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Novità e successi della NORD Editore

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Novità e successi della Dunwich Edizioni

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I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

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martedì 18 febbraio 2014

Recensione per Alis Grave Nil di Barbara Schaer - "L’unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo. Quello che ti spezza il fiato. Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze. Quello che ti dà la forza per affrontarli. Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare. Nulla è pesante per chi ha le ali. "


  Benvenuti tra le mie pagine...

Bene miei cari lettori, finalmente!!! Ho messo un po’ di ordine tra le mie letture, quindi ecco a voi la mia recensione su un libro scoperto per caso e che ho iniziato a leggere per pura curiosità.  La cosa che mi stupisce è che l’ho letto praticamente in un soffio, e quando ho raggiunto la fine, ho provato la classica sensazione di vuoto e tristezza che prova ogni povero lettore alla conclusione di un bel romanzo. E mi sono detta: “Uffa! È finito e ora... Beh! ora... devo scoprire chi è questo scrittore e magari vado a leggere qualche altro suo libro.” Così, ho scoperto questa giovane autrice Self Publishing e sono andata a caccia di informazioni su di lei, per poi passare a leggere il suo secondo fenomenale romanzo, di cui ho concluso voracemente la lettura. L’autrice di cui parlo è Barbara Schaer abbastanza nota tra i blog letterari, per cui ha rilasciato varie interviste, infatti, come poteva passare inosservata vista la sua bravura.
Il libro di cui vi propongo la recensione è il suo primo romanzo dal titolo Alis Grave Nil.
Sinossi:   Sara è pronta per un altro giorno della sua solita vita. La scuola, i dispetti della sorella Reb, le malignità delle vecchie amiche e la certezza di non contare granché. E' sicura che l'amore non faccia per lei e che le favole siano solo invenzioni per sognatrici. Ma proprio quel giorno, in un incontro tutt'altro che casuale, conosce Eric. Bellissimo e misterioso, protettivo e minaccioso, Sara intuisce che Eric è decisamente più che un ragazzo normale, ma quello che proprio non può immaginare è che la loro storia sia cominciata molto prima di incontrarsi e che le parole latine tatuate sul suo braccio nascondano un inquietante segreto... Senza curarsi di quanto il principe si confonda pericolosamente con il cacciatore, Sara dovrà lottare con tutta se stessa per opporsi alle forze oscure che minacciano di separarli per sempre e far vivere l'amore da fiaba che ha sempre desiderato.
Recensione
La scelta di un titolo in latino è stata la scintilla che ha innescato la mia curiosità, anche se la trama, a primo impatto, può sembrare lo stereotipo di tutte le dozzinali storie che continuano a riempire gli scaffali delle nostre librerie alla sezione, Urban fantasy. No, i protagonisti, non sono vampiri o bestie notturne, ma come si può intravedere dalla traduzione del titolo “Nulla è pesante per chi ha le ali”, i protagonisti, come la lingua usata per definire questo romanzo, sono esseri antichi e immortali gli ANGELI.
Perché, nulla è pesante per chi ha le ali? Bella domanda, e la risposta è possibile trovarla solo leggendo tra le sue pagine. 

Ho trovato Alis Grave Nil, una lettura piacevole, abbastanza scorrevole, nonostante sia un libro d’esordio in Self Publishing. Questa giovane autrice, con il tema scelto, forse ha deciso di scegliere un terreno sicuro per giocare la sua prima mossa nel mondo letterario, ma il suo talento traspare proprio perché è riuscita a sorvolare sulle copiose narrazioni che trattano il tema, regalandoci qualcosa di nuovo e inaspettato, che mi ha trattenuto fino all’ultima pagina, non parlo solo della grande organizzazione di angeli caduti, rappresentata dal nome latino ma, della particolare costruzione dei personaggi, dove anche chi ha un ruolo secondario gioca un ruolo determinante all’interno del romanzo, come ad esempio Reb, la sorella di Sara. Bravissima attrice, che secondo il mio giudizio, si è meritata l’Oscar come migliore attrice non protagonista.
Ma perché penso questo? Semplice, perché la nostra protagonista Sara, non avrebbe quelle caratteristiche che la determinano se non ci fosse stata la presenza dominante di Reb. Sono un esempio i suoi sensi di colpa per la morte dei genitori, il suo aspetto dimesso frutto del suo senso d’inferiorità rispetto alla sorella, il risentimento verso la sorella che l’ha privata del primo amore. Anche se le situazioni rendono Sara una piccola Cenerentola, maltrattata dalla sorella malvagia, io onestamente non mi fermerei a considerare Reb solo con questa veste, perché la forza e la determinazione delle scelte di Sara, sono stabilite anche dal profondo legame che unisce le due sorelle.
A questo proposito,  consideriamo quando Sara era in ospedale, il suo pensiero nel bene o nel male è stato per Reb ....  Quando si dispera per il suo amore perduto...  Quando sono morti i genitori...   Quando è fuggita....  Quando affronta Fabio...  in tutte queste occasioni, le sue scelte sono state compiute perché nella sua mente c’era sua sorella, ma, la cosa diventa evidente quando la chiama al telefono prima di essere rapita...  – Mi mordicchiai il pollice, indecisa, ma alla fine alzai il ricevitore con uno strattone e composi il numero. Il numero di Reb... “Okay, be’... ti sembrerà strano, ma volevo salutarti.” Già, volevo salutarla. Ero sincera, dopotutto. “Salutarti... e dirti alcune cose”... Inspirai. “Che mi dispiace. Mi dispiace per mamma e papà. Per come è andata, voglio dire. Non so se sia stata davvero colpa mia, comunque mi dispiace che fossero con me quel giorno e non con te,” Ancora silenzio. “E... volevo dirti che in quel momento, poco prima dell’incidente, stavano parlando di te.” ... “Ti volevano bene, Reb. Te ne volevano tanto quanto a me. Solo che io ero più facile da gestire, quindi litigavamo meno.” Strinsi forte il cavo nel palmo della mia mano. “E anche io te ne voglio. Mi dispiace per tutto quello che è successo. Mi dispiace... tantissimo.”...
Un’altra cosa che lo distingue dagli altri stereotipi è la temibile battaglia tra nemiche/amiche, all’interno del gruppo inseparabile di Reb, che anche se si detestano continuano a restare unite per puro vicendevole dispetto. Questo interessante gruppetto è formato da Reb, Pi, Cri, Fede e Lilli ovvero Rebecca; Paola; Cristina; Federica; Lilli; che influiscono in modo preponderante sul personaggio di Sara, per intenderci, Pi (Paola), diventa la cosiddetta fata madrina di Sara, ma perché? Certo non per amicizia o affetto, ma per vendicarsi e fare dispetto a Reb. - Mi strizzo l’occhio. “Ma stasera sarò per te come la fata madrina per Cenerentola.”... “Niente ma, Sara! Hai subito le angherie di tua sorella per troppo tempo, è il momento di prenderti qualche piccola rivincita” ... Pi mi aveva trascinato con lei nonostante quel piccolo raduno fosse organizzato esclusivamente per le damigelle, ufficialmente per non lasciarmi da sola, ufficiosamente per far saltare i nervi a Reb, ennesimo espediente organizzato appositamente per ferirmi, e mi ero dovuta adeguare...
Incredibile  come questi machiavellici sotterfugi, muovono i fili dei personaggi, determinando le scene fondamentali del romanzo. Questo, ci fa capire la destrezza della nostra autrice, che non potendo alterare la personalità dei protagonisti, perché altrimenti intaccherebbe la base di questo genere di narrazione, cerca di dare colore alla trama, mettendo in questi dettagli il suo vero io narrativo, infatti mi sono concentrata su di loro proprio perché secondo me, è qui, che possiamo trovare la vera Barbara Schaer.
I protagonisti, Sara e Eric, sono esattamente come devono essere lei l’umana da proteggere e da amare, la piccola Cenerentola di questa fiaba, mentre Eric è l’angelo che cade per amore, il cavaliere dalla scintillante armatura, forte e bellissimo, pronto a morire per la sua bella.
Ma, attenzione!... non tutto è come sembra, la costruzione dei personaggi è questa, ma cosa riflette realmente lo specchio della loro anima? Sara, sembra la debole umana da proteggere, la piccola sorella maltrattata, ma ciò che riflette lo specchio è il volto di una donna determinata, pronta a tutto per proteggere ciò che ama, e per questo che scappa sapendo che verrà catturata, resiste tenacemente alla tortura indiretta che le viene imposta e affronta il suo destino a testa alta, senza dimenticare la sorella, da cui subisce volontariamente le sue “angherie”, questo, perché si sente responsabile della sua sofferenza e solitudine. E cosa dire di Eric, il prode angelo, il bellissimo cavaliere, l’unico fra i suoi simili a possedere la piena potenza dei suoi poteri. Però, anche il suo riflesso interiore è molto diverso. Lui in realtà, non è poi così forte come sembra, tutta la storia rivela la sua profonda debolezza,  che risiede nell’insicurezza delle sue azioni e nella grande paura di amare in modo incondizionato e per questo che è facilmente manovrato dai suoi nemici. Infatti è Sara a spingerlo al bordo del dirupo e a costringerlo a prendere coscienza dei suoi sentimenti. Ecco come l’essere più forte diventa debole e il debole diventa forte, è qui, in tutto questo che io, come lettrice ho trovato la vera Barbara, una scrittrice piena di talento che è riuscita a celare in una deliziosa storia dozzinale, il suo vero io narrativo e la sua predilezione a creare personaggi femminili forti e determinati, che nonostante la fragilità del loro guscio, sono duri come il diamante e così, ha scritto qualcosa che è di per sé unico. ALIS GRAVE NIL.
Concludendo, penso che troverei interessante uno spin off, sulla storia di Noah e Selene; un seguito... onestamente come lettrice, io preferirei questa conclusione, per evitare quello che purtroppo molti scrittori tendono a fare, forzare, stiracchiare una storia all’inverosimile, quando in realtà sarebbe meglio mettere la parola FINE, e lasciare il lettore con quella bella sensazione di... Peccato... è finito.
Il mio voto è Bello, quattro rose. Abbastanza scorrevole e intrattenente, anche se non è perfetto (ma la perfezione si sa, non esiste), lo consiglio a chi ama leggere senza troppo impegno, una piacevolissima storia Urban fantasy con protagonisti gli angeli caduti.
Bello
Sorpresa, ecco a voi il book trailer realizzato da 
"la bacheca dei libri"

Il personaggio misterioso dell'intervista è.... Barbara Schaer


   Benvenuti tra le mie pagine...
   
   Miei carissimi lettori e viandanti sperduti. 
Finalmente! ci siamo, l’autore misterioso che con grande soddisfazione ho l’immenso piacere di ospitare tra le mie pagine è la nota scrittrice del web Barbara Schaer, che nonostante le numerose interviste accordate, ha gentilmente accettato di rilasciarne una anche per VOI,  lettori de la bacheca dei libri. Come molti sapranno, questa giovane scrittrice, ha già pubblicato in self Publishing due romanzi: Alis Grave Nil e Onislayer, di cui tra poco rilascerò la mia recensione, ma intanto concentriamoci sulla meravigliosa voce della nostra ospite e accogliamola con un caloroso applauso

                                      
Intervista
Ciao Barbara,  benvenuta tra le mie pagine...   GRAZIE infinite per la tua disponibilità, pazienza e per farci sapere qualcosa in più su di te e sui tuoi bellissimi romanzi.

  • Alis Grave Nil e Onislayer, due romanzi diversissimi, sia per lo stile, che per il contenuto, ma entrambi Urban fantasy. Sembra che tu abbia trovato il tuo genere letterario, ma sei ancora alla ricerca del tuo vero stile di scrittura, pensi di averlo trovato o stai ancora valutando?
Grazie a te Mirella per la tua disponibilità, sono molto felice di essere qui con voi :)
L'urban fantasy è un genere che adoro, mi diverto molto a scrivere storie di questo tipo e credo mi aiuti a esprimermi al meglio delle mie possibilità. Per quanto riguarda lo stile non saprei, sicuramente c'è stata una crescita tra il primo e il secondo romanzo, ma credo che essendo due storie molto diverse necessitassero per forza di cose stili altrettanto diversi. Probabilmente non avrò mai un mio stile di scrittura, ma lo adatterò di volta in volta alla trama e al pubblico per cui è pensata
  •  Con la loro pubblicazione, anche se al momento solo self Publishing, consideri la scrittura solo un hobby o stai valutando seriamente di farne il tuo vero lavoro?
Magari poterne fare il mio lavoro! :) Sarebbe un sogno che si realizza... ma, per adesso, è ancora semplicemente un hobby che svolgo con tutto l'impegno e le energie che mi restano a fine giornata :).
  • Con Alis Grave Nil, ti sei basata su un pubblico più giovane, scegliendo come protagonisti gli ANGELI caduti, che in quel periodo (2012) erano il tormentone del momento;  con Onislayer, cambia il tuo pubblico, lo stile di scrittura, la costruzione dei personaggi, ma soprattutto non segui nessuna passione del momento, crei letteralmente qualcosa di nuovo. Ora mi chiedo, con tua prima scelta hai cercato di trovare una base sicura di lettori, perché non ti sentivi ancora pronta a lasciarti andare al tuo vero io narrativo, creando qualcosa di nuovo e incerto o eri solo attratta dai popolari personaggi alati?
Non è stata una scelta ragionata, ho seguito il cuore :). Nel 2012 c'era la storia di Eric e Sara a farlo battere, Jin e Asami sono arrivati dopo. Non credo di aver costruito Alis Grave Nil sulla base di un'attrazione verso gli angeli, o di un calcolo relativo alla loro popolarità, diciamo che avevo in mente come doveva essere Eric, quali fossero le sue motivazioni, i suoi obiettivi, e pensarlo come un angelo caduto è stata la naturale evoluzione di queste considerazioni. Anche per quanto riguarda i lettori che hanno apprezzato i miei romanzi (e già che ci sono approfitto per ringraziarli tutti dal profondo del cuore! :) ) non c'è stata nessuna operazione “commerciale” da parte mia, anche perché credo che pochi di loro li abbiano letti entrambi. Infatti sono storie decisamente diverse e dedicate a lettori diversissimi fra loro.
  • Nonostante i protagonisti (angeli caduti) scelti sono dozzinali, con il tuo primo romanzo, sei riuscita a distinguerti, creando qualcosa di nuovo, che ancora non ho ritrovato in nessun altra storia, parlo della setta Alis Grave Nil, come è nata l’idea di questo gruppo di angeli e di questa frase latina?
Alis Grave Nil è una frase con un significato per me davvero bellissimo, e credo che all'inizio mi piacesse semplicemente l'idea di un angelo con questo tatuaggio sul braccio, in modo da giocare sia sul significato fisico in sé (le ali di un angelo), sia su quello più morale. Da questa immagine che avevo davanti agli occhi è nato il resto, quindi una setta di angeli tutti tatuati allo stesso modo che lottasse per la propria sopravvivenza in attesa dell'Apocalisse e del giudizio universale.
  • Reb, la sorella di Sara, anche se non è il personaggio principale, secondo me, si è guadagnata l’Oscar come miglior attrice non protagonista, perché direttamente o indirettamente muove i fili decisionali di Sara, che non sarebbe quello che è se non ci fosse stata lei. Quindi ti chiedo, perché è nata Reb, rappresenta lo Yin e yang di Sara come Alex-Asami o è qualcos’altro?
In ogni storia esiste un antagonista al personaggio principale, qualcuno che gli dia del filo da torcere oltre ai veri nemici che è costretto ad affrontare. Per la dolce Sara, un po' introversa, un po' insicura, ma comunque forte e combattiva, ho pensato che una sorella “cattiva”, arrabbiata con lei per la morte dei genitori, fosse l'antagonista perfetta. Più che esprimere il concetto dello yin e dello yang credo che la loro coppia incarni l'espressione di un rapporto familiare difficile che smuove la trama del romanzo e la crescita dei protagonisti.
Alex-Asami, invece, sono le due facce della stessa medaglia, il passato e il presente dello stesso personaggio, i due lati di un carattere che è stato fortemente messo alla prova e che ha trovato il modo di sopravvivere inventandosi un'altra identità, nuova e diversa.
  • Inevitabilmente, tutti i personaggi, sono legati da un filo invisibile che li unisce ai loro creatori.  Considerando le coppie Eric & Sara e Asami & Jin, qual è il filo invisibile che li lega tra loro e poi a te?
Adoro le storie d'amore, specialmente quelle tormentate e profonde, che fino all'ultimo sono costrette a superare ostacoli che ti spezzano il cuore, quindi credo che questo sia il punto fondamentale che mi lega sia ad Eric&Sara, sia ad Asami&Jin, e le due coppie fra loro.
Sicuramente, poi, tutti e quattro i personaggi si portano dentro qualcosa di me. Abbiamo tutti centinaia di sfacettature che emergono se stimolate al momento giusto e nel modo giusto, e credo di aver usato questi diversi lati del mio carattere, immedesimandomi nelle varie situazioni raccontate nei romanzi, per creare sia le protagoniste femminili che i protagonisti maschili. Credo che il filo di cui parli sia proprio questo :).

  • Come lettrice, ho trovato Asami un personaggio molto interessante, più complesso e dalle sfaccettature varie e molto particolari, rispetto a Sara, una figura affilata come la lama di una katana, ma, anche la lama della katana si può spezzare se colpita nel punto giusto. Ma, com’è realmente Asami, con quali basi hai costruito questa protagonista così prorompente e carismatica?
Come ti ho anticipato nella domanda precedente credo di aver attinto alla parte un po' più mascolina e selvaggia di me. E ho liberato la fantasia.
Scrivere di Asami/Alex è stata una vera e propria liberazione, perché si trattava di un personaggio privo di schemi o impostazioni, che poteva comportarsi e parlare in ogni momento nel modo meno convenzionale possibile, combattendo strenuamente e con coraggio contro se stessa e contro le avversità. L'ho adorata e l'adoro tutt'ora, è divertentissimo immedesimarmi in lei :).
  • Onislayer nel suo complesso, mi ricorda molto lo stile combattivo dei film del regista nipponico Kinji Fukasaku, l’ambientazione quella di Kill Bill, mentre Asami, il personaggio interpretato da Uma Thurman. In questo romanzo, c’è qualche piccolo riflesso di questo scenario e della combattiva donna con la katana in mano o c’è qualche altra musa ispiratrice?
In generale ti direi di sì :). Credo che leggere e guardare film siano sempre un'ottima fonte d'ispirazione e di insegnamento. Diciamo che, per esempio, il combattimento nel giardino giapponese alla fine di Kill Bill vol.1, fra Uma Thurman e Lucy Liu,  ha lasciato un'impronta indelebile nel mio immaginario :). Ma non c'è nessuna relazione fra i personaggi di questo film e i protagonisti di Onislayer.
  • Se dovessi definire i tuoi romanzi con una canzone in particolare, (una per ogni romanzo) quale sceglieresti?
Per Onislayer direi che sia per il testo che per l'arrangiamento sia adattissima 
          “Through The Fire And The Flames” dei Dragonforce.
Per Alis Grave Nil 
Nothing Else Matters” dei Metallica.
  • Dato che io considero i libri la parte più profonda di uno scrittore, ti chiedo gentilmente di lasciarci un passo, che tu ritieni particolarmente significativo dei tuoi due romanzi?
Per Alis Grave Nil:
L’unico amore possibile è quello vero, quello potente, quello profondo. Quello che ti spezza il fiato. Quello che ti fa dimenticare problemi e differenze. Quello che ti dà la forza per affrontarli. Quello che ti fa ammettere che sì, nulla è pesante per chi sa amare. Nulla è pesante per chi ha le ali.
Per Onislayer:
E se vuoi sapere perché provo quello che provo non so risponderti, non ho motivi che ti possano convincere che quello che ti dico è vero. Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente. Potrei dirti che mi completi, che senza di te mi manca qualcosa, ma non renderebbe l’idea. Ti amo perché devo, perché non ho alternative, non ne ho mai avute, e senza di te mi manca tutto. Mi manca la mia vita, perché la mia vita sei tu.
  • Prima di salutarci, spero potrai soddisfare una piccola curiosità per nostri lettori e i tuoi fan. Ho letto nelle varie interviste che hai rilasciato, che ci sarà un seguito per entrambi i tuoi romanzi, cosa dobbiamo aspettarci, uno spin-off  o un vero volume due?
Un vero volume due :). Anche se ho accarezzato l'idea di uno spin-off su Selena e Noah. Chissà, magari in futuro :)
                                              ~~~~~~~~~
Ok miei cari lettori e viandanti sperduti tra le mie pagine, nonostante ci sono ancora tantissime domande che mi piacerebbe fare a questa talentuosa scrittrice, a malincuore è giunto il momento di  salutarla. Quindi GRAZIE di cuore Barbara per la tua pazienza, il tuo tempo,  per aver accettato di rispondere alle mie curiosità e per averci parlato dei tuoi preziosi libri, sono sicura che adesso chi ancora non ha letto le tue opere, provvederà al più presto, perché la curiosità è una fedele amica della lettura.  A questo proposito vi ricordo che i libri di Barbara Schaer, sono disponibili su Amazon ai link sottostanti a un prezzo davvero modico e che presto, sarà a disposizione anche la copia cartacea di Onislayer.

Barbara Schaer la potete trovare su...  http://barbaraschaer.blogspot.it/
Restate in zona, perché tra pochissimo ci saranno le mie recensioni su Alis Grave Nil e Onislayer, accompagnati da una piccola sorpresa. Cosa sarà? Hi... hi... hi...