La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

martedì 4 giugno 2013

Agenda letteraria, Pierre Louÿs


 Agenda letteraria

 Ciao carissimi amici de La bacheca dei libri, eccomi qui per il nostro momento all’autore, oggi ricordiamo il poeta e scrittore francese Pierre Louÿs,
  Cominciò a scrivere alcuni testi e ad interessarsi al movimento letterario del Parnaso, di cui frequentò i maggiori esponenti, tra cui Leconte de Lisle e José Maria de Hérédia (con la cui figlia più giovane si sposerà, mentre diverrà l'amante della più anziana, Marie, moglie di Henri de Régnier). In seguito frequentò ambienti simbolisti e conobbe Oscar Wilde. Nel 1891 fondò la rivista letteraria La conque, che pubblicò opere di artisti parnassiani e simbolisti; maestri come Mallarmé, Moréas, lo stesso Leconte de Lisle o il più famoso Verlaine, insieme ad altri giovani poeti in quel momento sconosciuti come Valéry, Gide o lo stesso Louis.La sua prima raccolta, apparsa nel 1893, fu seguita l'anno successivo dal suo lavoro più conosciuto, Les Chansons de Bilitis, classico esempio di mistificazione letteraria in quanto l'autore fece passare questi poemi per una semplice traduzione di opere di una poetessa greca contemporanea a Saffo, Bilitis appunto. Questa sua seconda raccolta di brevi poemi in prosa poetica è segnata dalle influenze del Parnaso ellenicizzante e del simbolismo con un profondo gusto sensuale, bucolico nella prima parte ma venato di elegante erotismo.
Vi lascio con Ricordo Straziante, da Le canzoni di Bilitis

  Ricordo… (e quando mai non l’ho davanti agli occhi), ricordo il modo in cui sollevava i capelli con le fragili dita, ricordo la notte che passò con la gota sul mio seno, così dolce  che la felicità mi tenne sveglia: e l’indomani aveva il segno del mio seno sul viso

News. LXVII Premio Strega

News

  Cari amici, in vista dell'evento di mercoledì 12 Giugno, voglio aggiornarvi sulle tappe del Premio, infatti, ci saranno due votazioni. La prima, che si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, dove sarà effettuato, mercoledì 12 giugno, lo spoglio dei voti dei quattrocento Amici della domenica, dei sessanta “lettori forti” e dei sedici gruppi di lettura, tra cui ci sono anche gli alunni, dal liceo “Giannone” di Benevento. L'ultima votazione e la proclamazione del vincitore avverranno, giovedì 4 luglio, nella splendida cornice del Ninfeo di Villa Giulia a Roma.

Ecco i dodici libri presentati a Benevento:

1. Apnea (Fandango) di Lorenzo Amurri
Presentato da Clara Sereni e Sandro Veronesi

2. El especialista de Barcelona (Dalai editore) di Aldo Busi
Presentato da Alessandro Barbero e Stefano Bartezzaghi

3. Romanzo irresistibile della mia vita vera (Marsilio) di Gaetano Cappelli
Presentato da Gian Arturo Ferrari e Marina Valensise

4. Cate, io (Fazi) di Matteo Cellini
Presentato da Filippo La Porta e Paola Mastrocola

5. Sofia si veste sempre di nero (minimum fax) di Paolo Cognetti
Presentato da Diego De Silva e Lorenzo Pavolini

6. Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo
Presentato da Gad Lerner e Rosetta Loy

7. Il cielo è dei potenti (e/o) di Alessandra Fiori
Presentato da Giovanna Botteri e Paolo Sorrentino

8. Atti mancati (Voland) di Matteo Marchesini
Presentato da Massimo Onofri e Silvia Ronchey

9. Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto
Presentato da Gianluigi Beccaria e Eva Cantarella

10. Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri
Presentato da Alberto Asor Rosa e Salvatore S. Nigro

11. Resistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti
Presentato da Alessandro Piperno e Domenico Starnone

12. Nessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco
Presentato da Valeria Parrella e Aurelio Picca

Fantasy…amo


Fantasy…amo

  Ciao a tutti Amici de La bacheca dei libri, ed ora Fantasy…amo. In questa rubrica, voglio presentarvi 2 libri per gli appassionati del genere Urban Fantasy:
Editore  Mondadori 
Collana Chrysalide
Formato Rilegato 
Pubblicato  01/04/2013
Pagine  270
   Garden di Emma Romero, il libro è uscito il 2 Aprile, presentato tra le novità della collana Chrysalide della Mondadori, per gli appassionati di questo genere tra il fantastico con quel tocco di leggenda metropolitana, che mette un poco di pepe a questo gusto letterario, in stile twiligth. “La visione del futuro è consolatoria, aiuta a vedere il presente sotto una luce nuova” , così l’autrice del romanzo fantasy “Garden” ha scelto lo pseudonimo di Emma Romero, e motiva la scelta del genere distopico per il suo libro d’esordio. La storia, ambientata in Italia, nel Rinascimento del futuro, vede protagonista Maite, ragazzina sedicenne che combatte per raggiungere il suo sogno. Il suo linguaggio scorrevole rende la lettura piacevole, alcune recensioni su questo romanzo tutto italiano, non sono proprio favorevoli, l'essere “distopico”  di questo romanzo non è stato molto apprezzato, forse perché ambientato in una fantasiosa Italia, formata da Signorie sottomessa tra eletti ed esclusi, di cui fa parte la protagonista. Questo mondo creato in una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista, lascia forse un po’ di amaro in bocca, perché non è quello che ci si aspetta, usare un mondo reale per idealizzare una società di questo tipo non è proprio il massimo, ma questo potrebbe segnare anche un punto a favore di questo romanzo perché dopo la sorpresa iniziale potremmo scoprire il risvolto della medaglia per così dire e ritrovarci coinvolti in una storia appassionata dove si apre una lotta per la libertà e l’amicizia, che ci travolgerà insieme a Maite. La nostra scrittrice spiega in una intervista su Libreriamo, i motivi della sua scelta tematica e dice che: La visione apocalittica del futuro è consolatoria, aiuta a vedere il presente sotto una luce nuova, e al tempo stesso, costringe a riflettere su alcuni aspetti molto concreti della vita, ma in modo diverso da un romanzo realistico. Leggendo queste storie, i ragazzi ritrovano se stessi, le piccole lotte e costrizioni che devono affrontare ogni giorno, con i compagni di scuola, con i genitori, con i professori... In realtà penso che questi libri piacciano tanto sia ai ragazzi che ai lettori più adulti, leggere un distopico è come sentirsi nel quadro di Escher in cui un uomo osserva una palla di cristallo, nella quale vede un altro uomo identico a lui che sta guardando nella palla di cristallo.
  Descrizione
  Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L'unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire...
  L’altro romanzo che vorrei presentarvi è Senza fine di Kiersten White, un’ autrice americana, che con la sua trilogia, di cui questo romanzo è la conclusione, è entrata nella classifica dei bestseller del New York Times.                                                                                 
  La trama, su cui è costruita questa trilogia, contiene gli ingredienti giusti per creare una storia veramente fantastica. La protagonista si chiama Evie, ha sedici anni e possiede il dono di vedere i mostri ed è un agente del Centro Internazionale del Contenimento del Paranormale, la sua migliore amica risulta essere una sirena, il suo ex fidanzato una fata dei boschi, ed ha una cotta per un aitante mutaforma. Considerando che Evie sogna una vita normale, questa trilogia contiene tutti gli ingredienti per un cocktail esplosivo.
Descrizione
Nonostante gli innumerevoli tentativi di vivere come una ragazza normale, Evie non riesce proprio a stare lontana dai guai: per lei è impossibile liberarsi del suo dono (vedere i mostri!) e del suo passato decisamente fuori dal comune. Non le resta che continuare il suo lavoro all'Agenzia per il Contenimento del Paranormale, dove è in carica un nuovo direttore. Ma stanno accadendo strane cose intorno a Evie, preoccupanti eventi che travolgono non solo il mondo fatato, ma che si ripercuotono pericolosamente anche su quello degli umani. Ci sono voci sempre più insistenti fra le creature sovrannaturali che indicano proprio Evie come la prescelta per salvare il loro universo dalla distruzione. E tempo di affilare le armi, o meglio, per la nostra frizzante e improbabile eroina, è tempo di ricaricare l'inseparabile taser rosa-confetto e affrontare il suo destino. Del resto lei è "troppo speciale per essere normale".
Dettagli
Editore  Giunti Editore 
Collana Y
Formato Rilegato 
Pubblicato  28/05/2013
Pagine  432
Traduttore S. Reggiani
   Vi lascio i contatti di questa strepitosa scrittrice, alla prossima puntata di Fantasy…amo
Kiersten White website: http://kierstenwhite.com/
Kiersten White twitter: http://www.twitter.com/kierstenwhite

Incontriamo … Andrea Camilleri (Parte 1)



Incontriamo … 


 Ciao a tutti cari amici, benvenuti a Incontriamo ..., con questa rubrica andremo a incontrare uno scrittore molto apprezzato dal pubblico non solo per i suoi libri ma anche per i film ispirati ai suoi romanzi. Questo scrittore ha avuto molto successo anche al Salone del libro, e uno dei suoi libri, si trova al 2° posto della nostra classifica dei più venduti del mese di Maggio, come avrete capito, mi riferisco a Andrea Camilleri
Ma chi è veramente Andrea Camilleri e il commissario Montalbano?
  Oggi voglio far conoscere sotto una veste diversa il grande scrittore che ha dato voce e volto, confermando orgogliosamente la sua appartenenza a una delle regioni più belle d’Italia, la Sicilia. Curioseremo nei retroscena della sua vita, e nella produzione cinematografica della serie Montalbano con Zingaretti, vedremo come è nato il personaggio Montalbano, ma anche i pro e i contro rivoltagli dalla critica letteraria.
  Andrea Camilleri ha scritto moltissimi libri, infatti aveva iniziato a scrivere, come lui stesso racconta, già a venti anni quando veniva pubblicato in un’antologia di poeti scelti da Ungaretti, inoltre scriveva raccontini  che gli venivano pubblicati su “L’Italia socialista” e “L’ora di Palermo”, precisando di scrivere in italiano. Ma come è arrivato a scrivere di Montalbano? Ma soprattutto come è riuscito a trovare quello stile, quel modo di scrivere che lo ha reso unico?
Prima di arrivare a Montalbano non aveva avuto molto successo, anche perché il suo uso del dialetto faceva storcere il naso a molti, questo perché come sappiamo uno scritto pieno di dialetto è molto limitativo per chi non conosce il gergo e fare opera di interpretazione mentre si legge, e un po’ come tradurre una versione di latino o greco senza vocabolario.
 Il suo stile, come ci racconta sul suo sito parlando del linguaggio, non è un vero dialetto siciliano, ma un dialetto contadino. Quindi mi chiedo: ma come mai un dialetto contadino, da dove è arrivata la folgorante idea?
  Il nostro autore dice che immette il linguaggio contadino all’interno del suo linguaggio esattamente come aveva fatto Pirandello quando tradusse Il Ciclope di Euripide in dialetto siciliano, utilizzando così due livelli di dialetto, ottenendo ad esempio: "Scussate, non vorrei distrubbare ma...".    Questa operazione pirandelliana, Camilleri, la definisce strepitosa, infatti è così che Catarella si è trovato a fare il militare a Cuneo.

Svelato così il mistero sull’utilizzo di questo italiano un po’ sgrammaticato mischiato a queste forme non proprio dialettali, adesso ci chiediamo.
Ma come è riuscito Andrea Camilleri a trovare una voce tutta sua?
  Il nostro scrittore racconta di averla trovata per caso, mentre raccontava al padre un fatto buffo accaduto in uno studio televisivo e il suo papà aveva riso così tanto che quando era arrivata sua madre aveva cercato di narrarle il fatto, ma dato che sembrava una barzelletta raccontata male, disse al figlio: "Raccontagliela tu, perché tu gliela racconti meglio di me"; e allora il nostro scrittore rispondeva: "In che senso gliela racconto meglio?". A questo punto, analizzando il suo discorso, si rese conto di usare l’italiano e il dialetto per dare colore alla battuta, questa considerazione è stata fulminate, Andrea aveva trovato la sua voce.
 Ma come mai il libri di Camilleri sono quasi tutti ambientati in Sicilia?
  La risposta è semplice, perché il nostro autore racconta di non poter parlare di un posto o di persone che non conosce perché non riesce a comprendere neanche il modo di pensare della gente, cosa fondamentale per riuscire a creare un personaggio, oserei dire. Infatti il nostro afferma che: La Sicilia per me è il villaggio di Tolstoj, quando Tolstoj diceva: "Descrivi bene bene il tuo villaggio e avrai descritto il mondo".

Come è nato, il mitico Montalbano e perché un giallo?
  Camilleri dice: Ricordavo che Sciascia aveva scritto: "Il romanzo giallo in fondo è la migliore gabbia dentro alla quale uno scrittore possa mettersi, perché ci sono delle regole, per esempio che non puoi barare sul rapporto logico, temporale, spaziale del racconto". Sicché mi sono provato a scrivere un romanzo giallo - La forma dell'acqua - come una sorta di pensum, di compito che mi ero dato, perché avevo tra le mani Il birraio di Preston del quale non riuscivo a calibrare la struttura.
  Sembra proprio che il beneamato Montalbano sia stato molto duro. Ma come è riuscito a togliersi dai guai il papà di: Montalbano sono?
  Ci racconta che è stata la lettura di un romanzo di Vazquez Montálban, Il pianista - che non ha nulla a che fare con i suoi Pepe Carvalho – che gli aveva suggerito una strada possibile per strutturare Il birraio di Preston, grato a questo autore spagnolo, decise di chiamare il commissario, del quale stava scrivendo la prima avventura, Montalbano, che è anche un cognome siciliano diffusissimo. Così come dice Camilleri: pigliavo due piccioni con una fava: pagavo un certo debito a Montálban e nello stesso tempo davo un nome siciliano preciso a questo commissario.
   

   Quando la Forma dell'acqua venne pubblicato, ebbe successo, però il nostro racconta che non voleva continuare con Montalbano. Ma, Camilleri, racconta che: questo personaggio non era risolto dentro di me: abituato come sono stato per trent'anni e passa al teatro, io ho bisogno di un personaggio a tutto tondo, qualcuno che possa poi incarnarsi in un attore, come ce lo si immagina quando si legge un copione teatrale e a poco a poco il personaggio si "alza" dalla pagina, comincia ad avere un aspetto fisico preciso, i suoi tic, la sua psicologia. Questo personaggio era ancora troppo una funzione, la funzione di colui che risolve un caso. Così racconta come nasce il secondo libro, Un cane di terracotta. A questo punto ci fu veramente un grosso successo. Montalbano cominciò a essere una sorta di apripista per gli altri romanzi storici, se li portò dietro ed è cominciata la situazione a volte imbarazzante, perché Montalbano è un serial killer di eventuali altri personaggi. È invadente: mentre stai pensando a un'altra cosa, arriva e dice "tu devi scrivere solo di me".


Bene cari amici della bacheca per questa prima puntata su Andrea Camilleri è tutto, vi aspetto ancora per parlarvi dei retroscena dei film del mitico Commissario di Vigata, della vita del nostro beneamato e di tante altre curiosità.