giovedì 6 marzo 2014

La località è ancora periferica, ma ha già un nome bellissimo: Paradiso dei coltellinai... Come se tutto fosse Dio, se stesso e chi manca... da L’olimpiade del ’40, Mondadori, 1994

  Benvenuti tra le mie pagine...
Bene miei carissimi lettori, dopo aver annunciato l’importante evento letterario e culturale Europa in versi, che avrà luogo il 22 marzo 2014 a
Villa del Grumello, nella splendida Como,  non mi resta che parlarvi meglio dei protagonisti di questa Quarta edizione, non solo con nozioni biografiche, ma soprattutto con le loro opere, così possiamo scoprire come e chi sono “realmente” questi autori, che riempiono con il loro bel canto le pagine della nostra letteratura.
Incontriamo...
Mario Santagostini
Mario Santagostini, forse lo ricorderete per essere stato tra i giurati dello storico Premio letterario Bagutta, (di cui abbiamo parlato a Gennaio), è un poeta e critico letterario, nato nel 1951 a Milano, dove ha sempre vissuto. Ha pubblicato a poco più di vent’anni la sua prima raccolta di poesia intitolata, Uscire di Città (Ghisoni, 1972, Stampa, 2012); seguono Il sogno di Agostino e Come rosata linea (Società di poesia, 1981)  L’Olimpiade del ’40 (Mondadori, 1994), L’idea del bene (Guanda, 2001), La vita (Lietocolle, 2004) Versi del malanimo (Mondadori 2007), A. (Lietocolle, 2011) Il vento, ma inteso come forma di vita (Quaderni di Orfeo, 2011).
Tutte queste opere rappresentano un chiaro percorso di crescita che hanno delineato i caratteri della sua poetica, che ha dato vita a quella che ora è la sua prosa poetica, che come potete notare dai suoi versi, canta la malinconia e la ricerca del tempo.
Oltre alle opere poetiche ha scritto il saggio Manuale del poeta (Oscar Mondadori), e ha tradotto dal latino: Inni Ambrosiani, Inni cistercensi e dal tedesco: Goethe, Kleist, Chamisso. Ha collaborato e collabora alle pagine letterarie e artistiche di vari quotidiani, come Il Giornale, (vedi questo interessante articolo)
Lui, come molti poeti contemporanei (tra cui anche il vincitore del Premio Bagutta 2014,  Maurizio Cucchi ), si lascia coinvolgere dal fascino della periferia della sua amata città, dove i vecchi edifici, le strade, ogni elemento gli suscita potenti emozioni nel cuore che riportano alla sua mente una serie di ricordi che sfociano nella impetuosa forza nelle sue poesie, che mescolano la vita passata e presente,
come in questa poesia tratta da Versi del malanimo, Mondadori, 2007
Mai capito del tutto
se è stato andate via, o tornare.
Nemmeno se i segni
erano quelli visti all’entrare o all’uscire
di città: le spianate,
discariche,
i controviali, i fossi lerci
d’acque coloratissime,
teli di plastica,
macchie di benzina sulla Martesana,
camion che rallentano,
molto che ricorda il sonno.
Sera: chi ha fatto qualcosa,
adesso non sa se è stato bene, o male.

Dalla raccolta La vita, ecco per voi questi famosi versi:

La poesia
Ancora una volta, la vita sembrava
scorrere sugli stessi binari,
solchi d'una volta.
Non era vero, non lo è mai stato.
Solo, erano passati anni: qualcuno,
che poteva aiutarci,
non lo faceva, o aveva
smesso di farlo da tempo.
Amici, una volta lontani
daremo solo pensieri d'amore,
ma l'immagine più vera del destino
è quella d'una macchina.
Bene adesso che conosciamo meglio questo celebre e apprezzato poeta contemporaneo, possiamo partecipare al grandioso evento e iscriverci alla sua Bottega di poesia, per usufruire dei preziosi consigli, dispensati gratuitamente a tutti coloro che scrivono versi, però, è necessario iscriversi telefonando al numero 344.0309088 oppure via mail all’indirizzo: lacasadellapoesiadicomo@gmail.com  

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