La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

martedì 11 marzo 2014

La musica è l'armonia dell'anima, la lettura il nutrimento dello spirito

   Benvenuti tra le mie pagine...
Come ogni settimana, ritorna la nostra speciale rubrica Covers & Songs,  che viaggia verso la sua 4 settimana.
Vi ricordo che partecipando a questa speciale rubrica, alla fine del tour, si ha la possibilità di vincere un libro e un CD a scelta del fortunato estratto attraverso Random.org.
La settimana scorsa abbiamo viaggiato attraverso delle belle books covers in anteprima e a al popolare romanzo di E. May.
The Lost Sisterhood di  Anne Fortier
L’ultimo sogno di Valentina Fontana
La cacciatrice di fate di Elizabeth May
Questa volta andremo a incontrare un altro successo internazionale, un bestsellers per il New York Time, presentato da Goodreads

      Illusions of Fate di Kirsten White
"Ho fatto del mio meglio per impedirti di attraversare i percorsi di questo mondo. E io, ora farò del mio meglio per proteggere voi da questo".
Jessamin è stata una reietta da quando si trasferì dalla sua casa sull'isola di Melei al paese triste di Albion. Tutto cambia quando incontra Finn, uno splendido, enigmatico giovane lord, che la introduce al mondo segreto della nobiltà di Albion, un mondo che ha tutto ciò che Jessamin desidera, potere, denaro, status ... e la magia. Ma Finn ha dei segreti nascosti, segreti pericolosi che il vizioso Lord Downpike farà di tutto per possedere. A meno che Jessamin, armata solo del suo ingegno e della sua determinazione, non decide di fermarlo. Kiersten White con la sua Paranormal trilogy, considerata un bestseller dal New York Times ha catturato il cuore dei lettori, con il suo connubio di magia e umorismo adolescenziale del mondo reale. Si ritorna a quella combinazione vincente di arguzia, fascino e incanto in Illusions of Fate, un nuovo perfetto romanzo frizzante e romantica per gli appassionati di Cassandra Clare, figlia del Madman, e Libba Bray
Caspita, certo che quell’anello a spoletta si fa proprio notare, proprio come i particolari dettagli dipinti sulla tazza. Questa covers è semplicemente fantastica.
Voi cosa ne pensate?  Su quali incantate note vi fa volare?
Adesso entriamo nel magico mondo di Alice, ma ad accompagnarla nel suo viaggio non ci sarà lo Stregatto o il Bian Coniglio, ma soltanto Cole che gli farà da spalla nella temibile lotta contro gli Zombi.
Alice in Zombieland, di Gena Showalter
Alice in Zombieland, romanzo di Gena Showalter edito da Harlequin Mondadori. Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.
 “Vorrei poter tornare indietro e fare mille cose in modo diverso. Vorrei dire a mia sorella no . Vorrei non aver mai pregato mia madre di parlare con mio padre.  Avrei voluto la cerniera sulle labbra e ingoiare quelle parole odiose. Oppure, salvo tutto questo, mi piacerebbe abbracciare mia sorella, mia madre e mio padre per l'ultima volta. Vorrei dire loro che li amo. vorrei ... Si ', mi auguro.”
Wow! Questa è una Alice proprio tosta, deve fare i conti con quelle temibili creature. Quello che vi ho presentato è il 1° volume originale della trilogy, White Rabbit Chronicles della scrittrice americana Gena Showalter. Bisogna proprio dire che questa covers mi riporta alla mente tante strepitose canzoni, e voi, su quali note viaggiate?
Dal temibile mondo degli zombie, lasciamoci cullare da un meraviglioso amore impossibile, quello di un angelo e un mortale, ecco a voi:
HEAVEN di Alexandra Adornetto
 
       Solo il vero amore può spezzare le catene del paradiso e degli inferi
In nome dell’amore, Bethany e Xavier hanno affrontato prove durissime. Pur di restare l’uno accanto all’altra, hanno deciso d’ignorare la regola che vieta a un angelo come Bethany di legarsi a un mortale, hanno sconfitto Jake Thorn, il demone che aveva terrorizzato la cittadina di Venus Cove, e hanno sfidato persino l’ira del Signore degli Inferi. Ora che sono miracolosamente tornati dal Regno dell’Ade, desiderano soltanto sposarsi e iniziare una nuova vita insieme.
Tuttavia, non appena si scambiano le fedi nuziali, un Angelo della Morte piomba su di loro per riportare Bethany in Paradiso: con quel gesto, infatti, lei ha violato le leggi del Cielo e per questo deve essere punita. Ancora una volta, Bethany e Xavier sono costretti a scappare e a rifugiarsi in uno chalet nascosto tra le montagne.
Ma i due ragazzi non immaginano di essere stati seguiti dai membri del Settimo Ordine, gli angeli rinnegati che vogliono conquistare il dominio assoluto dei Cieli e degli Inferi. Perché Bethany è la chiave per portare a termine il loro piano…
Alla versione italiana proposta dalla NORD editore, dell’ultimo volume della trilogy “Halo”, dell’autrice australiana Alexandra Adornetto, ho affiancato quella tedesca, perché onestamente desidero chiedervi:  Cosa ne pensate della cover tedesca?
Io la trovò molto più bella, il gioco di luci è meraviglioso, sembra trascinarti in un magico mondo. E cosa dire della trasparenza delle ali? Niente da fare, questa bella cover merita assolutamente una bella songs e sono sicura che proprio questa, riuscirà a darvi la giusta ispirazione. Così come le altre due books covers.
Allora cosa ne pensate delle 3 proposte di questa settimana?
Bene, cosa aspettate, fatevi avanti e scovate delle fantastiche colonne sonore per queste belle copertine.
  •       Illusions of Fate di Kirsten White
  • Alice in Zombieland, di Gena Showalter
  • HEAVEN di Alexandra Adornetto
    Buona ricerca e...
       
       Buon divertimento

“Happiness is a cup of coffee and a really good book”

Buongiorno e...
            Benvenuti tra le mie pagine...
Caffè Letterario
   La settimana è già cominciata, ma il caffè la mattina è sacro, e come sappiamo bene, la felicità è... bere un coffee accompagnato dalla lettura di un bel libro, allora niente sembra più azzeccato di questo romanzo della scrittrice francese  Agnes Martin-Lugand,  “La gente felice legge e beve caffè, edito dalla Sperling & Kupfer.
Se ci si ferma al titolo, ci si immagina subito una storia felice e ricca di sorprese e se ci accostiamo a questo romanzo con questa idea, rischiamo una profonda delusione, perché in realtà questa è una storia profonda, che non ha nulla gioioso, ma come in una  delle scene iniziali del  "Film Blu" del regista polacco Krzysztof
 Kieślowski, dove in una idilliaca intro, ricca di risate felici e corsa mattutina fuori casa, una donna, si ritrova immersa in un profondo dolore, nato dalla perdita delle persone che più ama al mondo, che ha visto uscire e mai più rientrare, suo marito Colin e la sua bambina di cinque anni Clara. Una scomparsa prematura, che sconvolge la nostra protagonista, tanto da farla vivere in una specie di limbo per un anno intero, durante il quale vegeta nel ricordo forzato, fino a quando non prende l’atlante e cerca il Paese che suo marito desiderava visitare, l’Irlanda. Fatto questo,  punta il dito su una località a caso e decise che quella sarà la sua prossima meta. Il luogo che il fato ha deciso per lei è Mulranny, una località sperduta lungo la riva del mare, dove regnano una natura incontaminata e un tempo che ti fa scappare a gambe levate, però è qui che Diane si ritrova come vicino di cottage, Edward, un bel tenebroso, dal carattere burbero e a dir poco insopportabile. Ma questa forzata vicinanza, sarà quella che aiuterà a cicatrizzare la profonda ferita nel cuore della nostra protagonista, facendole considerare l’idea, che in fondo la vita continua e nonostante tutto si può ancora essere felici. E nonostante la mitica frase che fa da titolo a questa storia e al caffè letterario che la nostra Diane gestisce insieme al fedele amico Félix, questo romanzo non è una storia felice, ma il percorso di una donna, verso la felicità. Vi chiederete: “Perché leggerlo se poi dobbiamo deprimerci?” Beh! io direi che esistono molte ragioni, non solo perché si legge in un fiato, ma perché è una storia che aiuta a curare il dolore, dato che ci fa comprendere come dopo la tempesta torna il sereno, in fondo la vita continua e finché c’è vita c’è speranza e l’amore ritorna sempre come la felicità che si prova leggendo e bevendo caffè.
Non dobbiamo stupirci se leggendo questo romanzo abbiamo la sensazione di essere catapultati dentro la psicologia della nostra protagonista, perché l’autrice di questa emozionante storia Agnès Martin-Lugand,  è niente poco di meno che una psicologa, che ha scoperto la sua vocazione letteraria e ha deciso che la penna è il suo mestiere, ma di certo non dimentica la fonte delle sue conoscenze, che si adattano meravigliosamente allo sviluppo dei personaggi, che dimostrano di avere un io molto profondo e ben strutturato.
Quindi, una lettura sicuramente adatta al nostro CAFFÈ LETTERARIO.  Visto che “Happiness is a cup of coffee and a really good book”, vi lascio con questa emozionante degustazione.
“Mamma, dai ti prego!”
“Clara, ho detto di no.”
“Colin, non scherzare. Se Clara viene con te, voi due ve ne andrete chissà dove, e partiremo per le vacanze fra tre giorni.”
“Vieni anche tu, così ci tieni d’occhio!”
“Neanche per sogno, hai visto quante cose ho da fare?”
“Ecco perché Clara dve fare un giro come ne, per farti stare tranquilla.”
“Per favore, mamma!”
“E va bene. Adesso fuori! Non voglio più vedervi.”
Erano usciti schiamazzando per le scale. E poi mi hanno raccontato che stavano ancora facendo i buffoni, in macchina, quando il camion li ha centrati. Mi sono detta che sonno morti ridendo. Mi sono detta che avrei voluto essere con loro. E per un anno intero mi sono ripetuta tutti i giorni che avrei preferito morire con loro. Ma il mio cuore continuava a battere con ostinazione. E mi teneva in vita. per mia disgrazia.
Sdraiata sul divano, stavo fisando le volute di fumo della mia sigaretta, quando la porta d’ingresso si aprì. Félix ormai piombava da me quando gli pareva, o quasi. Veniva tutti i giorni. Pessima idea lasciargli il doppione delle chiavi! Mi fece spaventare, e la cenere finì sul pigiama. La soffiai via e scivolò a terra. Per non vederlo mettersi a riordinare, come al solito, me ne andai dritta in cucina a rifare il pieno di caffeina. Quando tornai, non era cambiato niente. I posacenere erano ancora stracolmi, le tazze vuote, le confezioni del take-away e le bottiglie ancora sparse sul tavolino. Félix era seduto, con le gambe accavallate, e mi fissava. La sua aria così seria mi sconcertò per una frazione di secondo, ma quello che mi sorprese fu il suo abbigliamento. Perché era in giacca e cravatta? Che ne era dei suoi immancabili jeans strappati e delle sue T-shirt attillate?  - “Dove vai così elegante? A un matrimonio o a un funerale?” - “Che ore sono?”  - “La tua non è una risposta, e io me ne fregio dell’ora. Ti sei messo in tiro per rimorchiare un golden-boy?”  - “Magari. Sono le due. E tu devi andare a lavarti e vestirti. Non puoi venire conciata così.”  - “Venire dove?”  -“Datti una mossa. I tuoi genitori e quelli di Colin ci aspettano. Dobbiamo essere lì tra un’ora.” Il mio corpo fiu scosso da un brivido, le mani iniziarono a tremare, la rabbia mi montò dentro.  - “Al cimitero non ci metto piede. Chiaro?”  - “Fallo per loro”, mi disse con dolcezza.  – “È importante che tu ci sia. Oggi devi, è l’anniversario, tutti ti saranno vicini.”  - “ Io non voglio la vicinanza di nessuno. mi rifiuto di partecipare a una cerimonia tanto insulsa. Credi che abbia voglia di celebrare la loro morte?”  La voce mi spezzò dentro, e le prime lacrime della giornata cominciarono a scendere. La vista mi si annebbiò e scorsi Félix alzarsi e venire verso di me. Mi abbracciò e m strinse al petto.  – “Diane, devi andarci. Pensa a loro, ti prego.” Lo respinsi bruscamente.  – “Ti ho detto di no, non mi hai sentito? Vattene!” urlai, notando che cercava di avvicinarsi di nuovo. Andai di corsa in camera mia. Nonostante mi tremassero le mani, riuscii a chiudermi dentro a doppia mandata. Mi accasciai la schiena contro lo stipite, le gambe piegate contro il petto. Il silenzio che aveva invaso l’appartamento fu rotto dal sospiro di Félix. –Ripasso stasera.”  - “Non voglio più vederti.” – “Fa’ almeno lo sforzo di lavarti, sennò ti ficcherò io sotto la doccia.” I suoi passi si allontanarono, e la porta sbattuta mi fece capire che se n’era finalmente andato. Rimasi con la testa tra le ginocchia, per alcuni lunghi minuti, prima di trovare la forza di sollevare lo sguardo. Gattonai fino al letto, faticosamente. Salii sopra e mi avvolsi nelle coperte. Il mio naso, come accadeva ogni volta che mi rifugiavo lì, cercava il profumo di Colin. Alla lunga era sparito, eppure non avevo cambiato le lenzuola. Volevo sentirlo di nuovo. Volevo cancellare l’odore dell’ospedale, della morte che gli aveva impregnato la pelle l’ultima volta che avevo avvicinato il viso al suo collo. Volevo dormire, il sonno concilia l’oblio. Un anno prima, quando era arrivata al pronto soccorso accompagnata da Félix, mi avevano detto che era troppo tardi, che mia figlia era morta in ambulanza. I medici mi avevano lasciato giusto il tempo di vomitare prima di comunicarmi che per Colin era questione di minuti, o al massimo di un paio d’ore. Se volevo salutarlo per l’ultima volta, dovevo farlo subito. Avrei voluto urlare, gridare a tutti loro che erano dei gran bugiardi, ma non ci riuscivo. Ero sprofondata in un incubo, e speravo in tutti i modi di risvegliarmi. Un’infermiera ci aveva guidati verso la stanza dove c’era mio marito. Ogni parola, ogni gesto che si sarebbe svolto lì dentro mi restò impresso nella memoria. Lui era lì, disteso su un letto, collegato a un mucchio di macchine rumorose, lampeggianti. ...  Aveva sollevato una mano per posarmela sulla guancia.  - “Su amore”, mi aveva consolato. - “Cerca di calmarti, hai sentito Félix: Clara ha bisogno di te.” Non avevo trovato il modo di sfuggire ai suoi occhi colmi di speranza sulle sorti di nostra figlia.  – “E tu?” ero riuscita ad articolare.  – “È lei che conta”, mi aveva risposto, asciugandomi una lacrima. I miei singhiozzi erano diventati più forti mentre appoggiavo il viso sul palmo ancora caldo. Lui c’era ancora, e io a quell’ “ancora” mi aggrappavo. – “Colin, non voglio perderti”, avevo mormorato. “Non sei sola, hai Clara, e Félix si prenderà cura di voi.” Avevo scosso la testa, senza osare guardarlo. – “Amore mio, andrà tutto bene, devi essere coraggiosa, per nostra figlia...” La sua voce si era spenta di colpo, io avevo alzato gli occhi in pred al panico. Sembrava sfinito. Aveva esaurito le sue ultime energie per me, come sempre. Mi ero chinata su di lui per abbracciarlo, Colin aveva ricambiato con quel poco di vita che gli restava. Poi mi ero sdraiata accanto a lui, l’avevo aiutato ad appoggiare la testa su di me. Finché era tra le mie braccia non poteva lasciarmi. Mi aveva sussurrato per l’ultima volta che mi amava. Avevo avuto giusto il tempo di rispondergli prima che si addormentasse serenamente. Ero rimasta in quella posizione diverse ore stringendolo, cullandolo, abbracciandolo, respirandolo. ... Oggi come da un anno a questa parte, il silenzio regnava nel nostro appartamento. Niente più musica, niente più risate, niente più voci. Le gambe mi guidarono alla camera di Clara, senza che io lo volessi. ... Non avevo toccato niente: né il piumone appallottolato, né i giocattoli sparsi ovunque, né la sua camicia da notte per terra, né il piccolo troley in cui aveva messo le bambole che avrebbe portato in vacanza. ...
La gente felice legge e beve caffè racchiude tra le sue pagine le emozioni più profonde di una donna che non ha altra scelta che accettare il proprio destino.
Consigliato a chi: ama le storie piene di speranza
Da regalare: all'amica che ha deciso di cambiare vita
Da comprare: al ritorno di un viaggio in Irlanda
Da leggere bevendo: caffè.  
Quindi...  Scopriamo come la nostra Diane, decide che è ora di voltare pagina e come la felicità può ritornare a bussare alla porta, continuiamo a leggere questo romanzo e codiamoci la vera felicità, una bella e emozionante lettura e una fragrante tazza di caffè caldo.

              Buona Lettura