lunedì 24 giugno 2013

Top Secret,Yellow Birds


  Ciao a tutti cari amici, dopo un libro come Salvate il soldato Ryan, da cui è stato tratto l’omonimo film con Tom Hanks, vi presento un libro, vincitore del Guardian First Book Award 2012, finalista al National Book Award 2012, tra i migliori dieci titoli del 2012 secondo il «New York Times» e il Premio PEN/Hemingway Award 2013 per il miglior esordio, è il primo grande romanzo sull’ultima guerra in Iraq. Yellow birds, è il frutto dell’esperienza personale dello scrittore Kevin Powers, che ci raccolta in modo romanzato la sofferenza, la paura e l’orrore della guerra, con gli occhi di chi è stato sul campo, e ha visto il rosso e odorato il metallico odore del sangue dei suoi amici e della povera popolazione. Un’esperienza che lo ha segnato solo come può segnare una guerra, e dopo un anno passato in Iraq, ritorna e inizia a scrivere e racconta con una storia di fantasia, le sue emozioni ciò che è rimasto, attraverso i personaggi di questo romanzo.
Ma chi è Kevin Powers?


Kevin, è nato e cresciuto a Richmond, in Virginia, è il figlio di un operaio e di una postina,  si e arruolato nell'esercito degli Stati Uniti, all'età di diciassette anni, per potersi garantire gli studi universitari, troppo costosi per la sua famiglia. Sei anni dopo, nel 2004, ha servito il suo Paese per un anno in Iraq come mitragliere assegnato ad una unità di assistente tecnico, il suo compito era difendere i compagni mentre disattivavano le bombe. Il suo primo romanzo è Yellow Birds,che nonostante l’inesperienza, è stato giudicato positivamente da molti critici letterari guadagnandosi con il suo linguaggio schietto e sincero ricco di una forte carica emotiva i tanti premi che lo hanno reso un romanzo importante nel panorama letterario internazionale.

«Yellow Birds nasce dall'esperienza diretta, trasportata sulla pagina con compassione e intelligenza».  Alice Sebold


Dettagli
Prezzo € 17,00
Editore Einaudi
Collana Einaudi. Stile libero
Uscita 26/03/2013
Pagine 220
Formato brossura
Estratto dal libro Yellow birds
Settembre 2004

Al Tafar, Governatorato di Ninawa, Iraq
  La guerra provò a ucciderci in primavera. Quando l’erba tingeva di verde le pianure del Ninawa e il clima si faceva più caldo, pattugliavano le colline basse dietro città e cittadine. Superavano le alture e ci spostavamo nell’erba alta mossi dalla fede, aprendoci sentieri con le mani come pionieri, tra la vegetazione spazzata dal vento. Mentre dormivamo, la guerra sfregava la terra le sue mille costole in preghiera. Quando arrancavamo, sfiniti, i suoi occhi erano bianchi e spalancati nel buio. Se noi mangiavamo, la guerra digiunava, nutrita dalle sue stesse privazioni. Faceva l’amore e procreava e si propagava col fuoco. … la guerra spingeva i suoi abitanti a trafficare all’ombra di edifici bianchi. … La guerra prendeva ciò che poteva. Era paziente. Non si curava degli obiettivi, dei confini, del fatto che ti volessero bene in tanti o nessuno. Mentre dormivo, quell’estate, la guerra … A settembre, la guerra ne aveva uccisi a migliaia. … uomini , donne, bambini. …

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