venerdì 13 settembre 2013

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Daniel Pennac

Buongiorno, compagni di libro,
Il buon vecchio Thoreau diceva:  Non leggete il tempo, leggete l’eternità.
Ma perché mai, leggere è eternità, forse perché mentre leggiamo siamo catapultati all’interno del  libro è il nostro tempo scompare o forse perché come dice George Martin nel suo romanzo I fuochi di Valirya: Chi legge vive mille vite prima di morire, chi non legge mai ne vive solo una”.
O come dice Lionel Bellenger, nel suo libro Saper leggere:

Leggere significa identificarsi con l'amante e con il mistico. Leggere significa essere un po' clandestini, abolire il mondo esterno, spostarsi verso una finzione, aprire le parentesi dell'immaginario. Leggere significa spesso ammalarsi (nel senso proprio e in quello figurato). Leggere significa stabilire una relazione attraverso il tatto, la vista, l'udito (le stesse parole risuonano). Si legge con tutto il corpo... il piacere viene dalla gioia dell'attesa (attesa che spesso si riduce alla  suspence). C'è narrazione, vita, durata. Vi è la certezza di conoscere il seguito, ma nello stesso tempo assenza di seguito. Il lettore allora fugge, ma è trascinato avanti. Egli è in balia delle pagine. La sua attesa sarà premiata. La gioia dipende dal numero di pagine ancora da sfogliare.
Comunque leggiamo e tagliamo la testa al tempo.
                                             Buona giornata e come sempre
                              Buona lettura

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