mercoledì 28 agosto 2013

Se aveva accettato di imbarcarsi in quel viaggio che gli pareva senza senso, era soprattutto per Signorina, per la decisione e la forza irrazionale che lei aveva espresso quando gli aveva proposto di andarsi a cambiare i polmoni fin lassù. Quel gesto incommensurabile, incomprensibile, gli aveva ricordato certi accordi che lui riusciva a ricavare dalle tastiere, qualcosa fatto di istinto e di rabbia, di forza e di leggerezza insieme. Di paura. Di amore.

Cosa abbiamo sul comodino?
Titolo L'amore graffia il mondo
Autore Ugo Riccarelli
Editore Mondadori
Prezzo 19,00 ebook 3,99 euro
  Eccola che ritorna, la rubrica dedicata alle mie letture serali, infatti era già da un po’ che dovevo parlarvi del libro che ho finito di leggere, visto che ho già iniziato …. Lasciamo perdere e iniziamo a parlare di un bellissimo libro, perfetto, quasi come “Il dolore perfetto” ovvero “L’amore graffia il mondo”, una storia toccante come solo il grande Ugo Riccarelli poteva scriverla, infatti colgo l’occasione per ricordare questo bravo scrittore, vincitore del Premio Strega nel 2004, che si è spento questo 21 Luglio, ma i libri sono una cosa indimenticabile e così l’autore del libro che si trova finalista al Premio Campiello 2013, continua a esistere con le sue opere e con questo struggente romanzo, “L’amore che graffia il mondo” e non ci può essere un titolo più azzeccato, perché l’amore è il protagonista di questa storia e veste i panni di una donna di nome Signorina, come l’elegante e bellissima locomotiva 604 che suo padre come capostazione, si è trovato davanti quando lei è nata. È l’amore a graffiare la vita di questa donna che inizia con la sua famiglia, quando lei è nata e continua fino al giorno in cui può incontrare gli occhi di suo figlio che grazie alla forza del suo amore è nato per la seconda volta, perché il suo piccolo Ivo è nato con dei problemi ai polmoni, e solo la sua persistenza e determinazione può ottenere il pass che la porterà fino in Inghilterra per tentare quello che in Italia era impossibile un trapianto, che gli ha salvato la vita e quella di Signorina, che dopo un’infanzia vissuta con gli occhi dell’ignoranza della sua famiglia che frenava il suo grande talento, prima per gli studi e poi verso la vita che tutte le ragazze vorrebbero avere, la libertà di dire e fare, come cucire abiti e diventare una grande stilista. Ma la vita implacabile, la guerra e l’amore, continuano a graffiare il suo cuore che finalmente riesce a far cicatrizzare le ferite attraverso la rinascita del suo bambino. Questo libro è stato molto toccante, proprio come mi aspettavo da questo autore, di cui ho letto Il dolore perfetto, infatti ritornano il tema della saga famigliare, le vicende della madre e del padre della protagonista, come anche le personalità egoiste e meschine dei personaggi e naturalmente l' inconfondibile modo di scrivere del nostro Ugo Riccarelli, torinese di origine che ha fatto, quella che lui ha definito emigrazione al contrario, dal Nord verso il Sud, infatti viveva a Roma.

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