giovedì 17 ottobre 2013

Le tue piaghe, Lucania Ti hanno avvolta in un manto nero ma le tue piaghe non si possono nascondere. Non ci sono veli né bende per coprire i tuoi fianchi di ginestra e il grembo scavato dalle frane. ...

Agenda letteraria
   Cari lettori, eccomi come ogni sera a consultare l’Agenda letteraria, che oggi 17 Ottobre ricorda la nascita di un poeta italiano di origine lucana, Michele Parrella,  la cui voce risuona come un eco nel panorama letterario italiano, anche se la sua poesia è stata un po’ trascurata, è impossibile dimenticare questa “voce della Lucania”, come l’ha definito il Corriere della sera. Questo poeta, viene ricordato per le sue poesie che hanno cantato la vita politica e culturale di un periodo importante della storia italiana, ma soprattutto della sua amata terra natale la Lucania.
  Tra le poesie civili, risuona forte quella del 1978 dedicata a Aldo MoroIl cieco futuro del partito armato”, ma io sono rimasta colpita dalla poesia dedicata a un’altra morte altrettanto dolorosa, soprattutto per il panorama letterario, quella del grande Pier Paolo Pasolini, di cui vi lascio la poesia.
Delitto all’idroscalo
Ti hanno sfigurato
 in un’Italia
 che più non riconosci.

E massacrato nell’ambigua
 certezza che il tuo corpo
 per gli altri non avrà

altro giudice
 che la furia dei tuoi
 fratelli infelici.

Ora anche il tuo
 rimpianto
 è stato ucciso.

E nessuno di noi
 può credere che l’amore
 ha calpestato la tua faccia,

distrutto i tuoi occhi.
 Nessuno di noi può credere
 che la dolcezza della tua voce

ha insanguinato la tua testa,
 come un melograno che rotola
 nei solchi dì novembre.

Chi ti ha ucciso
 è stato pagato.
 Chi ti ha sfregiato

non era stato scelto
 e pagato.
 Eppure gli hanno detto:

Questa volta non facciamo saltare
 un treno, ma un uomo che come un treno
 pieno di uva matura corre verso la pigiatura.

Dobbiamo fermare quella vendemmia,
 distruggere gli acini, i mosti
 di un paese che è cresciuto.

E quel corpo irriconoscibile
 annegano

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