lunedì 5 agosto 2013

Quando la rosa è morta, i petali di rosa sono raccolti sul letto dell'amata; quando te ne sarai andata, con il pensiero di te anche l'Amore si addormenterà.

Agenda letteraria
"E alla terra che dorme, attraverso il mio labbro,
 tu sia la tromba d'una profezia! Oh, Vento,
 se viene l'Inverno, potrà la Primavera essere lontana?"
 Cari amici, con questi celebri versi tratti dal poema "Ode al vento dell’Ovest", oggi 4 Agosto la nostra Agenda letteraria ricorda la nascita di uno di più grandi poeti romantici inglesi, Percy Bysshe Shelley, compagno e poi marito di Mary Shelley, la famosa scrittrice diventata famosa per il suo romanzo gotico Frankenstein. Questo cantore di versi, nonostante la vita, breve, infatti muore annegato a soli trent’anni; disastrata e anticonformista, tanto che ai suoi tempi ha suscitato grande scalpore per le sue idee sulla libertà sessuale, soprattutto quando, dopo l’abbandono della prima moglie Harriet, che dopo alcuni anni si è suicidata e dei due figli, decide di fuggire all’estero con Mary, allora sedicenne. Nonostante Shelley, dai posteri è considerato uno dei massimi poeti della letteratura inglese del periodo romantico, non è stato molto amato dai suoi contemporanei perché la sua poesia viene considerata contraddittoria e visionaria, per le varie ideologie di cui è stata imbevuta, e che sono una evidente testimonianza non solo del suo ateismo dichiarato, con le sue concezioni fondamentaliste sull’amore libero e la trasgressione dei principi morali, che evidenzia nell’opera Laon e Cythna, che mette in luce un amore incestuoso, o contro il lavoro organizzato e l’istituzione mercantile e colonialista, come anche il regime. La sua frequenza presso i circoli letterari, lo avvicinano agli altri famosi poeti romantici, come Byron e Keats, ma anche Peacock, che ha influenzato la filosofia della sua poetica. Oltre ai poemi l’Ode al vento dell’Ovest, e la Maschera dell’anarchia, i suoi capolavori sono considerati i poemi visionari come il Prometeo liberato, un dramma lirico in versi, ispirato all’opera di Eschilo, che mostra la concezione del nostro cantore, secondo la quale la forte visione del poeta si riflette per salvare e rigenerare la società.
Come vaghe queste forme nate dall'aria!
eppure io sento più vana ogni speranza che non sia amore:
e tu lontana, Asia!
che, quando il mio essere traboccava
eri come un calice d'oro per il mio vino lucente,

che sarebbe finito altrimenti nell'assetata polvere
Dopo questi brevi versi tratti dal Prometeo liberato, vi lascio con i bellissimi versi della poesia Ti amerei, che nel video volano tra le note della colonna sonora del film, La lettera scarlatta.
Ti amerei nel vento
Sotto il cielo terso in primavera
Tra la dolcezza delle rose...
Ti amerei nel canto degli uccelli
All'ombra della vegetazione
Sulle pietra calda e nuda
Sotto il solo bruciante,
Nella frescura dell'erba
E con il canto degli insetti..
Ti amerei il giorno e la notte,
Nella calma e nella tempesta
Sotto le stelle che brillano
Sotto la rugiada della notte
E la mattina all'alba
Con il sorriso e con le lacrima,
Ti amerei con tutte le mie forze...

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