domenica 14 luglio 2013

Agenda letteraria

Agenda letteraria
Cari amici, la nostra Agenda letteraria oggi 14 Luglio, ricorda la nascita della donna che ha avuto il merito di esporre nelle sue opere i canoni che hanno favorito l’elaborazione della poetica romantica, e acceso il dibattito sulla condizione della donna nella società del tempo ovvero Anne-Louise-Germaine Necker, baronessa de Staël, 1766-1817. Questa grande signora dei salotti culturali, si è appassionata all'opera di Rousseau, a cui ha dedicato il suo primo saggio, Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau. Le sue idee antinapoleoniche, l’hanno condotta all’esilio, durante il quale ha viaggiato molto soprattutto in Germania e in Italia, dove ha avuto modo di conoscere dei grandi letterati, come Schlegel, Goethe, Schiller, Canova, Pindemonte, Verri, Monti, Cesarotti. Oltre alle varie opere di carattere politico, l’opera che ha smosso di più la sua Nazione è stata De l’Allemagne, che ha sequestrato e distrutto tutte le copie in circolazione, tanto che l’opera venne pubblicata a Londra nel 1813, in Francia, solo dopo la caduta dell’impero napoleonico. De l’Allemagne, è un opera che rifiuta il classicismo e proclama la spontaneità poetica, rivalutando l’arte popolare e l’epoca medievale. Anche se si è mostrata un’opera complessa e forse poco organica, i suoi contenuti sono stati alla base del dibattito tra classicità e romanticismo, infuocato ulteriormente dopo il suo articolo sulla rivista “Biblioteca italiana”, dove incita gli scrittori a considerare la letteratura straniera e dimenticare le opere classiche, infatti dice: “Dovrebbero a mio avviso gl'italiani tradurre diligentemente assai delle recenti poesie inglesi e tedesche; onde mostrare qualche novità a' loro cittadini”. Le sue idee romantiche, trovano sfogo anche nei suoi romanzi “Corinne ou l’Italie” e “Delphine”, dove tra sentimentalismi e melodrammi affronta la condizione limitata della donna nella società, con i suoi toni appassionati apre su questo argomento un altro forte dibattito, dando un passo in avanti alla letteratura femminile.
Vi lascio con un estratto del suo romanzo “Corinna o l’Italia”.
Ci si chiederà se c'è della fierezza nel voler trattenere chi si ama con un motivo diverso da quello del sentimento.

Non so, ma più si ama, meno ci si fida del sentimento che si ispira, e qualunque sia la causa che ci assicura la vicinanza dell'oggetto che ci è caro, la si accetta sempre con gioia. C'è spesso della vanitò in un certo genere di fierezza, e se il fascino generalmente ammirato, come quello di Corinna, ha un certo vantaggio, esso consiste nel fatto che permette di mettere il proprio orgoglio nel sentimento che si prova, ancor più che in quello che si suscita.

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