La biblioteca teologica del Monastero di Strahov a Praga

La bacheca dei libri, ha come modello questa immensa fonte di conoscenza perché: "La lettura è per la mente ciò che l'esercizio è per il corpo

Novità e successi della NORD Editore

Ecco le novità da non perdere e il successo di "Vita dopo vita" che come sottolinea l'Espresso:«La nostra eroina muore e rinasce innumerevoli volte; e il lettore la segue in un crescendo di suspense che sta la fantascienza e il miglior realismo magico. Un romanzo così non si era mai visto.»

Novità e successi della Dunwich Edizioni

La Porta dei cieli, il thriller archeologico protagonista del Blog Tour ancora in corso; Il successo dell'horror "William Killed The Radio Star" uno sfondo musicale dalla intricata indagine psicologica e le attese novità legate ai concorsi della Dunwich.

I 5 romanzi finalisti del Premio Strega 2014.

Ecco i romanzi candidati a entrare nell'immortale albo d'oro del Premio. Il favorito è "Non dirmi che hai paura" vincitore del Premio Strega Giovani. Alla finale del 3 Luglio ha vinto il prezioso elisir Francesco Piccolo con "Il desiderio di essere come tutti".

Novità editoriali da non perdere

Ecco le fresche letture che hanno attirato la mia attenzione. Da un Amore Alieno a Per sempre insieme,dalla passione di Così come sei al distopico fantasy Mystic city, ma un Eccezione serve sempre quindi non perdetevi l'eccezionale caos di sentimenti scritta dall'islandese Audur...

giovedì 27 febbraio 2014

Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e ha sognato grazie a esso...

Benvenuti tra le mie pagine...

  E tra i fogli sparsi delle mie letture indimenticabili, quelle che mi hanno emozionata tanto da scriverne i passi che ho trovato più significativi nel magico quaderno, che ho chiamato My reading of the heart proprio come questa rubrica, attraverso la quale, ora, le condivido con voi, dei lettori, proprio come me, che siete rimasti travolti nel turbinoso mondo della lettura.   
 Il passo che vi propongo è quello di un romanzo che è stato per me, come un fiume in piena, e mi ha portato a leggere tutti, ma dico tutti i libri che mi ero persa di questo incredibile scrittore, che ha avuto la grande capacità di stordirmi e sconvolgermi, proprio come è successo a una persona a cui voglio molto bene e con cui ho condiviso questa travolgente lettura. 
Parlo de...    “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón.

... Seguimmo il guardiano fino a un ampio salone circolare sovrastato da una cupola da cui scendevano lame di luce. Era un tempio tenebroso, un labirinto di ballatoi con scaffali altissimi zeppi di libri, un enorme alveare percorso da tunnel, scalinate piattaforme e impalcature: una gigantesca biblioteca dalla geometria impossibile. Guardai mio padre a bocca aperta e lui mi sorrise ammiccando... “Benvenuto nel Cimitero dei libri dimenticati, Daniel”... Mio padre si chinò su di me, e guardandomi negli occhi, mi parlò con tono pacato riservato alle promesse e alle confidenze. “Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine , il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa da quanto tempo esiste o chi l’abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro si perde nell’obblio, noi, custodi di questo luogo facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo, li compriamo, ma in realtà i libri, non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il migliore amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Te la senti di mantenere il segreto?”. Il mio sguardo si smarrì nell’immensità di quel luogo, nella luce fatata. Annui e mio padre sorrise. ... mi aggirai in quel labirinto che odorava di carta vecchia, polvere e magia per una mezzora. Lascia che la mi mano sfiorasse il dorso dei libri disposti in lunghe file, affidando la mia scelta al tatto. Tra titoli ormai illeggibili, scoloriti dal tempo, notai parole in lingue conosciute e in decina d’ altre che non riuscivo a identificare. Vagai lungo gallerie e ballatoi a spirale riempiti da centinaia, migliaia di volumi che davano l’impressione di sapere di me molto più di quanto io sapessi di loro. Mi balenò per la mente che dietro ogni copertina, si celasse un universo infinito da esplorare, e che fuori di lì, la gente sprecasse il tempo ascoltando partite di calcio e sceneggiati alla radio, paga della sua mediocrità. Non so dire se dipese da queste riflessioni, dal caso o dal suo parente nobile, il destino, ma in quell’istante ebbi la certezza di aver trovato il libro che avrei adottato, o meglio, il libro che avrebbe adottato me. Sporgeva timidamente da un ripiano, rilegato in pelle color vino, col titolo impresso in caratteri dorati. Accarezzai quelle parole con la punta delle dita e lessi in silenzio.
JULIÁN CARAX
L’ombra del vento
...
Cosa ne pensate del passo e del libro?
Questo scrittore spagnolo, ci sa proprio fare con le parole, riesce a trascinarti dentro la lettura, facendoti provare uno strano stato di ansia capace di tenerti col fiato sospeso, così, una porta che si apre, una luce sotto la porta, un filo di vento, riesce a farti trattenere il respiro. Suspense? Sicuramente, ma ATTENZIONE i suoi romanzi non sono ne thriller, ne horror, è semplice narrativa, la bella narrativa d’autore, che amo tanto, proprio come questo libro, dove nel passo che vi ho riportato,  Zafón è riuscito a leggere il mio cuore, perché mi ha rappresentato tra i suoi personaggi, io mi sento come Daniel, o meglio IO sono Daniel e questa lettura, racchiude tutto  ciò che provo verso i libri e la lettura. AMORE e SALVEZZA 
Amore verso i libri, la lettura e salvezza interiore unita al profondo desiderio di salvarli dall'oblio, il motivo principale, che mi ha spinto ha creare "la bacheca dei libri".

News! dal mondo letterario e culturale.

Parole  
Io le credevo solidi mattoni, una volta,
bulloni freddi e robusti d’avvitare
con calma e determinazione intorno ai fatti,

con scatto e con vigore intorno ai sogni....  
                                      Anna Belozorovich
Benvenuti tra le mie pagine...
la bacheca dei libri è lieta di farsi portavoce, di un altro importante evento che non coinvolge solo il panorama letterario ma anche quello culturale, nazionale e internazionale,  Europa in versi
La Quarta edizione del Festival della Poesia,  la cui organizzazione è stata affidata a La casa della poesia di Como.
La poesia, accompagnata da rilevanti maestranze del settore e la musica saranno le protagoniste di questo evento, entrambe toccano i delicati fili dell’anima.  Apollo, era considerato il simbolo ispiratore di queste arti, in quanto capo delle muse, con la sua cedra intonava il dolce suono e il bel canto nel cuore dei cantori e ora come allora, risuona la dolce melodia che ha ispirato i grandi poeti, attraverso la poesia, suonata con la penna dalle moderne voci, che si accordano con gli strumenti suonati ad arte dai giovani musicisti, entrambe capaci di guarire le malattie dell’animo, deliziando le orecchie  e il cuore. Ma lasciate dunque, che vi accompagni come Virgilio al sommo Dante nel bel mondo...

Lady and Gentleman, benvenuti in:
Europa in versi
Quarta edizione del Festival di Poesia
22 marzo 2014
Villa del Grumello, Como
IL SUONO E IL SENSO: UN’ORIGINE COMUNE
Sabato 22 marzo, a partire dalle 14.15, si terrà a Villa del Grumello a Como, “Europa in versi. Il suono e il senso: un’origine comune”, festival di poesia organizzato da La Casa della Poesia di Como.
Nella quarta edizione del festival, poesia e musica si fonderanno in un insieme armonico di parole e suoni: i linguaggi della poesia e della musica hanno, infatti, un’origine comune e sono da sempre legati da ritmo, armonia e suono. 
Poeta e critico letterario, Mario Santagostini (foto)
Questa edizione di “Europa in versi” intende offrire al pubblico la possibilità di recuperare, capire e apprezzare le analogie e le differenze che da sempre caratterizzano questi due ambiti dell’arte. Come ogni anno, saranno invitati a leggere le loro poesie alcuni tra i maggiori poeti contemporanei italiani, tra cui Giuseppe Conte, Ida Travi, e Mario Santagostini. Ad essi si aggiungeranno i poeti stranieri: Luisa Castro, José María Micó, con il recital “Caleidoscopio” (poesie musicate dall’autore e interpretate dalla cantante Marta Boldú), Juan Vicente 
Piqueras che reciterà le sue poesie accompagnato dal violino del famoso e versatile musicista Jamal Ouassini e il poeta João Carlos Nunes Abreu dalla Penisola Iberica; Doris Kareva dall’Estonia; Tuğrul Tanyol dalla Turchia; Andrey Alyakin e il grande poeta, traduttore e critico letterario Evgenij Solonovich dalla Russia. Nella sezione dedicata ai giovani poeti saranno presenti Anna Belozorovich e Laura Di Corcia
Il Festival sarà introdotto da personaggi di spicco del mondo della cultura italiana tra cui Giovanni Tesio, filologo e critico letterario e Maurizio Cucchi, poeta. Interverrà Vincenzo Guarracino, critico letterario.
Poeta turco - Tuğrul Tanyol (foto)
Inoltre, anche quest’anno, Mario Santagostini terrà una “Bottega di poesia”, offrendo un parere gratuito e preziosi consigli a tutti coloro che scrivono versi. Alla bottega di poesia è necessario iscriversi telefonando al numero 344.0309088 oppure via mail all’indirizzo: lacasadellapoesiadicomo@gmail.com 
Poetessa, Anna Belozorovich (foto)
Europa in versi” raggiungerà anche il pubblico dei più giovani, facendo leva sulla sensibilità nei confronti di due linguaggi che per le loro caratteristiche suscitano emozioni e stimolano curiosità intellettuale. Questa edizione, infatti, coinvolgerà anche i Docenti e gli allievi del Conservatorio “G. Verdi” di Como: gli studenti del Dipartimento di Musica Elettronica riprodurranno brani acusmatici composti sul timbro della voce di ciascun poeta, mentre quelli dei corsi di Musica Classica eseguiranno brani liederistici. Ci sarà un intervento del coro diretto dal giovane Direttore d’Orchestra e compositore Alessandro
Cadario e brani di musica lirica interpretati dal soprano Consuelo Gilardoni. Non mancheranno poi i cicli di lezioni sulla poesia e sulla musica dedicati agli alunni delle scuole superiori della città, che termineranno con il consueto incontro tra gli studenti e i poeti che partecipano al Festival.
Infine, gli studenti dell’Università dell’Insubria saranno coinvolti nell’ organizzazione dell’evento e avranno anche il compito di accogliere i poeti e il pubblico.
Soprano - Consuelo Gilardoni (foto)
Ecco a voi un video che vede la Soprano Consuelo Gilardoni (1 classificata) alla Gran finale del Concerto dei vincitori per la 1 edizione del Concorso musicale - gran premio di Canto Lirico-" Antica contea di Civenna"   
Ingresso libero.
Potete scaricare, o guardare il Programma dell’evento al link: http://www.lacasadellapoesiadicomo.it/Blog.aspx?art=152
  Spero che molti di voi approfitteranno di questa grande occasione e non si lasceranno sfuggire la possibilità di godere di un simile piacere, che farà vibrare l’ anima e saziare culturalmente. Perché? Semplice, la poesia e la musica sono la melodia dell’anima

martedì 25 febbraio 2014

ATTENZIONE! Ecco una speciale news dal mondo letterario.

Benvenuti tra le mie pagine...
Tenendo fede alla mia Petizione: PUBBLICAZIONE del libro Le ceneri dell'esistenza di Dami Jissed Vertiz Lozanohttp://www.petizioni24.com/pubblicazione_del_libro_le_ceneri_dellesistenza
vi comunico la partecipazione della nostra giovane scrittrice al concorso letterario Big Jump proposto all’inizio di quest’anno dalla Casa Editrice Rizzoli Libri, insieme alla piattaforma Kindle Direct Publishing di Amazon e alla startup 20lines. Lo scopo naturalmente è quello di pubblicare nuovi talenti, come possiamo leggere nell’articolo proposto dal giornale La Stampa,  i dettagli al link : http://www.lastampa.it/2014/01/19/cultura/big-jump-dove-osano-i-romanzi-1DEAG6MHQcGIypS1WqWJtM/pagina.html
Ecco il breve esposto su “Le ceneri dell’esistenza”, presentato da Dami Jissed Vertiz Lozano attraverso 20lines.

Scopritelo anche voi. Aiutiamo questo giovane talento e questo bellissimo romanzo di cui mi sono fatta portavoce a raggiungere la meritata pubblicazione.

lunedì 24 febbraio 2014

Arriva il 2° appuntamento con il tour di 8 settimane, della rubrica Covers & Songs.Quali saranno le 3 books covers di questa settimana?


Benvenuti tra le mie pagine...

e dentro la strepitosa rubrica Covers & songs, che ha iniziato il suo emozionante tour di otto settimane,  che come sapete, si concluderà, con un estrazione, dove verrà premiata la fedele amicizia di chi mi ha accompagnato in questo viaggio, tra books covers e musica, con un Libro e un CD a scelta del fortunato partecipante estratto da Random.org.

Il viaggio di oggi ci porterà nel distopico e fantastico mondo della Trilogy di Kimberly DertingTHE PLEDGE”. Ecco a voi  le books covers della serie.
 Ma prima di andare avanti scopriamo cosa si cela dentro queste belle covers.
The Pedge
Sinossi: Nel paese violento Ludania, le classi sono rigorosamente divisi in base alla lingua che parlano. La trasgressione più piccola, come guardare un membro di una classe superiore negli occhi mentre parlano la loro lingua nativa, si traduce in esecuzione immediata. Charlaina ha diciassette anni, e da sempre, è stata in grado di comprendere le lingue di tutte le classi, ma questo è un segreto che cerca di nascondere da tutta la vita. L'unico posto dove si può davvero essere liberi è il club drug-fueled, dove la gente va a scrollarsi di dosso le regole oppressive del mondo in cui vivono. È lì che incontra un bellissimo e misterioso ragazzo di nome Max che parla una lingua che non ha mai sentito prima. . . e il suo segreto è quasi esposto. Charlie è intensamente attratta da Max, anche se non può essere sicura della sua vera lealtà. La violenza si intensifica e le situazioni di emergenza aumentano lasciando il posto a una vera e propria crisi, ormai è chiaro che Charlie con la sua capacità possiede la chiave per qualcosa di molto più grande. Ormai lei è l’unica possibilità del suo paese, per ottenere la libertà dal terribile potere retto, da un regime mortale.
The Essence 
Sinossi: "Pericolo, terrore, mistero e romanticismo" continuano nel secondo volume della trilogia The Pledge, come il regno di Charlie è sotto assedio da più insolito dei nemici. Alla conclusione luminosa del regno, Charlaina ha sconfitto il tiranna Sabara e preso il suo posto come regina di Ludania. Ma Charlie sa che Sabara non è scomparsa: l'essenza della regina malvagia è fusa alla psiche di Charlie, pronta a presentarsi al primo segno di debolezza. Charlie non è debole, ma lei l’ha spinta al limite. Oltre a sopprimere l'onnipresente influenza di Sabara, lei è occupata ha mantenere il suo ruolo di regina e a combattere una crescente resistenza, che è determinata a far tornare Ludania al suo sistema di caste discriminatorio. Charlie vuole essere la stessa ragazza di prima, ama Max, ma lei è una regina, e si sente divisa in due. Mentre Charlie fa un viaggio verso un vertice annuale per incontrare i leader della vicina Queendoms, un evento in cui la sua capacità di capire tutte le lingue saranno messe alla prova, lei si troverà di fronte al tradimento. E l'unica persona a cui può rivolgersi per chiedere aiuto è l'anima malvagia che risiede dentro di lei.

Dopo aver scoperto la trama dei primi due volumi, passiamo a conoscere la vera protagonista della nostra rubrica, la terza meravigliosa book cover che completa la serie.
The Offering 
Il vero amore e la guerra mondiale, è in gioco nella conclusione alla trilogia The Pledge, una miscela scura composta da distopia e fantasia cosparsa di romanticismo.
Charlie, altrimenti nota come Regina Charlaina di Ludania, ha raggiunto la perfetta stabilità come un leader. Ha compiuto una mirabile opera di ripristino dei sistemi di comunicazione di Ludania con gli altri Queendoms, e finalmente ha imparato a ignorare Sabara, l'ex regina del male la cui essenza è ancora viva dentro di Charlie. O almeno così pensa. Quando la negoziazione di un accordo di pace con il Queendom di Astonia va storto, Charlie riceve un messaggio brutale che minaccia Ludania, e lei sembra essere l’unica opzione richiesta in cambio della libertà di Ludanian. Ma le cose non sono sempre come sembrano. Charlie sta andando incontro a una trappola,  organizzata da Sabara, che è determinata a recuperare i Queendoms ad ogni costo.
Wow! Che bella trilogy, peccato che ancora, non c’è una versione italiana. Comunque, a gusto di chi non ha problemi a leggere in lingua inglese, si trova tra le mani una interessante lettura, da aggiungere alla sua playlist.

Dal distopico mondo di The Pledge, passiamo al primo volume pubblicato in Italia (Rizzoli) della mitica serie Urban fantasy “RAVEN BOYS” narrata dall’autrice di Shiver, Maggie Stiefvater.
Raven Boys di Maggie Stiefvater
È la vigilia di San Marco, la notte in cui le anime dei futuri morti si mostrano alle veggenti di Henrietta, Virginia. Blue, nata e cresciuta in una famiglia di sensitive, vede per la prima volta uno spirito e capisce che la profezia sta per compiersi: è lui il ragazzo di cui s’innamorerà e che è destinata a uccidere. Il suo nome è Gansey ed è uno dei ricchi studenti della Aglionby, prestigiosa scuola privata di Henrietta i cui studenti sono conosciuti come Raven Boys, i Ragazzi Corvo, per via dello stemma della scuola, e noti per essere portatori di guai. Blue si è sempre tenuta alla larga da loro, ma quando Gansey si presenta alla sua porta in cerca di aiuto, pur riconoscendolo come il ragazzo del destino non può voltargli le spalle. Insieme ad alcuni compagni, Gansey è da molto tempo sulle tracce della salma di Glendower, mitico re gallese il cui corpo è stato trafugato oltreoceano secoli prima e sepolto lungo la “linea di prateria” che attraversa Henrietta. La missione di Gansey non riguarda solo un’antica leggenda, ma è misteriosamente legata alla sua stessa vita. Blue decide di aiutare Gansey nella sua ricerca, lasciandosi coinvolgere in un’avventura che la porterà molto più lontano del previsto.
Anche se la book cover, non è molto particolare, di sicuro lo è la vicenda dei fantastici protagonisti di questa serie. Ecco i protagonisti di questa interessante saga, Ronan, Gansey, Adam and Blue. Non male, vero?
Beh! con questo romanzo siamo fortunati, perché è stato presentato in Italia dalla Rizzoli, quindi possiamo goderci in modo unanime questa bellissima storia.

Adesso direi che è il caso di giocare in casa, quindi ecco a voi la bellissima book cover disegnata dal geniale e italianissimo Paolo Barbieri, creata per il romanzo fantasy di Licia Troisi, I regni di NASHIRA, in questo caso vi presento il 3° volume della serie, Il sacrificio
La fine di Nashira è vicina, e sulle sue terre riarse Talariti e Femtiti, razze da sempre nemiche, continuano a combattere una guerra sanguinaria, ignari del destino che presto li annienterà.
Talitha e Saiph appartengono a due popoli diversi, ma lottano per una missione comune: salvare Nashira e scoprire le origini di Verba, la creatura millenaria sopravvissuta a due catastrofi.
La risposta è custodita nelle profondità della terra, il luogo inviolato in cui secondo la religione dimorano gli dei, il mondo segreto in cui viveva l'antichissimo popolo da cui Verba discende. Ma una terribile profezia grava su Saiph, e lo spingerà a prendere una decisione irrevocabile.
Talitha, braccata dai ribelli e dai soldati talariti, sarà di nuovo costretta a scegliere: lottare per Nashira o seguire Saiph? La sua vita è a un bivio, mentre i due astri che da sempre hanno segnato il fato di Nashira si preparano a riversare sul pianeta un apocalisse di fuoco.
Bene amici, ecco a voi le books covers a cui dovete trovare la giusta colonna sonora:
  1. The Offering di Kimberly Derting
  2. Raven Boys di Maggie Stiefvater
  3. Il sacrificio - I regni di NASHIRA di Licia Troisi

Fatevi avanti amici de “la bacheca dei libri”, partecipate alla rubrica Covers & Songs, vi ricordo che avete una intera settimana per trovare la musica che secondo voi si adatta meglio a queste 3 covers. 
Tutti coloro che parteciperanno potranno vincere un Libro & un CD a scelta.

Benvenuti nella "Grande Mela" la città dove tutto è possibile, anche vivere un amore da favola.

    Caffè      Letterario


Buongiorno miei cari lettori e viandanti sperduti, pronti con il caffè? Perché oggi vi porterò tra le dolci pagine di... Tutta colpa di New York  di Cassandra Rocca
Inizia una nuova settimana, ma non temete, ho trovato la lettura giusta per iniziare con dolcezza questa nuova settimana. Immagino che anche voi avete trovato fantastico il bellissimo film con Julia Roberts e Hugh Grant, Notting Hill. 
Beh! allora seguitemi, perché ora ci spostiamo a New York dove vi presento la versione femminile di William Thacker, Clover O’Brian,
una comunissima e irruenta giovane donna, senza peli sulla lingua, con occhi verdi, morbidi capelli rossi e a differenza del nostro William, non lavora in una libreria di viaggi, ma pur sempre in un negozio, con la particolare mansione di personal shopper. Caspita! sapevo dei personal trainer, ma onestamente i “personal shopper” mi mancavano. Infatti la nostra protagonista, aiuta i suoi clienti nell’ardua impresa di scovare il regalo perfetto. 
La parte di Sara Scott è rappresentata da Cade Harrison,

un attore di Hollywood bello, ricco, famoso e amato. Ma diversamente da Sara, il nostro Cade non è un suo cliente, ma allora come si possono incontrare due persone che vivono in mondi completamente diversi? Come per Sara, la causa principale è il risvolto negativo del successo, infatti Cade, è appena uscito da una relazione disastrosa con una collega, e il bisogno di rifugiarsi in un luogo poco frequentato dalle star, lontano da occhi indiscreti e soprattutto dai paparazzi è la motivazione che lo spinge a trascorrere le feste a New York, in una casa presa in prestito da un amico. 

Adesso, non mi resta che lasciarvi a questo assaggio, da degustare insieme al vostro caffè, dove potrete scoprire come avviene il magico incontro tra i protagonisti di questa romantica e divertente storia, narrata da

Cassandra Rocca
Ma scopriamo qualcosa di più su...
Cassandra Rocca, una giovane scrittrice di origini siciliane, che vive a Genova. Nella vita di tutti i giorni lavora come educatrice infantile, ma dedica il tempo che le resta al suo amore più grande: i libri. Accanita lettrice e aspirante scrittrice fin dalla tenera età, ha iniziato a pensare di rendere pubblica la sua passione solo negli ultimi anni. Tutta colpa di New York è il suo romanzo d’esordio.
Rivolgiamo uno sguardo ai commenti di chi ha letto questo libro?
“Dialoghi brillanti e spassosissimi che rendono irresistibile la lettura. Puro godimento.”
Elisabetta
“Dolce come un’intera scatola di cioccolatini, ma senza calorie”
Benedetta
Beh! direi che gli ingredienti sono ottimi, per iniziare con dolcezza questa nuova settimana, quindi godetevi la vostra insostituibile bevanda mattutina, il caffè e la spensierata storia di Clover & Cade e del loro... fortuito incontro nella “Grande Mela”, la città dove tutto può diventare possibile.
Le risate dei bambini risuonavano lungo la via, facendo eco a quelle più contenute degli adulti e ai tipici rumori delle case in festa. In un piccolo quartiere residenziale di Staten Island le famiglie erano intente a celebrare il giorno del Ringraziamento attorno a tavole imbandite, su cui facevano bella mostra di sé tacchini ripieni, gustando squisite torte di zucca, patate dolci, e chiacchierando amabilmente con gli ospiti. In strada, i bambini si godevano la fredda giornata di sole di fine novembre rincorrendosi fra loro, ma erano i piccoli gemelli Stevenson a ridere più di tutti gli altri, inseguiti da una strana specie di tacchino umano. - “E così vorreste mangiarmi, eh? Ve la faccio vedere io, cannibali! Sono stufo di vedere i miei simili stesi sui vostri tavoli!”. Con voce stridula, infarcita dei buffi versi tipici di un tacchino, Clover O’Brian continuò a rincorrere i tre monelli di sette anni per il piccolo spazio erboso di fronte alla chiesa, deliziata dalle loro grida. - “Chi di voi ha mangiato più tacchino a pranzo?”, chiese, facendo seguire una raffica di glo glo glo per dare enfasi al personaggio. - “Io, io!”, strillò Sam, quello con due buchi vuoti al posto degli incisivi superiori. - “Ne ho mangiati ben due piatti!”. - “Ah, non stento a crederlo! Con tutto quello spazio lì davanti, è naturale che cada più cibo nella tua bocca”, scherzò Clover, fingendo di caricarlo a testa bassa. - “Allora mangerò prima te! Glo glo glo!”. Scattò in avanti facendo urlare di gioia il bambino, poi si dedicò anche agli altri due. Iniziava ad avere il fiatone, ma le piaceva sentire il suono di quelle risate infantili. E poi non aveva niente di meglio da fare: era sempre sola il giorno del Ringraziamento. Anzi, a dirla tutta, era sola quasi in ogni ricorrenza speciale. Non poteva affermare di avere una famiglia e i suoi pochi amici passavano le feste con i propri cari, com’era giusto che fosse. Riceveva spesso i loro inviti, ma preferiva declinare e trovare passatempi alternativi per trascorrere quelle giornate. Imbucarsi nelle case altrui non faceva che ricordarle ciò che a lei mancava, e non voleva che pensieri così tetri le rovinassero un giorno di festa. L’allegria era quasi un dovere, per Clover. Soprattutto in quel periodo. Adorava il Natale, l’atmosfera che si respirava a dicembre e in nessun altro mese dell’anno, e si batteva continuamente perché nessuno rovinasse quei trenta giorni per lei sacri, anche a costo di festeggiare da sola. Da quando suo padre era morto, ormai dieci anni prima, Clover si era lentamente abituata alla solitudine. Non che prima ci fosse un gran clima di festa in casa O’Brian: nessuno nella sua famiglia aveva una predisposizione al buonumore, né uno spiccato spirito natalizio. Ma lei non aveva perso quell’esuberanza infantile che la faceva sorridere come un ebete al pensiero di dozzine di pacchi colorati sotto un albero luminoso. Per questo cercava in tutti i modi di non farsi avvelenare dal cinismo e dal disincanto altrui. Sua madre aveva sempre odiato il Natale. Dover organizzare una festa impeccabile per gli ospiti, andare alla ricerca dei regali per tutti e sorridere a parenti e amici comportava nervosismo e imprecazioni, dai quali suo padre si teneva sempre saggiamente alla larga. Ma una volta rimasta vedova le cose erano ulteriormente peggiorate, e così Nadia O’Brian aveva smesso di organizzare qualunque festeggiamento, limitandosi ad accettare gli inviti altrui. Suo fratello Patrick, invece, da quando si era sposato aveva perso ogni interesse per quel periodo, considerandolo solo una festa per bambini. A dire il vero erano molti i cambiamenti avvenuti in lui, dopo il matrimonio, e tutti negativi: si era chiuso in se stesso, pensando unicamente al lavoro e ai figli, dimenticando il bel rapporto di complicità che li aveva sempre legati. Clover ripensava a Patrick con nostalgia e rabbia… Ripensava, sì, perché i ricordi erano tutto ciò che le rimaneva: non essendo particolarmente simpatica alla cognata, il loro legame si era inesorabilmente allentato e i loro incontri erano diventati sporadici. In ogni caso, per quanto la cosa potesse dispiacerle, il distacco dalla sua famiglia le aveva permesso di mettere la giusta distanza fra il suo bisogno di serenità e allegria e la loro tendenza al melodramma. La morte della nonna paterna, per di più, aveva dato a Clover la possibilità di allontanarsi anche fisicamente da quel clima teso. Andarsene dal Maine e prendere possesso della sua eredità – la piccola villetta nella quale viveva da ormai tre anni – era stata una benedizione, e gli incontri con la sua famiglia si erano ridotti quasi a zero. Adesso le feste comandate erano monopolio di Patrick e sua moglie Sienna: ogni anno, tutta la famiglia O’Brian si riuniva nella loro casa di campagna e, per almeno un paio di giorni, fingeva di andare d’amore e d’accordo e di provare interesse per tradizioni natalizie osservate solo a beneficio dei bambini. A causa della sua scarsa inclinazione a mentire e della sua incapacità a trattenere verità scomode, Clover non era la benvenuta… ma poco le importava. Partecipare a quei ricevimenti, i primi anni, era stato un tormento costellato da discussioni e musi lunghi, che inevitabilmente sfociavano in feroci mal di testa e tristezza latente. Da allora era nato un tacito accordo tra lei e suo fratello: Patrick la invitava alla cena della vigilia e al pranzo di Natale, lei fingeva di avere già altri impegni e tutto si riduceva all’invio, da parte sua, degli annuali regali per tutta la famiglia. Soltanto questo la salvava dall’essere depennata definitivamente dall’albero genealogico: era maledettamente brava a fare regali. -  “Clover, sei troppo lenta! Non riesci a prenderci!”, sbottò Mark, il più sveglio dei gemelli Stevenson, strappandola ai suoi pensieri e riportandola alla realtà. - “Ho mangiato troppi bambini a pranzo, forse è il caso che vada a riposarmi. Vi mangerò un’altra volta”. - “All’attaccoooo!”, urlarono tutti insieme, correndo verso di lei. Con una risata, Clover si voltò di scatto per scappare, ma un ostacolo inaspettato si parò dinnanzi a lei, una barriera che occupava tutta la sua visuale e che la fece rimbalzare all’indietro, scaraventandola sull’erba. - “Ma che cavolo…?”, bofonchiò. “Si è fatta male?”. A quella voce Clover alzò lo sguardo, mentre una mano dalle dita lunghe si affacciava nel suo campo visivo. La mano non era che l’elegante appendice di un braccio, a sua volta parte di un corpo ben proporzionato, coperto ma non nascosto da una giacca di ottima fattura. - “Porca miseria”, borbottò, rialzandosi senza l’aiuto della mano tesa. - “Ma lei chi è, Wolverine” 
- “No, quello è Hugh Jackman”. 
- “Dalla consistenza del suo torace si direbbe che anche lei è fatto di adamantio”
- “Il colpo è stato così forte? Devo chiamare un’ambulanza?”, chiese l’uomo, con una chiara nota divertita nella voce. Clover alzò finalmente lo sguardo su di lui e per poco non cadde un’altra volta. Nonostante il cappello di lana e il bavero della giacca sollevato, era impossibile non riconoscere quel viso dalla bellezza sconvolgente. Cade Harrison, il noto attore di Hollywood...
   ......
Come si concluderà questa romantica storia iniziata con questo incontro? Scopriamolo continuando a LEGGERE.
Al prossimo Caffè Letterario e... 

Buona Lettura


venerdì 21 febbraio 2014

Stanza vuota proprio così. Adesso so che roba sono le crociate. I giovani sono una specie aliena. Non ci sostituiranno con una rivoluzione. Ci dimenticheranno e ci ignoreranno fuori d'esistenza. Il Posto delle Volpi del Deserto era soltanto uno spettacolo qualsiasi con appena la giusta sfumatura di dimostrazione. Lasciateci in pace. - “Chiamatemi semplicemente Joe” - 1979, p. 128

Parliamo di...
William  Seward Burroughs
Benvenuti tra le mie pagine...
 Il 5 febbraio 2014, è stato ricordato il centenario della nascita di questo scrittore statunitense, William  Seward Burroughs, nato a St. Louis, nel Missouri, in un mondo di ricchezza relativa, sostenuta dai profitti della Burroughs Adding Machine Corporation. Suo nonno, infatti è stato considerato tra gli inventori e produttori della calcolatrice meccanica o addizionatrice. Il nostro protagonista, non ha seguito le orme di famiglia, ma si è distinto in un altro immortale campo, quella della letteratura, infatti, lui è stato uno dei precursori del celebre movimento culturale americano, che si è sviluppato nel secondo dopoguerra, soprattutto tra gli anni cinquanta principalmente negli Stati Uniti, parlo della Beat Generation. Gli elementi centrali della cultura "Beat" consistono nel rifiuto di norme imposte, le innovazioni in stile, la sperimentazione delle droghe, sessualità alternativa, l'interesse per la religione orientale, un rifiuto del materialismo e rappresentazioni esplicite della condizione umana. In pratica, la Beat Generation è quella che ha ispirato il titolo del celebre film di James Dean, da cui ha preso il nome di  “Gioventù Bruciata”.
Carl Solomon, Patti Smith, Allen Ginsberg e William Burroughs
I fondatori di questo movimento sono stati, Carl Solomon, Patti Smith, Allen Ginsberg e William Burroughs , che hanno influenzato considerevolmente la cultura popolare e la letteratura. Burroughs ha scritto diciotto romanzi, sei raccolte di racconti e quattro raccolte di versi. Inoltre, ci sono cinque pubblicazioni, che raccolgono interviste o corrispondenze. William, era un eccentrico, anticonformista, e non è stato esattamente un modello di virtù, infatti fino alla fine ha mantenuto fede ai proclami della sua gioventù bruciata. Amava essere al centro dell’attenzione infatti, apparve in vari film, e ha collaborato con numerosi musicisti e performer. Immortale è stata la sua partecipazione al videoclip Last Night on Earth degli U2, dove compare nella scena finale, mentre chiude gli occhi. Il videoclip è stato girato pochi giorni prima della sua morte, sopraggiunta a causa di un fatale attacco cardiaco.
Ha cominciato a scrivere i primi versi in età adolescenziale e nonostante la sua vita ribelle,
 è stato uno studente eccellente, di fatto nel 1932, è entrato alla Harvard University, laureandosi in Inglese, e in antropologia, come specializzazione. Più tardi, è entrato in una scuola di medicina, a Vienna. Dopo essere stato scartato dall'esercito e dalla marina militare nel 1942, è diventato schiavo della droga, un problema che l' ha accompagnato per il resto della sua vita, influenzando molto anche i suoi scritti che di fatto, sono semi autobiografici, e parlano delle sue esperienze con la droga, che ha vissuto per il mondo, da Città del Messico, Londra, Parigi, Berlino, nel Sud America e a Tangeri in Marocco. Quando si è trasferito a New York nel 1943, è diventato amico di Allen Ginsberg e Jack Kerouac, con cui ha formato il nucleo centrale del movimento conosciuto come Beat Generation.
William Burroughs, ha raggiunto la celebrità grazie al suo primo romanzo, La scimmia sulla schiena, che è stato pubblicato nel 1953 ottenendo un successo clamoroso, che l’ha reso uno degli scrittori più famosi del tempo. Il suo lavoro più importante è senza ombra di dubbio, Il Pasto Nudo, che ha raggiunto le stampe per la prima volta in Francia nel 1959. Uno scritto controverso che è stato il primo volume di una tetralogia, conosciuta come The Nova Trilogy (1961–64), la leggendaria epopea di prosa da incubo.
“A naked lunch is natural to us
We eat reality sandwiches.
But allegories are so much lettuce.
Don't hide the madness.”  Allen Ginsberg
Parlando di questo romanzo, Norman Mailer, aveva affermato che William Burroughs, ha rivelato di essere “l’unico romanziere americano vivente a cui si possa plausibilmente attribuire genio”. Scavando nelle proprie ferite con l’acume della paranoia e un’acrobatica inventiva stilistica, in Pasto nudo Burroughs disegna, sfrontato e perentorio, un ritratto dell’America all’acido fenico. Si tratta di un libro con frasi apparentemente senza senso e scollegate tra loro, ma in realtà, il filo conduttore dell'opera è il controllo sulle menti che lo Stato può attuare sugli individui (in questo libro infatti si immaginano due Stati, Anexia e Terra Libera, con diversi gradi di controllo sulla mente umana) e la telepatia quale strumento per sfuggire al controllo e alla censura attuata sulle menti umane. Questo libro come sapete è stato pubblicato inizialmente in Francia, a causa delle leggi statunitensi sull’oscenità che hanno impedito la pubblicazione nel Paese di origine del nostro autore. Il libro non viene pubblicato in America fino al 1962, però a Boston era stata subito bloccata la pubblicazione a causa delle oscenità, e l’abrogazione del divieto è avvenuta solo nel 1966, con la conclusione del processo su Naked Lunch, dove le menzioni fatte nel libro sull’ infanticidio e gli atti di pedofilia, non sono state considerate oscenità, ma ha una realtà sociale. Questo processo ha rappresentato l'ultima più significativa accusa per oscenità, che interessa la letteratura americana. Sono stati coinvolti in questa lotta anche Allen Ginsberg e Norman Mailer, che con la vittoria nel processo, hanno riportato una grande vittoria per la libertà di parola e delle arti.
Curiosità
Il titolo di questo romanzo era stato suggerito da Jack Kerouac, ma Allen Ginsberg, ha letto male il titolo che originariamente era Naked Lust, e l’ha trasformato in Naked Lunch, e alla fine in ricordo di questo divertente errore è rimasto così.
Vi lascio con un breve estratto di Pasto nudo:
Sento sul collo il fiato caldo della Legge, li sento che fanno le loro mosse, piazzano pupe diaboliche come informatori e canticchiano davanti al cucchiaino e al contagocce che butto via alla fermata di Washington Square, salto un cancelletto girevole, scendo a precipizio due rampe di scale di ferro, prendo la metropolitana in direzione uptown...

mercoledì 19 febbraio 2014

RECENSIONE di Onislayer di Barbara Schaer. - "Prima di morire per mano del suo collaboratore e amico aveva maledetto e promesso VENDETTA a tutti quelli che lo avevano sostenuto... era tornato nel mondo reale sottoforma di oni e aveva fatto scempio..."

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Allora, miei carissimi lettori e... viandanti sperduti, dopo aver dato voce al mio pensiero su Alis Grave Nil, è giunto il momento di parlarvi dell’altro romanzo di Barbara SchaerOnislayer
Sinossi
A Fairport, Washington D.C, gli Eredi degli antichi clan giapponesi combattono da centinaia di anni una guerra silenziosa contro i demoni Oni. Braccati da una terribile maledizione, l'unico ostacolo al ritorno del feroce Oda Nobunaga dagli Inferi è il vincolo della Coppia Eletta che gli Eredi proteggono a costo della vita.
Jin e Asami sono i prescelti per creare la nuova Coppia Eletta, ma tutto cambia quando Asami sparisce senza lasciare tracce, mettendo in pericolo gli Eredi e spezzando il cuore a Jin.
Sullo sfondo di una guerra senza fine, Jin e Asami si ritroveranno di nuovo insieme, ma nulla sarà più uguale a prima. Animata da una fredda e letale sete di vendetta Asami coinvolgerà Jin nella sua battaglia personale, e in un mondo dove nulla è ciò che sembra, fra travolgenti passioni, tradimenti, e oscure profezie, scopriranno che nonostante tutto il dolore che li ha divisi, l'amore che un tempo li legava non è andato completamente perduto.
Cosa penso di questo romanzo?
Be’ prima di giungere alle conclusioni, scopriamo cosa si cela dentro le sue pagine.
Recensione
Onislayer è stata una interessante scoperta, tra le sue pagine si celano molte più cose di quelle che appaiono in superfice, basta solo guardare un po’ più in fondo, togliendo il velo della mera apparenza e il gioco è fatto. A questo proposito, è necessario fare delle constatazioni. Chi avrà letto entrambi i romanzi di questa giovane autrice, sicuramente avrà notato la palese differenza che esiste tra i due. Infatti, mentre Alis Grave Nil è dedicato a un pubblico più femminile e preadolescenziale Onislayer, è una lettura, che si rivolge a un pubblico sempre giovanile, ma un po’ più maturo, e può essere apprezzata anche dai lettori maschili questo perché non troviamo la dolce storia da fiaba romantica, ma un mix di azione, passione, suspense e fantasy che scekerati insieme creano un cocktail esplosivo. Tutto questo, mette in luce, la bravura di questa scrittrice, che è riuscita a calzare comodamente, come una scarpa fatta su misura, la vicenda raccontata al linguaggio narrativo. Naturalmente, cambiare il linguaggio narrativo, significa cambiare anche lo stile e per intenderci, sarebbe come se Nicholas Sparks, iniziasse a scrivere thriller al posto dei romance, immagino che la cosa vi lascerebbe alquanto sorpresi, eppure alcuni scrittori importanti, come Ken Follett, hanno fatto una scelta simile, infatti, lui passa comodamente dal thriller al romanzo storico, riscuotendo sempre un enorme successo. Ma questo perché? Semplice, perché calza comodamente entrambe le scarpe. A questo punto, viene da chiedersi, perché non lo fanno tutti gli scrittori? A questa domanda, posso rispondere con un’altra, voi cambiereste un paio di scarpe comode e sicure, con altre dall’aria scomoda e insicura? Be’ onestamente, molti pensano che è meglio mantenersi sul sicuro e non rischiare dolorose bolle. Ecco che qui entra in gioco anche il fattore “rischio”, come i cantanti o gli attori che cambiano stile e ruoli e si ritrovano con un flop colossale, che li fa precipitare nel dimenticatoio. Allora, perché questa scrittrice inerba ha rischiato, cambiando scarpe?  Anche questa risposta è facile, perché, ha appena iniziato a scrivere e non ha ancora trovato i suoi comodi calzari, al contrario degli scrittori affermati. Per questo Barbara Schaer, è riuscita a cambiare molto bene, anzi fin troppo bene il registro narrativo, pur mantenendo lo stesso genere letterario.
Portando avanti entrambe le letture ho avuto modo di notare come quest’ultima risulti più efficace dell’altra, perché riesco a percepire meglio la potenza e la determinazione della sua scrittura, nonostante entrambe in apparenza sono molto scorrevoli e piacevoli da leggere, e questo secondo me rende Onislayer un romanzo superiore al precedente.  Da queste riflessioni, posso constatare, che le sue comode scarpe siano rappresentate da quest’ultimo stile narrativo.
La trama come i personaggi, sono ben costruiti e delineati, entrambi hanno basi solide e determinate caratteriste che attraggono l’attenzione del lettore, incatenandolo alla lettura e coinvolgendolo nella vita e nelle emozioni provate dai protagonisti. A differenza dell’altro romanzo, qui a trattenere la scena non sono i personaggi secondari, ma quello principale Asami.  Leggendo il libro, potrete scoprire come questo personaggio domini la scena, con tutte le sfaccettature connesse al suo particolare e forte carattere, muovendo così i fili decisionali di tutti quelli che calcano questo palcoscenico. Ma, andando a fondo potrete scoprire, come questo personaggio sia molto più congeniale alla nostra autrice, rispetto alla protagonista dell’altro romanzo, e lo possiamo notare perché al contrario di Sara, Asami domina la scena in modo diretto e potente, e non c’è nessun personaggio secondario capace di dominare le decisioni dei protagonisti. Con questa congettura, voglio far notare come la nostra scrittrice si ritrovi nei personaggi femminili forti, ricchi di determinazione e carattere, che con le loro caratteristiche raffigurano il perfetto leader, capace di riscuotere l’attenzione del lettore, che si ritrova a puntare inevitabilmente il suo occhio su questo. Possiamo notare questo fenomeno, verso la fine del romanzo quando l’attenzione del lettore era incentrata sulla battaglia e lei (Asami)... il nostro sole cosa fa... Afferrò il kunai con entrambe le mani e lo sollevò in alto, fin sopra la sua testa. “Oda!” chiamò. Un urlo lacerante, che sovrastò il rumore della lotta e gelò tutti, bloccando ogni movimento, ogni rumore, ogni respiro... “Lascia che Taro mi guardi morire!” gridò ancora, odio e determinazione le sfiguravano i lineamenti in modo selvaggio. E mentre il mentre il marrone scuro delle iridi del fratello tornava a prendere il sopravvento sul bianco, si piantò il pugnale nel ventre. Perché era una donna, ma sarebbe morta da uomo.” Infatti, nell’altro romanzo Sara, che doveva per forza di cose, vestire i panni di una Cenerentola, non poteva di certo avere le caratteristiche di Lara Croft o meglio La Sposa (Black Mamba), la protagonista di Kill Bill, per questo cerca di dare carattere e forza visibile al romanzo inserendo personaggi secondari dominanti (Reb e il suo gruppo), che supportano la figura sottomessa della protagonista. 
Tornando a Asami, devo confessare che questo personaggio mi ha fatto impazzire, Barbara, ha creato una figura dalle incredibili potenzialità e varie sfaccettature, tante quante sono quelle di un diamante. La sua doppia vita, la personalità prima e dopo, due facce della stessa moneta, come quella di Due Facce, il personaggio di Batman. ( Che si sia ispirata a lui? ) Ma, è questa sua caratteristica che la rende UNICA e inimitabile. Da un lato abbiamo Asami, dolce, bella, capelli lunghi e morbidi, lineamenti delicati e pura come un giglio, dai modi impeccabili come vera lady; dall’altro, Alex, dai modi rudi, come una vera dura, forte e spigolosa, determinata e rasata come il soldato Jane, con il top in stile Lara Croft, pantaloni mimetici e anfibi, un mostruoso tatuaggio a ricordarle ciò che è ora, e... dominatrice a letto, perché lei ormai non è più un candido fiore, lei deve essere l’opposto di ciò che era prima, PERCHÉ... 
Sorry, sorry... non posso rovinare il divertimento a chi ancora non ha letto il libro, non trovate? Hi... hi... hi...
La trama, è spettacolare un mix eccezionale, dove tra passato e presente rivivono antiche leggende, l'onore di nobili guerrieri, una temibile profezia, feroci combattimenti in stile Kill Bill, profondi tradimenti, passione, vendetta e amore. 
WOW!  Si amici anche l’amore... quel sentimento che accomuna Alex/Asami, lo Yin e lo Yang di questo personaggio.
(Asami/Alex)

                                         (                     &                    )

(Jin.)
Jin, come Eric, il protagonista maschile dell’altro romanzo, non ha un ruolo fuori dagli schemi, entrambi vestono i panni del cavaliere dalla scintillante armatura, amano disperatamente la loro dolce metà e sono sottomessi alla sua volontà. Ecco cosa confessa Jin a Alex quando lei lo lascia per l'ennesima volta: E se vuoi sapere perché provo quello che provo non so risponderti, non ho motivi che ti possano convincere che quello che ti dico è vero. Ti amo e basta, come se fosse una cosa naturale, come bere, come mangiare, e non posso farci niente. Potrei dirti che mi completi, che senza di te mi manca qualcosa, ma non renderebbe l’idea. Ti amo perché devo, perché non ho alternative, non ne ho mai avute, e senza di te mi manca tutto. Mi manca la mia vita, perché la mia vita sei tu.
Alex è fantastica, porta avanti con forza e determinazione la sua personale vendetta, tra combattimenti con katane e kunai, che mi hanno riportato alla mente il mitico personaggio interpretato da Uma Thurman in Kill Bill. I combattimenti sono senza dubbio una parte interessante del romanzo, certo devono essere migliorate le scene descrittive, perché si nota un po' l’inesperienza, però, rivelano del vero potenziale, infatti, se la nostra scrittrice riesce a curare questo aspetto, i suoi romanzi futuri saranno una vera BOMBA.
Di questo romanzo, personalmente mi piacerebbe leggere un secondo volume, perché la storia rimane aperta per interessanti sviluppi. Nonostante entrambi i romanzi sono belli, il primo, non può reggere il confronto con Onislayer, che secondo me, rivela le vere potenzialità di questa giovane scrittrice, che ha trovato in questo stile narrativo, il terreno fertile per diventare un giorno (speriamo presto), la prossima Licia Troisi.
Il mio voto per questo libro... è ECCEZIONALE 5 rose Consigliato a chi ama i fantasy d’azione e i mix esplosivi.
ECCEZIONALE
A proposito, vi ricordo che Onislayer è disponibile su Amazon al link:

A breve, sarà disponibile anche la copia cartacea, non perdetela.

Adesso ecco per voi la mia piccola aggiunta, il book trailer di Onislayer, realizzato da la bacheca dei libri.              Buona Visione