioni storiche, perché tratta si dell’olocausto e dei suoi ineguagliabili orrori, ma si focalizza sulla tormentata vita amorosa di Ariel, che deve scegliere tra l’amore della sua vita e la soluzione ai suoi problemi. Per molti la risposta sarà ovvia, ma non è così.
6.      “Le ceneri dell’esistenza”, un romanzo di grande impatto, una bellissima storia d’amore che cela una delle pagine storiche più terribili, l’olocausto. Come mai hai scelto questa ambientazione per la tua storia?
Come ho detto prima, è impensabile l’idea dell’amore all’interno dei fili spinati ricolmi di spregevole e profondo odio. In un luogo dove intolleranza estrema per il prossimo risultano essere la parola d’ordine, ho voluto ambientare il mio romanzo, per ricordare che nell’essere umano, autore delle peggiori perversioni, deve esserci un seme di speranza.
7.      Delle pagine dai colori molto forti sono rivelati nella seconda parte del libro, dove si racconta la deportazione e la vita nel lager di Ariel. Scene di forte impatto, che si rivelano crude tanto che sembrano ispirate a Schindler's List. Cosa si nasconde in queste pagine, il forte impatto di questo film di Spielberg o uno studio portato avanti su questo argomento e se è così, quali documenti e libri hai consultato?
Durante la mia vita, grande appassionata del cinema quale sono, ho cercato di vedere più film possibili che trattassero il tema dell’olocausto. Nonostante alla fine mi sentissi devastata, disgustata e totalmente sfiduciata verso il futuro, mi sono sempre “imposta” di vederli. Mi sembra il minimo portare il ricordo di tutte quelle persone che sono morte a causa di un idea malata. Con il mio romanzo non voglio assolutamente sminuire o cambiare il passato, anzi…Ho voluto evidenziare la crudeltà che si celava dietro al cartello Arbeit macht frei.
Per il discorso dello studio dell’argomento, ho dovuto consultare moltissimi documenti, approfondimenti e libri. Volevo rendere giustizia, o almeno tentare, a quello che accadeva realmente. Quando si scrive un libro che tocca approfonditamente la cultura ebrea ci si deve informare molto bene. I film come Schindler’s List, nonostante siano dei capolavori, pieni di cultura mi hanno aiutata, ma avevo bisogno di un apporto importante di altre informazioni più dettagliate. In internet ho trovato molte erudizioni sullo stato delle donne nei lager. Sono rimasta particolarmente sconvolta leggendo del campo Ravensbrück e dei suoi particolari esperimenti.
Di libri… Durante l’elaborazione del libro stavo leggendo il toccante e bellissimo “L’ultimo sopravvissuto” di Sam Pivnik. Una testimonianza da gelare il sangue.
8.      Un amore profondo come il mare, due anime destinate a ritrovarsi ovunque anche all’interno del lager. E Thomas è un soldato delle SS, uno dei brutali torturatori. Ma chi è Thomas in realtà, lo spietato cane assassino devoto al programma raziale di Hitler, o l’uomo tranquillo e taciturno che ama leggere e vuole insegnare lettere?
Bisogna prima di tutto capire appieno la visione complessa e distorta che ha Thomas della vita. Il suo estremismo lo porta a passare da una parte all’altra. In lui vivono queste due realtà. Essere un soldato delle SS, lo fa dissetare dalla sua sete di vendetta alimentata dal suo passato traumatico. Il suo personaggio è quasi contorto, per alcuni versi primordiale, segue l’istinto e per altri freddo e senza cuore.
E’ convinto di appoggiare le idee di Hitler, per la sofferenza imposta dalla scelta di Ariel, costretta dalla madre. Si sente tutt’ora impotente davanti alla ricchezza e la stabilità che poteva proporre Zaccaria, portandogli via l’unico senso della sua vita. Non sopporta l’idea dell’abbandono, durante tutta la vita si porterà il bagaglio di dolore per la morte dei genitori e per la loro inaffettività. Perciò, alla prima occasione, trova qualcosa che lo rende importante, superiore a colui che gli ha rubato la sua anima gemella, fare parte del piano di Hitler, che puntava a conquistare il mondo. Quel senso di impotenza si cancella, potendo avere il controllo delle vite altrui. Solo quando ritrova Ariel capisce che tutta quella sete di vendetta non lo aveva portato a nulla, era solo un modo per odiare Ariel, così da tenerla viva nei suoi ricordi.
La vita lo porta a sviluppare il lato oscuro che si cela in lui, soffocando per certi versi la sua vera indole, un uomo tranquillo e taciturno che ama leggere e vuole trasmettere la stessa passione ai suoi alunni.
9.      Un romanzo ricco di contenuti importanti, l’amore vero e profondo tra due anime affini, una buona documentazione storica dei fatti accaduti all’interno dei lager, e il profondo amore materno. Come sei riuscita a legare e a dar voce a tre argomenti così impegnativi e diversi tra loro?
Molte grazie per i complimenti, mi sento onorata da così tanta passione da parte di una lettrice. Non so come, quale tipo di meccanismo usa il mio cervello, ma le idee mi vengono mano a mano che scrivo, mai prima, perciò per me un libro è sempre una creatura in evoluzione. Sapevo che scrivendo questo romanzo, mi stavo imbarcando probabilmente in qualcosa più grande di me, perciò ho cercato di ordinare il progetto, perché mi ero affezionata e non lo volevo abbandonare. Ho letto tantissimo a partire da testi storici e culturali, per poter rendere realistiche le ambientazioni, gli usi e i costumi. Per quanto riguarda l’amore vero, ho pensato a cosa si è disposti a fare per l’anima gemella. Il loro amore è così forte che non accettano un addio definitivo. Vanno avanti per la loro strada, ma si pensano sempre e vivono nella speranza di ritrovarsi prima o poi. Anche se poi tutto rimanesse solo un ipotesi, per loro la cosa importate è mantenere vivo quel ricordo di aver trovato la propria perfezione negli occhi di un altro. Il tema dell’amore materno si può collegare all’antecedente, è una forma d’amore completamente diversa, ma altrettanto indissolubile, perché c’è un giuramento fatto nel cuore e nell’anima per una piccola creatura che dipende da te.
Come ho mescolato il tutto? Ho usato come tema principale l’amore, seguendo la maturazione dei personaggi, quindi si passa da un amore puro a uno carnale, da idilliaco ad infernale, da passionale a materno. Ho steso tutto su un ambientazione storica che deve e dovrà essere ricordata per sempre.
10.  Questo romanzo è come un’opera d’arte, perché suscita grandi emozioni, quindi quali sono le opere d’arte e le musiche che rispecchiano le emozioni di questo libro?
              Per la prima parte sono stata ispirata da Bach... Per la precisione Bach, Cello Suite No. 1               in G Major BWV1007 - Mov. 1-3_6... Per la seconda Shostakovich, String Quartet no.                15, Op. 144 - 1. Elégie (Rubio quartet) e Vivaldi, L'inverno e La Follia. Per la terza                    The Cinematic Orchestra, Arrival of the birds... Per l'arte, beh il repertorio è davvero                  enorme… Amo molto Caravaggio e Dalì... Legarli al libro è un po' complicato... Mi                        potrebbero venire in mente... Romeo e Giulietta di Sir Dicksee, Lamia di Waterhouse e                Le ombre di Paolo e Francesca appaiono a Dante e a Virgilio nel cerchio    dei Lussuriosi di Ary Scheffer    
11.   Hai scelto un’opera e una musica per ogni momento del libro per diversificare le diverse parti, come mai?
Amo la musica incondizionatamente, tutti i generi, o quasi. Credo che la musica sia la colonna sonora della nostra vita e come tale ci ispira e viene ispirata da noi. Non posso fare a meno di scrivere con della buona musica, che siano i Pink Floyd o che sia Mozart.
In questo libro, ho voluto portare la mia mente a tempi lontani, perciò ho scelto con attenzione la tipologia musicale. Per la prima parte Bach, perché riesce ad estrarre da me la tristezza e la gioia simultaneamente. Per la seconda Shostakovich e Vivaldi. Gli archi hanno un interpretazione estremamente drammatica. Le loro note mi portano a scrivere con facilità di sofferenza ed orrori.
La terza, Cinematic Orchestra. Arrival of the birds è un canzone che di per sé attende un evento, con un po’ di malinconia aspetta solo di tramutare quel sentimento in qualcosa di inaspettato. Hai l’impressione di essere l’unico spettatore davanti ad un evento che scombussolerà la tua vita in senso positivo.
12.  Sempre in riferimento al libro, cosa vedi dietro alle opere e a quali momenti sono legati per te le opere d’arte che hai citato?
Mi piace Dicksee perché ha dipinto spesso di storie d’amore sfortunate, come Romeo e Giulietta, Cleopatra, Paolo e Francesca eccetera…Amo il suo stile che non rientra in alcuna corrente. I colori sono vivi, pieni, i dettagli sono perfettamente curati. Non posso fare a meno di essere letteralmente trascinata dalla passione che trasmette questo quadro che raffigura una delle storie più tormentate della letteratura, Romeo e Giulietta. La veste di Giulietta bianca mi riporta alla purezza d’animo di Ariel, e il suo nastro dorato tra i capelli lo collego alle sue origini benestanti. Invece Romeo indossa il rosso e il verde, ossia passione e spensieratezza della gioventù e questo mi riporta a Thomas. Il loro amore sembra intoccabile, perfetto, senza limiti. Sicuramente lego questo quadro alla prima parte dove Ariel e Thomas scoprono l’amore insieme, perdendosi l’uno nell’altra per sempre.
Per la seconda parte ho scelto Lamia di Waterhouse. Ora la fanciulla è al di sotto del cavaliere, quasi le posizioni fossero cambiate. Il Cavaliere è tentato e rapito dalla bellezza della giovane che gli tiene la mano, pronta a seguirlo ovunque. Apprezzo in particolare la spada laterale che ricorda che il cavaliere, anche se innamorato, è pur sempre un guerriero a sangue freddo. Riesco a contrapporre Ariel alla fanciulla, che ora non può più scegliere per sé stessa, ma deve seguire il cammino che la vita le ha imposto. Rincontra Thomas e prova gli stessi sentimenti, per lei non è cambiato niente. È disposta a seguirlo ovunque anche a costo della vita. Thomas lo contrappongo al cavaliere, che ormai indossa un armatura per essere invincibile e senza cuore, ossia la divisa delle SS. Rivedere Ariel lo scombussola, lo tenta…Lei lo accetta anche sapendo chi è, e lui la perdona per il passato.

Per ultimo ho scelto Le ombre di Paolo e Francesca appaiono a Dante e a Virgilio nel cerchio dei Lussuriosi di Ary Scheffer. Tutti conoscono la terribile vicenda tormentata di Paolo e Francesca. Credo che rappresenti la terza parte del libro perché nonostante ora siano all’inferno, sono insieme, abbracciati. Il loro amore non ha conosciuto confini e anche se sono andati nel soggiorno dei morti si sono ritrovati, sotto gli occhi di Dante e Virgilio, che possono soltanto fermarsi ed ammirare questo legame indissolubile. 
13.      Grazie per aver risposto in modo così esauriente alle mie domande, prima di salutarci volevo chiedere gentilmente alla nostra Dami Jissed Vertiz Lozano, di dedicarci un passo scelto dal suo libro “Le ceneri dell’esistenza”.
Era timida. Aveva un cesto in mano e mi guardava confusa e perplessa. Le chiesi perché fosse lì, e lei mi rispose che cercava i miei zii. Le dissi che non c’erano. Il suo volto chiaro e delicato arrossì. Il disagio cresceva tra di noi. Lei si voltò e cominciò ad allontanarsi. Si era allontana forse di qualche metro, ma sentivo già la mancanza del suo profumo inebriante. La fermai, non potevo lasciarla andare. La feci accomodare in casa. Mi nascosi dietro ad un libro per poterla studiare meglio. Lei fissava l’orologio in continuazione. Aspettava i miei zii con ansia. Le chiesi il suo nome e lei con timidezza mi disse che si chiamava Rah’el. Ancora oggi ripeto il suo nome, per sentire il soave suono che emette la mia voce, nominandola. Anche lei mi chiese cose sulla mia vita, ma ero evasivo. Mi sentivo come un marinaio richiamato dal canto melodioso e fatale di una sirena. Al arrivo dei miei zii lei si dileguò, lasciandomi lì, con tanta voglia di parlarle ancora una volta. Avrei fatto di tutto per rincontrare il suo sguardo scuro, ricco di segreti e speranze. Quando le sfiorai il viso per l’ultima volta quel giorno sapevo già che il nostro sarebbe stato un amore eterno, perché impossibile.
La nostra intervista si conclude qui, desidero ringraziare ancora una volta la nostra scrittrice Dami Jissed Vertiz Lozano, per la sua disponibilità e affettuosamente saluto tutti coloro che ci hanno gentilmente seguito e spero che anche voi come me vi lasciate trascinare da questo meraviglioso romanzo, che merita di essere letto e ricordato. Al momento il libro è disponibile solo su Amazon al prezzo di 8,24 euro, quindi non esitate e Buona lettura a tutti. Vi aspetto alla prossima intervista.

I bei libri si distinguono perché sono più veri di quanto sarebbero se fossero storie vere. Ernest Hemingway Recensione, Le ceneri dell'esistenza by Dami Jissed Vertiz Lozano

Recensione
 Le ceneri dell'esistenza, è un romanzo dal forte impatto, che cela dietro il grande amore il ricordo a volte crudo, di una delle pagine storiche più orribili e indimenticabili della storia, perché rivela il peggio della natura umana, l’olocausto. Questa scrittrice, nonostante la giovane età è riuscita a coinvolgere il lettore, e trasportarlo all’interno di una pellicola a bianco e nero, che ricorda le tinte forti del film del celebre Steven Spielberg, Schindler's List, un memorandum che fa riaffiorare in superficie la cruda realtà di chi è morto e ha sofferto all’interno del lager.
 Un lavoro che rivela il potenziale di questa giovane autrice, che è riuscita con una scrittura scorrevole e semplice anche se ancora in crescita, a concatenare la storia principale, quella del grande amore tra Thomas e Ariel a quella storica, che rivela l’influenza della lettura dei documenti lasciati dalle grandi testimonianze dell’olocausto. Il delicato tema della deportazione e della vita all’interno del lager, è profondamente legato al tema dell’amore che in questo libro è visto dalle sue più varie sfaccettature, dall’amore puro e delicato come può esserlo il primo amore, all’amore forte, pieno di passione a quello materno, un incondizionato legame che unisce la madre al figlio. Dei contenuti importanti e complessi, che è riuscita a sviluppare molto bene, grazie anche alla buona costruzione dei personaggi, che rivelano una forte personalità come Thomas, che con il suo carattere schivo e riservato, ma allo stesso forte e indomito, che ricorda la fierezza di un bellissimo cavallo selvaggio, ma che per la sua Ariel sa essere anche crudele e spietato, come si rivela nella seconda parte del libro, dove si vendica crudelmente con tutti quelli che osano fare del male alla sua amata. 
 Leggendo il libro, ho avuto la sensazione di rivedere i personaggi del celebre romanzo di Emily Brönte, Cime tempestose, però durante la lettura mi sono subito resa conto che nonostante la similitudine che li unisce, in realtà sono molto diversi, perché questa storia presenta dei personaggi positivi e non negativi. Infatti Thomas, a differenza del tenebroso Heathcliff, non si lascia distruggere dall’amore ma al contrario, è l’amore a salvarlo da se stesso.
…“Mi ripetevo tutti i giorni quanto ti odiavo, e questo mi faceva andare avanti e riempire quel vuoto di risentimento. Ma adesso che ti ho tra le mie braccia capisco che era solo amore. Tu sei mia”…
  Thomas, è un personaggio che è stato segnato dall’amore, non solo da Ariel ma anche da quello di sua madre, che abusava del suo corpo come del suo amore. Thomas – “Tu parli tanto d’amore, ma sei solo come mia madre, lei mi massacrava e poi mi diceva che mi amava, ed è quello che stai facendo tu. Mi stai massacrando, riducendo ad uno straccio, solo per un tuo divertimento. Ti piace avere due ragazzi che si ammazzano per te, vero? Beh, la vuoi sapere la novità? Adesso ne hai solo uno. E ora esci di casa, vattene dalla mia vita. Non ti voglio vedere mai più!”…
 L’amore trionfa su tutto infatti, nonostante lui prova della gelosia per Zaccaria, che può stare con la sua amata, non lo odia e tanto meno cerca di vendicarsi di lui, ne è la prova il fatto che desidera proteggere suo figlio e dargli in sua memoria lo stesso nome.
Thomas -“Lo chiameremo Zaccaria, in onore a quell’uomo che ti ha regalato tanta felicità”.
 Se Thomas è la luna che splende in un cielo pieno di stelle, Zaccaria è il sole, splendido e caldo, che riscalda e conforta il cuore di Ariel, che gli vuole bene, ma non lo ama come dovrebbe, e lui in cuor suo lo sa e accetta ciò che lei è disposta a donargli, ricambiandola con un amore puro e sincero che è fiorito nel giardino del suo cuore quando erano bambini.
 Zaccaria -“…il mio amore per te è sempre stato incontenibile, sin da quando eravamo piccoli. Ho capito di amarti alla follia a sei anni, quando sono caduto e mi sono sbucciato il ginocchio e tu mi hai portato con te dentro casa e mi hai sciacquato la ferita e poi l’hai curata con un bacio. In quel momento ho davvero realizzato che saresti stata mia moglie e che ti avrei amata fino alla fine dei miei giorni…”
Zaccaria è un personaggio positivo e coraggioso, che come Ariel e Thomas si ritrova a crescere troppo presto, infatti alla prematura morte del padre, durante il fidanzamento con Ariel ha dovuto svestire i panni del ragazzino di soli quattordici anni e si è fatto responsabile degli affari di famiglia. Zaccaria – “Sono pronto. in tanti ucciderebbero per essere nella mia stessa situazione. Mio padre sarà fiero di me. Porterò avanti tutto in modo diligente ed impeccabile. E poi non sarò solo. Ci sarai tu con me.”
Anche se come Edgar, si ritrova nel mezzo dell’amore profondo tra Thomas e Ariel, non è stato contaminato da nessun sentimento di odio o gelosia e ha pensato a lei, al suo grande amore anche dopo la sua morte.
Zaccaria – “Dentro di me ho sempre saputo che hai amato qualcun altro, oltre me, ma non hai mai detto niente. Mi sei stata fedele come lo sono stato io. Amandoti più della mia vita.
 Di questo trio amoroso Ariel è la protagonista, la chiave di volta delle varie figure dell’amore, è colei che apre le porte del cuore di entrambi i suoi due amori, Thomas e Zaccaria, che la amano di un amore incondizionato. Lei è un personaggio con un cuore forte e coraggioso, sicura del suo amore, infatti sarà indissolubile, ma con determinazione vi rinuncia per poter aiutare la sua famiglia.
  Con il dolore nell’anima decisi su due piedi che dovevo lasciare Thomas per sempre.
La ragione prevale sul suo cuore, ma la sua fiamma rimane viva sotto le ceneri del suo dolore. Nonostante l’egoismo di cui si sente vittima nella prima parte del libro, che la possono avvicinare a Catherine, la protagonista di Cime Tempestose, non possono essere più diverse perché rimane salda e come Thomas non si lascia schiacciare dal peso del suo amore, ma va avanti e l’amore la ricompensa.
  Ariel –“Mi sto comportando ingiustamente? Con Thomas e Zaccaria? Amo alla follia Thomas, ma non voglio rinunciare alla compagnia di Zaccaria. E’ un ragazzo spontaneo, divertente, non mi ci devo mica sposare… E poi Thomas mi ha concesso del tempo, prima di scartare del tutto Zaccaria, vorrei conoscerlo meglio, lo stesso vale per Thomas, infondo lo conosco da un mese.”
…non potevo davvero credere che fosse vivo, che fosse stato vivo per tutto quel tempo. Avevo versato così tante lacrime da riempire il mio oceano di disperazione, dove nuotavo da anni. Avevo imparato a restare a galla, ma mi mancava qualcosa. Mi mancava Thomas. E ora era lì.
 Ariel, è la donna che ha provato la gioia e la freschezza di un amore che sboccia, aprendo il suo giovanissimo cuore a un sentimento bellissimo che le darà forza nella sua difficile vita.
  "Lui si avvicinò a me e mi prese il volto tra le mani. Io aprii leggermente la bocca a corto d’aria. Lui espirò l’ultima boccata vicino alle mie labbra. Stava per fare qualcosa di inaspettato. Qualcosa che mi avrebbe dato forza nei momenti difficili. Con delicatezza mi posò un bacio sulle labbra. Era una sensazione bellissima. Mi sentivo volare. “Sono innamorata. Troppo innamorata”."
 Dopo aver assaporato il dolce sapore della felicità, ha scoperto il gusto amaro dell’abbandono e del dolore
il mio cuore andò di nuovo in frantumi. Ero davvero a pezzi. Volevo solo morire. Volevo trovare pace, non volevo sentire più dolore. Ero consumata da quel continuo lacerarsi dentro di me. Improvvisamente mi sentii svuotata, come un cadavere. Le lacrime si fermarono e guardai ancora per una volta, per l’ultima volta quegli occhi celesti che mi avevano resa la ragazza più felice del mondo e che ora mi avevano distrutta. Tutta la mia vita era lì, con lui. Spense la mia vita con uno sguardo, portandosi con sé le ceneri della mia esistenza.”
 Dopo aver ritrovato di nuovo il suo amore lei si abbandona alla sua forza travolgente e l’amore puro diventa passione. Ma la perdita lacera di nuovo il suo cuore e solo l’amore del suo bambino la salva dall’irreparabile.
 Nel momento in cui il mio braccio si stava alzando per poi  pugnalarmi, il bambino mi calciò con una tale forza che lanciai il coltello lontano qualche metro. Corsi ad appoggiare la mano sul ventre cercando di attutire il dolore. In quel momento tornai lucida. …
Capii davvero di non essere sola, anche in quel momento di sconforto il mio piccolo bambino c’era. Non mi aveva mai lasciata e così dovevo fare io. Dovevo lottare per lui.

 Questo libro, con la sua trama coinvolgente, i personaggi ben costruiti che con le loro interpretazioni si muovono agilmente sul palcoscenico di questo delicato scenario che con i suoi contorni ben studiati e definiti, riesce a trasportare il lettore all’interno di questo mondo, dove si rimane inesorabilmente coinvolti dalla destrezza delle loro interpretazioni, che sotto la regia di Dami Jissed Vertiz Lozano, acquistano forza e determinazione, lasciando il povero lettore in balia delle loro emozioni. Nonostante è un’opera giovanile, questo romanzo rivela una bravura innata, che ha permesso a questa autrice di gestire magistralmente una storia che nasconde dietro il suo velo temi di grande importanza, che nell’insieme lasciano una profonda traccia nel cuore di chi ha la fortuna di leggere quest’opera, che ha i presupposti per concorrere a importanti concorsi letterari. In definitiva un libro che va assolutamente letto e riletto. 

Giovani autori, "Ho vissuto abbastanza, sono nata, sono cresciuta, ho amato e ho avuto tutto. Non ho alcun problema a morire. A molti servono settanta anni di vita per viverla appieno in tutte le sue sfumature, a me ne sono bastati venti anni."

Giovani Autori

  Cari amici lettori, ecco che ritorna la rubrica, dedicata ai nuovi talenti, che oggi vi presenta una giovane scrittrice, infatti ha solo 19 anni, ma nasconde un grande talento che merita il nostro sostegno. Le mie non sono le solite parole di circostanza ma una constatazione, nata con forza dopo la lettura del suo romanzo “Le ceneri dell’esistenza”, un libro che rivela grande forza, potenza e soprattutto una grande emozione. 
  Appassionati lettori, quali caratteristiche deve avere un libro per essere considerato eccezionale?
 Io penso che molti di voi saranno d’accordo sul fatto che un buon libro, oltre a dei buoni contenuti deve avere soprattutto la capacità di catturare l’attenzione del lettore e trasportarlo con avidità fino alla fine del libro, perché se annoia lo si ripone in libreria e lì si dimentica. Infatti, il talento di uno scrittore si rivela limpido e cristallino, quando anche con una banalissima frase riesce a catturare l’attenzione di chi legge o ascolta. E bene, questo è ciò che riesce a fare Dami Jissed Vertiz Lozano, la giovane autrice che ho il privilegio di presentare, insieme al suo meraviglioso libro “Le ceneri dell’esistenza”.
Prezzo 8,24 euro
Le ceneri dell’esistenza, un titolo molto significativo, ma di cosa tratta?
  Questo romanzo narra la storia di un grande amore, che resiste alle ceneri della propria esistenza e alla crudeltà di una vita vissuta nella prima metà del Novecento, sullo sfondo di uno dei periodi più terribili della storia mondiale, la guerra e l’olocausto, una delle pagine buie della nostra storia, che ritorna vivida come una ferita non rimarginata tra le pagine di questo libro, due anime che sopravvivono alle difficoltà della vita, alla separazione e all’inferno, quelle di Thomas e Ariel.
 Ariel è figlia di facoltosi commercianti ebrei, che all’alba dei suoi dodici anni, prima di ricevere il suo Bat mitzvah, la cerimonia, che per la fede ebraica le permette il passaggio all’età adulta, incontra un giovane coetaneo Thomas, che rimasto orfano va a vivere con gli zii. Tra loro, è amore a prima vista ma la posizione sociale e la fede non lo rendono il partito giusto agli occhi della madre, che vorrebbe farle sposare Zaccaria, un suo caro amico, figlio di una importante famiglia di banchieri ebraica. Ariel cerca di resistere al volere di sua madre, ma quando il fallimento e la morte di suo padre li trascinano in rovina, lei decide di aiutare la sua famiglia e sposa Zaccaria, ma la sua coscienza annega nel dolore di aver spezzato il suo cuore e quello di Thomas, che l’abbandona senza una parola. Quando la guerra e il partito di Hitler hanno la supremazia, lei viene deportata e la sua famiglia uccisa, è nel profondo inferno del lager dove regnano umiliazione, vergogna, fame e disperazione, che incontra di nuovo gli occhi azzurri di Thomas, che veste i panni del suo carnefice. Thomas, nonostante tutto la ama profondamente e la protegge in tutti i modi, anche nei più brutali. Ariel si lascia trascinare dall’impeto del suo amore e accetta tutto di lui anche il suo lato oscuro, che schiarisce di fronte a lei, infatti rischia tutto per poterla salvare dai suoi aguzzini, così organizza una fuga per la libertà dalle catene della loro esistenza e dalla morte da cui si lascia raggiungere solo per poterle permettere di fuggire. Salva, ma sola si abbandona alla disperazione, ma la creatura dentro di lei, ricordo di Zaccaria, la riporta alla vita e le ricorda che c’è ancora qualcosa per cui vale la pena vivere suo figlio, ma … esiste, anche se è molto raro, un amore che va al di là della vita e della morte dove due anime amanti si concatenano indissolubilmente, questo è il forte legame che lega questi due giovani che riescono a beffare la morte e rinascere dalle ceneri della loro esistenza.
   Ma scopriamo chi è Dami Jissed Vertiz Lozano?
Nasce il 10 Novembre 1994 a Benidorm in Spagna.
Quasi al quarto anno di vita, si trasferisce con la sua famiglia in Italia, a Napoli, dove incomincerà i suoi studi.
Qualche anno dopo si trasferisce in Abruzzo e più tardi in Irlanda ed infine in Colombia, dove finisce le elementari.
All’età di undici anni torna in Italia, vicino Venezia, dove prosegue gli studi. Gran appassionata di musica, pittura, letteratura e cinema, sin da piccola sviluppa un amore viscerale per l’arte .
Amante della notte, scrive dalle undici in poi, ispirata dai grandi classici, come Prokofiev, Shostakovich e Stravinskij. Grande fan di Kubrick, impazzisce per capolavori come Arancia meccanica e Lolita. Ma, la sua passione più grande sono i viaggi, dichiarandosi un cuore zingaro senza meta. In tutti i suoi viaggi non si è mai voluta separare dai suoi libri che ama profondamente. Dalle lunghe letture è nata la sua passione per la scrittura, concludendo a sedici anni il primo libro di genere fantasy, non ancora pubblicato Il Riflesso della Morte. Finito questo incomincia Le Ceneri dell’Esistenza, un romanzo ambientato nella seconda guerra mondiale. Attualmente è al lavoro su due nuovi progetti Ossessioni dal passato e Mio fratello Caino.
 Tra poco l'intervista e la mia recensione, non perdetele e non dimenticate che i video sono visibili anche su YouTube, vi lascio il link e visitate il mio canale.

News, Grandi novità dal Panorama Letterario Italiano

News
  Cari lettori, il mondo letterario è in ebollizione, si è concluso da poco lo storico premio letterario Viareggio Rèpaci, ma già si pensa all’altro grande concorso letterario italiano, il Premio Campiello, che da ormai 51 anni, si è affermato tra i più rilevanti in Italia e anche all’estero.

   Sabato 7 settembre sarà il giorno della finale, e scopriremo insieme il vincitore della 51esima edizione del Premio Campiello.
Presidente Confindustria Roberto Zuccato e il presidente del Campiello Piero Luxardo.
I cinque libri finalisti come sappiamo sono:
·         L’ultimo ballo di Charlot di Fabio Stassi Editore Sellerio
·         La caduta di Giovanni Cocco Editore Nutrimenti
 Geologia di un padre di Valerio Magrelli Editore
·         Tentativi di Botanica degli affetti di Beatrice Masini Editore Bompiani
·         L’amore graffia il mondo di Ugo Riccarelli Editore Mondadori
  Tra i cinque finalisti, come sappiamo ha destato grande scalpore, la morte prematura di uno dei partecipanti, Ugo Riccarelli, scomparso il 21 Luglio. Al grande cordoglio per la perdita, si sono uniti i fondatori e il presidente del concorso Piero Luxardo, che hanno dichiarato: “Con Riccarelli scompare una significativa figura del panorama letterario italiano, uno scrittore appassionato di storie, sentimenti ed umanità.”

  Questo triste evento, ha provocato una valanga di dubbi all’interno del concorso perché non si riusciva a stabilire se il suo libro era da considerarsi escluso o ancora in gara.       Infatti, a questo proposito, visto che è la prima volta nella storia del concorso che uno dei candidati muore prima della proclamazione del premio, la giuria del Campiello ha convocato una riunione straordinaria, per vagliare le regole del concorso e prendere una decisione in merito. Come già sappiamo, la decisione presa dalla Fondazione Il Campiello e il Comitato di Gestione del Premio, nella persona del suo Presidente Piero Luxardo, ha dichiarato che l’opera dello scrittore, è finalista insieme alle altre e come da regolamento continua a concorre per la vittoria finale del Premio.
  Questo concorso non tralascia neanche i giovani scrittori, nel senso letterale della parola perché coinvolge i ragazzi tra di 15 e i 22 anni, che possono concorrere al “Campiello Giovani”, che anche quest’anno presenta i suoi cinque finalisti che sono: Ilaria Catani, Valentina Giuliano, Alberto Vignati, Paola Vivian e Alberto Zanella
  La Cerimonia di premiazione di questa 51^ edizione, si svolgerà sabato 7 settembre al Teatro la Fenice di Venezia, e per la prima volta, verrà trasmessa in diretta su Rai 5, e in differita su Rai 3.
CAMPIELLO DUCALE
  Desidero ricordare anche il bellissimo evento che questo concorso sta realizzando a Palazzo Ducale in collaborazione con i Musei Civici di Venezia, dove questo giovedì 5 settembre alle ore 19:30, si darà il via alla prima edizione di questo incontro a cui parteciperanno i giovani finalisti del concorso che nelle varie sale del Palazzo leggeranno le loro opere.. Un modo significativo per promuovere la Cultura e diffondere il patrimonio artistico e letterario del nostro Paese soprattutto tra i giovani.