La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

martedì 27 agosto 2013

La coscienza non impedisce di commettere un peccato, impedisce solo di goderne in pace. Theodore Dreiser

Agenda letteraria
Ciao a tutti, appassionati lettori è giunto il momento di aggiornare la nostra Agenda letteraria, che oggi 27 Agosto, ci ricorda la nascita di un grande scrittore e poeta della letteratura americana, colui che ha esaltato il realismo celato dietro il sogno americano tipico del romanzo moderno di questo Paese ovvero, Theodore Dreiser. Il suo realismo, rivela il risvolto della natura umana, come la sfrenata sete di potere, sesso e intrighi, che intrigano le trame dei suoi romanzi, tra cui bisogna citare Il titano, un romanzo del 1914, che racconta le vicende di un personaggio realmente esistito Charles Yerkes, ma quello che mi ha coinvolto di più è stata la storia narrata nel libro “Una tragedia americana”, da cui è stato ispirato anche il famoso film con Elizabeth Taylor e Montgomery Clift, “Un posto al sole”.
La storia è quella di un classico arrampicatore sociale, un giovane di nome Clyde, che per sfuggire dalla sua misera condizione sociale cerca di scalare la vetta a qualunque costo, calpestando tutto e tutti quelli che cercano di mettersi sulla sua strada, come colei che lo ha amato, infatti quando finalmente raggiunge la donna che può realizzare il suo sogno, non esita a uccidere la ragazza. Scoperto il suo delitto, quello che lo attende ormai è solo una condanna che lo porta verso la morte. Un romanzo che contiene tutti gli elementi preferiti da questo scrittore che li sviluppa attraverso il suo linguaggio mordace e a volte controverso, che esalta il peggio della natura umana, portando a riflettere su se stessi.
Titolo Una tragedia americana
Autore Theodore Dreiser 
Pagine 1064
Prezzo € 17,56
Editore Frassinelli 
Vi lascio con un pensiero di Theodore Dreiser e una scena del film "Un posto al sole", con la grande Liz Taylor.
 "La nostra civiltà è ancora in una fase media: non del tutto bestia, perché non è più interamente guidata dall'istinto non del tutto umana, perché non è ancora interamente guidata dalla ragione."

Pi fari o bedda na cullana a tia, digna di tia ca si la me furtuna, sfirrai pi 'ncelu cu la fantasia, e ghivi cchiù luntanu di la luna. Ddà fici un nastru cu la ciamma mia, li megghiu stiddi cci 'nfilavi a cruna, ddoppu pigghiai lu suli ca nascia cci l'appinnivu e ti fici patruna. Salvatore Equizzi

Ebbrezza di Noè (affresco, Michelangelo Buonarroti, 1508 circa). Volta della Cappella Sistina, Roma.    
A vecchia avìa cent'anni e ancora 'nzignava.
La vecchia aveva cent'anni e insegnava ancora. 
ovvero: Non si finisce mai di imparare. 
Cari amici lettori, dopo una rubrica sui “Miti e leggende”, non poteva mancare una sulle “tradizioni popolari”, perché tutti noi dal nord al sud o al centro, abbiamo la fortuna di far parte di uno dei più bei Paesi del mondo, dal punto di vista culturale, ricco su tutti i fronti, archeologico, artistico, musicale, per non parlare dei grandi letterati, e come tutti noi, i grandi hanno vissuto o vivono le abitudini che inconsapevolmente ci portiamo dietro, ovvero “Le Tradizioni popolari”, un bagaglio che ci segue ovunque nei gesti e nel linguaggio. Credo che in libreria qualcuno sicuramente sarà capitato, anche per sbaglio nella sezione Folclore, è avrà scoperto non solo i racconti del focolare, ma anche poesie, saggi storici sugli usi e costumi e sui dialetti di tutte le regioni dell’Italia, raccolte di filastrocche e proverbi, canzoni, balli e ninna nanne, libri sulle feste e i giochi, ma anche sulle superstizioni e i riti magici che nei tempi passati erano una conseguenza delle credenze popolari. Prima di scoprire a poco a poco tutte queste curiosità, che andranno a mirare tutta l’Italia e giusto iniziare dalla mia regione, la Sicilia e presentarvi uno dei massimi scrittori della tradizione popolare sicula, il palermitano Giuseppe Pitrè, famoso per una importate opera enciclopedica, che raccoglie in 25 volumi tutto ciò che riguarda la tradizione popolare di questa regione, e prende il nome di: “Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane”.
1) Canti popolari siciliani Vol. I
2) Canti popolari siciliani Vol. II
3) Studi di poesia popolare
4) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. I
5) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. II
6) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. III
7) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. IV
8) Proverbi siciliani Vol. I
9) Proverbi siciliani Vol. II
10) Proverbi siciliani Vol. III
11) Proverbi siciliani Vol. IV
12) Spettacoli e feste popolari siciliane
13) Giuochi fanciulleschi siciliani
14) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. I
15) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. II
16) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. III
17) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. IV
18) Fiabe e leggende popolari siciliane
19) Medicina popolare siciliana
20) Indovinelli, dubbi e scioglilingua del popolo siciliano
21) Feste patronali in Sicilia
22) Studi di leggende popolari in Sicilia e nuova raccolta di leggende siciliane
23) Proverbi, motti e scongiuri del popolo siciliano
24) Cartelli, pasquinate, canti, leggende, usi del popolo siciliano
25) La famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano
Ma chi era questo scrittore, che è riuscito a scrivere un’opera così monumentale e di così vasto contenuto?
Giuseppe Pitrè è un etno-antropologo, di professione ha fatto il medico e la sua passione è stato lo studio della storia, soprattutto del folclore e della filologia, grazie ai quali è diventato molto stimato e riconosciuto in tutta Europa, soprattutto con la pubblicazione della sua opera che è iniziata nel 1871 e si è conclusa nel 1913. Insieme al suo collega, anche lui medico e folclorista, ha fondato una importante rivista dedicata al folclore, “Archivio per lo studio delle tradizioni popolari”, attraverso la quale ha fatto conoscenza e ha mantenuto una corrispondenza con molti studiosi e letterati del tempo. Il suo lavoro è stato superbo, frutto di una vera passione e di una profonda ricerca, che nonostante la mole, presenta una forte umanità e semplicità, pensata per riuscire a conservare le memorie della sua terra e della sua gente, per poter ricordare perché si è iniziato a giocare a scopa-scupa, al gioco dei bottoni-giocu di buttuni, o perché l' abito da sposa nell'800 non era bianco, infatti a Terrasini e a Milazzo era celeste. Per i suoi grandi meriti è stato nominato Senatore del Regno e ha insegnato folclore o meglio demopsicologia, all’Università di Palermo. Grazie alla sua opera, nel 1910 è stato creato il Museo Etnografico all’interno del Parco della Favorita a Palermo.
I quattro volumi di Fiabe, novelle e racconti siciliani, sono disponibili su Amazon a soli 0,89 €.
Titolo Biblioteca delle tradizioni popolari
Autore Giuseppe Pitrè
ebook Prezzo 0,89 euro Amazon
Traduzione della poesia di Salvatore Equizzi
Per  fare o bella una  collana a te,
 degna di te che sei la mia fortuna,
 sfrecciai in  cielo con la fantasia,   
 e andai più lontano della luna.
 Là feci un nastro con la fiamma mia,
 le migliori stelle ci infilai a corona,
 poi presi il sole che sorgeva

 glielo appesi e ti elessi regina

Suspense “Non è tanto il delitto in se stesso che interessa, quanto ciò che si nasconde dietro”. Agatha Christie

Suspense
 Ecco che ritorna la rubrica dedicata agli amanti del giallo e del brivido, che oggi è lieta di presentarvi la geniale Agatha Christie, colei che ha creato il mitico e raffinato investigatore di origine belga, Hercule Poirot, che con i suoi impeccabili baffetti perfettamente impomatati, la bombetta e il bastone, da sfoggio delle caratteristiche visibili che lo rappresentano, che si completano con la postura e l’abbigliamento sempre impeccabile, da militare graduato. Il carattere di questo personaggio, è estremamente calmo e riflessivo, dietro cui nasconde la sua mente geniale e perspicace come quella di Sherlock Holmes. Sono queste gli elementi che utilizza per risolvere i difficili e intricati casi che hanno conquistato i lettori di tutto il mondo, ma anche i registi che hanno trovato terreno fertile per dar sfogo alla loro creatività, realizzando molti film, che si concretizzano secondo il mio personale giudizio, in questo attore, alias David Suchet, poiché è quello che rispetta meglio le caratteristiche tipiche di questo personaggio.
 Eccola la nostra grande giallista, fotografata alla macchina da scrivere, mentre crea le mitiche avventure del nostro Poirot, un mito che si accompagna agli altri grandi personaggi, che allietano le nostre letture, facendoci ringraziare in tutte le lingue del mondo, per la grande invenzione della stampa.
 È durante un viaggio in treno verso Bagdad, che incontra il suo secondo marito, l'archeologo Max Mallowan e proprio su questo treno è nata anche l'ispirazione per il romanzo che è stato considerato il suo capolavoro, immortalandola a come: “Queen Morder”, Assassinio sull'Orient Express.  Questo romanzo che ha fatto dell’Orient Express, il treno più famoso al mondo, racconta come sulla tratta che viaggia da Instabul verso Londra, si sia consumato un delitto, mentre il nostro Poirot si trovava in viaggio come passeggero, che insospettito dalla vicenda inizia a fare delle indagini che lo hanno portato a risolvere il mistero celato dietro la morte del signor Ratchett ovvero Cassetti. Tra interrogatori, depistaggi e argute ipotesi, si consuma questo giallo che ha ottenuto di merito, un posto di rilievo tra i grandi classici del romanzo giallo.
Titolo Assassinio sull’Orient Express
Autore Agatha Christie
Editore  Mondadori 
Collana Oscar scrittori moderni
Formato Tascabile 
Pagine  238
Prezzo 9,00 ebook  4,99 €
Vi lascio con un assaggio di questo libro, giusto quanto basta per stuzzicare la voglia di riprenderlo con nostalgia dalla nostra libreria.
 Erano le cinque di una mattina invernale, in Siria. Alla stazione di Aleppo era fermo il treno definito dagli orari ferroviari con il nome altisonante di Taurus Express. Era composto da una carrozza ristorante, una carrozza letto e due vagoni passeggeri. Accanto al predellino della carrozza letto, un giovane tenente francese era fermo a conversare con un ometto imbacuccato fino alle orecchie, del quale si vedevano soltanto la punta del naso e le due estremità dei baffi arricciati all'insù. Faceva un freddo glaciale, e dover accompagnare alla stazione un distinto viaggiatore straniero non era un compito da invidiare, ma il tenente Dubosc faceva con onore la sua parte. Dalle sue labbra uscivano con eleganza frasi francesi ben tornite. Non che avesse la minima idea di che cosa si trattasse. C'erano state voci, naturalmente, come sempre in casi del genere. L'umore del generale, del "suo" generale, si era fatto sempre più nero. E poi era arrivato questo belga: fin dall'Inghilterra, a quanto pareva. C'era stata una settimana di strana tensione. Ed erano accadute alcune cose. Un ufficiale di grado molto elevato si era suicidato, un altro aveva dato le dimissioni, l'ansia era scomparsa all'improvviso da volti ansiosi, alcune precauzioni militari erano state allentate. E il generale, il generale del tenente Dubosc, aveva dimostrato all'improvviso dieci anni di meno. Dubosc aveva udito parte di una conversazione fra lui e lo straniero. "Ci avete salvato, mon cher" aveva detto il generale commosso, con i grandi baffi bianchi che gli tremavano. "Avete salvato l'onore dell'esercito francese, avete evitato molto spargimento di sangue! Come posso ringraziarvi per avere risposto alla mia chiamata? Per essere venuto da tanto lontano?" Al che lo straniero (un certo Monsieur Hercule Poirot) aveva dato una risposta adeguata che includeva la frase: "Non ricordo forse, come una volta mi abbiate salvato la vita?". E il generale gli aveva dato una risposta altrettanto adeguata, respingendo ogni merito per quel servizio resogli in passato. Poi, con ulteriori accenni alla Francia, al Belgio, alla gloria, all'onore e ad altre cose del genere, si erano abbracciati cordialmente e la conversazione aveva avuto termine. Quanto all'argomento di quella conversazione il tenente Dubosc ne eraancora all'oscuro, ma gli era stato assegnato il compito di accompagnare Monsieur Poifrot al Taurus Express e lui lo eseguiva con tutto lo zelo che si confaceva a un giovane ufficiale con una promettente carriera davanti a sé. “Oggi è domenica” - disse il tenente Dubosc. “Domani, lunedì sera, sarete a Istanbul”. Non era la prima volta che faceva quell'osservazione. La conversazioni sul marciapiede prima della partenza di un treno sono spesso ripetitive. “Proprio così” - convenne monsieur Poirot. “E intendete restarci qualche giorno, credo.” - “Mais oui. Istanbul è una città che non ho mai visitato. Sarebbe un peccato attraversarla... comme ça. Fece schioccare le dita. “Non ho alcuna fretta, mi fermerò per qualche giorno da turista. Santa Sofia è molto bella” - disse il tenente Dubosc, che non l'aveva mai vista. Un vento freddo soffiò sul marciapiede. Entrambi rabbrividirono. Il tenente Dubosc riuscì a lanciare uno sguardo all'orologio. Mancavano cinque minuti alle cinque, cinque minuti ancora. Temendo che l'altro avesse notato il suo sguardo, si affrettò a parlare di nuovo. “Ci sono pochi viaggiatori in questa stagione” disse, lanciando uno sguardo ai finestrini del vagone letto sopra di loro. “Proprio così” - convenne Monsieur Poirot. “Auguriamoci che non siate bloccati dalla neve sul Tauro.” – “Succede?” – “E' successo, sì. Non quest'anno, per ora. – “Speriamo bene, allora” - disse Monsieur Poirot. – “Le notizie dall'Europa non sono buone.” – “ Tutt'altro che buone. Nei Balcani c'è molta neve. Anche in Germania, ho sentito.” – “Eh bien” - si affrettò a dire il tenente Dubosc, temendo un'altra pausa nella conversazione. … Solo un lungo marciapiede male illuminato con qualcuno che litigava ad alta voce in arabo. Due uomini sotto il suo finestrino parlavano in francese. Uno era un ufficiale francese, l'altro un ometto con baffi enormi. Accennò un sorriso. Non aveva mai visto nessuno tanto imbacuccato. Fuori doveva fare molto freddo. Perciò riscaldavano tanto il treno. Cercò di abbassare il vetro, ma non scendeva. Il controllore del vagone letto si era avvicinato ai due uomini. Il treno stava per partire, disse. Monsieur avrebbe fatto meglio a salire. L'ometto si tolse il cappello. Aveva la testa a forma di uovo. Malgrado le sue preoccupazioni, Mary Debenham sorrise. Un ometto ridicolo. Il tipo di ometto che non si sarebbe mai potuto prendere sul serio. Il tenente Dubosc pronunciava il suo discorso di congedo. Lo aveva messo a punto in precedenza tenendolo in serbo per l'ultimo minuto. Era un discorso molto bello e forbito. Per non essere da meno, Monsieur Poirot rispose sullo stesso tono. En voiture, monsieur - disse il controllore. Con espressione di infinita riluttanza, Monsieur Poirot salì sul treno. Il controllore salì dietro di lui. Monsieur Poirot salutò con la mano. Il tenente Dubosc si portò la mano alla visiera. Con uno scossone terribile il treno si mosse lentamente - “Enfin!” mormorò Hercule Poirot. – “Brrr” - disse il tenente Dubosc, rendendosi pienamente conto di quanto freddo facesse... – “Voilà, monsieur.” Il controllore mostrava a Poirot con un gesto teatrale la bellezza del suo scompartimento e come fosse stato sistemato il bagaglio. – “La valigetta di monsieur, l'ho messa qui.” Tese la mano in modo eloquente. Hercule Poirot vi mise una banconota ripiegata. – “Merci, monsieur.” Il controllore assunse un atteggiamento pratico e spiccio. – “Ecco i biglietti di monsieur. Volete darmi anche il passaporto, prego. A quanto ho capito, monsieur interrompe il viaggio a Istanbul?” Monsieur Poirot assentì. …

Novità in libreria, tra fantasy e grandi autori della narrativa come Carmine Abate e...

 News
Novità in libreria
un'illustrazione a doppia pagina disegnata dall'artista fantasy Todd Lockwood, dove sono raffigurati Khyber Elessedil e i suoi compagni.
Titolo I guardiani di Faerie.  Gli oscuri segreti di Shannara. 1.
Autore Terry Brooks
Editore Mondadori
Collana Omnibus
Traduttore Gaetano Luigi Staffilano
Formato Rilegato 
Pubblicato  27/08/2013
Pagine  355
Prezzo 20,00 euro
Ritorna la grande storia del mitico mondo di Shannara, nata dalla fantastica mente del grande maestro del fantasy Terry Books, che ci regala l’inizio di una nuova avventura degli eroi del magico mondo che ora ricomincia circa cento anni dopo gli avvenimenti narrati nel “Il druido supremo di Shannara”, quando una druida Aphenglow, cugina di Ard Rhys Khyber Elessedil, il nostro protagonista, trova per caso un diario che svela l'antica tragica storia d'amore e la scioccante verità sulle Pietre Magiche scomparse, così i druidi di Paranor scoprono la possibile esistenza di altre Pietre Magiche, ritenute perdute durante l'era di Faerie. E Ard Rhys Khyber Elessedil, decide allora di intraprendere la più impossibile delle missioni per recuperarle, dando inizio a una grande avventura secondo lo stile Terry Brooks.
Titolo Il bacio del pane
Autore Carmine Abate
Editore Mondadori
Collana Libellule
Pubblicato  27/08/2013
Pagine  176
Formato Brossura
Ritorna il vincitore del Premio Campiello 2012, lo scrittore di origine calabrese Carmine Abate, che ritorna a parlare della sua amata terra, che fa da sfondo a questo suo ultimo romanzo dal titolo “Il bacio del pane” che saprà ancora una volta conquistarci, con la sua scrittura, dove tra le sue 176 pagine ci riporta nel paesino di Spillace per incontrare Francesco che in una calda estate dei suoi diciotto anni si ritrova a condividere con Marta un segreto celato dietro gli occhi di un uomo misterioso. Un’altra appassionante storia che vola via come le foglie sulla collina del vento.
Titolo Parlo d'amor con me. Vita e musica tra le mura di Casa Verdi.
Autore Paola Calvetti
Editore Mondadori
Collana Libellule
Formato Brossura 
Pubblicato  27/08/2013
Pagine  126
Prezzo 10,00 euro
È tornata la giornalista e scrittrice milanese Paola Calvetti, che dopo il successo del suo romanzo Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili”, ritorna alle stampe con questo suo nuovo libro “Parlo d'amor con me. Vita e musica tra le mura di Casa Verdi.”, che ci riporta alla casa milanese voluta dall’icona musicale del nostro Paese, Giuseppe Verdi, e questo libro è ispirato da una frase scritta dal musicista in una lettera: "Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio". Così la nostra autrice, racconta la vita di Ada, una cameriera che sogna i personaggi messi in musica dal grande maestro.