La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

venerdì 31 gennaio 2014

Big News!!! Quali cover hanno raccolto la sfida?

Big news! cari lettori, altre due strabilianti cover raccolgono la sfida, decise a dare battaglia.

Eccole, insieme alle nostre agguerrite partecipanti:
Reaping Me Softly Kate Evangelista – franci cat
SPLINTERED - A.G. HOWARD  - Juliette Reader
La vedo dura per le nostra trilogy jury.
 Chi vincerà la sfida tra le cover, quale sarà eletta la più sensazionale!!!

Restate tra le pagine dela bacheca dei libri” per scoprirlo. MA!!! Ancora ci sono altri 3 giorni per raccogliere la sfida, quindi la... 



Ricerca continua... fino al 3 Febbraio.

giovedì 30 gennaio 2014

La RICERCA continua... ma intanto ecco le cover in gara.

Allora!!! Come procede la vostra ricerca? 
  Non preoccupatevi ancora c’è tempo, la Ricerca di cover continua... ma intanto facciamo un piccolo riepilogo della situazione attuale.      
Ecco le cover dei primi partecipanti al Chrysalis Contest:
IGNITE ME – Tahereh Mafi – Sabrina Smile
 HIDDEN GATESD.T. DYLLIN - Maria Petrillo
THE LOST PRINCE JULIE KAGAWA – Claudio Nerotti
KINETIC – The Luminaries – S.K. Anthony - Tatina lotto
EMBRACE  - Jessica Shirvington - Anna Tomasi
Wow!!! Che cover da urlo. La ricerca, si sta scaldando e la sfida è inevitabile.
 E VOI appassionati lettori, cosa ne pensate?  
Volete gettare la spugna così in fretta?
SFIDATE!!! queste cover. 

La Ricerca continua... fino al 3 Febbraio.
Cliccate e PARTECIPATE al Chrysalis Contest potete vincere la copia cartacea dell’atteso libro di Jodi Meadows-Chrysalis
che ha ispirato questo evento, il quale ha il privilegio di avere come GIUDICI IMPARZIALI Erika del blog Wonderful Monster che come sapete ha intervistato in anteprima, l’autrice Jodi Meadows per la Mondadori; e Erika, la masterbook del forum LA BIBLIOTECA INFINITA che di copertine se ne intende infatti, gestisce nel suo forum una sezione dedicata proprio a loro (andate a curiosare, magari trovate l’ispirazione).

Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo ~ Gianni Rodari

      Buongiorno,
                   Amici in lettura.
Benvenuti tra le mie pagine.
Gianni Rodari, con le sue bellissime storie oltre a educare col sorriso i bambini, ci ha lasciato con questo pensiero, anche una grande verità. Cos’è che ci rende schiavi? Le catene. 
Ma, oltre alla maglia di ferro, esistono altri tipi di ceppi, invisibili all’occhio umano, che costringono la libertà di pensiero. L’ignoranza.
L’ignoranza, purtroppo, può diventare una pesante costrizione dell’intelletto e i libri oltre che colmare il grande vuoto della mente, ci aiutano, ci salvano da noi stessi, perché essi contengono ciò che noi sappiamo, ma che spesso dimentichiamo e loro sono lì,  in attesa di essere letti,  per farci ricordare e impedire gli effetti dello scorrere del tempo.
   Buona Giornata e...

                       Buona Lettura

mercoledì 29 gennaio 2014

Ecco ILLMITZ di Susanna Tamaro, un romanzo che... Ha faticato a trovare la sua strada...

Benvenuti tra le mie pagine,
                      Amici in lettura.

Oggi, 29 gennaio, sono molte e attesissime le uscite nelle nostre librerie, tra tutte io vi ho già parlato di Onyx, il 2° vol. della saga urban fantasy LUX di Jennifer Armentrout edito da Giunti; così come del 5° vol. della saga Vampire Accademy Anime legate di Richelle Mead edito da Rizzoli; ma ancora non vi ho parlato di lei, una delle mie autrici più amate, Susanna Tamaro, che oggi ha affermato la sua volontà di condividere con i suoi amati lettori, il suo primo manoscritto ILLMITZ. Un’opera, che è stata scritta e chiusa segretamente all’interno di un cassetto, nonostante l’apprezzamento di chi allora aveva letto questo romanzo, e non parlo di comuni lettori, ma di importanti intellettuali triestini, rilevanti nel panorama storico letterario, come: Claudio Magris, Giorgio Voghera, che rimasero colpiti e affascinati dallo stile scarno, sincopato, antiaccademico dell’allora, giovane scrittrice triestina, e da questo romanzo che riflette lo spirito di Hermann Hesse. 
Di Illmitz hanno scritto:
“Lessi il manoscritto di Susanna Tamaro, Illmitz. Un testo duro, incisivo e tagliente, che dice la violenza della vita. Ho cercato invano, inviandoli a molti editori, di farli pubblicare; Illmitz è un testo notevolissimo. (…) Poco dopo Susanna Tamaro avrebbe pubblicato un forte libro di racconti, Per voce sola, da Marsilio, e Va' dove ti porta il cuore, che ebbe uno straordinario successo, anche se a mio avviso poeticamente non regge il confronto con Illmitz.”
Claudio Magris (Corriere della Sera)

“Il protagonista di Illmitz se n'era andato, tormentato da “un malessere profondo”, dalla sensazione di ‘essere nulla in mezzo al frastuono’, che ‘il mondo intero avesse smarrito il senso, la direzione’.
Un disagio esistenziale sordo e profondo  è il tema che appare subito al centro dell'universo narrativo di Susanna Tamaro e ad esso i suoi personaggi reagiscono rompendo gli ormeggi e prendendo il largo. ‘Partire – dice Jiri, il protagonista di Illmitz – mi è sempre parso un gesto ostile’, e così, andandosene alla ventura, egli dichiara la sua guerra privata al mondo com'è, alla solitudine cui si sente dannato, alla famiglia che non c’è più, e se ricompare è soltanto per complicare le cose e tormentare la vita.
Cesare De Michelis (primo editore di Susanna Tamaro)
Ma come mai, la nostra pluripremiata scrittrice triestina, nonostante l’ottimo giudizio di questi esperti, l’ha conservato così a lungo nel cassetto?
La sua risposta a questa domanda è stata: ‘Pubblicarlo prima non avrebbe avuto senso’
Dopo la risposta pragmatica della nostra Susanna Tamaro ecco la risposta del suo primo editore Cesare De Michelis
“Non si tratta comunque di un libro per bambini, come molti altri della Tamaro, ma bensì di un romanzo di formazione, profondo e ricco di significati” (WLibri)
Il romanzo non è molto lungo, solo 126 pagine, ma nonostante la brevità che ricorda la scrittura essenziale di Alessandro Baricco, la nostra celebre scrittrice italiana, ci regala una storia intensa e profonda, di un giovane che nei suoi venticinque anni compie un viaggio importante, che lo porta da Trieste a Illmitz, sul confine dell’Ungheria. Il suo luogo d’origine, si, perché è da questo luogo sconosciuto e distante che proviene la sua famiglia. Questo è un viaggio in cui il protagonista ricerca se stesso, per trovare una giustificazione alla propria inadeguatezza e fragilità, ritrovando man mano nella propria memoria, nei propri fantasmi la sua appartenenza. In questo percorso, il giovane protagonista sarà accompagnato da una galleria di personaggi indimenticabili che si affacceranno sul palcoscenico della propria mente: una cugina, Agnese, vittima di una crisi religiosa, morta investita mentre attraversava una strada a occhi chiusi per verificare l’esistenza dell’angelo custode; la “fidanzata” Cecilia, impiegata a Roma – dove il protagonista si è trasferito –, dotata di una fisicità massiccia e una sessualità esuberante quanto il protagonista è, invece, esile, quasi disincarnato; l’amico d’infanzia Andrea, rimasto nel paese natale, sul Carso, vicino alle proprie radici; il vicino di casa di Roma, subnormale, soprannominato Frankenstein, che urla e litiga con la madre e che il protagonista vede uscire ogni tanto, elegantemente vestito; sua madre, scomparsa da alcuni anni.
Adesso, non ci resta che scoprire quest’altra importantissima pagina della vita letteraria di questa grande scrittrice, per carpire e comprendere meglio il “perché” di tante cose e per amarla, così come lei desidera essere amata, in silenzio, solo attraverso la lettura delle sue opere.

Buona Lettura

martedì 28 gennaio 2014

La competizione di una vita. All’inizio erano 35 ragazze, ora ne sono rimaste solo in 6

Continua la fiaba distopica di Kiera Cass. Questa “Cenerentola” di un ipotetico futuro, troverà il suo vero principe?
Continua, la spietata selezione per la regina del principe Maxon, delle 35 ragazze, ormai sono rimaste solo in 6 e la nostra giovane Cenerentola, America Singer, è una tra le preferite dall’affascinante e gentile principe che potrebbe realizzare tutti i suoi sogni, ma il prezzo è... la gabbia dorata. Come si evolveranno gli eventi, America continuerà la Selezione? Quali sono i suoi reali sentimenti, ama Maxon o Aspen?  

L’attesa è finita e oggi 28 gennaio possiamo iniziare a trovare risposte a alcuni interrogativi, con l’uscita del 2°  volume della Trilogy The selction, The Elite edito dalla Sperling & Kupfen.

L’avventura di questa trilogy ha avuto inizio con The Selection
La storia è ambienta in una distopica realtà, di un lontano futuro. La Terra come la conosciamo non esiste più, infatti, è stata sconvolta dalla quarta guerra mondiale, e la popolazione ne esce devastata come tutto il resto. La povertà e la fame sono una conseguenza. Sotto questa realtà, tutte le terre, si riuniscono in un unico regno chiamato Illea, governato dal giovane principe Maxon, che raggiunta l’età ha bisogno di una regina e sarà una selezione fatta attraverso uno spettacolare reality show a decidere chi tra le 35 giovani fanciulle presenti, diventerà la numero uno. La protagonista è una giovane sedicenne di nome America, che nonostante ha paura di perdere la sua libertà e le persone che ama, decide di prendere parte alla selezione che potrebbe cambiare il corso della sua vita e realizzare  i suoi sogni, ma non è così semplici, tanti eventi scuoteranno il suo cuore e anche quello di Illea. Cosa succederà?
Eccola Kiera Cass
Kiera è una scrittrice americana, famosa per i suoi romanzi young adult. È nata e cresciuta nel South Carolina, nel 1983, padre portoricano. Si è Laureata alla Radford University e attualmente vive a Blacksburg in Virginia, con la sua famiglia.
La sua trilogia The Selection, quando è stata data alle stampe nel 2012, è entrata di gran corsa nella lista dei bestseller del New York Times. Nel maggio 2013, Kiera Cass ha annunciato che sta lavorando su una nuova serie chiamata 238 , che sarà pubblicato da Harper Collins

La trilogy raccontata da Kiera Cass, si concluderà con l’ultimo volume The one. In attesa del suo arrivo anche in Italia, godiamoci la copertina dell’unica ragazza rimasta tra le 35. 
Proprio come è avvenuto per la serie newsoul che presto arriverà in Italia, l’autrice di The Selection, ha deciso di fare un regalo ai suoi lettori, con un nuovo volume The prince, che si inserisce all’interno della trilogy, attraverso il punto di vista del principe Maxon. In Italia, il libro è uscito questo 21 gennaio per la gioia dei fan della saga, che ora sono pronti a ricevere The Elite.
Parlando di Copertine, quelle di questa trilogy sono state molto apprezzate dai lettori, infatti gli autori non ci hanno pensato proprio a sostituire l’originale, e come dargli torto, sono semplicemente Bellissime

Finalmente!!! VAMPIRE ACADEMY Arriva alla conclusione.

Fantasy
... amo
Domani 29 gennaio e martedì 5 febbraio, si chiude la saga Paranormal Romance e Urban fantasy di sei volumi, scritta da Richelle Mead
Questa saga, è andata in stampa nella versione originale nel 2007 e solo due anni dopo è iniziata la sua diffusione in Italia. Con questo scarto di due anni circa, la pubblicazione è continuata nel nostro Paese, fino al 2011, dove si era fermata con il 4° vol. Promessa di Sangue.
Ora finalmente! Con queste due ultime uscite quasi consecutive, si chiude questo lungo ciclo librario, che da inizio a quello cinematografico, infatti:
La metà vampiro metà umana Zoey Deutch a San Valentino sfila nelle sale cinematografiche italiane.
La regia del film è di Mark Waters regista del fantasy Spiderwick - Le cronache e della teen-comey Mean Girls, mentre lo script è di Daniel Waters, fratello del regista e sceneggiatore del sequel Batman - Il ritorno e della black-comedy Tutti i numeri del sesso.
Nel cast figurano: Zoey Deutch, Lucy Fry, Olga Kurylenko, Danila Kozlovsky, Gabriel Byrne e Joely Richardson.
La Trama: Rose Hathaway (Zoey Deutch) è una diciassettenne Dampira, metà vampiro metà umana, che ha il compito di proteggere Lissa Dragomir (Lucy Fry) una ragazza Moroi, ovvero appartenente alla stirpe reale dei vampiri. Dopo un tentativo di fuga, Rose e Lissa vengono catturate e costrette a ritornare all'Accademia dalla quale erano fuggite per imparare a difendersi dagli Strigoi, vampiri immortali e assetati di sangue che minacciano Lissa. Qui Rose intreccia una relazione proibita con il suo affascinante e misterioso istruttore Dimitri Belikov (Danila Kozlovsky).
Con la visione del 1° capitolo della serie si apre questa nuova fortunata saga vampiresca, con riflessi da Shadowhunters, anche se devo essere sincera, nonostante il grande successo letterario, il trailer non mi ha conquistato più di tanto e secondo il mio modesto parere questa serie dall’aria un po’ demenziale, non ha nessuna possibilità di reggere il confronto con la saga che ha visto come protagonisti Kristen Stewart e Robert Pattinson (Twilight) e neanche con quella degli Shadowhunters tratta dai romanzi di Cassandra Clare. Comunque posso anche sbagliarmi. Dovrei vederlo...
Ma torniamo hai libri...
Nel quadro generale, la storia narra le vicende di Rose Hathaway, una dhampir di diciassette/diciotto anni che si allena come guardia del corpo della sua migliore amica Vasilisa "Lissa" Dragomir, una moroi. Mentre impara come sconfiggere gli strigoi che hanno invaso la St. Vladimir Academy, Rose intreccia una relazione proibita con il suo istruttore, Dimitri Belikov.
Ma prima dell’uscita dei due volumi conclusivi, ricapitoliamo cosa è successo in questi primi quattro.
Nel 1° L'accademia dei vampiri, facciamo la conoscenza dei nostri protagonisti e ci imbattiamo in una Rose e Lissa in fuga dall’Accademia, per la sicurezza della moroi. Ma dopo una fuga di qualche anno le due ragazze vengono ritrovate e ricondotte alla St. Vladimir Academy, dove riprenderanno gli studi per concludere la loro preparazione contro la lotta degli strigoi, che nel frattempo cercano di attaccare la scuola e Lissa.
Nel 2° Morsi di ghiaccio, vediamo la nostra Rose, che intreccia in modo più profondo il rapporto con il suo istruttore Dimitri e Lissa che inizia a far uso dei suoi poteri speciali e allarga il suo cerchio di amicizie soprattutto con Christian, con cui instaura un rapporto solidale. Gli Strigoi intanto iniziano a sterminare le famiglie dei moroi e i loro attacchi sono più frequenti e violenti, tanto che molti guardiani, si raduno all’accademia per proteggere gli studenti, tra cui la madre di Rose, con cui non ha un buon rapporto.
Nel 3° Il bacio dell’ombra, la nostra protagonista affronta l’ultimo difficile anno all’Accademia, è sconvolta dalla morte del suo caro amico Mason e sullo sviluppo inquietante dei suoi poteri, infatti strane visioni e oscure premonizioni oscurano la sua mente in conflitto anche per l’amore che in segreto, sente crescere verso Dimitri. La svolta, la scelta che tanto ha temuto tra amore di donna e l’amicizia legata al dovere si profila all’orizzonte quando gli strigoi attaccano direttamente la scuola.
Nel 4° Promessa di sangue, la ragione e il buon senso prevalgono nella mente di Rose, che dopo aver assistito alla trasformazione di Dimitri in Strigoi a causa di un morso, ora deve mantenere la promessa che gli aveva fatto nel caso una cosa del genere fosse avvenuta, deve ucciderlo. Per compiere questa missione Rose abbandona l’Accademia prima del diploma e si mette sulle tracce di Dimitri.
Beh! per scoprire come andrà a finire dobbiamo aspettare domani, chissà come ha deciso di concludere questa epopea la nostra Richelle Mead
che nel frattempo ha concesso ai suoi lettori, una serie spine-off, a cui sta ancora lavorando. Bloodlines
La serie, è formata da sei romanzi che sono incentrati ognuno su un personaggio particolare. Bloodlines, ancora non è arrivata in Italia e nella versione originale l’ultimo volume pubblicato è, Silver Shadows, gli altri sono: Bloodlines, The Golden Lily, The Indigo Spell, The Fiery Heart.
Per il momento il Tema Forte di questo blog, sono le Copertine.
Lasciate le vostre impressioni, miei cari lettori. Per quanto mi riguarda, l'unica cosa che mi viene in  mente è... 
Mah!!! Sono senza parole... alla prossima e....
Buona Lettura

lunedì 27 gennaio 2014

"Noi sopravvissuti alla Shoah siamo inchiodati: vorremmo liberarci dal peso insopportabile di ciò che è stato e invece siamo costretti a riviverlo ogni volta. Delegati a testimoniare da chi avrebbe avuto il dovere di evitarcelo: quest'Europa che cancella i suoi sensi di colpa per lo sterminio degli ebrei non parlandone, e scaricando su noi vittime la responsabilità e il dolore della memoria. Una vera follia". Edith Bruck

Giorno della memoria
 “Sarò mai capace di scrivere qualcosa di importante? Lo spero proprio. Perché scrivendo posso confidare alla carta tutti i miei pensieri, i miei ideali, i miei sogni.”  Anna Frank
Benvenuti tra le mie pagine, miei carissimi lettori, che oggi ricordano un giorno indimenticabile, il 27 Gennaio, il Giorno della memoria. Un giorno, per ricordare ciò che non va MAI dimenticato, la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico.
Il 27 Gennaio 1945, è il giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, aprono le porte dei cancelli del luogo emblema della vergogna e della indelebile macchia dell’umanità, il campo di concentramento di Auschwitz. I pochi superstiti, sono la testimonianza vivente del grande odio e dell’orrore del genocidio nazista. “Nessuna  lingua comprensibile o gesto può dare una giustificazione a una simile perfidia e tanta depravata violenza ”. Una così grave violazione dell’umana natura, perpetrata da esseri umani verso altri esseri umani è inconcepibile. In questi termini, com’è possibile parlare d’inumanità, se alla fine è l’essere umano stesso ad aver commesso simili atrocità, dimostrando di detestare la sua stessa natura. Cosa siamo noi realmente, qual è la nostra reale natura?...
Sono tantissime le pagine scritte per questo giorno, tantissimi libri per non dimenticare e come ha scritto Norberto Bobbio:
"Il primo insegnamento che si può trarre da questi libri è che non bisogna dimenticare. Il secondo, che bisogna ricordare non per giudicare, ma prima di tutto per apprendere e capire."
Per onorare la memoria di chi è scomparso in questo modo così brutale e insensato, per chi è stato testimone, sopravvissuto con una inguaribile ferita nel cuore e per chi è caduto durante la liberazione da questo massacro e per noi, per non DIMENTICARE, oggi tra queste mie pagine riporterò i passi di alcune opere che sono diventate un emblema della nostra letteratura, quelle di PRIMO LEVI, un sopravvissuto alla deportazione nel campo di concentramento di Monowitz - lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell'impianto Buna-Werke proprietà della I.G. Farben, dove il suo nome è stato 174517.
Primo Levi, come sappiamo è stato deportato nel 1943, quando è stato catturato dai nazifascisti. Lui è un sopravvissuto, un testimone della brutalità umana e ha dedicato la sua vita e la sua penna, a ricordare ciò che non va dimenticato. Una delle sue opere più importanti oltre La tregua, è Se questo è un uomo, un romanzo, che rappresenta la sua testimonianza scritta tra il dicembre 1945 e conclusa nel gennaio 1947. Il titolo, è stato ispirato dall'antica preghiera dello Shemà e nel romanzo, il nostro autore, riporta i versi, che ne chiariscono il significato:
“Considerate se questo è un uomo
 Che lavora nel fango
 Che non conosce pace
 Che lotta per mezzo pane
 Che muore per un sì o per un no”
[Campo di internamento Fossoli (Modena)] ...Il giorno 20 febbraio i tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per lo scarso quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto un’infermeria avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il mattino del 21 si seppe che l’indomani gli ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato all’appello, dieci sarebbero stati fucilati...
Illustrazione di Emanuele Fucecchi
...Con la assurda precisione a cui avremmo più tardi dovuto abituarci, i tedeschi fecero l’appello. Alla fine, Wieviel Stück? domandò il maresciallo; e il caporale salutò di scatto, e rispose che i «pezzi» erano seicentocinquanta, e che tutto era in ordine; allora ci caricarono sui torpedoni e ci portarono alla stazione di Carpi. Qui ci attendeva il treno e la scorta per il viaggio. Qui ricevemmo i primi colpi: e la cosa fu così nuova e insensata che non provammo dolore, nel corpo né nell’anima. Soltanto uno stupore profondo: come si può percuotere un uomo senza collera (parla di violenza inutile)... Sono stati proprio i disagi, le percosse, il freddo, la sete, che ci hanno tenuti a galla sul vuoto di una
disperazione senza fondo, durante il viaggio e dopo. Non già la volontà di vivere, né una cosciente rassegnazione: ché pochi sono gli uomini capaci di questo, e noi non eravamo che un comune campione di umanità... Fra le quarantacinque persone del mio vagone, quattro soltanto hanno rivisto le loro case; e fu di gran lunga il vagone più fortunato . Soffrivamo per la sete e il freddo: a tutte le fermate chiedevamo acqua a gran voce, o almeno un pugno di[24] neve, ma raramente fummo uditi; i soldati della scorta allontanavano chi tentava di avvicinarsi al
convoglio. Due giovani madri, coi figli ancora al seno, gemevano notte e giorno implorando acqua . Meno tormentose erano per tutti la fame, la fatica e l’insonnia, rese meno penose dalla tensione dei nervi: male notti erano incubi senza fine...
Vi riporto un video dove Levi ritorna a Auschwitz e un articolo-intervista del giugno del 1982, realizzata da Enzo Biagi, al nostro scrittore-testimone:  Come nascono i lager? Facendo finta di nulla
Dopo questa viva testimonianza, voglio riportare le parole introduttive lasciate dalla giovane scrittrice Dami Jissed Vertiz Lozano nel libro: “Le ceneri dellesistenza”,  che ha ricevuto il titolo di libro + bello del 2013, tra quelli letti da "la bacheca dei libri". Perché questo romanzo, non è solo la classica love-story, ma racchiude qualcosa di più profondo, una importante pagina che documenta le sofferenze patite da chi ha vissuto quell’inferno. Infatti, non è un caso che questo libro sia rimasto indelebile nella mia memoria.
 ...Riuscivo a trattenere quel senso di depressione incombente dentro di me, quel posto mi distruggeva, ogni giorno mi sentivo più debole. Non ce la facevo a stare per ore e ore in piedi, passavo delle notti gelide. Il nostro capannone si svuotava settimana dopo settimana. Venivamo estratte come numeri della lotteria. Tutte coloro che venivano scelte per “la doccia”, non tornavano. Ogni volta che ci portavano in quella stanza spartana con i tubi argentati sul soffitto, sudavo freddo. Stringevo il mio pancino pregando Dio che non fosse l’ultima doccia... tratto da “Le ceneri dell’esistenza”
Nota dell’autore: L’amore, una parola minuscola eppure giustificazione dei fatti più bui della storia. Cosa si cela davvero dietro questa parola così misteriosa? Grandi filosofi e scienziati hanno studiato approfonditamente questo sentimento così controverso ed incoerente, capace di farci perdere ogni briciolo di razionalità. L’amore, quello folle, può essere anche distruttivo, oscuro, privo di umanità, di solidarietà verso gli altri. Può renderci macchine da guerra, pronte a tutto per un ideale. Perché si può amare incondizionatamente un’idea. La storia è piena di questi episodi, ripetuti continuamente, e senza alcun rimorso. L’amore è anche madre dell’odio, così opposto da sfiorarsi con l’antagonista stesso. Il passato non dovrebbe essere mai dimenticato. Si parla solo di cifre, nel complesso, nessuno parla, mai dei milioni di cuori infranti affogati nel pianto o nel dolore della perdita di una persona cara, per ragioni, a volte prive di fondamenta. Quanti madri, padri, mogli, mariti, fratelli, sorelle, figli e via dicendo non hanno più rivisto la persona amata? Quanta sofferenza hanno dovuto passare? Di questo non si proferisce mai sillaba. Si dovrebbe incidere su un muro ogni evento accaduto, ma non basterebbe nemmeno il vecchio muro di Berlino per tutti gli orrori che hanno vissuto i nostri antenati e tante altre persone in altri paesi. Credo personalmente che sia fondamentale pensare sempre con la propria testa e non farsi trascinare dalle continue correnti moderne che a volte celano tanto dolore per il prossimo. Dovremmo semplicemente rispettarci gli uni con gli altri. E vivere l’amore, sano, quello per sé stessi e per il prossimo, per evitare che molti eventi come l’olocausto, i genocidi ed i massacri che tutt’ora avvengano, continuino ad accadere. Per questo invito tutti, io per prima a non dimenticare il passato per vivere un futuro più cosciente.     Dami Jissed Vertiz Lozano
Dopo le sincere parole della nostra giovane scrittrice, vi lascio con quelle celebri della ottimista Anna Frank, tratte dal suo Diario.

"Ecco cos’è difficile in quest’epoca: gli ideali, i sogni e le belle aspettative non fanno neppure in tempo a nascere che già vengono colpiti e completamente devastati dalla realtà più crudele. È molto strano che io non abbia abbandonato tutti i miei sogni perché sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo stretti, nonostante tutto, perché credo tuttora all’intima bontà dell’uomo. "

SUPER BIG NEWS!!! Ecco i DUE vincitori EX AEQUO del Premio BAGUTTA

  
     Buongiorno, a tutti voi amici in lettura e...
Benvenuti tra la mie pagine.
Ieri 26 Gennaio, ultima Domenica di questo mese, come  da tradizione, è avvenuta nel corso di una cena alla storica trattoria/ ristorante Bagutta a Milano, la premiazione dell’87sima edizione del 1° premio letterario italiano, nato come sapete nel 1927. Quest’anno, la GIURIA, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti e composta da Stefano Agosti, Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Pietro Cheli, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Andrea Kerbaker, Giovanni Orelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini e Orio Vergani, si è lasciata incantare dal fascino della poesia, che ritorna a essere premiata.

I vincitori del 2014, sono due, EX AEQUO Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli.
La poesia di Maurizio Cucchi, viene premiata con la sua ultima raccolta “Malaspina”, un’opera divisa in cinque sezioni in cui l’autore ripercorre la sua vita milanese. Una vera passeggiata lungo le vie e i percorsi storici della storica città, che sono state un riflesso della sua vita, infatti si possono vedere le trasformazioni e i cambiamenti di questa importante città. Una poesia nuova, con tralci di storia e di conoscenza, e soprattutto con la gioia di essere al centro di un’esperienza che coinvolge passato e presente. Il poeta riconosce e ama i suoi coprotagonisti in una storia in cui ci si muove con umiltà ma con illuminata visione delle cose. “E io mi infilo,/ mi insinuo zampettando/ per leggere e indagare, eterna,/ l’umiltà dei secoli”. Nella poesia “Solitario”, questa non indica la solitudine dell’individuo, ma le lunghe passeggiate che il nostro poeta fa da solo, lungo le strade del capoluogo lombardo, e in questa solitudine, lui si concentra su ciò che lo circonda, e riflette su come il tempo abbia cambiato i vecchi edifici, la gente e da tutto questo lui sente nascere un desiderio nuovo, quello di godere delle occasioni.
A raggiungere un ulteriore e fondamentale traguardo è l’opera di Valerio Magrelli, che con il suo libro “Geologia di un padre”, pubblicato da Einaudi nella collana “Supercoralli”, dopo aver raggiunto le finali del Premio Campiello, si aggiudica a merito, il riconoscimento del 1° premio letterario italiano, il BAGUTTA. Come sappiamo, questo libro, può considerarsi un’opera di memorie, legate al padre del nostro autore, che con una prosa essenziale  e asciutta, si lega ai ricordi del genitore, infatti scrive: “Il figlio come un filo che deve entrare nella cruna della propria crescita. Il padre come un filo che va sfilato”.

BAGUTTA OPERA PRIMA, quest’anno viene concesso a un saggio narrato, dalla voce esordiente di Fabrizio PassanisiBert e il mago” (Nutrimenti). Un interessantissimo saggio sulla vicenda umana e letteraria di due grandi  della letteratura tedesca, Thomas Mann e Bertold Brecht.
 Con questo si chiude anche per quest’anno, lo storico evento culturale, importantissima pagina della letteratura e della storia italiana.
Vi lascio con la poesia “Solitario” di Maurizio Cucchi.
La testa chiara, pelata del Cochi,
quell’esile villano imbalsamato,
il suo faccino triangolare smerigliato
sul colletto scomposto e intanto io,
di fianco e sempre altrove, sorridevo,
nelle bretelle e nei miei sandaletti,
sul pavimento grigio, appoggiato,
mentre di fronte la vecchia Ines
stendeva i panni e ci scrutava.

Ma quello stesso bambino che ride,
sereno e spensierato, porta un’eco
profonda dentro sé. Aveva
perfettamente noto e già presente
in cuore il suo destino.