martedì 18 giugno 2013

Agenda letteraria, Emma Goldman


Agenda letteraria

 Cari amici, oggi 18 Giugno, facciamo gli auguri al romanziere statunitense Richard Power, vincitore del National Book Award, del 2006 per il libro Il fabbricante di eco. E ricordiamo la nascita di Emma Goldman, scrittrice e anarchia russa (1869-1940).

 “Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione”
                           (Emma Goldman)
 Questo è il motto ripetuto da questa donna che ha avuto un peso nella lotta all’anarchia e all’emancipazione femminile.
  A infiammare l’animo di questa donna è stato l’incidente che si è verificato a Chicago, durante uno sciopero dei lavoratori, dove lo scontro con la polizia aveva causato la morte di alcuni agenti e portato  all’arresto e all’impiccagione nella piazza di Haymarket dei cinque anarchici tra i più noti e combattivi. Dopo questo fatto si è impossessata degli ideali di quegli uomini è ha iniziato la sua feroce lotta contro le ingiustizie alle donne e ai lavoratori, è entrata così in contatto con famosi anarchici come Johann Most, Alexander Berkman, e Ben Reitman. Nel 1906, ha fondato insieme a Berkman il giornale Mother Earth.

 Oltre alla specifica propaganda dell'ideale anarchico, Emma Goldman ha tenuto diverse conferenze sull'emancipazione della donna, sull'amore libero, sull'uso dei contraccettivi ed il controllo delle nascite, al punto da poterla definire una femminista ante-litteram. Insieme a Voltairine de Cleyre, ma anche Lucy Parsons, con cui ha avuto diversi conflitti, ideali e personali. Le sue idee sono una anticipazione di quel movimento che si è sviluppato negli "anni 60" del XX secolo. Emma Goldman ha cercato di mettere in pratica tutto il suo ideale teorico e le sue aspirazioni libertarie, nelle vita e nelle sue opere, molte di carattere biografico. La figura di Emma Godmann appare in molti lavori teatrali e cinematografici, come il musical Assassins di Stephen Sondheim, nel film del 1981 Reds, Emma Goldman è interpretata da Maureen Stapleton, che per questo ruolo ha vinto l'Oscar come miglior attrice non protagonista. La sua frase riguardo ad una rivoluzione senza un ballo, viene parafrasata e riutilizzata da V nel film V per vendetta. Figura anche nel romanzo di E. L. Doctorow Ragtime. Vi lascio con un suo pensiero sulla giustizia e ingiustizia:
Qualcuno ha detto che ci vuole meno sforzo mentale a condannare che a pensare.”

0 commenti: