La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

martedì 19 novembre 2013

“Quando dico di approfittare della nostra libertà non voglio dire partecipare alle dimostrazioni o ai partiti politici e così via, che sono solo una parte del processo democratico, ma anche esaminare le idee, da qualunque parte provengano, per vedere come possano utilmente contribuire alla nostra vita e a quella delle società in cui viviamo”. Doris Lessing

Parliamo di...
Doris Lessing
  Doris May Tayler famosa con il nome di Doris Lessing, è morta alla veneranda età di 94 anni nella sera di questo 17 novembre. Questa scrittrice che ha ottenuto la cittadinanza britannica ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2007, con la seguente motivazione: “cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”.
Ma chi era in realtà Doris Lessing?
  Oltre alle notizie che un po’ tutti sappiamo, come che è nata in Iran, e cresciuta in Zimbabwe, per poi trasferirsi a Londra. Doris Lessing è stata una scrittrice e soprattutto una donna molto forte, determinata, sempre impegnata socialmente, si è opposta fermamente alla polita di Bush e involontariamente è stata considerata una bandiera del femminismo mondiale. Si è conquistata il Premio Nobel per la letteratura solo nel 2007, grazie sicuramente al libro che nel 1962 gli ha donato un enorme notorietà e fatto grande clamore al momento della sua comparsa nel mondo letterario. 
"Gli uomini ogni volta mettono un tale impegno, nel farti sentire una puttana, e naturalmente un impegno del tutto inconscio, ed è qui che essi vincono."
Il taccuino d'oro, racconta l'epopea intima e sociale di una giovane donna che cerca di non soccombere all'ipocrisia del suo tempo e conquistare la libertà. Doris Lessing in questo libro parla apertamente della condizione femminile, rivelando dettagli che all'epoca erano stati considerati tanto scabrosi da ritardare di oltre un decennio la pubblicazione in vari paesi d'Europa. Ecco un estratto da questo libro:
 Anna incontra l’amica Molly nell’estate del 1957, dopo una separazione...
Le due donne erano sole nella casa di Londra. “Il fatto è,” disse Anna mentre l’amica tornava dal telefono sul pianerottolo, “Il fatto è, o almeno io la vedo così, che il mondo sta andando a pezzi.” Quando l’apparecchio cominciò a squillare stava appunto domandando: “E allora, che novità ci sono?” Ora disse: “Era Richard. Sta venendo qui. Pare che oggi sia il suo giorno libero da qui alla fine del mese. O almeno così sostiene.”  “Bene. Io però non me ne vado,” disse Anna. “No, tu rimani esattamente dove sei.” ... “E probabilmente quando mi vedrà qui se ne andrà” disse Anna allegramente, ma con una punta di aggressività. ... “Donne libere,” disse Anna con una smorfia. E aggiunse con una rabbia che Molly non le conosceva e che le procurò un altro sguardo rapido e indagatore dell’amica: “Ci classificano ancora in base ai nostri rapporti con gli uomini. Anche i migliori fanno così” ... Molly disse infine, sospirando: “Libere. Sai, quando ero via ho pensato a noi ed ho deciso che siamo un tipo di donne assolutamente nuovo. Dobbiamo esserlo davvero, non credi?”  “Non c’è niente di nuovo sotto il sole” disse Anna tentando l’accento tedesco. ... C’era una perfetta comprensione fra loro e le due donne, che avevano allevato i figli senza l’aiuto di un uomo... “Il fatto è” disse Anna, “nessuna di noi due era disposta a sposarsi solo per dare un padre ai nostri figli. Così ora dobbiamo pagarne le conseguenze, quali che siano. Ma perché dovrebbero essercene?”...
 Nonostante sia stata eretta come bandiera del femminismo, questa veterana scrittrice in realtà non amava l’idea di essere considerata un’autrice femminista e lo ribadisce a una giornalista del New York Times in un’intervista del 1982: “Ciò che le femministe vorrebbero da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione, perché viene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente chiedono è che dicessi: sorelle, starò al vostro fianco nella lotta verso il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più. Veramente vogliono che si facciano affermazioni tanto semplificate sugli uomini e sulle donne? In effetti, lo vogliono davvero. Sono arrivata con grande tristezza a questa conclusione». Colsero meglio la sua vicinanza anti-ideologica alle  donne gli accademici di Svezia che la premiarono come «cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”.
 Doris Lessing, è stata una scrittrice che potremmo definire versatile per la varietà dei generi letterari in cui si è cimentata, variando da storie fantascientifiche, a romanzi e racconti legati all'Africa e soprattutto, alla propria esperienza.
Questa sua versatilità, si può distinguere in tre momenti letterari che sono stati considerati: Il comunismo (1944-1956), quando scrive in modo radicale su temi sociali, Il tema psicologico, racchiuso nel periodo che va dal 1956-1969 e il Sufismo che viene esplorato nella serie di Canopus in Argo, dove questa immortale scrittrice, attraversa una forma di ricerca interiore dello spirito e che possiamo ritrovare dentro i suoi romanzi fantascientifici, che viaggiano su
ispirazione di J.G. Ballard, seguendo lo stile di Olf Stapledon, che ha sviluppato nelle sue opere quei concetti che sono alla base della fantascienza e sono raccolti nei suoi libri fondamentali:  Infinito e Il costruttore di stelle. Secondo l’esempio di questi famosi autori che hanno contribuito allo sviluppo dei cosiddetti inner space fiction in italiano romanzi spaziali interiori, Doris Lessing inizia a scrivere romanzi di fantascienza e a questo proposito dice: "Sono molto interessata al futuro. Ho letto molta fantascienza, e penso che gli scrittori di fantascienza abbiano catturato il senso del futuro della nostra cultura".  Così la scrittrice che fino a quel momento aveva parlato nei suoi romanzi della sua Africa e delle sue idee di libertà, ha scoperto la sua nuova visione del futuro e inizia a raccontare le sue distopiche storie che sono diventate dei classici del culto spaziale. La serie Canopus in Argo, consiste in 5 romanzi e sono: Shikasta (1979); I matrimoni tra Zone di tre, quattro e cinque (1980); Gli esperimenti Siriani (1980); Il Making of del rappresentante per la Planet 8 (1982); Gli Agenti sentimentale dell'Impero Volyen (1983). In Italia i romanzi di questo ciclo sono proposti dalla Fanucci editore e hanno il titolo di: Un luogo senza tempo e Un pacifico matrimonio. In anticipazione per chi non lo sa già, la Fanucci pubblicherà a Gennaio 2014 il primo libro di questa serie fantascientifica, ancora inedito in Italia: “Shikasta” .
Luciano Minerva di Rai News 24 intervista Doris Lessing.

Novità in libreria. Arriva un nuovo twitter quello di Papa Francesco I.

Non abbiate paura...






di sognare cose grandi
Non abbiate paura... è la speciale rubrica dedicata a coloro che hanno dimostrato di non avere paura, sulla scia delle immortali parole della grande figura di Giovanni Paolo II il sommo pontefice, che è riuscito a riunire i cuori di fedeli e non. Di solito, scrivo post in questa rubrica la domenica, ma in via eccezionale, per una novità in libreria, vi parlerò di un personaggio che ha ereditato le parole, i sentimenti, la voglia di comunicare con i giovani  restando al passo con i tempi e con le tecnologie multimediali del momento e che nonostante l’importanza della sua carica dimostra un grande spirito di umiltà estendendo le sue mani a chiunque. 

Cosi il Pontefice Francesco I, con i suoi 1.316.671 follower su twitter, ha raggiunto un grande traguardo di popolarità nel mondo del mitico uccellino azzurro.
https://twitter.com/Pontifex_it/followers  
Le immortali parole Non abbiate paura... proclamate dal grande Giovanni Paolo II, sono state ereditate anche dal nuovo Pontefice Francesco I, che oggi 19 Novembre, concede alle stampe un nuovo libro, Non abbiate paura di sognare cose grandi, edito dalla Mondadori e che racchiude tutti i twitter, che ha inviato con grande successo ai suoi followers.

: Cari Follower ho saputo che siete più di 10 milioni ormai! Vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me.
                 :Cari giovani, non abbiate paura di fare passi definitivi nella vita. Abbiate fiducia, il Signore non vi lascia soli!

Mario Jose Bergoglio, dal 13 di Marzo 2013 è stato eletto Papa con tutti i vantaggi e gli oneri che questo storico titolo comporta, assumendo il nome di Francesco I, ispirandosi al Santo Francesco d’Assisi e con il motto Miserando atque eligendo [(Gesù, parla di Matteo) “lo guardò con misericordia e lo scelse”], tratto dalle parole dette in un’omelia latina da Beda il Venerabile, un santo e dottore della Chiesa; e salito al trono Pontificio, cercando nei suoi gesti e nelle sue parole di “non dimenticare i poveri”, come colui da cui ha preso il nome per la prima volta.
 Questa immagine risale al 2001, durante una visita a un ospedale di Buenos Aires, ha voluto lavare e baciare i piedi a dodici malati di AIDS, criticando l'indifferenza della società verso gli ammalati e i poveri. Mario Jose Bergoglio, ha assunto un compito e un nome molto importante che gli ricorda ogni giorno la grande importanza di chiamarsi Francesco.

Di quante preoccupazioni ci si libera quando si decide, non di essere qualcosa, bensì qualcuno. Coco Chanel

Caffè letterario
        Buongiorno!
   Amici in lettura, la bacheca dei libri è finalmente tornata per regalarvi una lettura davvero CHIC! Da gustare in compagnia del vostro caffè.
  He! He! Cari amici, tra una lettura e l’altra, mi sono concessa un romanzo che mi ha lasciato addosso una inconfondibile fragranza, il profumo di generazioni di donne, quello che ha dato inizio alla rivoluzionaria immagine della donna, forte e fragile; elegante ma determinata, quello che ha lasciato una delle icone femminili che hanno dato il via alla vera moda parigina, la mitica Gabrielle Coco Chanel, perché come dice questa donna immortale:
“ la moda passa ma lo stile resta”
Così dopo essermi divertita e fatta una cultura in fatto di scarpe, moda, buoni vini e confermato la mia gioia di essere donna, eccomi qui a proporvi una elegante e soprattutto romantica lettura, che vi farà vivere l’esperienze amorose di una donna che cerca la sua indipendenza e di trovare dopo tante delusioni il vero amore, quello che finalmente la renderà la numero uno agli occhi del suo uomo. Come l’intramontabile profumo ecco per voi il libro che sulla Via di CHANEL N°5 immortale il mito della donna più elegante della storia della moda Coco Chanel.
 “L’eleganza non consiste nel vestire un vestito nuovo”
 La protagonista di questo romanzo è Rebecca per gli amici Coco, in onore al suo modello di donna Coco Chanel. Rebecca è una donna che nonostante cerca di apparire forte e determinata in realtà è molto fragile e l’amore hai suoi trent’anni passati, continua a essere il suo tallone d’Achille. Infatti riesce a innamorarsi e a lasciarsi spezzare il cuore come ci si cambia un vestito, ma che a differenza delle sue amate scarpe scegliere l’uomo giusto risulta sempre una scelta sbagliata come un paio di scarpe troppo strette. E tra un amore e l’altro, una disfatta e l’altra, questa inguaribile romantica cerca di rialzarsi proprio come il suo mito e finalmente trova nel lavoro che detesta la sua vera passione, si perché pensate un po’ la nostra Rebecca che da organizzatrice di noiosi meeting per congressi medici a Venezia, per amore si trasferisce a Milano per diventare dopo che l’uomo che amava l’ha lasciata per un’altra, una wedding planer. Il destino le ha giocato un strano tiro, che alla fine la porta alla felicità perché: Se l’amore avesse un profumo, sarebbe Chanel N°5
E grazie al suo amato profumo e alle citazioni lasciate dalla sua donna ideale, oltre a realizzarsi con soddisfazione in campo lavorativo troverà anche l’amore, che la renderà finalmente la numero 1.
 Ecco per voi un romanzo unico, romantico, travolgente e soprattutto anche divertente, ideale per iniziare una nuova giornata e dare una marcia in più alla nostra vita, perché quando lo avrete finito avrete voglia di conquistare il mondo a colpi di eleganza e fascino, proprio come ha fatto la grande Coco Chanel.
 
 L’autrice di questo romanzo è Daniela Farnese, la scrittrice che si è fatta un nome a colpi di eleganza e dopo il successo di questo libro è tornata sulle passerelle letterarie qualche mese fa, con un altro romanzo che viaggia sullo stesso inconfondibile stile dal titolo I Love Chanel.

Beh! godetevi il vostro caffè e questo bellissimo libro. Consigliato alle sognatrici romantiche, appassionate di moda e di scarpe, quelle strepitose che ci portano lontano.
SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE 
I passeggeri del vagone caldo e affollato della metropolitana che mi videro entrare correndo, sui miei tacchi dodici, un attimo prima che le porte si chiudessero alle mie spalle, non potevano immaginare di trovarsi di fronte la donna più felice del mondo. Il mio trasferimento a Milano era stato approvato, avevo appena firmato un contratto per uno splendido appartamento in affitto e stavo per confidare all’uomo che amavo che sarei andata a vivere nella sua stessa città. Avevo conosciuto Niccolò un anno prima, alla festa di compleanno della mia migliore amica, Emma, che mi stava ospitando per qualche giorno nella “metropoli”, tenendomi lontana da Venezia e dal mio appena diventato ex fidanzato. Io e Pietro eravamo stati insieme cinque anni. Lui era un informatico con una grande passione per la fotografia e mi aveva conquistata con un bellissimo ritratto in bianco e nero, che mi aveva scattato il pomeriggio in cui ci eravamo conosciuti. Un mese dopo eravamo andati a convivere, innamorati e felici. Avevamo vissuto momenti bellissimi, ci eravamo divertiti, avevamo girato il mondo, trascorso lunghe domeniche sul divano davanti alla TV, fatto grandi progetti per il futuro. Poi, erano iniziate le incomprensioni, le bugie, i debiti per comprare la casa, le prime liti sul colore delle mattonelle per il bagno, “sei come tua madre”, “sei peggio di tuo padre”, fino al giorno in cui lo avevo trovato a letto con una sua collega, bionda e grassoccia, taglia 48, supposi, e indignata l’avevo sbattuto fuori di casa. Mi aveva tradito con una che era, come minimo, una 48. La sera che conobbi Niccolò indossavo una giacchetta di tweed, sulla quale avevo appuntato una camelia, e un paio di jeans attillati che mi slanciavano e mi facevano sembrare almeno quattro chili più magra. Al collo, un lungo filo di perle che avevo annodato sul petto. Passavo il tempo a evitare di ingozzarmi di noccioline e a criticare la donna che avevo trovato nel mio letto, avvinghiata all’uomo con il quale condividevo il mutuo della casa. “Ti rendi conto che mi ha tradita con una che porta la 48?”, continuavo a ripetere, sconvolta e disgustata, bevendo prosecco in cucina e masticando carote e finocchi. “Non riesco a credere che l’uomo che ha ascoltato per anni le mie lamentele sul peso forma e sui miei chili in eccesso sia stato così crudele da tradirmi con una con quei fianchi da balena. Alla fine, lui preferiva le ciccione. E io, l’idiota, sono stata a pane e acqua per anni.” ... La vita non è fatta solo di amore. È fatta di tante altre cose belle: le risate con gli amici, le giornate di sole, i bicchieri di vino, la colazione con cappuccino e brioche al bancone affollato di un bar, un film strappalacrime, un nuovo lungo filo di perle arrotolato intorno al collo. Una mattina come tante, mentre ero impegnata con le mie solite e-mail di spose impazienti, Paolo mi convocò nel suo ufficio. La luce del sole alto entrava violenta dalle finestre. “Accomodati, Rebecca”. Presi posto sulla poltrona e attesi. “Vorrei parlarti di una cosa importante”, fece una pausa e poi continuò. “Ormai se qui da noi da quasi un anno. Hai fatto un ottimo lavoro e sono molto orgoglioso di te. Come ti trovi nella nostra agenzia?” - “Molto bene, Paolo. Il lavoro mi piace molto”. - “Sono contento. E come ti trovavi a Parigi? Ti piaceva lavorare in Seven?”. Lo guardai per un attimo con aria interrogativa, poi mi schiarii la voce e risposi: “Benissimo. Non fraintendermi, mi piace lavorare con te, ma Parigi è una città diversa...”. - “Lo capisco”, mi disse, con un largo sorriso. “Anche io molte volte ho pensato a come sarebbe stato fuggire laggiù”. - “Posso sapere come mai mi hai fatto questa domanda?”. Ero curiosa. “Dunque, stamattina ho ricevuto una lunga telefonata dalla Francia”. Il cuore iniziò a battermi più veloce in petto. “Si è liberato un posto importante nella loro agenzia e hanno fatto il tuo nome”. “Ehm, cosa?”, mi si fermò il cuore. “Sì, ho parlato a lungo con Étienne e lui mi ha detto che ha scelto te, che se lo vuoi, il posto è tuo, anche da subito”. - “Cosa ti ha detto?!”, le gambe avevano cominciato a tremarmi e mi mancava il fiato. Possibile che lui...? “Che il posto è tuo, anche da domani”. - “No, l’altra cosa che ti ha detto”. - “Ah, certo! Mi ha detto di usare proprio queste parole: lui ha fatto la sua scelta e ha scelto te!”. Non potevo credere che stesse succedendo. La stanza cominciò a girarmi intorno. “Ha scelto me...”, dissi con un filo di voce, senza riuscire ad articolare altro. In quell’esatto momento, con un tempismo perfetto, un fattorino bussò alla porta della stanza. “Ho una consegna per la signorina Rebecca Bruni”, disse, reggendo in mano un enorme mazzo di rose rosse, tra le quali spuntavano delle enormi camelie bianche. Restai seduta, con in mano quello splendido regalo, per un lungo momento. Poi notai un biglietto nascosto tra i petali.