mercoledì 31 luglio 2013

Agenda letteraria, Baciami ancora, e non lasciarmi vedere i tuoi occhi. Io ti perdono per quello che hai fatto a me. Io amo il mio carnefice; ma il tuo? Come potrò?

Agenda letteraria
  “Se tu morissi... io ne morirei...”
 Cari amici, oggi 30 Luglio ricordiamo la nascita di una delle scrittrici romantiche inglesi più famose Emily Brontë, l’autrice famosa, come la piccola frase introduttiva del post, per il romanzo Cime tempestose, uno dei primi classici che ho iniziato a leggere quando ero piccola, subito dopo aver visto il cartone animato di Maya, quando ha interpretato il personaggio di Catherine, e la gioia della sua lettura mi ha avviato alla scoperta di questo genere letterario e alle opere, che hanno popolato questo periodo, il XIX secolo. Emily Brontë, è la seconda delle sorelle Brontë, anche se non può essere considerata una scrittrice maggiore nella letteratura inglese, lei oltre che per le sue poesie, e diventata celebre, con questa sua opera, che è stata considerata un classico della letteratura inglese, regalandoci una delle storie d’amore più famose e tormentate, che ci mostrano due personaggi controversi e potenti, come Heathcliff e Catherine che si amano e si odiano, divisi ma uniti fino alla morte, una storia ambientata nella brughiera inglese del North Yorkshire, è stata scritta nel 1847, sotto lo pseudonimo di Ellis Bell, il titolo viene dal nome di una casa che è una delle tre principali ambientazioni del libro.
 Questo romanzo aveva lasciato perplessi i critici del tempo che sono rimasti sbalorditi dalla sua struttura innovativa, perché la storia è racconta a ritroso nel tempo e si svela a poco a poco. Questo libro ha ispirato molto i registi, che ne hanno tratto spunto per creare rappresentazioni teatrali, sceneggiati, film e pensate anche una canzone ovvero quella di Kate Bush intitolata Wuthering Heighs, del 1978, di cui vi lascio il video insieme alle tormentate parole di Catherine per Heathcliff.

“Io lo amo più di me stessa, Ellen; e lo so da questo: tutte le sere io prego di potergli sopravvivere, perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. È la prova che l'amo più di me stessa.”

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