giovedì 20 giugno 2013

Ed ora manga! Manga?

Ed  ora manga! Manga?

 Cari amici, ormai la parola manga è diventata molto diffusa anche in Italia, grazie a grandi personaggi come Dragon Ball, Naruto, One Piece, che sono diventate la serie di cartoni animati più seguiti, non solo nel nostro Paese ma un po’ in tutto il mondo. Ma vi siete mai chiesti come nasce un manga?
  Bene cari amici oggi entreremo nel mondo dei manga e scopriremo che il lavoro del mangaka non è poi così semplice, ma richiede talento, passione e tanti sacrifici, ma prima di tutto occorre chiarirci le idee su alcuni punti fondamentali, quindi:
Cos’è il MANGA?
Il manga, oltre ad indicare la serie di fumetti giapponesi, è un termine che è stato ideato da Osamu Tezuka (1928-1989) nel 1946, che è considerato il padre o meglio il dio dei manga. Affascinato dal fumetto della Disney ha creato il mitico personaggio di Kimba il Leone Bianco, ispirandosi a Bambi il cerbiatto disneyano, in seguito è stata la Disney a ispirarsi al personaggio di Tezuka per Il re leone.
Ma qual è la differenza tra il manga e il fumetto occidentale?
La differenza è lo stile della narrazione, la regia, l’impaginazione e il rapporto tra la storia e i personaggi. Infatti nel fumetto giapponese per l’impaginazione, si usa una gabbia più larga rispetto a quella occidentale di 180x270m, per i volumi professionali viene utilizzato il formato standard della lavorazione che è il B4 serie JIS (257x364mm), mentre per le doujinshi, che sono fumetti ispirati ai personaggi di manga, videogiochi, telefilm, si usa quello A4 (210x297mm). Nel fumetto occidentale, si usa uno schema di gabbia formato da 12 quadrati, mentre il manga utilizza in media da 6 a 8 quadrati, come il fumetto della Disney. Esiste una eccezione per i fumetti shonen o le scene veloci, che utilizzano più quadrati per mostrare i dettagli soprattutto nelle scene di battaglia. Altra differenza importante per l’impaginazione è la rilegatura al contrario, ovvero a destra, tipica delle scritture orientali.

 Ordine di lettura del manga
Il manga da molta importanza alle emozioni e all’introspezione dei personaggi, quindi utilizza tagli e inquadrature che possono essere: orizzontali, quando bisogna dare stacco a due vignette affiancate; verticale, quando al contrario dell’orizzontale bisogna dare ritmo alla lettura; diagonale, che possono essere singole o combinate e servono a dare movimento all’azione, per mostrare le emozioni dei personaggi; vignette chiuse o aperte, quest’ultime sono quasi inesistenti nel fumetto occidentale ma sono vitali per i manga, perché risaltano le scene importanti e guidano il lettore alla pagina successiva  

Cosa sono i baloon?
I baloon, sono gli spazi dei dialoghi, dove vengono figurati i dialoghi e possono essere grandi che piccoli, a differenza dei fumetti occidentali, il manga non utilizza il grassetto per le frasi importanti ma una nuvoletta più grande, i dialoghi sono brevi, perché bisogna illustrare e non spiegare, anche per non annoiare il lettore con dialoghi troppo lunghi, inoltre i dialoghi sono scritti a mano e in genere non vi sono didascalie.
Cosa si usa per disegnare i manga?
In Giappone vi sono specifici materiali creati appositamente per il manga, come i fogli riquadrati in ciano, un colore che non è visibile nella scansione in bianco e nero, i pennini di varia grandezza, dei righelli specifici per le linee cinetiche, i retini, che sono disegni trasferibili, utilizzati per gli sfondi, poi naturalmente vi sono gli attrezzi per applicarli.
I manga sono tutti uguali?
Per i manga, vale lo stesso discorso dei libri, tutti uguali come prodotto ma i contenuti sono diversi, infatti vi sono diversi generi di manga, gli shojo, sono i manga romantici, in genere hanno uno sfondo scolastico, e il protagonista è sempre una ragazza tra i 14 e i 16 anni, e sono rivolti ai romanticoni; gli shounen, sono quelli d’azione, le ambientazioni possono essere fantastiche, con armi, elementi magici, ma l’elemento essenziale è il combattimento, sono un esempio Naruto, One piece, Fairy Tail, Dragon Ball, e così via; i kodomo, sono destinati ai bambini fino ai 10 anni e trattano di magia, di robot e avventura; gli josei e gli seinen, hanno un ambientazione realistica, i primi sono rivolti alle donne e i secondi agli uomini; i mecha, hanno come protagonisti i robot e si avvicinano agli shounen; i gora sono i manga horror; gli ecchi hanno qualche dettaglio erotico, come un personaggio femminile avvenente ma in genere sono comici; gli hentai, hanno come sfondo l’erotismo, e sono esclusivi del pubblico adulto, questo però non esclude la trama; gli shounen-ai e gli shoujo-ai, sono manga romantici però hanno come sfondo l’amore omosessuale tra ragazzi il primo tra ragazze il secondo; gli yaoi, e gli yuri interessano sempre l’amore omosessuale, ma sono rivolti ad un pubblico adulto.
Bene cari amici per ora e tutto, nel prossimo appuntamento scopriremo come lavora il mangaka, intanto godetevi il video della nanoda tv, su come viene realizzato il manga in Italia. Naturalmente sono aperti i commenti su dubbi, angosce, perplessità.

Novità della panini comics
  Amici, non perdetevi l’uscita oggi 20 Giugno di un fumetto molto speciale. ALICE IN UN MONDO REALE. Una graphic novel di 144 pagine, che narra in prima persona l’esperienza dell’autrice Isabel Franc, vittima di un tumore al seno. La donna racconta in modo ironico e intelligente, attraverso il personaggio di Alice, come ha scoperto e superato la malattia, grazie al supporto morale delle amiche. Un fumetto reale, che ci porta a riflettere sulla società da un punto di vista diverso. Le vignette, ci mostreranno la tristezza, la rabbia, l’amore, la solitudine, la compagnia e l’ironia che sarà l’arma vincente per superare la malattia. Prezzo 18,00 euro.
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