La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

venerdì 28 giugno 2013

Agenda letteraria

Agenda letteraria


"per il suo coraggio e l'ingegnosa ripresentazione dell'arte drammatica e teatrale",
con questa motivazione, cari amici, oggi 28 Giugno, la nostra agenda letteraria ricorda la nascita di uno scrittore che ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura, e rappresenta uno dei più grandi letterati della letteratura contemporanea italiana, Luigi Pirandello. Questo scrittore, agli inizi del secolo scorso a creato una vera e propria rivoluzione all’interno del teatro e del romanzo, tanto da creare una corrente stilistica che mostra gli effetti delle sue innovazioni attraverso i personaggi, che guardano la realtà dei fatti con l’umorismo che li porta a ridere delle proprie sventure ma allo stesso tempo a riflettere sulla situazione in cui si ritrovano come un diavoletto della memoria che continua a ricordargli come sono realmente perché l’umorismo li ha smascherati lasciandoli nudi sotto gli occhi di tutti e la riflessione non è altro che la consapevolezza dello stato in cui si trovano.
  Vi lascio con un passo di Uno, nessuno centomila, e un omaggio a questo scrittore che ci ha fatto rendere conto che al mondo siamo uno e centomila, in pratica nessuno.
“Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando – vivendo – non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto. Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e non io”.

Incontriamo...

Incontriamo…
Haruki Murakami
Cari amici, oggi incontreremo e cercheremo di scoprire uno scrittore eccezionale, che diverse volte a ricevuto la candidatura e ha sfiorato il Premio Nobel per la letteratura, lo scorso anno infatti, è stato in contesa con il vincitore Mo Yan. Vediamo cosa ha risposto in una intervista alla domanda:

Come ci si sente a essere un eterno candidato al Nobel? Quest’anno si aspettava di vincere?
“La giuria non ha mai comunicato una lista dei finalisti, è soltanto dalle congetture dei media che ho saputo di essere candidato al premio. Riflettere su semplici congetture non penso sia mio compito. Ho l’impressione di dire e ridire di continuo le stesse cose, ma per me ciò che conta non sono i premi o le onorificenze, bensì i tanti lettori, e l’empatia che loro provano (spero) nei confronti delle mie opere. Non c’è una sola cosa al mondo che meriti di essere data in cambio”.
  Come sappiamo per comprendere uno scrittore dobbiamo vedere le sue opere, e quelle di questo scrittore amante dei Rolling Stones, sono particolari, perché ama scrivere storie strane, come lui stesso le definisce:  Scrivo storie strane, bizzarre. Non so perché mi piaccia tanto tutto ciò che è strano. In realtà, sono un uomo molto razionale. Non credo alla New Age, né alla reincarnazione, ai sogni, ai tarocchi, all'oroscopo. [...] Ma quando scrivo, scrivo cose bizzarre. Non so perché. Piú sono serio, piú divento balzano e contorto”. Oltre a essere strane, le sue storie amano viaggiare su una realtà parallela, su vite parallele che si contendono lo stesso spazio e vivono in un mondo irreale che lui riesce a trasformare in reale, è quello che accade nel suo ultimo romanzo 1Q84, il terzo libro di un opera divisa in tre parti, il cui titolo è un chiaro riferimento al libro 1984, del maestro della distopia, George Orwell, perché parla di luoghi del tutto spiacevoli e indesiderabili; la differenza tra i due sta nel fatto che il mondo di Orwell è ben definito e potenzialmente verosimile, radicato in qualche modo alla realtà, mentre lui, crea un mondo parallelo che arriva dal suo subconscio, lasciando al lettore la libertà di decifrarne i significati. Nel primo libro, che si svolge a Tokyo tra l’aprile e il settembre di un fantastico 1984, si assiste, all’incontro dei due protagonisti, che per sei mesi hanno vissuto in un turbinio di universi paralleli, in una realtà a cui non appartengono, in un mondo “al di là dello specchio” su cui brillano due lune. Tengo e Aomame, sono così divisi e costantemente in pericolo di vita, e sembra che tutto intorno a loro trami per non vederli mai uniti. In quest’ultimo capitolo, negli ultimi tre mesi della storia, tra ottobre e dicembre, oltre alla setta Sakigake e alle altre oscure e sfuggenti forze che congiurano contro di loro, compare un'altra figura, l’investigatore privato Ushikawa. Sarà questo il terzo punto di vista, oltre i due personaggi principali, capace di accompagnare il lettore verso la vorticosa conclusione di 1Q84, dove gli enigmi e i misteri sono al limite dell’irrealtà costruiti dal nostro autore, con lo scopo di rivelare, un preciso disegno.
  Vediamo cosa risponde in una intervista alla domanda: I mondi paralleli che lei descrive sono sempre assurdi, ma le sue descrizioni sono così accurate e le logiche così coerenti che diventano appunto più realistici della cosiddetta realtà. Ma se tutto è nel non A, che cosa resta in A?
Non ho riflettuto profondamente su quelli che vengono chiamati “mondi paralleli”. Ma che il mondo in cui viviamo sia stato scelto per caso tra infinite possibilità e sia soltanto qualcosa di provvisorio è un fatto reale e indiscutibile. Ad esempio, se l’attacco dell’11 settembre non avesse avuto un successo così totale, il mondo con ogni probabilità non sarebbe diventato quello che è attualmente. È un pensiero che mi dà sempre una sensazione strana. Il suolo su cui mi trovo, pur essendo dotato di una massa ben reale, può darsi che in quanto realtà sia qualcosa di inadeguato. E probabilmente non sono il solo a provare questo disorientamento”.
Murakami, è uno scrittore che ama la musica, infatti prima di dar sfogo alla sua vena creativa, gestiva un jazz bar che ha venduto solo dopo che la sua carriera come scrittore è decollata, grazie anche ai meritati riconoscimenti che hanno incoraggiato il nostro scrittore già dal suo primo romanzo Ascolta la canzone nel vento, pubblicato nel 1979, con cui vince il Premio Gunzo come migliore esordiente. L'anno seguente dà alle stampe Il flipper,  mentre risale al 1982 la pubblicazione di Sotto il segno della pecora, che gli vale il Premio Noma per scrittori emergenti. I tre libri vengono solitamente riuniti sotto il nome de La trilogia del Ratto, perché uno dei personaggi principali si chiama "il Ratto". Nel 1985 vince il Premio Tanizaki con La fine del mondo e Il paese delle meraviglie . Dall'ottobre 1986 viaggia tra la Grecia e l'Italia, in particolare, in Sicilia e a Roma, dove scrive nel 1987 Tokyo blues, Norwegian wood, che si rivela subito un autentico caso letterario, vendendo due milioni di copie in un anno e nel 1988 pubblica, Dance dance dance. Dopo A sud del confine, a ovest del sole, nel 1996 arriva un prestigioso riconoscimento con il Premio Yomiuri, con il romanzo L'uccello che girava le viti del mondo.
Dopo un saggio Underground pubblicato nel 1997, sull’attentato alla metropolitana di Tokyo compiuto con il gas Sarin dalla setta Aum nel 1995, e dopo La ragazza dello Sputnik, nel 1999, riceve un altro premio nel 2006 il Frank O'Connor International Short Story Award per la raccolta di racconti brevi I salici ciechi e la donna addormentata e vince il World Fantasy Award con il romanzo Kafka sulla spiaggia, il romanzo con cui ho iniziato a apprezzare questo meraviglioso scrittore, e che lo stesso anno gli conferisce anche il Premio Franz Kafka, in passato già assegnato ad autori del calibro di Philip Roth, Harold Pinter ed Elfriede Jelinek.
Nella grande quantità di successi e premi, il libro che lo ha reso famoso è Norvegian Wood, di cui è stato tratto un film nel 2010, scritto e diretto da Tran Anh Hung, che vola sulle note dei Beatles portandolo in presentazione al concorso della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. L’impatto è imminente e consacra definitivamente Murakami haruki, tra i più grandi scrittori contemporanei nel panorama internazionale.

Novità in libreria

Novità
Editore Mondadori                              
Collana Arcobaleno          
Formato Rilegato
Pubblicato  28/06/2013                         
Pagine  352
Prezzo 17,00 ebook 6,99 €
   Ciao a tutti cari amici, correte in libreria, perché è arrivato l’attesissimo libro dello scrittore di Tre metri sopra il cielo, Federico Moccia, con una nuova avventura romana che dura attimo, come il suo libro, Quell’attimo di felicità, che racconta la storia di quattro ragazzi e di un amore che è durato un attimo agli occhi di Nicco, perché la sua Alessia, l’ha abbandonato senza una spiegazione precisa, ma solo con un semplice “Mi dispiace” ha cancellato i bei momenti, i ricordi di un meraviglioso anno insieme. A consolarlo c’è il suo amico Ciccio, che al contrario di lui è un ragazzo che vive la vita al massimo e si gode da un anno due fidanzate in contemporanea e lavora come pirata multimediale, con musica e film, senza lasciarsi scappare nessuna occasione perché la vita è breve, infatti quando si presenta l’occasione di un amore estivo, tipico da vacanze romane, Nicco, viene trascinato dall’amico in questa nuova avventura, che scopriremo in libreria, quindi andiamo e non perdiamoci questo romanzo che saprà emozionarci, proprio come i precedenti successi di questo autore, scrittore e sceneggiatore romano che con linguaggio giovanile, riesce a scrivere delle storie a portata di mano con cui ci si ritrova e con il suo stile fresco, riesce a catturare il lettore in un abbraccio che dura l’emozione di un libro.

Ma chi è Federico Moccia?

 
È considerato un figlio d’arte, dato che suo padre conosciuto come Pipolo, è stato prima sceneggiatore cinematografico, assieme a Castellano, di varie pellicole con Totò, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ed altri comici italiani, e poi regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia all'italiana a cavallo tra gli anni '70 e '80, come Il bisbetico domato, Attila flagello di Dio, Il ragazzo di campagna o Innamorato pazzo. Wow! Con questo pedigree, non ci stupiamo del suo grande talento nato nel 1963 e sfociato nel 1992 con il suo primo libro Tre metri sopra il cielo, pubblicato nei suoi 29 anni e che gli è valso la sua carriera come scrittore e sceneggiatore e anche dei riconoscimenti come: il Premio Torre di Castruccio, sezione Narrativa 2004 e il Premio Insula Romana, sezione Giovani Adulti 2004, come, la pubblicazione non solo in tutti i Paesi d'Europa ma anche in Giappone e in Brasile. I suoi romanzi successivi, sono stati tutti dei Best Seller che hanno venduto enormemente, anche grazie al successo delle produzioni cinematografiche a cui sono state ispirate. http://www.federicomoccia.it/


Ed ora manga! Manga?

Ed ora manga! Manga?
  Cari amici, eccoci al nostro appuntamento con il mondo del fumetto e dei manga, come ho anticipato la scorsa volta oggi, parleremo del mangaka e di come nascono i manga.
Il Mangaka, è l’artista che crea il manga, il fumetto giapponese, di cui già conosciamo le caratteristiche e le differenze con quello occidentale, dal precedente articolo. In genere si occupa sia della storia che del disegno dell’opera, ma può essere che lavori in gruppo, in questo caso il mangaka è il creatore del disegno mentre ideatore della storia è il gensaku-sha. Quando il lavoro è intenso si lascia aiutare da assistenti, il cui aiuto diventa essenziale perché mentre il mangaka si occupa del disegno, loro si dedicano alla colorazione e alla rifinitura delle tavole, naturalmente i compiti dipendono dall’autore e da cosa decide di lasciar fare ai suoi assistenti. Il lavoro di assistente può dare le basi e l’esperienza per diventare mangaka, dopo aver finito il periodo di apprendistato, e sono molti che hanno preso questa strada anche tra i più famosi come Eiichirō Oda, Hiroyuki Takei ed Hiro Mashima, rispettivamente autori di One Piece, Shaman King e Fairy Tail. Come lo scrittore anche il mangaka lavora per un editore che pubblica i suoi lavori, e la vita o meno dei lavori dipende dai lettori perché le riviste giapponesi chiedono al pubblico il gradimento con un questionario e sono loro che giudicano i fumetti pubblicati, ad esempio anche Shaman King è stato interrotto a causa del riscontro del pubblico. La rivista più famosa del Giappone è Weekly Shounen Jump.
Dopo aver ideato la storia, il mangaka deve realizzare il disegno, quindi creare i personaggi che si adattano alla storia e poi prepara le tavole, dove viene realizzata la sequenza del disegno con le varie scene, dopo una prima realizzazione bisogna ricopiare  il tutto ripassando con i pennini che sono vari a seconda del tipo di tratto che si vuole realizzare, a questo punto possono entrare in gioco gli assistenti e rifinire le tavole con gli sfondi utilizzando i retini, gli scenari trasferibili e poi si passa il toner, per le sfumature e i colori, tutto da applicare con gli appositi strumenti. Il lavoro di questo artista ha delle fasi precise da rispettare, è un lavoro che richiede talento e passione, doti importanti per fare il mangaka.
Quello che tormenta maggiormente il nostro artista  e la data di consegna, infatti è tipico partire con calma per poi ritrovarsi col fiato sul collo soprattutto per chi non ha degli assistenti, almeno e questo che impariamo dagli anime che sono lo specchio della cultura e del lavoro di questo affascinante Paese, il Giappone, patria assoluta di questo genere molto amato, e rivalutato infatti un mangaka di successo è considerato come una star e come loro, il suo compenso varia a seconda dei meriti del suo lavoro. Vi lascio con la prima copertina italiana, del manga e dell’anime che ci trasporterà all’interno di questo meraviglioso e frenetico mondo, Bakuman, dai creatori del famoso Death Note, Tsugumi Ohba, Takeshi Obata.

 La storia ruota attorno a due ragazzi delle scuole medie, Mashiro Moritaka e Takagi Akito: il primo è un giovane disegnatore, vincitore di alcuni premi giovanili, il secondo è un abile scrittore famoso in tutta la regione per i suoi rendimenti scolastici. Takagi, notando la notevole abilità nel disegno di Mashiro, lo invita ad unirsi a lui per seguire la strada che li porterà a diventare un famoso duo di mangaka. Ad unirsi a loro ci sarà Azuki, innamorata e ricambiata in amore da Mashiro, che come loro possiede un sogno ambizioso: diventare una seiyū, ovvero una doppiatrice.