martedì 27 agosto 2013

Pi fari o bedda na cullana a tia, digna di tia ca si la me furtuna, sfirrai pi 'ncelu cu la fantasia, e ghivi cchiù luntanu di la luna. Ddà fici un nastru cu la ciamma mia, li megghiu stiddi cci 'nfilavi a cruna, ddoppu pigghiai lu suli ca nascia cci l'appinnivu e ti fici patruna. Salvatore Equizzi

Ebbrezza di Noè (affresco, Michelangelo Buonarroti, 1508 circa). Volta della Cappella Sistina, Roma.    
A vecchia avìa cent'anni e ancora 'nzignava.
La vecchia aveva cent'anni e insegnava ancora. 
ovvero: Non si finisce mai di imparare. 
Cari amici lettori, dopo una rubrica sui “Miti e leggende”, non poteva mancare una sulle “tradizioni popolari”, perché tutti noi dal nord al sud o al centro, abbiamo la fortuna di far parte di uno dei più bei Paesi del mondo, dal punto di vista culturale, ricco su tutti i fronti, archeologico, artistico, musicale, per non parlare dei grandi letterati, e come tutti noi, i grandi hanno vissuto o vivono le abitudini che inconsapevolmente ci portiamo dietro, ovvero “Le Tradizioni popolari”, un bagaglio che ci segue ovunque nei gesti e nel linguaggio. Credo che in libreria qualcuno sicuramente sarà capitato, anche per sbaglio nella sezione Folclore, è avrà scoperto non solo i racconti del focolare, ma anche poesie, saggi storici sugli usi e costumi e sui dialetti di tutte le regioni dell’Italia, raccolte di filastrocche e proverbi, canzoni, balli e ninna nanne, libri sulle feste e i giochi, ma anche sulle superstizioni e i riti magici che nei tempi passati erano una conseguenza delle credenze popolari. Prima di scoprire a poco a poco tutte queste curiosità, che andranno a mirare tutta l’Italia e giusto iniziare dalla mia regione, la Sicilia e presentarvi uno dei massimi scrittori della tradizione popolare sicula, il palermitano Giuseppe Pitrè, famoso per una importate opera enciclopedica, che raccoglie in 25 volumi tutto ciò che riguarda la tradizione popolare di questa regione, e prende il nome di: “Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane”.
1) Canti popolari siciliani Vol. I
2) Canti popolari siciliani Vol. II
3) Studi di poesia popolare
4) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. I
5) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. II
6) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. III
7) Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani Vol. IV
8) Proverbi siciliani Vol. I
9) Proverbi siciliani Vol. II
10) Proverbi siciliani Vol. III
11) Proverbi siciliani Vol. IV
12) Spettacoli e feste popolari siciliane
13) Giuochi fanciulleschi siciliani
14) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. I
15) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. II
16) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. III
17) Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano Vol. IV
18) Fiabe e leggende popolari siciliane
19) Medicina popolare siciliana
20) Indovinelli, dubbi e scioglilingua del popolo siciliano
21) Feste patronali in Sicilia
22) Studi di leggende popolari in Sicilia e nuova raccolta di leggende siciliane
23) Proverbi, motti e scongiuri del popolo siciliano
24) Cartelli, pasquinate, canti, leggende, usi del popolo siciliano
25) La famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano
Ma chi era questo scrittore, che è riuscito a scrivere un’opera così monumentale e di così vasto contenuto?
Giuseppe Pitrè è un etno-antropologo, di professione ha fatto il medico e la sua passione è stato lo studio della storia, soprattutto del folclore e della filologia, grazie ai quali è diventato molto stimato e riconosciuto in tutta Europa, soprattutto con la pubblicazione della sua opera che è iniziata nel 1871 e si è conclusa nel 1913. Insieme al suo collega, anche lui medico e folclorista, ha fondato una importante rivista dedicata al folclore, “Archivio per lo studio delle tradizioni popolari”, attraverso la quale ha fatto conoscenza e ha mantenuto una corrispondenza con molti studiosi e letterati del tempo. Il suo lavoro è stato superbo, frutto di una vera passione e di una profonda ricerca, che nonostante la mole, presenta una forte umanità e semplicità, pensata per riuscire a conservare le memorie della sua terra e della sua gente, per poter ricordare perché si è iniziato a giocare a scopa-scupa, al gioco dei bottoni-giocu di buttuni, o perché l' abito da sposa nell'800 non era bianco, infatti a Terrasini e a Milazzo era celeste. Per i suoi grandi meriti è stato nominato Senatore del Regno e ha insegnato folclore o meglio demopsicologia, all’Università di Palermo. Grazie alla sua opera, nel 1910 è stato creato il Museo Etnografico all’interno del Parco della Favorita a Palermo.
I quattro volumi di Fiabe, novelle e racconti siciliani, sono disponibili su Amazon a soli 0,89 €.
Titolo Biblioteca delle tradizioni popolari
Autore Giuseppe Pitrè
ebook Prezzo 0,89 euro Amazon
Traduzione della poesia di Salvatore Equizzi
Per  fare o bella una  collana a te,
 degna di te che sei la mia fortuna,
 sfrecciai in  cielo con la fantasia,   
 e andai più lontano della luna.
 Là feci un nastro con la fiamma mia,
 le migliori stelle ci infilai a corona,
 poi presi il sole che sorgeva

 glielo appesi e ti elessi regina

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